Un’estate da zerbino di padrona Claudiakarate

di
genere
sadomaso

Il primo incontro
——
Ero da solo al mare in un appartamento in affitto con un bel terrazzo anche se non grandissimo.
La casa era in un complesso il terrazzo si affacciava su altri di competenza di altre unità abitative.
Un pomeriggio, tornato dal mare, uscì per sentire un po’ di aria fresca, dopo qualche minuto scorsi la mia vicina di casa.
La vedevo spesso, quasi tutte le mattine, sul suo terrazzo piu' grande del mio. Era decisamente una figona bionda che faceva karatè, e anche bene probabilmente perché si allenava parecchio. Stava uscendo indossando dei tacchi altissimi e solo il GI (la parte sopra del Kimono da Karate) lasciando scoperte le sue cosce muscolose, allenate e dure. Aveva un sacco appeso sul terrazzo per allenarsi e tirare calci.
Quella sera era particolarmente sexy, ed io non riuscì a trattenermi, mi sistemai dietro i fiori del mio terrazzo, che mi nascondevano parzialmente ed iniziai a segarmi, sognando che mi potesse usare per i suoi allenamenti e che mi mettesse ai suoi piedi perfetti, dove il sole batteva e faceva brillare il suo smalto rosso luccicante e cosi eccitante.
Dal mio nascondiglio dietro le piante continuai ad ammirare le sue gambe lunghe, forti, muscolose e bellissime.
I tacchi delle louboutins erano altissimi, forse 15 cm. Sembrava che si allenasse proprio per diventare brava anche su tacchi altissimi come quelli. Incominciai a segarmi davanti a quello spettacolo, sognando di leccare quei tacchi e di servire quella fantastica creatura così sexy, ma dopo pochi secondi venni nella mia mano e mi uscì di bocca un gemito, non forte, ma evidentemente sufficiente a farsi sentire dalla mia vicina stupenda.
Lei - infatti - se ne accorse subito, mollò un ultimo potente pugno al sacco e si girò lentamente dalla mia parte. Fissava i fiori dove io mi celavo e guardava proprio verso di me incominciando ad avvicinarsi. Sentii i tacchi che calpestavano il terrazzo sempre più vicini.
Arrivò ai miei fiori e alla ringhiera che separava i nostri due terrazzi, con un veloce colpo li spostò di lato rompendone un po’.
Non appena mi scorse dietro a quel patetico nascondiglio disse: ”ah.. ma chi abbiamo qui dietro ? .. un piccolo e anziano segaiolo ? un vecchio sfigato pipparolo e anche mini dotato vedo ..ah ah!”
Avevo ancora il mio cazzo in mano; lei da vicino era altissima, raggiungeva sicuramente quasi 2 metri e mi sovrastava, con un semplice passo elegante oltrepassò la ringhiera entrando sul mio terrazzo.

Ora era di fronte a me con le mani sui fianchi, lo smalto rosso curatissimo, come lo era anche quello dei suoi bellissimi piedi, su quei tacchi vertiginosi.
Con voce dura e sicura di se mi disse:
“Cosa stai facendo, Puttana? Ti piace spiarmi mentre faccio i miei allenamenti quotidiani di Karate? Ahh... Puttana del Cazzo hai pure sborrato, segaiolo rottoinculo...!!! “
e come un fulmine mi prese per un orecchio con una mano facendomi abbassare ancora di più, con l’altra incominciò mollarmi degli schiaffoni in faccia a ritmo regolare “SMAK!! SMACK!! SMACK!!”, erano forti e facevano male, sentivo la faccia infuocarsi. Dopo 10 sberlone si fermò e disse: “allora verme segaiolo ? ti piace il trattamento ? considera che è solo l’inizio!! “ e ricominciò subito dall’altra parte; mi prese per l’altro orecchio e mi riempì l’altra guancia di sberloni forti, sempre più forti!! Questa volta furono molto più di 10, ne contai oltre 30 poi non riuscii a numerarli oltre, la sua voce accompagnava le sberle con pesantissimi insulti: “Brutto segaiolo di merda! SMACK!! , testa di cazzo rottoinculo !! SMACK!!, Ti trasformo nel mio zerbino ! SMACK!! SMACK!! “
Sotto suoi colpi sentivo le guancia e le mie labbra gonfiarsi e forse anche un dente davanti incominciava a ballare in bocca.
Lei continuava a picchiarmi sempre più forte e vedevo che più mi picchiava più si eccitava. Le sue potenti sberle mi fecero inginocchiare: ero di fronte in ginocchio alla sua maestosità potentissima.
Continuava a schiaffeggiami forte facendomi voltare la testa ogni volta urlandomi: ”stai fermo con la testa pezzo di merda!! Brutto piccolo figlio di puttana!!” e giù sberlone ogni volta!!.
La mia faccia, da quella posizione in ginocchio, arrivava al limite del suo GI e notavo un gonfiore sempre più accentuato sotto quella giacca. Lei si eccitava a picchiarmi, ma li sotto stava crescendo qualcosa di veramente grosso!!
Le sue forti braccia mi spinsero la faccia fino a terra e mi fece roteare facendomi sdraiare sulla schiena. Mi disse: “Ora sarai veramente il mio zerbino !!” mise immediatamente sulla mia faccia il suo piede con le dite smaltate di rosso curatissimo, ma non era un piede nudo, calzava louboutins chiuse e aperte solo davanti con tacchi da 15 !!
Il suo tacco alto mi puntava la gola e la suola mi copriva l’intera faccia schiacciandomi il naso, ogni tanto, quando la spostava, riuscivo a vedere le sue lunghissime gambe e sotto il GI vedevo crescere un cazzo!! WOW !! un CAZZO !???!! Era grosso, ma probabilmente ancora semiduro, si vedeva però che era veramente grosso e potente!!!
La suola della sua louboutin mi premeva sulla faccia e sulla bocca, la strusciava come se il mio viso fosse uno zerbino..
Mi urlava: “Tira fuori quella lingua schifoso verme rottoinculo!! Lasciala fuori bella ferma!! Segaiolo di MERDA!!”.
Io obbedì immediatamente e lei incominciò a strusciare la suola forte sulla lingua.
Sentivo lo sporco della terra che mi si appiccicava alla lingua e si spandeva nella mia bocca insieme al sapore del sangue del dente che mi ballava per le sberlone precedenti; la punta della sua scarpa mi colpiva il naso ripetutamente e mi faceva male, a lei sembrava non importare nulla..
Poi cambiò piede e in quel momento vidi bene il suo cazzo nella sua piena potenza!! Era duro, grosso !! Sarà stato di 20 cm!! E sembrava anche bello largo!!
Fu solo un momento perché l’altro piede mi colpì la faccia e la suola mi coprì subito la vista.
La suola mi schiacciava il naso e lo premeva forte, faceva un male cane. Il tacco altissimo a spillo mi puntava la gola.
Poi incominciò a colpirmi con la sua suola sulla faccia e sul naso, schiacciando e colpendo come si farebbe con uno scarafaggio trovato a vagare in cucina.
Sentivo il naso e le guance soffrire già martoriate dalle sberlone precedenti.
Poi tolse il piede ed io vidi ancora il suo cazzo immenso, grosso e sempre più duro.
Lei si accorse che il mio sguardi andava lì e disse: “ ah ah.. vedo ti piace quello che vedi qui.. eh ? Lo sapevo che eri un rottoinculo ! una checca segaiola ! un FROCIO di merda !!”
E così dicendo mi salì letteralmente sul petto !
Eravamo ancora vicini alla ringhiera e tenendosi a quella incominciò a calpestarmi avanti e indietro sul mio petto, mi schiacciava la pancia, i suoi tacchi penetravano nella pelle mi bucavano la camicia che si stava lacerando sotto il suo calpestamento possente e violento.
Io incominciò ad urlare per il dolore ma lei mi ammutolì subito: “ Taci puttana !! “ mi gridò, ma non riuscivo a smettere di lamentarmi, mi stava squassando la carne e a quel punto per non sentirmi più, mi salì in faccia con entrambe le scarpe!!
Le suole mi pesavano sul viso e sulla bocca fermando ogni mio inutile lamento. “Ecco..così te ne stai zitto, brutta checca puttana !”
Rimase lì un po' a schiacciarmi la faccia, la testa e il naso. Poi scese di colpo.
Mi prese per i capelli alzandomi con forza e urlandomi con forza: “Vieni brutto verme frocio rottoinculo, adesso incominciamo a fare sule serio!!” e mi trascinò con nessuno sforzo apparente sul suo terrazzo scavalcando la ringhiera.
Sul suo terrazzo c’era il sacco di allenamento abbastanza grosso e anche alto, toccava quasi terra.
Mentre mi trascinava per i capelli verso il sacco mi urlò dritto nell’orecchio: “Troia, di una frocia rottainculo, adesso vieni qua che ti lego al sacco da karate per i miei allenamenti, cosi anche i vicini ti vedranno dalle finestre e si segheranno come forsennati mentre di prendo a calci di Karate in faccia, in pancia e nei coglioni….VERME di un FROCIO!!! “
Mi legò velocemente, io non ebbi neanche il tempo di reagire, mi trovai bloccato in piedi legato al sacco con le braccia all’indietro legate dietro al sacco. In pratica il mio corpo aveva preso il posto del sacco !
Incominciò abbastanza piano, per modo di dire, con altre sberle in faccia che mi facevano girare tutta la testa..”SLAP! SLAP!” Una dietro l’altra, ne contai oltre 30 ! il sapore del sangue in bocca aumentava e il dente mi sembra dondolasse davvero!
Poi indietreggiò di un passo e mi mollò un calcio in mezzo alla palle!! Fu fortissimo !! Un dolore immenso che mi tolse il respiro, le ginocchia mi cedettero e mi trovai inginocchiato.
Se non fossi stato legato al sacco sarei andato in terra sdraiato. Lei alzò la gamba e mi appoggiò con forza il piede taccato sul testa dicendo: “Rialzati checca !..dai brutto figlio di puttana !!”.. Tolse il piede e prese la mia faccia con una mano, la strinse forte sul mento e mi rimise in piedi: “Devi stare in piedi VERME !”
Da quello momento partì una serie di colpi di karatè: alla mia pancia, sui fianchi, sulla faccia !!
Le sue gambe potenti mi colpivano forte, con calci precisi e veloci.
I tacchi mi ferivano la pelle e poi arrivò un colpo micidiale, in pena faccia, dritto con la suola taccata proprio sulla bocca! “SMACK !!” Sentì subito che in bocca qualcosa si era staccato.
Pensavo fosse un dente, lo sputai, ma per terra cadde la capsula di metallo di un molare! Lei la vide e ridendo e sbeffegiandomi: “ahh finalmente qualcosa si muove..ma siamo ancora all’inizio.. Hai perso il dentino ? eh ? Piccolo vecchio frocio finocchietto ? La tua capsula è caduta? Ma poverino il mio piccolo anziano culatone segaiolo !!..ah..ah..ah..!!!!”
E così fu che mentre rideva ancora calpestò la capsula in terra sotto la suola della sua potente e micidiale loboutin La schiacciò ripetutmente come se fosse un mozzicone di sigaretta! La appiattì del tutto contro il cemento del terrazzo!!
Ed io in tutto questo, con la faccia dolorante e la vista annebbiata, non riuscivo a staccare gli occhi dal suo CAZZO che usciva da sotto il kimono, duro, grosso e durissimo, scappellato con la cappella turgida e forte !!
Lei notò che, anche con la faccia gonfia di sberle e di calcioni, io le guardavo sempre il basso ventre..
“..Ahh ..ti ho spaccato la faccia, ti ho spaccato un dente con i miei calci, ma vedo che comunque mi guardi sempre il CAZZO !! Lo sapevo che eri proprio un FROCIO, un HOMO TOTALE !
Va bene allora adesso te lo faccio vedere molto meglio !!” Mi diede un calcio fortissimo in mezzo alle palle che mi fece inginocchiare di colpo.
Le mie ginocchia picchiarono sul cemento con un dolore lancinante. Si avvicinò con un passo alla mia faccia, il suo CAZZO era vicino ora ed era veramente grosso e potente, lungo, ma anche largo !
Se lo prese in mano e cominciò a strusciarlo sulla mia faccia, lo passò sulle mie guance, sugli occhi, sul naso dicendo:”Ti piace ?.. ti piace eh ?.. checca di merda? Ti piace il cazzo..eh?.. FROCIO! ..Non aprire la bocca !! non è ancora il momento.”
Incominciò a schiaffeggiarmi con il suo cazzo, “SLAP, SLAP SLAP!!” il suo cazzo mi colpiva le guance gonfie e già doloranti.
La sua potenza mi eccitò così tanto che il mio cazzo s’indurì..e lei lo notò: “Ah !! Visto che sei proprio un FROCIO GAY TOTALE HOMO ? Stai reagendo al CAZZO della Padrona ! Ah! ..Ah!.. Ok, allora facciamo un bel gioco!”.
Si mosse velocemente ed entrò in casa sua, ne uscii dopo un secondo con in mano un righello giallo..Si avvicinò e disse: ” Ok, adesso vediamo quanto è potente lo schiavo frocio in confronto alla sua padrona, se non l’hai ancora capito lo schiavo frocio sei tu. D’ora in poi sarai per sempre il mio schiavo checca gay. Capito FROCIO ?”
Poi continuò: “Ok , adesso mettiamo vicino i nostri cazzi, sempre che il tuo regga l’erezione”
il mio cazzo si era un po’ ammorbidito e stava ritornando molle, il suo invece era sempre duro e svettante!
Lei incominciò a massaggiare il mio cazzo con il tacco, mi massaggiava le palle e passava la suola sul mio cazzo, che dopo un po’ reagì tornando un pochettino duro.
Lei si fermò e disse: “Ok può andare bene anche così, altrimenti qui facciamo notte..”. Mi prese per i capelli e mi fece rimettere in piedi tirandomi su di forza, ora eravamo entrambi in piedi con i cazzi di fuori, il suo sempre durissimo e svettante.
Ero sempre legato al sacco con le mani dietro. Lei era altissima, con i tacchi sarà stata veramente quasi due metri, io neanche 170 cm. ero un nano in confronto, poi spiegò: “Il gioco è che per ogni centimetro di differenza tra i nostri due cazzi tu ti prendi 50 sberle ! Capito frocio ? Quindi se il tuo cazzo è 2-3 centimetri in meno del mio, ti mollo 100 o 150 sberle.. capito ?..più un’altra cosa succulenta..ah..ah!! ”
Pensai a quanto aveva detto: il mio cazzo era più piccolo, sicuro, questo era palese anche a vederli non da accostati, ma speravo - e credevo - che la differenza in effetti non fosse oltre 3 cm. Il suo massaggio con il tacco e la sua potenza mi avevano eccitato, il mio cazzo stava diventando un po’ più duro, magari riuscivo a stare nei 2 cm. anche se 2 centimetri erano 100 sberle che mi avrebbero comunque spaccato veramente la faccia!
Per accostare i nostri due membri lei dovette abbassarsi, perché quando era in piedi il suo cazzo mi arrivava quasi al petto. Piegò un po’ le ginocchia e il suo cazzo scese verso il mio. Li mise uno di fianco all’altro, poi avvicinò il righello.
Il suo CAZZO sovrastava completamente il mio, se lo metteva sopra, il mio spariva del tutto alla vista. Il suo Cazzo era largo una volta e mezza il mio ! il mio misurato dal righello era 14-15 cm..il suo 22!!!!! Erano 7-8 cm in più del mio !!
“Allora come la mettiamo schiavetto frocetto ?..eh ? Va bene, ok, facciamo che il tuo sia 15, non li raggiunge del tutto, ma facciamo che sia così. Il mio però è 22 .. SETTE centimetri in più , per non parlare della larghezza che la considererò in un altro gioco.. più avanti …ah..ah !Sarà il gioco della CIRCONFERENZA !! Quindi se la matematica non sbaglia 7 X 50 sono 350 sberle che ti meriti ! WOW !! Mi prudono già le mani e anche qualcosa di altro..ah..ah..!!!”.
Così dicendo mi mollò una sberla fortissima in testa che mi fece cadere di nuovo sulle ginocchia e disse: “questa non conta, era solo per farti andare giù !..ah…ah!!”
Da quella posizione mi prese la faccia stringendomi la guancia, piegandosi in avanti avvicinò la faccia alla mia ad un centimetro di distanza e disse:“ Spalanca la bocca puttana frocia !! .. adesso testiamo la tua bocca da frocio !!”
Io aprì la bocca più larga che potevo ubbidendo all’ordine, le si alzò e mi sbattè il suo cazzone in bocca. Ci stava solo la cappella e allora spinse, spinse, spinse sempre più forte pompandomi la faccia con il suo CAZZO di marmo, poi si stacco’ e incominciarono le sberle: “SMACK SMACK SMACK2 Mi gridava: “Conta pompinaro rottoinculo !!“
Io contai 1,2,3,4,5….sino a 50 colpi alternati guancia destra e sinistra, avevo la faccia in fiamme poi a 50 si fermò e di nuovo il suo grande cazzo mi trafisse la bocca. Era ancora più duro di prima, mi pompava e fotteva la gola prendendomi la faccia con entrambe le mani, una sotto sulla mia gola e l’altra sopra la testa che spingeva ancora più forte contro il suo cazzo, poi si fermò e partirono di nuovo le sberle. Questa volta tenne la mano sulla testa, stringendo i capelli e bloccandola, l’altra mano intanto mi colpiva con sberloni sempre sulla stessa guancia. Gridava: “CONTA !! Verme bastardo !!” Io ne contai ancora e anche qui arrivai a 50.. 100 ormai le avevamo raggiunte ! Subito dopo ancora il suo cazzo sempre più duro, sempre più grosso mi sfondava la mia gola vergine ! Dopo un po’ il suo cazzo forte e grosso mi sta inducendo il vomito, ma mi trattenni.
Dopo tirò di nuovo fuori il cazzo dalla mia bocca e ripartirono le sberle: “SMALK! SMACK!” Questa volta come prima tutte dalla stessa parte, sull’altra guancia questa volta. Incominciai a contare senza farmelo dire..1,2,3,4,5..50.. 51,52,53..non si fermava!!
A 50 lei proseguì a colpire sempre più forte !! Rideva: “Ah..Ah..!! dai Frocio verme latrina umana..dai che voglio spaccarti la faccia !!2
Sentivo la guancia così bruciante che probabilmente stava sanguinando e un altro dente mi dondolava in bocca !
Arrivò a 100 e andò ancora avanti !! “SBAM!” “SBAM!” arrivò fino a 150!! Mi aveva picchiato con 250 sberle in totale!
Subito dopo ricominciò con il Cazzo, questa volta però, dopo averlo pompato un po’ di volte, lo lasciò fermo bloccato nella mia gola spingendolo forte dentro la mia bocca; io stavo soffocando! Ma lei mi gridava: “Dai frocio pompinaro !! Dai verme voglio aprirti la faccia in due !!”
Dopo diversi secondi non ce la feci a trattenere i conati, lei si staccò ed io vomitai in terra ! A quella vista Lei rise di gusto!!: “ Ah! Ah “ ahhahhah!.. ok puttana hai vomitato sul mio terrazzo !!” E per punizione ricominciò a prendermi a sberle sempre più forte, sempre più veloci, non mi disse di contare, ma lo feci io a mente.. 50..100…150…200 e oltre !!
Poi finalmente si fermò. Mi aveva mollato in tutto oltre 450 sberloni.
Fece un passo indietro e mi colpì con un calcio in faccia con il tacco che mi fece sanguinare definitivamente la guancia dicendo: “OK Verme di un frocio, adesso anche se hai la faccia irriconoscibile devi pulire tutto lo stesso !!” Mise una suola della scarpa nel vomito in terra e alzando la gamba incominciò strusciarmela sulla bocca.
Rideva e diceva: ”Fuori quella lingua !! Verme !!” Mi strusciò la suola premendo forte facendomi assaporare il mio vomito misto al terriccio ! Poi andò dietro al sacco, mi slegò e mi fece sdraiare a faccia in giù sul pavimento vicino al vomito e li mo ordinò: ”Lecca tutto !! Puttana !! pulisci tutto, non deve rimanere neanche una macchia del tuo vomito schifosissimo!!”
Io incominciai a leccare tutto, sentivo i suoi passi sui tacchi che mi passeggiavano intorno, leccai, leccai e inghiottì.
Quando ebbi finito mi disse “Girati sulla schiena !!” io mi girai e la vidi torreggiare sopra di me con il cazzo ancora duro !!
Mise le gambe ai lati dei miei fianchi e da sopra incominciò a pisciarmi in faccia !! Arrivò un fiotto che mi lavò completamente faccia, testa, bocca, corpo… “Apri e bevi ! Checca fottuta !..Apri quella bocca da frocio !!! BEVI LA MIA PISCIA !!”.. io aprì e il suo fiotto mi riempì tutta la bocca..dovetti ingoiare come diceva !!
A quel punto disse “ questo, caro il mio pompinaro frocio segaiolo, è l’atto con cui sei diventato anche il mio CESSO personale !! ah..ah..!!”..
Mi fece sedere e accovacciandosi disse..”Ok per oggi siamo a posto, vai a farti curare quella faccia di merda e vai anche dal dentista.. i miei schiavi devono essere a posto e curati, almeno all’inizio dei miei trattamenti..poi chi lo sa ? mah ! ..ah ah..ah !!”.. “Due altre cose: procurati un plug anale ed una gabbietta per il tuo cazzettino. La prossima volta il plug devi già averlo nel culo, la gabbietta non indossarla, portala e basta. Poi su telegram fai un account e comunicamelo, chiamato “SchiavoFrociodiMistressClaudiaKarate”, anzi no, sono sicura che ce l’hai già uno, cambia il nome del tuo che hai già, così tutti vedono cosa sei diventato !! Quando ti scriverò dovrai correre alla ringhiera del terrazzo, io uscirò e ti darò degli ordini, oppure gli ordini te li darò direttamente nel messaggio..vedremo, se ad esempio ti scrivo “CESSO” dovrai correre alla ringhiera, metterti in ginocchio appoggiare la testa al corrimano e aprire la bocca spalancata verso l’alto e aspettarmi ..capito ? PUTTANA FROCIA !”..vai ora !!!”
Mi fece alzare e con calcio in culo mi mandò dalla mia parte, intanto goccioline di sangue mi colavano sul collo dalla guancia e dalla bocca..
scritto il
2025-07-28
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