Un delizioso pensierino tra i piedi del mio Alex – Parte I

di
genere
gay

L’altro ieri Alex mi invita di sera a casa sua. Mi presento ovviamente puntuale. Come sempre è già steso sul divano che mi aspetta con i suoi mocassini ancora ai piedi, poggiati sullo sgabello e mi fa: “Entra, Davide, avvicinati pure e versami da bere” – “Oh sì Alex, subito” e aggiunge nel frattempo “Oggi sono proprio stanco, ho camminato tutto il giorno e poi con i 40 gradi che c’erano puoi bene immaginare in che condizioni siano i miei piedi!” - “Ooh Alex, immagino... ma sono qui per questo, per prendermene cura come sempre, non temere” e prontamente gli sfilo le scarpe. Non ha indossato le calze il mio Alex, e toccando i suoi piedi li sento davvero accaldati e umidicci… l’odore che proviene dall’interno delle scarpe è poi davvero aspro e la soletta interna di cotone è così nera e fradicia di sudore … per non parlare dei suoi poveri piedini, tanto sofferenti, che stretti nelle scarpe ne recano anche i segni - “Oh, povere suole, Alex, hanno tanto sofferto, vero? E poi sono così sudate, to’ senti le dita, poverette, e che odore però” … è davvero forte, infatti, il loro odore… è così forte e disgustoso che temo di non farcela oggi ad assolvere al mio dovere e li allontano un po’, chiedendo scusa, ma non smettendo però di osservarli. “Oh Alex, oggi veramente ti puzzano maledettamente i piedi, ho paura di non farcela, scusami” e provo ancora ad avvicinarli ma “…. uuugh! è che non riesco proprio a tenerli vicino, ppuua! Non ce la faccio proprio” – “Vedrai invece che ce la farai – risponde - e poi non vorrai mica deludere il tuo Alex? Altrimenti niente sega dopo, con la lingua immersa tra il mignolo e l’anulare, come piace tanto a te” - “Oh no, tesoro, no, questo no… non resisterei… mi ci metto d’impegno, vedrai, ok?” e già protende avanti i suoi piedi affiancati orizzontalmente perché io li raccolga tra un palmo e, leggermente chinandomi su di loro, possa annusarli…solo annusarli, ma a pieni polmoni…è così che vuole lui adesso. “Oh è così buono, Alex, vuole che mi abitui alla loro puzza – penso - ma ancora non ce la faccio, la volontà c’è, manca propria la forza”, quando a un certo punto, fa una cosa bellissima e dolcissima che non mi sarei mai aspettato [Continua]
Scrivetemi intanto se volete a: tivogliosentire74@libero.it
scritto il
2025-07-23
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