Claudio 2 (prima parte)
di
Max Segreto
genere
bisex
Claudio abita in una villetta a schiera fuori città. Nel piccolo giardino è piacevole cenare in una calda sera di fine luglio. Gli piace mangiare e bere bene, come si capisce dalla stazza massiccia, ed è appassionato di caccia. Il cane accucciato dietro di lui sembra aver sentito i suoi discorsi troppe volte e sonnecchia.
Io invece l'ho trovato piacevole
- Tutto fantastico. Vino compreso.
- Eh...le bollicine italiane, se sai cosa prendere, sono eccezionali. Però tu non hai mangiato molto.
- In compenso tu non ti sei risparmiato!
- Ma no... posso fare molto meglio!! Un po' di dolce lo prendi?
- Non sono venuto per questo?
- Come?
- C'è un cannolo ripieno che mi aspetta, giusto?
- ah ah ah!! Mi fai morire...
- Veramente dovrei farti godere...
- No davvero. Come fai? A essere così disinvolto, dico.
- In che senso? Sono sei mesi che ti succhio il cazzo e ingoio il tuo sperma...
- Si certo...ma vedi...intendo proprio questo. Questo parlare senza tabù. Con un bicchiere in mano. Come se fosse la cosa più normale della terra.
- Beh. Non stiamo progettando di rapinare una banca.
- Per carità! Però io sono sposato con figli e tu hai una fidanzata, abbiamo quasi trent'anni di differenza, lavoriamo insieme da due anni. Non è normale. Eppure tu la fai sembrare una cosa semplice.
- Ma lo è... Ok, abbiamo un'età diversa ma siamo entrambi maggiorenni. A te piace ricevere una cosa e a me piace farla. Una cosa che fanno in tutto il mondo. E' semplice.
- Ok.Ma...posso chiederti una cosa?
- Certo.
- Perché lo fai? Cioè...ovviamente io sono più che felice ...però non capisco. Sei giovane, attraente, con un fisico che io non ho mai avuto, super lanciato sul lavoro, hai una fidanzata molto bella e simpatica. Perché?
- Potrei chiederti la stessa cosa.
- Te l'ho già detto. A mia moglie non piacciono i rapporti orali.
- Si, lo so. E' quello che mi hai quella sera, detto dopo la festa di Natale. In macchina...ti ricordi?
- Mi ricordo molto bene.
- Però ci sono centinaia di ragazze che potrebbero farlo. Magari con un regalo, ma i soldi per quello li hai. Eppure... vieni dal tuo collega. Perché? Cosa ti piace?
- Vuoi dire che sono gay e non lo ammetto?
- No. Non credo tu lo sia. Come non penso di esserlo io. Però..
- Beh...sei oggettivamente bravissimo.
- Grazie. Ma non credo di essere il solo al mondo.
- Mah...forse perché...
- Dillo.
- Non vorrei che la prendessi male...
- Lo dico io. Perché ti piace l'idea che il ragazzino che ti hanno messo sopra ti faccia un pompino ogni volta che glielo chiedi. Perché ti piace dominare...
- Beh...
- Sbaglio?
- No.
- Ecco. Io lo faccio esattamente per lo stesso motivo.
- Cioè.
- Ci sono sensazioni di cui ho bisogno e che non posso provare con Martina. Il mio terapeuta dice che è legato a qualcosa che c'entra con la mia infanzia.
- Non sapevo che andassi da un terapeuta.
- Dopo qualche seduta finita a succhiargli l'uccello ha preferito mollarmi.
- Ma tu vedi molti uomini?
- Nell'ultimo anno solo tu. Alla festa di Natale ero in astinenza da sei mesi...
- Ho capito.
- Hai capito? Per questo sono venuto qui stasera.
- Quindi non sei gay e non hai una cotta per me.
- No, mi spiace.
- Ma va! Anzi, sentire questo mi tranquillizza.
- Bene. E visto che abbiamo chiarito quello che vogliamo, tu che voglie hai?
- In che senso? Te l'ho detto...
- Certo. Vuoi ficcarlo nel culo al tuo manager, sbattertelo e scoparlo come una cagna in calore...
- Così, me lo fai diventare duro.
- ...è quello che voglio. Dopo mi metto dove vuoi e ti faccio montare. Ma poi? Quali fantasie hai? Non ti vergognare. Dimmele. Molto probabilmente mi andranno bene.
- Mah...mi piacerebbe che mi leccassi dietro.
- Vuoi che ti metta la lingua dentro?
- Beh se ti va...sì
- Non c'è problema. Poi?
- Se mentre scopiamo ti dò qualche schiaffo sul culo?
- Ok. NOn esagerare però ok. Altro?
- mmm...sputi?
- Dove vuoi.
- Leccare i piedi?
- Lecco quello che vuoi dove vuoi.
- La pipì...
- Vuoi farmela addosso, in faccia...o vuoi che la beva?
- Cazzo, Luca...mi stai facendo impazzire...
- Allora facciamo così...andiamo in bagno. Il dolce lo prendiamo dopo.
Io invece l'ho trovato piacevole
- Tutto fantastico. Vino compreso.
- Eh...le bollicine italiane, se sai cosa prendere, sono eccezionali. Però tu non hai mangiato molto.
- In compenso tu non ti sei risparmiato!
- Ma no... posso fare molto meglio!! Un po' di dolce lo prendi?
- Non sono venuto per questo?
- Come?
- C'è un cannolo ripieno che mi aspetta, giusto?
- ah ah ah!! Mi fai morire...
- Veramente dovrei farti godere...
- No davvero. Come fai? A essere così disinvolto, dico.
- In che senso? Sono sei mesi che ti succhio il cazzo e ingoio il tuo sperma...
- Si certo...ma vedi...intendo proprio questo. Questo parlare senza tabù. Con un bicchiere in mano. Come se fosse la cosa più normale della terra.
- Beh. Non stiamo progettando di rapinare una banca.
- Per carità! Però io sono sposato con figli e tu hai una fidanzata, abbiamo quasi trent'anni di differenza, lavoriamo insieme da due anni. Non è normale. Eppure tu la fai sembrare una cosa semplice.
- Ma lo è... Ok, abbiamo un'età diversa ma siamo entrambi maggiorenni. A te piace ricevere una cosa e a me piace farla. Una cosa che fanno in tutto il mondo. E' semplice.
- Ok.Ma...posso chiederti una cosa?
- Certo.
- Perché lo fai? Cioè...ovviamente io sono più che felice ...però non capisco. Sei giovane, attraente, con un fisico che io non ho mai avuto, super lanciato sul lavoro, hai una fidanzata molto bella e simpatica. Perché?
- Potrei chiederti la stessa cosa.
- Te l'ho già detto. A mia moglie non piacciono i rapporti orali.
- Si, lo so. E' quello che mi hai quella sera, detto dopo la festa di Natale. In macchina...ti ricordi?
- Mi ricordo molto bene.
- Però ci sono centinaia di ragazze che potrebbero farlo. Magari con un regalo, ma i soldi per quello li hai. Eppure... vieni dal tuo collega. Perché? Cosa ti piace?
- Vuoi dire che sono gay e non lo ammetto?
- No. Non credo tu lo sia. Come non penso di esserlo io. Però..
- Beh...sei oggettivamente bravissimo.
- Grazie. Ma non credo di essere il solo al mondo.
- Mah...forse perché...
- Dillo.
- Non vorrei che la prendessi male...
- Lo dico io. Perché ti piace l'idea che il ragazzino che ti hanno messo sopra ti faccia un pompino ogni volta che glielo chiedi. Perché ti piace dominare...
- Beh...
- Sbaglio?
- No.
- Ecco. Io lo faccio esattamente per lo stesso motivo.
- Cioè.
- Ci sono sensazioni di cui ho bisogno e che non posso provare con Martina. Il mio terapeuta dice che è legato a qualcosa che c'entra con la mia infanzia.
- Non sapevo che andassi da un terapeuta.
- Dopo qualche seduta finita a succhiargli l'uccello ha preferito mollarmi.
- Ma tu vedi molti uomini?
- Nell'ultimo anno solo tu. Alla festa di Natale ero in astinenza da sei mesi...
- Ho capito.
- Hai capito? Per questo sono venuto qui stasera.
- Quindi non sei gay e non hai una cotta per me.
- No, mi spiace.
- Ma va! Anzi, sentire questo mi tranquillizza.
- Bene. E visto che abbiamo chiarito quello che vogliamo, tu che voglie hai?
- In che senso? Te l'ho detto...
- Certo. Vuoi ficcarlo nel culo al tuo manager, sbattertelo e scoparlo come una cagna in calore...
- Così, me lo fai diventare duro.
- ...è quello che voglio. Dopo mi metto dove vuoi e ti faccio montare. Ma poi? Quali fantasie hai? Non ti vergognare. Dimmele. Molto probabilmente mi andranno bene.
- Mah...mi piacerebbe che mi leccassi dietro.
- Vuoi che ti metta la lingua dentro?
- Beh se ti va...sì
- Non c'è problema. Poi?
- Se mentre scopiamo ti dò qualche schiaffo sul culo?
- Ok. NOn esagerare però ok. Altro?
- mmm...sputi?
- Dove vuoi.
- Leccare i piedi?
- Lecco quello che vuoi dove vuoi.
- La pipì...
- Vuoi farmela addosso, in faccia...o vuoi che la beva?
- Cazzo, Luca...mi stai facendo impazzire...
- Allora facciamo così...andiamo in bagno. Il dolce lo prendiamo dopo.
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