Con la figa bella in vista
di
Margotttt
genere
esibizionismo
Quando sono molto eccitata penso sempre a quella volta in cui un po’ ubriaca sono scesa alle due di notte sotto casa.
Mi sono seduta sulla panchina, attorno a me solo erba fitta e buio pesto.
Avevo avuto una serata alquanto deludente con il solito incapace che mi aveva lasciato a bocca asciutta.
Per la disperazione mi ero attaccata alla bottiglia di vino e non mi ero accorta di averla bevuta tutta.
L’effetto si faceva già sentire: ero euforica e ancora più disinibita del solito.
Decido così di scendere sotto casa al parchetto dove di solito quando vado prima di cena incontro sempre un ragazzo carino che mi eccita da morire solo a guardarlo.
Questa sera però indosso una minigonna e sono senza mutandine.
Apro le gambe e tiro su quel poco di gonna che mi copre la figa.
Sono lì seduta da sola con le gambe spalancate e la figa in bella vista.
La luce dell’unico lampione presente mi illumina leggermente e appare così: un po’ di pelo nero le grandi labbra rosse e un buchetto che ancora pulsa umidiccio per la serata appena passata.
Sono lì sola e con la mia figa in bella vista e un po’ ubriaca.
Inizio a massaggiarmi il clitoride, poi decido di infilarmi un dito per sentire dentro se sono ancora calda.
Nell’’infilarmelo ho un sussulto, inizio a sentire ancora l’eccitazione salire e inizio a godere.
Vorrei smettere perché ho paura di esser vista, infatti continuo a guardarmi intorno, ma l’eccitazione mi sovrasta.
Inizio un bel ditalino si è giù come non mi capita da tempo di provare, improvvisamente però vedo arrivare un ombra da lontano.
Smetto, tiro fuori il dito tutto umido e cerco di tirarmi su la gonna come posso.
E’ lui il ragazzo che continuo a vedere da giorni e che mi eccita.
Si sta toccando il cazzo mentre si avvicina.
Più si avvicina più ho paura e più mi eccito.
Non mi dice nulla e mi fa cenno con la testa di alzarmi di nuovo la gonna.
Lo faccio, siamo soli e io e lui in questo parchetto buio e silenzioso.
Tira fuori il cazzo dai jeans, e’ bello vigoroso e pieno di vene.
Mi mordo la bocca dal piacere.
Lui è distante da me di qualche metro e non si avvicina vuole gustarsi la scena.
Io inizio con vigore a sditalinarmi sempre più forte e lui se lo mena di gran gusto.
E’ così eccitante così bello che dopo qualche minuto di su e giù col dito dentro la mia figa arriva l’orgasmo.
Tiro fuori il dito di colpo e inizio a squirtare.
Lui se lo mena sempre più forte stringendo la cappella come ultimo colpo prima di venire.
Io continuo a gemere e squirtare sono a gambe aperte su una panchina con la figa aperta.
Si avvicina con la mano e mi tocca il clitoride.. vengo ancora.
Il suo cazzo fuori dai jeans inizia ad ammosciarsi, mi ha sborrato ovunque, decido quindi di dargli un bacio sulla cappella.
Mi sorride e se ne va nella stradina di fronte.
Rimango qualche minuto a fissarlo e poi mi rivesto e risalgo in casa.
Mi sono seduta sulla panchina, attorno a me solo erba fitta e buio pesto.
Avevo avuto una serata alquanto deludente con il solito incapace che mi aveva lasciato a bocca asciutta.
Per la disperazione mi ero attaccata alla bottiglia di vino e non mi ero accorta di averla bevuta tutta.
L’effetto si faceva già sentire: ero euforica e ancora più disinibita del solito.
Decido così di scendere sotto casa al parchetto dove di solito quando vado prima di cena incontro sempre un ragazzo carino che mi eccita da morire solo a guardarlo.
Questa sera però indosso una minigonna e sono senza mutandine.
Apro le gambe e tiro su quel poco di gonna che mi copre la figa.
Sono lì seduta da sola con le gambe spalancate e la figa in bella vista.
La luce dell’unico lampione presente mi illumina leggermente e appare così: un po’ di pelo nero le grandi labbra rosse e un buchetto che ancora pulsa umidiccio per la serata appena passata.
Sono lì sola e con la mia figa in bella vista e un po’ ubriaca.
Inizio a massaggiarmi il clitoride, poi decido di infilarmi un dito per sentire dentro se sono ancora calda.
Nell’’infilarmelo ho un sussulto, inizio a sentire ancora l’eccitazione salire e inizio a godere.
Vorrei smettere perché ho paura di esser vista, infatti continuo a guardarmi intorno, ma l’eccitazione mi sovrasta.
Inizio un bel ditalino si è giù come non mi capita da tempo di provare, improvvisamente però vedo arrivare un ombra da lontano.
Smetto, tiro fuori il dito tutto umido e cerco di tirarmi su la gonna come posso.
E’ lui il ragazzo che continuo a vedere da giorni e che mi eccita.
Si sta toccando il cazzo mentre si avvicina.
Più si avvicina più ho paura e più mi eccito.
Non mi dice nulla e mi fa cenno con la testa di alzarmi di nuovo la gonna.
Lo faccio, siamo soli e io e lui in questo parchetto buio e silenzioso.
Tira fuori il cazzo dai jeans, e’ bello vigoroso e pieno di vene.
Mi mordo la bocca dal piacere.
Lui è distante da me di qualche metro e non si avvicina vuole gustarsi la scena.
Io inizio con vigore a sditalinarmi sempre più forte e lui se lo mena di gran gusto.
E’ così eccitante così bello che dopo qualche minuto di su e giù col dito dentro la mia figa arriva l’orgasmo.
Tiro fuori il dito di colpo e inizio a squirtare.
Lui se lo mena sempre più forte stringendo la cappella come ultimo colpo prima di venire.
Io continuo a gemere e squirtare sono a gambe aperte su una panchina con la figa aperta.
Si avvicina con la mano e mi tocca il clitoride.. vengo ancora.
Il suo cazzo fuori dai jeans inizia ad ammosciarsi, mi ha sborrato ovunque, decido quindi di dargli un bacio sulla cappella.
Mi sorride e se ne va nella stradina di fronte.
Rimango qualche minuto a fissarlo e poi mi rivesto e risalgo in casa.
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