Un incontro trasgressivo

di
genere
trans

UN INCONTRO TRASGRESSIVO

Circa dieci giorni fa percorrevo una strada provinciale con la mia utilitaria ma a un certo punto, trovandomi a circa una ventina di chilometri da casa, rallentai parecchio poiché scorsi due trans sul bordo ormai buio della strada. Evidentemente erano in attesa di clienti e la curiosità mi spinse a fare un'inversione non appena mi fu possibile fermando quindi la mia auto a una prudente distanza da loro. Non nego che mi sentii stranamente attratta da loro e le osservai attentamente durante svariati minuti. La loro bellezza e specialmente il loro ancheggiare quando si avvicinavano ai finestrini delle auto di coloro che si fermavano a parlare con loro mi colpì parecchio. Notai che poco dopo una di loro abbordò l'auto di un cliente e mi eccitai immediatamente all'idea che si dirigevano da qualche parte a scopare. Continuai a osservare l'altra trans fin quando mi incoraggiai ad avvicinai a lei, col cuore che mi batteva a mille, quando la strada si trovò momentaneamente libera. Era bella, ben truccata, slanciata, alta e la capigliatura nera le copriva il collo; indossava appena un piccolo top e una minigonna con un provocante spacco frontale che ben risaltavano il suo bel seno di seconda misura nonché le gambe. Lei si avvicinò sorridente e si appoggiò sensualmente sul finestrino della mia auto.
“Oh, ma tu sei una donna ! Che fai da queste parti ?”
“Ciao cara, mi sono fermata poco fa per osservare te e la tua amica poiché mi siete piaciute parecchio. Vai anche con le donne ?” le chiesi senza poter nascondere il mio imbarazzo.
“Amore, capirai bene che io sono molto incline verso i maschi e anche se non preferisco tanto le donne, ne ho alcune come clienti e talune di loro si fanno accompagnare addirittura dai loro mariti. Comunque ti garantisco che le ho sempre fatto godere parecchio e ti dirò anche che alcune coppie litigano tra loro per impossessarsi del mio cazzo. Dato che mi hai fatto un'ottima impressione, se vuoi sono disposta ad appartarmi con te anche adesso.” mi disse provocandomi spudoratamente.
“Ti ringrazio tanto per l'opinione che hai di me ma con questo vuoi farmi intendere che ostenti un'eccellente dotazione ?”
“Certo amore e me ne vanto; se così non fosse, non potrei svolgere questo lavoro. Mi vuoi provare ? Ti assicuro che non te ne pentirai; se ci saprai fare sarò in grado di offrirti un cazzo nodoso, grosso, lungo 17 centimetri e duro come il marmo. Tutto dipende da te; comunque, provare per credere amore, provare per credere.”
A quelle parole mi eccitai ancor di più e oltre a non potermi privare del piacere di indirizzare morbosamente lo sguardo sia verso il suo seno che verso lo spacco della sua minigonna, neanche riuscii a frenarmi quando allungai istintivamente il braccio per insediare lentamente la mia mano sinistra sui suoi slip e accarezzare morbosamente la sua protuberanza. In quel momento provai una forte eccitazione ma il mio imbarazzo fu tale che ritirai subito la mano dai suoi slip.
“Scusami tanto per prendermi la libertà di accarezzartelo senza il tuo permesso.” le dissi alquanto dispiaciuta.
“Non devi scusarti affatto poiché mi accorgo che ne hai parecchia voglia. Continua pure ad accarezzarmelo se vuoi. Ma sei proprio sicura di non volerlo provare ora stesso ? Non ci allontaneremo molto; ci nasconderemo nelle vicinanze fra i cespugli. Fidati de me; non ci vedrà nessuno.”
“E' vero; guardandoti bene mi hai fatto venire una forte voglia ma adesso ho premura e non posso. Mi ero fermata solo per curiosità e scambiare qualche parola con te. Comunque sei molto bella e mi hai convinta anche perché ho il sentore che posso fidarmi di te; indubbiamente sarà per un'altra volta anche perché non ho mai avuto esperienze con le trans e se è possibile non vorrei farlo in campagna. Come prima volta vorrei sentirmi a mio agio facendolo con molta riservatezza e la comodità che offre un letto.”
“Anche tu sei bella.” mi disse baciandomi sulla guancia e proseguì :
“Va bene, non te ne faccio una colpa, ti accontenterò con piacere e ti inviterò nel mio appartamento.”
“Oh grazie, sei veramente gentile e comprensiva ! Vorrei sapere come e quando poterti rintracciare.”
“Mi chiamo Flora; conserva il mio biglietto. Chiamami quando vuoi ma ti suggerisco di farlo al mattino, non prima delle dieci, per soddisfarti meglio. Ti assicuro che dopo aver scopato con me una prima volta, tornerai a cercarmi e ti ripeto, provare per credere.”
“Flora, me lo auguro, me lo auguro tanto. Ho tanto bisogno di una donna che disponga anche di un cazzo vero e perfettamente funzionante come il tuo che mi scopi a dovere.”
“Amore, l'ho immaginato subito; non sei l'unica che cerca una donna che abbia un fallo di gomma fra le mani oppure un fallo ben legato ai fianchi; tu cerchi una donna che disponga di un cazzo vero. So bene che il cazzo è il desiderio di ogni donna e che lo è anche di molti uomini nonostante parecchi di loro sono talmente timorosi riservati che non osano dirlo apertamente. Da ciò che mi hai appena detto intuisco che sei anche lesbica. Mi sbaglio ?”
“In realtà sono bisessuale.”
A quel punto mi accarezzò delicatamente un seno e avvertendo un mio lieve e improvviso gemito di piacere, non esitò a introdurre la mano sinistra all'interno del mio reggiseno impossessandosi dapprima del seno sinistro accarezzandolo delicatamente e in seguito del capezzolo stringendomelo fortemente.
“Come vedi, adesso sono stata io a non chiederti il permesso di palparti intimamente.” mi disse sorridendo con un lussurioso sguardo intanto che continuava a stringermi il capezzolo.
“Flora, non ve era alcun bisogno poiché desideravo che lo avessi fatto proprio nel momento in cui ti sei appoggiata sul finestrino accanto a me.”
“Sono sicura che sei una spudorata sporcacciona.”
“Cosa te lo fa pensare ?”
“Il semplice fatto che appena ho iniziato a stritolarti il capezzolo, si è indurito e inoltre non hai esitato ad allargarti immediatamente le cosce.”
“Sì Flora, sono una sporcacciona.”
“Di un po' amore, come ti chiami ?”
“Edda.”
A quel punto Flora fece un passo all'indietro guardandomi fissamente negli occhi e dopo aver tirato fuori il suo cazzo mi si avvicinò nuovamente e appoggiò sfacciatamente il suo cazzo sul finestrino.
“Eccotelo davanti agli occhi Edda. Eccoti il cazzo che sono in grado di offrirti. Adesso è flaccido ma non dubito affatto che saresti in grado di riuscire a farlo raddrizzare per bene e quindi offrirtelo e fartene godere tutta la sua potenza.”
Guardai quel cazzo con gli occhi che mi luccicavano di desiderio.
“Complimenti Flora, hai veramente un bel cazzo e ti ringrazio tanto per avermelo mostrato. Sai che in questo stato mi ispira tenerezza, piacere e desiderio ?”
“Sì Edda, lo so bene e sono sicura che quando raggiungerà la sua massima erezione, ti piacerà ancor di più, te lo garantisco, ti piacerà molto di più. Comunque se lo desideri puoi anche accarezzarlo.”
“Posso veramente ?”
“Certamente.”
A quel punto lo accarezzai delicatamente, mi avvicinai per odorarlo, palparlo e infine baciarlo teneramente per ben due volte.
“Cara, ti torno a ringraziare per avermelo fatto vedere e palparlo ma purtroppo adesso ti devo lasciare. Oltre la premura ho anche il timore di essere vista e riconosciuta da qualcuno mentre parlo con te.”
“Edda, ti comprendo perfettamente. Salutiamoci subito con un bacio e ricorda che aspetto una tua telefonata.”
“Mia cara, ti contatterò senz'altro appena mi sarà possibile; contaci.”
“Non ne dubito Edda; il tuo corpo mi ha appena dimostrato la tua sincerità. E' impossibile non crederti.”
Mi diede un bacio sulla guancia che contraccambiai con piacere e dopo essersi allontanata sculettando morbosamente, mi ricomposi e avviai rapidamente la mia utilitaria. Quando giunsi a casa mi rinchiusi subito in bagno e presa da una forte voglia, mi masturbai intensamente raggiungendo rapidamente l'orgasmo immaginando di farmi sbattere da quella bella trans in aperta campagna. Sono sicura che quando mi sentirò mentalmente pronta a tale incontro, le telefonerò per fissarmi un appuntamento nel suo appartamento e sperimentare il mio primo amplesso con la virile Flora poiché mi eccito molto all'idea di godermi sia la sua femminilità che il piacere derivante dal suo marmoreo cazzo.
di
scritto il
2025-07-07
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