La pennichella pomeridiana.
di
alvise
genere
incesti
Ora forse è meno sentita perché ci sono più diversivi ma qualche anno fa “la pennichella pomeridiana” nel periodo estivo, era quasi un dovere. Ricordo perfettamente che mamma dopo aver sistemato la cucina, si distendeva sul letto socchiudendo la porta della camera. Papà era impegnato col lavoro, tornava verso le sei, io me ne stavo tranquillamente a fare quello che volevo. Uno dei pomeriggi passando casualmente davanti alla porta della camera, gli occhi sono andati sul letto dove mamma distesa come se stesse al mare, la vestaglia semi aperta, le gambe erano scomposte, era senza mutande evidentemente, perché aveva la figa in bella mostra. Ora la figa la sbattono sul muso, qualche anno fa non era così, vedere una figa, anche se era quella della mamma, era un evento, sicuramente peccaminoso, comunque era una novità straordinaria. Dopo quella visione, ad un momento di sconcerto, è seguita una eccitazione che mi ha causato una potente erezione. Mi toccavo il cazzo sempre più duro, sono tornato nella mia cameretta, ho chiuso la porta, mi sono fatto una sega. Non avevo mai goduto così, non finivo mai di sborrare. Ho avuto problemi a pulire ed a pulirmi. Da quel giorno aspettavo il pomeriggio per sperare che si ripetesse quella situazione. Con più attenzione e più coinvolgimento aspettavo che facessero la solita scopata serale immaginando che al posto di papà ci fossi io. Erano seghe continue e violente. Nei giorni successivi è successo altre volte che mamma mettesse la figa in vista, non come la prima volta, però una sbirciatina riuscivo a farla. Quindi sega il pomeriggio, sega la notte tutto era godibile. Una notte ho sentito che raccontava a papà che la osservavo mentre riposava. Lui non so se
per scherzare oppure seriamente ha risposto che me la doveva mostrare tutta, insomma -Fagliela vedere- Straordinario mio padre a cui ho voluto molto bene, e soprattutto perché il suo cazzo avevo avuto modo di vederlo diverse volte, una di queste addirittura eretto, in procinto di una sega. Si perché a lui piaceva segarsi ogni tanto, a volte gliela faceva mamma. Non mi restava altro che aspettare il pomeriggio successivo per vedere quello che sarebbe successo. Mamma sapeva che sarei andato a guardarla, le porta era
stata lasciata un pochino più aperta rispetto agli altri giorni, mi avvicino e per poco non mi viene un colpo, era totalmente nuda, gambe larghe, figa e seni in bella mostra. Mi dispiaceva andare nella mia cameretta e segarmi, una occasione così poteva anche non ripresentarsi più, quindi sono rimasto ad ammirarla. Sicuramente lei sapeva che la stavo guardando perché ogni tanto si passava la mano sulla figa, il cazzo così duro non lo avevo mai avuto, lei fingendo di svegliarsi, mi vede, mi sorride -Giorgio che fai?- -Mamma sei troppo bella, ti guardavo- Vieni sul letto vicino a mamma, ora ti racconto una cosa. Mi sono accorta che mi spiavi, l’ho detto a tuo padre, mi ha detto di fartela vedere, io dico ancora di più toccala pure se vuoi- -Mamma tu e papà siete meravigliosi-
-Dai mettiti nudo anche tu, fammi vedere come ti masturbi, anzi lo faccio io, vieni qua- Il cuore in gola, la saliva essiccata, il tremore per l’emozione, è stata lei a togliermi quel poco che avevo addosso -Se ti dicessi che tuo padre tante volte mi ha chiesto di coinvolgerti nei nostri rapporti, lo eccita molto, io ho sempre detto di aspettare, ora è arrivato il momento, sai che dico? Mettilo dentro, fammi sentire cosa hai di diverso rispetto a tuo padre- Ha fatto tutto lei, in un microsecondo la sborra è uscita, parte è entrata
nella figa, parte sulla sua pancia, parte sul lenzuolo. -Questo è tutto?- -Mamma sono sconvolto- -Giorgio ti dovrai abituare perché anch’io vi voglio ad entrambi, mi farete godere- Forse non ero pronto, forse l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo, mi hanno invitato nel loro letto, il mio cazzo davanti a papà non ha sentito ragioni, cilecca totale nonostante mamma agisse con la sua bocca. Nulla da fare, loro due hanno scopato alquanto delusi, fino al sonno, ci siamo addormentati, o meglio si sono addormentati, sono rimasto sveglio, hanno voluto che stessi in mezzo a loro nonostante il caldo affievolito appena da un piccolo ventilatore. Mi sono girato col petto verso mamma, era lei il mio interesse, mi stringevo a lei per sentire il mio petto sul suo ed il mio cazzo, intorpidito sulla sua figa, non avevo reazioni. Poi papà si è messo a contatto con la mia schiena ed ho sentito il suo cazzo moscio sul culo. E’ stata una scossa elettrica, l’ho preso con le mani, l’ho stretto, e solo allora il mio cazzo ha ripreso conoscenza. Mamma si è accorta e delicatamente se lo è messo nella figa. Mi stavo riconoscendo finalmente, papà ha riacceso la luce, si è messo mamma sopra, io su mamma ed i due cazzi insieme hanno fatto il loro ingresso ufficiale nella figa di mamma. E’ stato qualcosa di insuperabile per noi tutti, affrontare il piacere in quel modo è gratificante per tutti, mamma era felicissima. Io e papà non eravamo da meno. Tutte le sere, cascasse il mondo, il nostro impegno era far godere mamma. In seguito ci siamo sbrodolati perché anche io e papà avevamo necessità di sentirci un cazzo tra le mani. A proposto mamma ci restituiva la nostra sborra mettendoci la figa in bocca dopo le scopate, una perversione che
abbiamo gradito molto.
per scherzare oppure seriamente ha risposto che me la doveva mostrare tutta, insomma -Fagliela vedere- Straordinario mio padre a cui ho voluto molto bene, e soprattutto perché il suo cazzo avevo avuto modo di vederlo diverse volte, una di queste addirittura eretto, in procinto di una sega. Si perché a lui piaceva segarsi ogni tanto, a volte gliela faceva mamma. Non mi restava altro che aspettare il pomeriggio successivo per vedere quello che sarebbe successo. Mamma sapeva che sarei andato a guardarla, le porta era
stata lasciata un pochino più aperta rispetto agli altri giorni, mi avvicino e per poco non mi viene un colpo, era totalmente nuda, gambe larghe, figa e seni in bella mostra. Mi dispiaceva andare nella mia cameretta e segarmi, una occasione così poteva anche non ripresentarsi più, quindi sono rimasto ad ammirarla. Sicuramente lei sapeva che la stavo guardando perché ogni tanto si passava la mano sulla figa, il cazzo così duro non lo avevo mai avuto, lei fingendo di svegliarsi, mi vede, mi sorride -Giorgio che fai?- -Mamma sei troppo bella, ti guardavo- Vieni sul letto vicino a mamma, ora ti racconto una cosa. Mi sono accorta che mi spiavi, l’ho detto a tuo padre, mi ha detto di fartela vedere, io dico ancora di più toccala pure se vuoi- -Mamma tu e papà siete meravigliosi-
-Dai mettiti nudo anche tu, fammi vedere come ti masturbi, anzi lo faccio io, vieni qua- Il cuore in gola, la saliva essiccata, il tremore per l’emozione, è stata lei a togliermi quel poco che avevo addosso -Se ti dicessi che tuo padre tante volte mi ha chiesto di coinvolgerti nei nostri rapporti, lo eccita molto, io ho sempre detto di aspettare, ora è arrivato il momento, sai che dico? Mettilo dentro, fammi sentire cosa hai di diverso rispetto a tuo padre- Ha fatto tutto lei, in un microsecondo la sborra è uscita, parte è entrata
nella figa, parte sulla sua pancia, parte sul lenzuolo. -Questo è tutto?- -Mamma sono sconvolto- -Giorgio ti dovrai abituare perché anch’io vi voglio ad entrambi, mi farete godere- Forse non ero pronto, forse l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo, mi hanno invitato nel loro letto, il mio cazzo davanti a papà non ha sentito ragioni, cilecca totale nonostante mamma agisse con la sua bocca. Nulla da fare, loro due hanno scopato alquanto delusi, fino al sonno, ci siamo addormentati, o meglio si sono addormentati, sono rimasto sveglio, hanno voluto che stessi in mezzo a loro nonostante il caldo affievolito appena da un piccolo ventilatore. Mi sono girato col petto verso mamma, era lei il mio interesse, mi stringevo a lei per sentire il mio petto sul suo ed il mio cazzo, intorpidito sulla sua figa, non avevo reazioni. Poi papà si è messo a contatto con la mia schiena ed ho sentito il suo cazzo moscio sul culo. E’ stata una scossa elettrica, l’ho preso con le mani, l’ho stretto, e solo allora il mio cazzo ha ripreso conoscenza. Mamma si è accorta e delicatamente se lo è messo nella figa. Mi stavo riconoscendo finalmente, papà ha riacceso la luce, si è messo mamma sopra, io su mamma ed i due cazzi insieme hanno fatto il loro ingresso ufficiale nella figa di mamma. E’ stato qualcosa di insuperabile per noi tutti, affrontare il piacere in quel modo è gratificante per tutti, mamma era felicissima. Io e papà non eravamo da meno. Tutte le sere, cascasse il mondo, il nostro impegno era far godere mamma. In seguito ci siamo sbrodolati perché anche io e papà avevamo necessità di sentirci un cazzo tra le mani. A proposto mamma ci restituiva la nostra sborra mettendoci la figa in bocca dopo le scopate, una perversione che
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Commenti dei lettori al racconto erotico