Un avventura poco piacevole.

di
genere
voyeur

Avevamo un posto al mare, cercavamo di occupare sempre quello a costo di andare molto prima. Come al solito si tratta di spiagge poco frequentate, quelle dove gli ombrelloni o le palme si toccano non sono per noi. Quella mattina purtroppo non è stato così. Mi ero preoccupato già da quando ho visto una macchina parcheggiata al posto che solitamente è usato da noi. Parcheggiamo vicino a quella, andiamo sulla spiaggia, non c’era nessuno.
La curiosità per vedere di cosa si tratta, faccio un giro nei dintorni attraverso qualche porzione di pineta, niente, non si vede nessuno, in acqua men che meno. Ci sistemiamo, la bambina comincia a trafficare con le sue bambole, Alessandra vuole mettersi nuda, le chiedo di aspettare, vedere un po' quali sono le evoluzioni della mattinata, sbuffa, si toglie il reggiseno, prende il libro ed inizia a divorarlo. Io dopo aver sistemato il tutto mi dedico alla bambina, andiamo sulla riva, in lontananza vedo venire verso di noi una figura nera, ho il sole negli occhi, non distinguo bene, comunque avanza verso di noi, vedo che si tratta di un sub. Una persona con la muta, aveva anche il fucile con la fiocina ed aveva un sacchetto a rete dove portava qualcosa che non distinguevo. Mi saluta con un ciao come se ci conoscessimo, rispondo allo stesso modo, si dirige verso dove ci siamo piazzati, aveva lasciato uno zaino nascosto dietro un pino, nascosto così bene che non lo abbiamo notato. Noi restiamo sulla riva, lui si dirige verso il sacchetto, praticamente ad un metro da mia moglie, saluta anche lei, lo vedo, siamo a non più di dieci metri. Mentre la bambina gioca seguo quello che fa, posa il fucile, gli occhiali, la cannula, deposita il coltello da sub che aveva infilato nella custodia vicino al ginocchio, toglie la parte superiore della muta, si appoggia toglie la parte inferiore restando nudo. Vedo il cazzo sventolare, intanto Nadia vedendo che lui è nudo toglie lo slip del bikini. Vorrei tornare vicino a loro ma la bambina non ne vuol sapere. Nadia gli chiede cosa c’è nel sacchetto, lui risponde che si tratta di una cernia, interviene ancora lei dicendo -Certo che è un bel pesce- al che lui spiritoso -A quale ti riferisci?- lei -Ad entrambi- Lei si alza prende il sacchetto in mano, lo solleva, lo avvicina al cazzo di quello
come se volesse confrontarlo, poi ridendo dice -Sono quasi uguali- Cerco
di prendere la bambina per avvicinarli, lei insiste nel voler restare,chiamo
Nadia, si avvicina a noi -Amore cosa vuoi?- -Nulla vedervi nudi mi sta eccitando- -Lo vedo, ora so io con la bambina- Non so che pesci pigliare, sicuramente se vado io vicino a lui, raggiunge Nadia, poi finalmente, dietro sollecitazioni della mamma torniamo sotto l’ombrellone. Lui è sempre nudo col cazzo gonfio ma non eretto, lo prego di coprirsi che sta per arrivare la bambina. Mette subito un qualcosa attorno alla vita che lo copre in parte. Seduti alla men peggio cominciamo a parlare della pesca, da che ora è entrato in acqua. Eravamo seduti quasi in circolo mentre la bambina distesa su un grosso telo cominciava ad appisolarsi, Nadia era seduta difronte a lui con le ginocchia incrociate e la figa spalancata, il cazzo di quello aveva dei sussulti e cresceva, era lui a farlo sussultare con movimenti naturali, io avevo mezzo cazzo fuori dal costume. Va detto che
queste situazioni le accettiamo volentieri io e Nadia, se il tipo è interessante ben venga una salutare scopata per lei ed una dose di infinita eccitazione per me. Quello che ci piace è tutta la fase preparatoria. Che posso dire, si potrebbe arrivare subito all’atto sessuale, ecco quello non ci piace, l’eccitazione va curata e goduta, Nadia in questo è maestra. La scopata deve essere solo la fase conclusiva dell’azione, quindi cerchiamo di allungarla il massimo possibile tenendo conto delle situazioni che hanno
la precedenza. Non dobbiamo creare casini, non dobbiamo fare nulla se la bambina è sveglia. Un’altra cosa è importante, lui non deve essere aggressivo, deve controllare i suoi istinti, è solo lei a prendere iniziative. Altra cosa importante anche a me deve piacere il cazzo, se è fatto male, sporco, peloso ogni cosa decade. In questo caso lui è appena uscito dall’acqua quindi è pulito anche se salato all’acqua di mare. Anch’io lo
prendo in bocca volentieri specialmente se si trova nella figa di Nadia. Riprendiamo il discorso, tolgo il costume anch’io, non c’era nessuno ancora, Nadia si mette con le ginocchia a terra, prende il mio cazzo in bocca offrendo a lui il culo a vista, ma la figa accogliente. Lui capisce si sputa sulle dita voleva bagnare ila figa di Nadia, quello è stato il punto di rottura. Fine di tutto, lui abbastanza deluso, ha capito, in dieci minuti ha ripreso tutto ed è sparito. Impensabile che potesse bagnare quella figa che io succhio, lecco, insomma ci faccio di tutto potesse essere bagnata dalla saliva di uno sconosciuto. Quella è un’altra nostra esigenza, ci è piaciuto che lui ha capito ed è andato via. E’ stata una delusione anche per noi, se solo ce lo avesse chiesto avremmo detto che non ci piaceva, peggio per tutti. La giornata non è finita, poco dopo sono arrivati due ragazzi, ma avevano da fare tra loro, hanno amoreggiato tutta la mattina. Pazienza, una giornata buca, ci rifaremo in seguito. Non sarà eccitante ma è quello che è successo.
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scritto il
2025-09-22
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