Sorprese inaspettate
di
Rospo
genere
tradimenti
Eravamo in autostrada:
Tornavamo dal ponte dell'Immacolata:
Come da prassi, il tratto appenninico era intasato di vetture con occupanti rassegnati alle lunghe ed estenuanti code.
Mia moglie era intenta come al solito a navigare su internet con il telefonino indifferente al traffico.
Io le guardavo le belle cosce che scompostamente si adagiavano sul sedile.
Il desiderio di palpargliele senza troppi riguardi era forte ma erano troppi mesi che la nostra intimità era finita nello sgabuzzino dei ricordi impolverati.
Guardavo dal finestrino e la nostalgia dell' estate e del mare per un po mi distrassero dal desiderio di farle sentire quanto avevo voglia di lei.
La guardavo sul sedile lato passeggero mentre era intenta su qualche gioco su internet.
Il viso, bello ma molto severo di chi con uno sguardo prende le distanze senza nemmeno fiatare.
In contrasto a tanta severità nello sguardo il corpo regalava all osservatore un rinnovato vigore.
Spesso mi capitava di pensare che avrebbe fatto resuscitare anche un vecchio.
Non nego che provavo un sottile piacere nel verificare quanti sguardi furtivi catturava mia moglie quando andavamo a spasso o cenavamo al ristorante sebbene vestisse in modo molto sobrio.
Tutto ciò da un lato mi inorgogliva, da un altro mi facevo dei film hard, se lei fosse stata più esuberante e trasgressiva sessualmente.
Vederla fare sesso disinibito con un bull dotato mi faceva arrapare.
Le seghe pensandola a pecora con un bull dal cazzo grosso che la stantuffava da dietro non si contano.
Non ho mai capito il perché ma nel recondito, ho sempre cercato o sperato che la mia compagna di vita fosse un po troia.
Eravamo finalmente a casa.
Disfatte rapidamente le valigie, l unico desiderio era, farmi una doccia e infilarmi a letto.
Luisa(così la identifico) mi aveva preceduto. Era a letto sotto le coperte.
Avevo una fottuta voglia di lei. Era molto che desideravo palparla e sentirla godere come ai vecchi tempi.
Vedere il suo corpo nudo e provocante.
Fu a quel punto che non ebbi più voglia di contenere il mio desiderio e le chiesi di prendermi il cazzo in mano.
Contro la mia più rosea aspettativa, da sotto le coperte allungò il braccio e come se le sue dita avessero gli occhi trovò subito il mio cazzo duro e desideroso di essere strapazzato.
Allungai anch'io le mani e cominciai a palparle le cosce. Belle, tornite, sode e nella loro sensualità estremamente volgari. Il mio desiderio si stava trasformando in frenesia. Con fare deciso le misi la mano sulla fessura e sentii che indossava un perizoma ridottissimo a rete e non avvertivo al tatto il boschetto di peli.
Si era rasata il pube ed indossava dell'intimo da nove settimane e mezzo.
Prima ancora che potessi chiederle il come di tanti improvvisi e inaspettati cambiamenti, lei sempre con il mio cazzo in mano che manovrava con frenesia, mi disse che doveva parlarmi e spiegarmi cosa le stava capitando.
Cominciò a dirmi che non si sarebbe immaginata che avremmo fatto sesso e che si era abbigliata così perché dopo la doccia si era fatta dei selfi in bagno.
Ovvio che la mia curiosità aumentava.
Capivo che Luisa mi voleva parlare ma continuava a stantuffarmi il cazzo con un ritmo che mi inebriava.
Di botto come quando si vomita, mi disse che i selfi erano per uno che aveva conosciuto e che da un po scopavano insieme.
Durante il ponte dell' Immacolata, si erano scambiati foto porche e lui le scriveva che non vedeva l ora che tornasse per scoparsela allo sfinimento.
Ero furioso ma eccitato nello stesso tempo.
La scena era paradossale.
Luisa per nulla imbarazzata e con il corpo ormai fuori dalle lenzuola con naturale strafottenza mostrava tutta la sua femminile sensualità.
Continuava a giocare con il mio cazzo.
La rabbia lasciò totalmente il passo all eccitazione. Immaginavo Luisa fare la porca con uno sconosciuto. Lei così austera, quasi imperscrutabile e così improvvisamente porcella e trasgressiva.
Pretesi che mi raccontasse nei minimi dettagli come fosse iniziato il tutto e che effetto le facesse farsi scopare da uno sconosciuto.
Luisa sentiva la mia eccitazione crescere e la mia voglia di fare il porco con lei. Cominciò a raccontarmi come capitò che si trovò a pecora con una gran voglia di fare la troia con quell'uomo. Mi raccontò che aveva il cazzo molto grosso e che sentirlo in bocca le procurava un forte piacere e che si era fatta trombare in tutte le posizioni.
Lo scok iniziale, lasciò lo spazio alla razionalità. Perché la cosa mi faceva incazzare? Ero in realtà un geloso che nascondeva anche a se stesso certi sentimenti?
Avevo sempre sperato che Luisa fosse un po troia ed ora che la sua sessualità esuberante usciva, mi incazzavo?
Si, mi incazzavo perché a mio modo di vedere, il tradimento l ho vissuto non perché Luisa fosse andata a divertirsi ma perché dopo tanti anni di vita insieme, non si era fidata di me e aveva fatto tutto di nascosto. I nostri discorsi di essere una coppia speciale che si raccontava tutto, cadevano con la stessa semplicità di una costruzione di sabbia in riva al mare. Una piccola e anomala onda, fa crollare il castello. Ho sempre sostenuto e la mia vita lo può testimoniare che in un rapporto di coppia, il primo e fondamentale impegno reciproco, dovrebbe essere la totale franchezza. Un rapporto di una vita, non si distrugge con piccole onde anomale ma al contrario , si fortifica.
Questi pensieri mi portarono a rivalutare il tutto.
Il rapporto con Luisa non era in discussione ma e ripeto, ma dovevamo rivedere completamente il tutto e ritrovare una reciproca fiducia l uno per l altra.
La vita intima, nel frattempo aveva ripreso vigore, le scappatelle con lo sconosciuto erano argomento di eccitazione reciproca e Luisa mi portava ad orgasmi veramente intensi.
Anche lei godeva molto nel ricordare con me le sue trasgressioni.
Lo sconosciuto era ormai solo un ricordo nelle nostre serate intime.
Una notte, mentre giocavamo a fare i porcelli, le suggerii di visionare insieme un sito di scambisti.
Lei eccitata, accettò di buon grado. Mise unicamente la condizione che se trovato quello che le piaceva, decideva solo lei.
La ricerca fu più lunga di quello che pensassimo.
Molti erano i singoli che si proponevano ma venivano automaticamente scartati da lei perché inviavano proposte troppo esplicite.
Un annuncio la colpì. Era di un ragazzo che si proponeva con garbo e senza volgarità anche se la foto del suo membro in erezione faceva pensare ad altro.
Ero soddisfatto della scelta di Luisa. Un giovane dal cazzo fuori dal comune ma educato e corretto.
L incontro con Stefano non fu elettrizzante.
Luisa durante la strada che ci avrebbe riportati a casa, aveva perso tutta l eccitazione che le aveva fatto compagnia durante il percorso all andata.
Pensavamo di aver perso un occasione.
Pochi giorni dopo, saremmo partiti per le agognate ferie estive e non sarebbe più stato nemmeno un ricordo.
Eravamo in spiaggia a goderci il mare della Sardegna e un cielo azzurro che era in competizione con i colori del mare.
Mi arrivò sul cellulare il segnale di notifica di un messaggio.
Era Stefano che mi chiedeva se gli inviavo il numero di Luisa.
Scettico chiesi a mia moglie se era d'accordo a che io inviassi a Stefano il suo contatto.
Chiese a me cosa ne pensavo. La mia voglia di trasgressione era alta.
Immaginarla con un nuovo bull, giovane e superdotato mi intrigava assai.
Ottenuto il consenso, inviai a Stefano il numero richiesto.
La sera stessa sul cellulare di mia moglie iniziarono ad arrivare una serie di messaggi a raffica.
Li aprimmo insieme.
In primo piano tre foto del suo cazzo in erezione e sotto il commento che grosso modo recitava : " Questo è l effetto che mi hai fatto da quando ti ho conosciuta".
Stefano colse nel segno. L interesse di Luisa cambiò repentinamente. Questa vota mi coinvolse in messaggi audaci e complici da inviare a Stefano. Iniziò a farsi selfi sempre più audaci, quasi porno.
Tornati dalle vacanze il nostro primo pensiero fu quello di riprendere i contatti.
Luisa prese in mano la situazione. Era chiaro che volesse scopare con il suo nuovo bull.
I messaggi inviati e ricevuti in vacanza, sortivano il loro effetto.
Stefano, si rendeva disponibile per il pomeriggio del giorno successivo.
L accordo era che saremmo andati insieme anche per questioni precauzionali. Non lo conoscevamo così a fondo.
Io il giorno successivo avevo da lavorare e Luisa, con un piglio che non le era congeniale, decise di andarci da sola.
Mi avrebbe raccontato tutto al suo ritorno.
Tornò la sera dopo le 20:00. Potei apprezzare la cura con cui si era vestita per il suo primo round con il suo nuovo bull. Tacco altissimo che le mettevano in mostra e esaltavano le belle cosce ampiamente e generosamente scoperte, calze nere autoreggenti e un top nero trasparente.
Quando si iniziò a spogliare vidi che sotto indossava un completino intimo che aveva partecipato a diverse nostre battaglie nel nostro letto matrimoniale. Il suo sguardo languido e l' intimo stropicciato erano un segno che il pomeriggio da Stefano era stato meglio di un massaggio ristoratore.
Era evidente che veniva da una lunga e cruenta battaglia.
Iniziò a raccontarmi che Stefano le aveva fatto trovare un cocktail di benvenuto con spritz (la sua bevanda preferita) e vari snack.
Dopo il secondo spitz l ambiente si iniziava a riscaldare e in men che non si dica Stefano che era in piedi davanti a lei, aveva cacciato fuori il cazzo già duro e Luisa seduta sul divano visibilmente eccitata e ormai a cosce aperte e ancora con il bicchiere in mano, si trovò all'improvviso con l attrezzo di Stefano in bocca.
Quel grosso cazzo era anche più grosso e duro del suo primo amante e voleva succhiarlo ma anche apprezzarlo soppesando il tronco del cazzo con le mani mentre la sua lingua guizzava sulla cappella.
Stefano in un attimo la prese, la girò appoggiandola sullo schienale del divano e cominciò a stantuffarle la fagiana da dietro spostandole il tanga quel tanto da poterla montare comodamente.
Non so in quante posizioni Stefano se la scopò ma sicuramente le aveva fatto provare una gran bella avventura.
Nel raccontarmi cosa aveva fatto, tornava ad eccitarsi.
Le chiesi se le sarebbe piaciuto che Stefano fosse con noi in quel momento e che se ci fosse stato le avremmo fatto provare la famosa doppia.
La proposta non fu da Luisa per nulla scartata anzi, allargò le cosce e mi disse di trattarla da troia. Le piaceva quando era eccitata, farsi insultare e a me eccitava molto farlo. Scopammo selvaggiamente . Lei volle venirmi sopra, si infilò il cazzo dentro. La sua fagiana era ben aperta, era chiaro che Stefano le aveva fatto provare emozioni e dimensioni che non provava da molto. Si muoveva ritmicamente sopra di me strusciando il clitoride sul mio pube. Volevo di più e le chiesi il culo.
Luisa era molto poco propensa a farsi inculare, non le piaceva ma quella sera, senza parlare si spostò lateralmente, afferrò il mio cazzo e se lo infilò su per il culo. Guardandomi mi disse: " fammi sentire quanto mi desideri, sei contento che sono diventata la troia che cercavi?
Sborrai come un porco. Il mio cazzo era ancora dentro di lei a smorzacandela.
Ne volevo ancora, la misi a pecorina e mentre cercavo di romperle il culo stantuffando con vigore, lei mi sorrideva compiaciuta.
La sorpresa per me ci fu quando la volta successiva la accompagnai da Stefano.
Mi eccitava vederla bere per sentirsi più disinvolta e devo dire che con Luisa gli spritz facevano la loro porca figura.
Stefano con molta naturalezza le palpava il culo e le sollevava le gonne per ammirarle le belle natiche.
Luisa si faceva palpare e mentre si strusciava con il culo sul cazzo del bull infoiato, chiacchierava con me amabilmente del più e del meno come se quello che stava accadendo fosse la cosa più naturale del mondo.
Si vestiva sempre da troia quando andava a trovare Stefano.
L inverno ci era complice. Il cappotto copriva egregiamente i suoi abitini molto provocanti.
Quello che mi piacque scoprire era che non mi eccitavano le prestazioni più o meno intense del suo bull ma guardare il viso di Luisa mentre il porco se la sbatteva senza ritegno. La faccia da maiala maliziosa e gli occhi pieni di voglia di trasgredire, era quello il mio viagra.
Luisa, tornò diverse volte da sola o in mia compagnia da Stefano.
In una unica occasione partecipai parzialmente ai loro giochi.
Luisa era a pecora sul letto Stefano la tamponava da dietro e lei gemeva di piacere. Io ero al suo fianco a lei allungò una mano. Cercava il mio cazzo, mentre scopava con Stefano, mi aprì la zip dei pantaloni lo tirò fuori dalle mutande e cominciò a farmi un pompino stratosferico. Devo ringraziare che da li a poco Stefano le sborrava di corpo e quel pompino delizioso si interruppe. Volevo finire i nostri giochi a casa nostra.
Luisa per lungo tempo , si prendeva una serata ogni tanto per andare da Stefano.
A me la cosa andava bene, meglio condividere una buona torta che rimanere a bocca asciutta.
Qualcosa però non mi convinceva. Questa lunga frequentazione iniziava a creami dei sospetti. Spesso Luisa tornava dai suoi incontri di sesso e mi dava l impressione che fosse diventata evasiva nel raccontarmi le sue esperienze. Alcune volte tornava più tardi del previsto e una volta venni a scoprire che aveva preso un permesso in ufficio per andarlo a trovare, senza dirmi nulla.
Non era più un gioco fra noi dove Stefano era solo un oggetto sessuale come un giocattolo da sexy shop. Gli incontri con il bull erano diventati solo un gioco di Luisa e la cosa non mi piaceva.
Su una chat hot, mi ero messo in contatto con mariti cuck. Volevo sentire come altri uomini vivevano queste esperienze.
Mediamente erano dei sottomessi che provavano piacere ad essere insultati e derisi dalla moglie e dai loro bull.
Io non mi sentivo accomunato alla loro idea di trasgressione. A me piaceva essere il complice di trasgressioni con la mia compagna di vita. Condividere le sue e le mie fantasie fuori da schemi, pregiudizi e soprattutto ipocrisie.
Condividere era questo il quid che Luisa aveva o stava dimenticando.
Volevo o dovevo tirare nuovamente le redini del gioco. La serenità del nostro rapporto, poteva compromettersi.
Questa volta la reazione di Luisa no fu come mi aspettavo.
Il gioco con Stefano le piaceva E NON VOLEVA RINUNCIRCI. La parte razionale era stata spenta o forse in Stefano vedeva quel momento di follia che la estraniava dalla quotidiana routine.
Ci furono lunghe, dolorose e in alcuni casi violente discussioni.
Non riuscendo a far capire a Luisa le mie perplessità e paure, arrivai ad un certo punto che le diedi il famigerato out out.
O lui o me. La risposta non arrivò immediatamente e questo mi piacque. Alcuni giorni dopo la diffida, Luisa mi comunicò che il nostro rapporto non aveva subito nessuno scossone affettivo. Le dispiaceva lasciare quel cazzo grosso che era l' elemento essenziale di tante goduriose cavalcate, ma coerentemente sceglieva me.
Oggi la nostra vita intima è decisamente cambiata. Luisa non ha più certe fantasie.
Raramente ci rotoliamo nel letto cercando di darci piacere reciproco. La mia fantasia di farle provare la mitica doppia, rimarrà tale.
O forse no? So di certo che Luisa ha mantenuto il contatto telefonico di Stefano.
Il mio film preferito? " MAI DIRE MAI"
Tornavamo dal ponte dell'Immacolata:
Come da prassi, il tratto appenninico era intasato di vetture con occupanti rassegnati alle lunghe ed estenuanti code.
Mia moglie era intenta come al solito a navigare su internet con il telefonino indifferente al traffico.
Io le guardavo le belle cosce che scompostamente si adagiavano sul sedile.
Il desiderio di palpargliele senza troppi riguardi era forte ma erano troppi mesi che la nostra intimità era finita nello sgabuzzino dei ricordi impolverati.
Guardavo dal finestrino e la nostalgia dell' estate e del mare per un po mi distrassero dal desiderio di farle sentire quanto avevo voglia di lei.
La guardavo sul sedile lato passeggero mentre era intenta su qualche gioco su internet.
Il viso, bello ma molto severo di chi con uno sguardo prende le distanze senza nemmeno fiatare.
In contrasto a tanta severità nello sguardo il corpo regalava all osservatore un rinnovato vigore.
Spesso mi capitava di pensare che avrebbe fatto resuscitare anche un vecchio.
Non nego che provavo un sottile piacere nel verificare quanti sguardi furtivi catturava mia moglie quando andavamo a spasso o cenavamo al ristorante sebbene vestisse in modo molto sobrio.
Tutto ciò da un lato mi inorgogliva, da un altro mi facevo dei film hard, se lei fosse stata più esuberante e trasgressiva sessualmente.
Vederla fare sesso disinibito con un bull dotato mi faceva arrapare.
Le seghe pensandola a pecora con un bull dal cazzo grosso che la stantuffava da dietro non si contano.
Non ho mai capito il perché ma nel recondito, ho sempre cercato o sperato che la mia compagna di vita fosse un po troia.
Eravamo finalmente a casa.
Disfatte rapidamente le valigie, l unico desiderio era, farmi una doccia e infilarmi a letto.
Luisa(così la identifico) mi aveva preceduto. Era a letto sotto le coperte.
Avevo una fottuta voglia di lei. Era molto che desideravo palparla e sentirla godere come ai vecchi tempi.
Vedere il suo corpo nudo e provocante.
Fu a quel punto che non ebbi più voglia di contenere il mio desiderio e le chiesi di prendermi il cazzo in mano.
Contro la mia più rosea aspettativa, da sotto le coperte allungò il braccio e come se le sue dita avessero gli occhi trovò subito il mio cazzo duro e desideroso di essere strapazzato.
Allungai anch'io le mani e cominciai a palparle le cosce. Belle, tornite, sode e nella loro sensualità estremamente volgari. Il mio desiderio si stava trasformando in frenesia. Con fare deciso le misi la mano sulla fessura e sentii che indossava un perizoma ridottissimo a rete e non avvertivo al tatto il boschetto di peli.
Si era rasata il pube ed indossava dell'intimo da nove settimane e mezzo.
Prima ancora che potessi chiederle il come di tanti improvvisi e inaspettati cambiamenti, lei sempre con il mio cazzo in mano che manovrava con frenesia, mi disse che doveva parlarmi e spiegarmi cosa le stava capitando.
Cominciò a dirmi che non si sarebbe immaginata che avremmo fatto sesso e che si era abbigliata così perché dopo la doccia si era fatta dei selfi in bagno.
Ovvio che la mia curiosità aumentava.
Capivo che Luisa mi voleva parlare ma continuava a stantuffarmi il cazzo con un ritmo che mi inebriava.
Di botto come quando si vomita, mi disse che i selfi erano per uno che aveva conosciuto e che da un po scopavano insieme.
Durante il ponte dell' Immacolata, si erano scambiati foto porche e lui le scriveva che non vedeva l ora che tornasse per scoparsela allo sfinimento.
Ero furioso ma eccitato nello stesso tempo.
La scena era paradossale.
Luisa per nulla imbarazzata e con il corpo ormai fuori dalle lenzuola con naturale strafottenza mostrava tutta la sua femminile sensualità.
Continuava a giocare con il mio cazzo.
La rabbia lasciò totalmente il passo all eccitazione. Immaginavo Luisa fare la porca con uno sconosciuto. Lei così austera, quasi imperscrutabile e così improvvisamente porcella e trasgressiva.
Pretesi che mi raccontasse nei minimi dettagli come fosse iniziato il tutto e che effetto le facesse farsi scopare da uno sconosciuto.
Luisa sentiva la mia eccitazione crescere e la mia voglia di fare il porco con lei. Cominciò a raccontarmi come capitò che si trovò a pecora con una gran voglia di fare la troia con quell'uomo. Mi raccontò che aveva il cazzo molto grosso e che sentirlo in bocca le procurava un forte piacere e che si era fatta trombare in tutte le posizioni.
Lo scok iniziale, lasciò lo spazio alla razionalità. Perché la cosa mi faceva incazzare? Ero in realtà un geloso che nascondeva anche a se stesso certi sentimenti?
Avevo sempre sperato che Luisa fosse un po troia ed ora che la sua sessualità esuberante usciva, mi incazzavo?
Si, mi incazzavo perché a mio modo di vedere, il tradimento l ho vissuto non perché Luisa fosse andata a divertirsi ma perché dopo tanti anni di vita insieme, non si era fidata di me e aveva fatto tutto di nascosto. I nostri discorsi di essere una coppia speciale che si raccontava tutto, cadevano con la stessa semplicità di una costruzione di sabbia in riva al mare. Una piccola e anomala onda, fa crollare il castello. Ho sempre sostenuto e la mia vita lo può testimoniare che in un rapporto di coppia, il primo e fondamentale impegno reciproco, dovrebbe essere la totale franchezza. Un rapporto di una vita, non si distrugge con piccole onde anomale ma al contrario , si fortifica.
Questi pensieri mi portarono a rivalutare il tutto.
Il rapporto con Luisa non era in discussione ma e ripeto, ma dovevamo rivedere completamente il tutto e ritrovare una reciproca fiducia l uno per l altra.
La vita intima, nel frattempo aveva ripreso vigore, le scappatelle con lo sconosciuto erano argomento di eccitazione reciproca e Luisa mi portava ad orgasmi veramente intensi.
Anche lei godeva molto nel ricordare con me le sue trasgressioni.
Lo sconosciuto era ormai solo un ricordo nelle nostre serate intime.
Una notte, mentre giocavamo a fare i porcelli, le suggerii di visionare insieme un sito di scambisti.
Lei eccitata, accettò di buon grado. Mise unicamente la condizione che se trovato quello che le piaceva, decideva solo lei.
La ricerca fu più lunga di quello che pensassimo.
Molti erano i singoli che si proponevano ma venivano automaticamente scartati da lei perché inviavano proposte troppo esplicite.
Un annuncio la colpì. Era di un ragazzo che si proponeva con garbo e senza volgarità anche se la foto del suo membro in erezione faceva pensare ad altro.
Ero soddisfatto della scelta di Luisa. Un giovane dal cazzo fuori dal comune ma educato e corretto.
L incontro con Stefano non fu elettrizzante.
Luisa durante la strada che ci avrebbe riportati a casa, aveva perso tutta l eccitazione che le aveva fatto compagnia durante il percorso all andata.
Pensavamo di aver perso un occasione.
Pochi giorni dopo, saremmo partiti per le agognate ferie estive e non sarebbe più stato nemmeno un ricordo.
Eravamo in spiaggia a goderci il mare della Sardegna e un cielo azzurro che era in competizione con i colori del mare.
Mi arrivò sul cellulare il segnale di notifica di un messaggio.
Era Stefano che mi chiedeva se gli inviavo il numero di Luisa.
Scettico chiesi a mia moglie se era d'accordo a che io inviassi a Stefano il suo contatto.
Chiese a me cosa ne pensavo. La mia voglia di trasgressione era alta.
Immaginarla con un nuovo bull, giovane e superdotato mi intrigava assai.
Ottenuto il consenso, inviai a Stefano il numero richiesto.
La sera stessa sul cellulare di mia moglie iniziarono ad arrivare una serie di messaggi a raffica.
Li aprimmo insieme.
In primo piano tre foto del suo cazzo in erezione e sotto il commento che grosso modo recitava : " Questo è l effetto che mi hai fatto da quando ti ho conosciuta".
Stefano colse nel segno. L interesse di Luisa cambiò repentinamente. Questa vota mi coinvolse in messaggi audaci e complici da inviare a Stefano. Iniziò a farsi selfi sempre più audaci, quasi porno.
Tornati dalle vacanze il nostro primo pensiero fu quello di riprendere i contatti.
Luisa prese in mano la situazione. Era chiaro che volesse scopare con il suo nuovo bull.
I messaggi inviati e ricevuti in vacanza, sortivano il loro effetto.
Stefano, si rendeva disponibile per il pomeriggio del giorno successivo.
L accordo era che saremmo andati insieme anche per questioni precauzionali. Non lo conoscevamo così a fondo.
Io il giorno successivo avevo da lavorare e Luisa, con un piglio che non le era congeniale, decise di andarci da sola.
Mi avrebbe raccontato tutto al suo ritorno.
Tornò la sera dopo le 20:00. Potei apprezzare la cura con cui si era vestita per il suo primo round con il suo nuovo bull. Tacco altissimo che le mettevano in mostra e esaltavano le belle cosce ampiamente e generosamente scoperte, calze nere autoreggenti e un top nero trasparente.
Quando si iniziò a spogliare vidi che sotto indossava un completino intimo che aveva partecipato a diverse nostre battaglie nel nostro letto matrimoniale. Il suo sguardo languido e l' intimo stropicciato erano un segno che il pomeriggio da Stefano era stato meglio di un massaggio ristoratore.
Era evidente che veniva da una lunga e cruenta battaglia.
Iniziò a raccontarmi che Stefano le aveva fatto trovare un cocktail di benvenuto con spritz (la sua bevanda preferita) e vari snack.
Dopo il secondo spitz l ambiente si iniziava a riscaldare e in men che non si dica Stefano che era in piedi davanti a lei, aveva cacciato fuori il cazzo già duro e Luisa seduta sul divano visibilmente eccitata e ormai a cosce aperte e ancora con il bicchiere in mano, si trovò all'improvviso con l attrezzo di Stefano in bocca.
Quel grosso cazzo era anche più grosso e duro del suo primo amante e voleva succhiarlo ma anche apprezzarlo soppesando il tronco del cazzo con le mani mentre la sua lingua guizzava sulla cappella.
Stefano in un attimo la prese, la girò appoggiandola sullo schienale del divano e cominciò a stantuffarle la fagiana da dietro spostandole il tanga quel tanto da poterla montare comodamente.
Non so in quante posizioni Stefano se la scopò ma sicuramente le aveva fatto provare una gran bella avventura.
Nel raccontarmi cosa aveva fatto, tornava ad eccitarsi.
Le chiesi se le sarebbe piaciuto che Stefano fosse con noi in quel momento e che se ci fosse stato le avremmo fatto provare la famosa doppia.
La proposta non fu da Luisa per nulla scartata anzi, allargò le cosce e mi disse di trattarla da troia. Le piaceva quando era eccitata, farsi insultare e a me eccitava molto farlo. Scopammo selvaggiamente . Lei volle venirmi sopra, si infilò il cazzo dentro. La sua fagiana era ben aperta, era chiaro che Stefano le aveva fatto provare emozioni e dimensioni che non provava da molto. Si muoveva ritmicamente sopra di me strusciando il clitoride sul mio pube. Volevo di più e le chiesi il culo.
Luisa era molto poco propensa a farsi inculare, non le piaceva ma quella sera, senza parlare si spostò lateralmente, afferrò il mio cazzo e se lo infilò su per il culo. Guardandomi mi disse: " fammi sentire quanto mi desideri, sei contento che sono diventata la troia che cercavi?
Sborrai come un porco. Il mio cazzo era ancora dentro di lei a smorzacandela.
Ne volevo ancora, la misi a pecorina e mentre cercavo di romperle il culo stantuffando con vigore, lei mi sorrideva compiaciuta.
La sorpresa per me ci fu quando la volta successiva la accompagnai da Stefano.
Mi eccitava vederla bere per sentirsi più disinvolta e devo dire che con Luisa gli spritz facevano la loro porca figura.
Stefano con molta naturalezza le palpava il culo e le sollevava le gonne per ammirarle le belle natiche.
Luisa si faceva palpare e mentre si strusciava con il culo sul cazzo del bull infoiato, chiacchierava con me amabilmente del più e del meno come se quello che stava accadendo fosse la cosa più naturale del mondo.
Si vestiva sempre da troia quando andava a trovare Stefano.
L inverno ci era complice. Il cappotto copriva egregiamente i suoi abitini molto provocanti.
Quello che mi piacque scoprire era che non mi eccitavano le prestazioni più o meno intense del suo bull ma guardare il viso di Luisa mentre il porco se la sbatteva senza ritegno. La faccia da maiala maliziosa e gli occhi pieni di voglia di trasgredire, era quello il mio viagra.
Luisa, tornò diverse volte da sola o in mia compagnia da Stefano.
In una unica occasione partecipai parzialmente ai loro giochi.
Luisa era a pecora sul letto Stefano la tamponava da dietro e lei gemeva di piacere. Io ero al suo fianco a lei allungò una mano. Cercava il mio cazzo, mentre scopava con Stefano, mi aprì la zip dei pantaloni lo tirò fuori dalle mutande e cominciò a farmi un pompino stratosferico. Devo ringraziare che da li a poco Stefano le sborrava di corpo e quel pompino delizioso si interruppe. Volevo finire i nostri giochi a casa nostra.
Luisa per lungo tempo , si prendeva una serata ogni tanto per andare da Stefano.
A me la cosa andava bene, meglio condividere una buona torta che rimanere a bocca asciutta.
Qualcosa però non mi convinceva. Questa lunga frequentazione iniziava a creami dei sospetti. Spesso Luisa tornava dai suoi incontri di sesso e mi dava l impressione che fosse diventata evasiva nel raccontarmi le sue esperienze. Alcune volte tornava più tardi del previsto e una volta venni a scoprire che aveva preso un permesso in ufficio per andarlo a trovare, senza dirmi nulla.
Non era più un gioco fra noi dove Stefano era solo un oggetto sessuale come un giocattolo da sexy shop. Gli incontri con il bull erano diventati solo un gioco di Luisa e la cosa non mi piaceva.
Su una chat hot, mi ero messo in contatto con mariti cuck. Volevo sentire come altri uomini vivevano queste esperienze.
Mediamente erano dei sottomessi che provavano piacere ad essere insultati e derisi dalla moglie e dai loro bull.
Io non mi sentivo accomunato alla loro idea di trasgressione. A me piaceva essere il complice di trasgressioni con la mia compagna di vita. Condividere le sue e le mie fantasie fuori da schemi, pregiudizi e soprattutto ipocrisie.
Condividere era questo il quid che Luisa aveva o stava dimenticando.
Volevo o dovevo tirare nuovamente le redini del gioco. La serenità del nostro rapporto, poteva compromettersi.
Questa volta la reazione di Luisa no fu come mi aspettavo.
Il gioco con Stefano le piaceva E NON VOLEVA RINUNCIRCI. La parte razionale era stata spenta o forse in Stefano vedeva quel momento di follia che la estraniava dalla quotidiana routine.
Ci furono lunghe, dolorose e in alcuni casi violente discussioni.
Non riuscendo a far capire a Luisa le mie perplessità e paure, arrivai ad un certo punto che le diedi il famigerato out out.
O lui o me. La risposta non arrivò immediatamente e questo mi piacque. Alcuni giorni dopo la diffida, Luisa mi comunicò che il nostro rapporto non aveva subito nessuno scossone affettivo. Le dispiaceva lasciare quel cazzo grosso che era l' elemento essenziale di tante goduriose cavalcate, ma coerentemente sceglieva me.
Oggi la nostra vita intima è decisamente cambiata. Luisa non ha più certe fantasie.
Raramente ci rotoliamo nel letto cercando di darci piacere reciproco. La mia fantasia di farle provare la mitica doppia, rimarrà tale.
O forse no? So di certo che Luisa ha mantenuto il contatto telefonico di Stefano.
Il mio film preferito? " MAI DIRE MAI"
3
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voti
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valutazione
5.8
5.8
Commenti dei lettori al racconto erotico