Cinzia e i compiti pt1

di
genere
prime esperienze

Cinzia era mia compagna di classe, una ragazza cicciottella, carina ma non se la filava nessuno.
Un giorno a scuola, la prof ci affidó un compito da svolgere a casa a coppie, a me toccó cinzia. Mi recai a casa sua, era figlia di mezzadri, abitava in una casa di capagna e quando arrivai mi fece accomodare nella grande sala da pranzo, era sola, i genitori erano nei campi, quindi comiciammo quello che era il compito affidato.
Dopo circa mezzoretta di sorrisini e toccatine ci spostammo sul divano, cinzia aveva una gonna e una camicetta dalla quale si intravedevano due grossi seni e in un attimo le nostre bocche si sono incrociate.
Sentivo la sua lingua cercare la mia mentre con le mani le accarezzavo i seni sovrastati da capezzoli duri mentre lei mi massaggiava il cazzo attraverso i pantaloni.
Le infilai la mano sotto la gonna a cercare la sua figa, era bagnata, lo sentivo perché le mutandine non trattenevano i suoi umori, la feci stendere e aprendo le sue gambe dopo averle sfilato le mutandine tuffai il mio viso in quel cespuglio di pelo.
Profumava, un profumo che non avevo mai sentito prima, con la lingua davo colpi lungo tutta la sua figa, entrando con la punta ad ogni passaggio, su e giú, dal clitoride fino al buco del culo, cinzia tenendomi la testa assecondava i miei movimenti.tremava di piacere, la figa era un lago di umori che assaporavo e con un dito,dopo averlo insalivato bene mi insinuai nel suo buco del culo.
Leccavo la sua figa mentre il mio dito la scopava nel culetto, sentivo il suo culo stringere il mio dito fino a che non venne nella mia bocca.
Mi alzai, cinzia aveva un espressione angelica mi bació assaporando i suoi stessli umori mi slacció i pantaloni e prese in mano il mio cazzo.
Comincio una sega, lenta, mi disse che era la prima volta che teneva un cazzo in mano le presi la testa e la feci abbassare fino a farle toccare la cappella con le labbra.
Senza esitare apri la bocca e fece entrareil mio cazzo, cominciando a spompinarmi, lo doveva avere nel dna, mi spompinava mentre con la mano mi accarezzava le palle indugiando lei stessa sul mio culo.
Le dissi di essere pronto, stavo per sborrare mi presi il cazzo in mano e mentre cinzia mi leccava le palle stando in ginocchio davanti a me sborrai.
Cinzia stava a bocca aperta,un paio di spruzzi le arrivarono in bocca, gli altri sul viso, sborra che raccolse con le dita e dopo avermi pulito il cazzo si pirtó alla bocca.
Rideva, mentre assaporava il mio sperma e chiese se fosse stata brava continuando a baciarmi il cazzo.
Risposi che la sarei andata a trovare piú spesso mi rivestii e baciandola le dissi.....continuiamo domani, ok?
scritto il
2025-05-17
5 . 9 K
visite
7 5
voti
valutazione
5.9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Mia sorella

racconto sucessivo

Cognata
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.