L'incidente

di
genere
feticismo

Questo racconto contiene una scena scat, non andate avanti se siete sensibili al tema.
Il mio nome è Mirko, ho trentacinque anni e convivo con la mia fidanzata da cinque. Non so se questa storia sarà lunga, voglio soltanto raccontare una piccola e inaspettata esperienza successa con Giulia qualche settimana fa, cercando di trasmettere le stesse emozioni che ho vissuto quella sera. Dunque, Giulia è poco più piccola di me; ha trentaquattro anni che porta davvero bene e sono sicuro che se tu la incontrassi per strada non diresti che ha questa età. Ha un viso molto giovanile, pulito, con grandi occhi azzurri e guance un po' paffute e i suoi capelli biondi le donano la caratteristica di un personaggio fiabesco, cosa che tra l'altro non è per niente in linea con la sua personalità. Giulia, nella vita di tutti i giorni, è una cosiddetta ''scaricatrice di porto'', ed è una delle cose che più apprezzo in lei. Questa dicotomia tra aspetto fisico e carattere mi ha portato ad innamorarmi di lei fin dal primo giorno. Forse ai fini di questo racconto non serve, ma voglio darvi comunque un'idea del suo aspetto fisico: ha la pelle olivastra, è paffuta, soprattutto sui fianchi e sulle cosce ed ha una terza di seno con i capezzoli invertiti di un rosa molto intenso che diventano estremamente grandi e turgidi quando escono fuori; il ventre è grande, ha una vagina molto larga (ci dilettiamo spesso in esercizi di fisting) e un ano che ''allena'' regolarmente. Il suo buchetto proibito è il protagonista della storia di oggi, anche se chiamarlo buchetto è diventato riduttivo dopo tutti questi anni di convivenza. Dovete sapere che Giulia ha problemi ad avere un orgasmo vaginale pertanto preferisce essere scopata nel culo alla fine dei nostri rapporti. Nessun problema, a me è sempre piaciuto finire lì e sono una di quelle persone molto attente a procurare piacere prima al proprio partner e poi a se stesso, infatti penso che la vera eccitazione risieda proprio lì, nel sentire il tuo partner urlare di volerne di più, vederlo estasiato per il piacere, portato al limite mentre ti implora di continuare, a prescindere dalla pratica che state facendo in quel momento. Ultima cosa che voglio menzionare è una sua caratteristica fisica che amo da morie, ed è il pelo del suo corpo e come lo porta. Le sue ascelle, la fica e l'ano sono tutti molto pelosi; lei è la classica persona che quando va in spiaggia e indossa il costume, questo è un po' rialzato a causa del cespuglio e ai peli dell'inguine che escono ai lati. Oltre a farlo perché si vede più bella con i peli, lo fa anche perché in fondo ama essere guardata e vuole che le persone si accorgano di ciò che nasconde. È un argomento che all'inizio della nostra frequentazione faticavo a comprendere però in questo momento anche io riesco a trarne eccitazione; ricordo che cambiai idea su questa cosa quando un paio di anni fa andammo in vacanza in Grecia. Eravamo su una spiaggia libera non poco affollata, con soltanto i nostri asciugamani sui quali eravamo stesi a prendere il sole. Ricordo che in particolare due signori sulla cinquantina facevano avanti e indietro sulla spiaggia e ogni volta che passavano davanti a noi cercavano di addentrarsi con la mente nelle cosce di Giulia, quasi come a sentire il richiamo del suo cespuglio. Vista la frequenza con cui passavano e il fatto che non facessero neanche nulla per nascondere i loro sguardi, stavo per arrabbiarmi ma decisi di tenermi dentro quella sensazione. Quando poi tornammo in albergo le chiesi se si fosse resa conto di quello che era successo durante il giorno ma lei non era di troppe parole e iniziò soltanto a stuzzicarmi per farmelo venire duro, mostrando una voglia superiore al normale. Quando poi le tolsi il costume per metterlo dentro, mi accorsi del perché aveva così tanta voglia: la sua fica era un lago e penso che quella fu la prima volta che la vedevo così tanto bagnata, gli sguardi delle persone devono averla eccitata talmente tanto che mi chiedevo come aveva fatto a resistere così a lungo e non chiedermi di tornare in albergo prima per scopare. Comunque, da quel momento ho capito questo suo particolare modo di trarre eccitazione e adesso non mi dispiace affatto, anzi siamo diventati complici in questo gioco.
Dunque, veniamo a ciò che è successo un paio di settimane fa. Durante questi anni sono sempre stato aperto a diversi tipi di esperienze e quando uno dei due aveva in mente un kink in particolare se ne parlava tranquillamente, discutendo della possibilità di metterlo in pratica o no. Del kink di quella sera però non ne avevamo mai parlato, è successo e basta. Era verso le sette e trenta di sabato sera e Giulia stava ultimando il suo makeup davanti allo specchio del bagno e allo stesso tempo io finivo di lavarmi i denti. Avevamo prenotato una cena in un ristorante Coreano vicino casa, verso le otto e trenta, quindi eravamo largamente in anticipo ma come spesso accade mi era venuta voglia di scoparla mentre finiva di truccarsi. Lei indossava un vestito nero, largo, facilmente sollevabile. Dopo aver finito di lavare i denti, mi asciugai la faccia e poi mi sedetti sul water dietro di lei, infilandole una mano sotto il vestito, risalendo lentamente verso il mio obiettivo. Giulia non disse nulla, voleva chiaramente che continuassi così non ci pensai due volte e arrivai alle sue mutande in un baleno, scostandole per sentire meglio la sua umidità. Passai delicatamente l'indice e il medio lungo le labbra della sua fica e poi le strinsi leggermente tra le dita, per poi toccarla in mezzo, dall'apertura della vagina al clitoride già gonfio. Lei divaricò le gambe permettendomi così di entrare più facilmente, così le abbassai le mutante e le misi le due dita nella fica muovendomi dolcemente all'interno. Però, non era la sua fica che volevo quella sera. Sfilai le dita dal suo buco caldo e umido e, insalivando per bene il pollice della mano destra, entrai di colpo nel buco del culo facendola sussultare. A quel punto il vestito non serviva più e per evitare di sporcarlo se lo sfilò, lasciandomi continuare l'esplorazione dell'ano. Era una scena molto suggestiva, lei davanti allo specchio che guardava se stessa gemere mentre io nascosto dietro di lei entravo nel buco più proibito. Le chiesi di chinarsi leggermente per permettermi di entrarle dentro e lei come la più obbediente delle schiave si chinò esponendo l'elasticità dei suoi buchi. Non avendo lubrificante in bagno ed essendo troppo eccitato dal momento per andare a prenderlo, riempii di saliva il mio cazzo eretto e lo appoggiai all'entrata del suo culo stuzzicandola un po' finché non fu lei a pregarmi di metterlo dentro. E lo feci, diretto e profondo all'interno. Fin qui tutto normale ma ora inizia la parte più hard di questo racconto. Dopo circa un minuto che stavo spingendo il mio pene eretto in profondità nel suo buco del culo, iniziai a sentire una sensazione strana che non avevo mai avvertito prima, come se qualcosa si stesse muovendo nel suo culo insieme al mio membro. Io, inizialmente, non avevo compreso cosa stava succedendo ma quella sensazione era troppi piacevole per farsi domande. Cominciai a spingere più lentamente per sentire il calore di quella sostanza che stava avvolgendo il cazzo ma quando guardai nello specchio e vidi la faccia di Giulia, capii. Era rossa dall'imbarazzo ma non stava dicendo nulla per farmi smettere. Era strano, in tanti anni che facevamo l'anale non era mai capitata questa situazione ma ora stava succedendo. Il cazzo spingeva la sua merda rimestandola all'interno del suo culo e dalla sensazione che stavo provando non era uno stronzo duro perché la cappella non colpiva soltanto contro, ma veniva completamente avvolta. Immaginando che fosse qualcosa che poteva sporcare molto, Giulia riuscì soltanto a dirmi di spostarci nella doccia ma non volle guardare cosa stava accadendo. Mentre ci spostavamo, fui costretto a tirarlo fuori e ora soltanto potevo avere la conferma di ciò che stava succedendo lì dentro. Il membro era completamente ricoperto della sua cacca che aveva una consistenza appiccicosa e morbida. Era una sensazione davvero strana, una competizione interna, il pensiero che ciò che stava accadendo era sbagliato ma allo stesso tempo l'impossibilità di distogliere lo sguardo da quella scena sporca. Il mio cazzo era più duro che mai mentre la guardavo entrare in doccia cercando di stringere il culo per non far fuoriuscire nulla; in quel momento non me ne rendevo conto ma quella situazione doveva essere il massimo dell'eccitazione anche per lei, nonostante faccia ancora fatica ad ammetterlo. Rientrai in doccia e lei mi stava aspettando chinata contro il muro. Osservando i peli sporchi di merda intorno al suo ano mi eccitai ancora di più ed ero quasi sul punto di venire. Lo misi nuovamente dentro sporcandomi anche le mani e iniziai a spingere più velocemente ma questa volta trovai più resistenza. Giulia stava evidentemente spingendo nell'altra direzione e la situazione diventò molto più sporca di prima; ogni volta che il mio cazzo usciva, dal suo culo cadevano dei pezzi di merda che finivano sul piatto della doccia, su di me o lungo le sue cosce e ogni volta che il cazzo rientrava potevo sentire la sensazione di rispingere dentro le sue feci appiccicose e ormai quasi liquide. Giulia godeva in entrambe le direzioni ma la cosa più eccitante di tutte erano i suoni osceni che provenivano da quell'amplesso. Dopo un paio di minuti che eravamo in doccia, quasi tutta la sua merda era fuoriuscita mentre quella rimasta nel suo culo veniva rimestata all'interno, dando piacere sia a lei che al mio membro. In quel momento sentii Giulia stringere in maniera violenta l'ano mentre le sue gambe tremavano dal piacere, lasciandola estasiata ed incredula di ciò che stava accadendo. Io, sentivo un calore diverso dal normale, una sensazione che descrivere adesso a parole è davvero un'impresa. Cercai di aumentare il ritmo ma non appena lo feci sentii uno dei più grossi orgasmi della mia vita attraversarmi tutto il corpo. Appoggiata al muro, lei gemeva sentendo i flussi di sperma che si facevano spazio nel suo ano, mescolandosi alla merda rimasta. È il caso di dire che quella volta mi aveva davvero svuotato le palle e infatti ci misi circa trenta secondi ad uscire dal buco perché sentivo le ultime gocce di sperma uscire e il mio corpo che non voleva mollare questa sensazione. Però, dovetti cedere e mi precipitai fuori dalla doccia per farla uscire e permettersi di liberarsi. Appena tolsi il cazzo, il buco era rilasciato e potevo osservare quello strano miscuglio dalla consistenza strana e dall'odore pungente che era all'interno, fino a che non strinse il buchetto e si precipitò sul water. Lei era ancora un po' rossa dall'imbarazzo, ma in compenso era venuta e non poco. Io rientrai nella doccia ma aspettai ad aprire l'acqua perché volevo entire il suono del culo di Giulia scaricare ciò che era rimasto bloccato dentro. Insieme a qualche scorreggia che è normale quando prendi troppa aria all'interno, uscì fuori il mio sperma che ormai era diventato marrone e si era fuso con gli ultimi pezzi di merda. Dopo aver finito, venne in doccia e le chiesi se potevo essere io a lavarla, cosa che mi permise senza problemi. Durante la doccia non dicemmo una parola, l'imbarazzo era totale. Dopo esserci puliti ed asciugati, si erano fatte le otto e un quarto ma decidemmo di non andare più a cena perché ciò che era successo meritava un dialogo approfondito, cosa che però non arrivò quella sera. Quella sera siamo rimasti a casa, abbiamo guardato un film e poi siamo andati a dormire, senza dire mezza parola sull'accaduto. Il dialogo è arrivato solo qualche giorno dopo.
di
scritto il
2025-05-15
1 . 8 K
visite
1 5
voti
valutazione
6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Alla ricerca di nuove emozioni
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.