Mia cognata, un sogno ad occhi aperti - 1
di
panetow
genere
tradimenti
Premetto che è una storia di fantasia, anche se vorrei che fosse diventata realtà, un po' un sogno ad occhi aperti.
Sono sposato da 15 anni e mia moglie ha una sorella che non si può definire un pezzo di figa, ma c'è qualcosa in lei che mi attrae e mi fa fare tanti pensieri e seghe.
La scorsa estate mia cognata era in vacanza con la sua famiglia fuori città ed io con mia moglie ci prendevamo cura di mia suocera in assenza della badante; le condizioni di mia suocera non erano delle migliori, tanto che fummo costretti a far intervenire il 118 che la portò in ospedale. Li ci dissero che la situazione era disperata e mia moglie chiamò la sorella per informarla di quanto accaduto; mia cognata decise di fare rientro in città lasciando la famiglia in vacanza per salutare sua madre. In quei giorni mia moglie e sua sorella si avvicendavano al capezzale della madre ed io mi occupavo di quello che poteva servire fuori dall'ospedale.
Accadde che mia moglie decise di rimanere a fare assistenza notturna, ma la sorella si oppose perché non voleva stare da sola nella grande casa in cui abitava. Mia moglie, allora offrì la mia compagnia dicendole che io potevo dormire sul divano letto al piano inferiore, mentre lei avrebbe dormito nella sua camera al piano superiore. Così andammo a casa sua, mangiammo una pizza presa al volo ed io preparai il mio letto nella camera al pian terreno, ci demmo la buonanotte e lei andò al piano superiore.
Sentivo che parlava con il marito e gli disse che avrebbe dormito con la tv accesa; così fece, accese la tv si mise a letto.
Io mi stesi nel letto che avevo preparato e pensavo che avevo il mio sogno proibito al piano superiore, ma mai avrei potuto espormi, quindi cercavo di addormentarmi.
Ad un certo punto vedo che al piano superiore si accende la luce del corridoio, sento dei passi scalzi ed infine vedo mia cognata nel corridoio fuori la porta della mia stanza rimasta aperta.
E' in controluce e mi chiede se può dormire giù sul divano perché al piano superiore si sente sola ed ha paura; le rispondo che le cedo il letto e vado io sul divano. Inizia un battibecco su chi dovesse dormire sul divano, ma io insisto per andarci io e nel frattempo mi alzo per andare sul divano, quindi la raggiungo sotto l'arco della porta della stanza e a quel punto lei mi dice: "va bene allora dormiamo tutti e due nel letto".
Non credevo alle mie orecchie, ma non me lo sono fatto ripetere 2 volte, ritorno al mio posto e mia cognata si sdraia dall'altra parte.
Restiamo in silenzio, senza che nessuno dica nulla.
Eravamo in piena estate, lei indossava una camicia da notte senza reggiseno con solo gli slip ed io avevo solo i boxer.
A quel punto rifletto e penso che se mia cognata, molto riservata, si è spinta talmente tanto avanti da dormire nel mio stesso letto, forse un azzardo posso farlo anche io.
Nel rigirarmi nel letto, avvicinai "involontariamente" le mie gambe alle sue e la mia mano sfiorò "involontariamente" il suo seno.
Io le dissi: "scusa, mi dispiace, non volevo" e lei rispose: "non preoccuparti, nessun problema" e a questo punto fù lei ad allungare una gamba e a toccare le mie.
Intanto il mio cazzo era diventato un palo di ferro!
A quel punto, decido di rischiare grosso e allungo la mia mano sul suo seno e lei reagisce con un sospiro di approvazione; allora infilai la mia mano sotto la camicia da notte e iniziai ad accarezzarle il capezzolo, poi anche l'altro; nel frattempo ci avvicinammo e ci scambiammo un bacio appassionato, con le lingue che si intrecciavano vorticosamente senza sosta.
Orami fummo vicini e le mie mani esplorarono tutto il suo corpo.
Riuscì a sfilarle la camicia da notte e lei allungò la sua mano sul mio cazzo da sopra il boxer; percepii un altro sospiro di approvazione.
Continuammo a baciarci appassionatamente ed entrambi esplorammo vicendevolmente le nostre parti intime; lei tirò fuori dai boxer il mio cazzo e cominciò lentamente a segarlo ed io cominciai ad accarezzarle dolcemente la figa.
Ad un certo punto le dissi di andarci piano, perché altrimenti avrei sborrato; le confessai il mio desiderio represso per lei in tutti questi anni e lei di tutta risposta, si fiondò a farmi un pompino da favola. Mano e bocca si muovevano all'unisono in modo sincrono, io resistevo a fatica, ma ad un certo punto esplosi e le riempì la bocca di sperma. Lei continuò lentamente, lasciando uscire lo sperma dalla sua bocca a poco a poco, ma mi mantenne il cazzo duro.
Alla fine staccò la bocca dal mio cazzo e mi disse: "adesso fottimi!". La girai leggermente dall'altra parte e la scopai di fianco; quando le infilai il cazzo nella fica, non trattenne un sospiro di approvazione e cominciai a scoparla facendole sentire tutta l'asta ogni volta che affondavo, con lei che sembrava apprezzare; nel frattempo le titillavo il clitoride e man mano aumentavo il ritmo, fino a quando non mi disse: "non ti fermare, non ti fermare, sto venendo!". A quel punto aumentai un po' il ritmo e lei si lasciò completamente andare al suo orgasmo con grida di goduria, pregandomi di fermarmi.
Ci baciammo ancora appassionatamente e ci addormentammo avvinghiati!
Sono sposato da 15 anni e mia moglie ha una sorella che non si può definire un pezzo di figa, ma c'è qualcosa in lei che mi attrae e mi fa fare tanti pensieri e seghe.
La scorsa estate mia cognata era in vacanza con la sua famiglia fuori città ed io con mia moglie ci prendevamo cura di mia suocera in assenza della badante; le condizioni di mia suocera non erano delle migliori, tanto che fummo costretti a far intervenire il 118 che la portò in ospedale. Li ci dissero che la situazione era disperata e mia moglie chiamò la sorella per informarla di quanto accaduto; mia cognata decise di fare rientro in città lasciando la famiglia in vacanza per salutare sua madre. In quei giorni mia moglie e sua sorella si avvicendavano al capezzale della madre ed io mi occupavo di quello che poteva servire fuori dall'ospedale.
Accadde che mia moglie decise di rimanere a fare assistenza notturna, ma la sorella si oppose perché non voleva stare da sola nella grande casa in cui abitava. Mia moglie, allora offrì la mia compagnia dicendole che io potevo dormire sul divano letto al piano inferiore, mentre lei avrebbe dormito nella sua camera al piano superiore. Così andammo a casa sua, mangiammo una pizza presa al volo ed io preparai il mio letto nella camera al pian terreno, ci demmo la buonanotte e lei andò al piano superiore.
Sentivo che parlava con il marito e gli disse che avrebbe dormito con la tv accesa; così fece, accese la tv si mise a letto.
Io mi stesi nel letto che avevo preparato e pensavo che avevo il mio sogno proibito al piano superiore, ma mai avrei potuto espormi, quindi cercavo di addormentarmi.
Ad un certo punto vedo che al piano superiore si accende la luce del corridoio, sento dei passi scalzi ed infine vedo mia cognata nel corridoio fuori la porta della mia stanza rimasta aperta.
E' in controluce e mi chiede se può dormire giù sul divano perché al piano superiore si sente sola ed ha paura; le rispondo che le cedo il letto e vado io sul divano. Inizia un battibecco su chi dovesse dormire sul divano, ma io insisto per andarci io e nel frattempo mi alzo per andare sul divano, quindi la raggiungo sotto l'arco della porta della stanza e a quel punto lei mi dice: "va bene allora dormiamo tutti e due nel letto".
Non credevo alle mie orecchie, ma non me lo sono fatto ripetere 2 volte, ritorno al mio posto e mia cognata si sdraia dall'altra parte.
Restiamo in silenzio, senza che nessuno dica nulla.
Eravamo in piena estate, lei indossava una camicia da notte senza reggiseno con solo gli slip ed io avevo solo i boxer.
A quel punto rifletto e penso che se mia cognata, molto riservata, si è spinta talmente tanto avanti da dormire nel mio stesso letto, forse un azzardo posso farlo anche io.
Nel rigirarmi nel letto, avvicinai "involontariamente" le mie gambe alle sue e la mia mano sfiorò "involontariamente" il suo seno.
Io le dissi: "scusa, mi dispiace, non volevo" e lei rispose: "non preoccuparti, nessun problema" e a questo punto fù lei ad allungare una gamba e a toccare le mie.
Intanto il mio cazzo era diventato un palo di ferro!
A quel punto, decido di rischiare grosso e allungo la mia mano sul suo seno e lei reagisce con un sospiro di approvazione; allora infilai la mia mano sotto la camicia da notte e iniziai ad accarezzarle il capezzolo, poi anche l'altro; nel frattempo ci avvicinammo e ci scambiammo un bacio appassionato, con le lingue che si intrecciavano vorticosamente senza sosta.
Orami fummo vicini e le mie mani esplorarono tutto il suo corpo.
Riuscì a sfilarle la camicia da notte e lei allungò la sua mano sul mio cazzo da sopra il boxer; percepii un altro sospiro di approvazione.
Continuammo a baciarci appassionatamente ed entrambi esplorammo vicendevolmente le nostre parti intime; lei tirò fuori dai boxer il mio cazzo e cominciò lentamente a segarlo ed io cominciai ad accarezzarle dolcemente la figa.
Ad un certo punto le dissi di andarci piano, perché altrimenti avrei sborrato; le confessai il mio desiderio represso per lei in tutti questi anni e lei di tutta risposta, si fiondò a farmi un pompino da favola. Mano e bocca si muovevano all'unisono in modo sincrono, io resistevo a fatica, ma ad un certo punto esplosi e le riempì la bocca di sperma. Lei continuò lentamente, lasciando uscire lo sperma dalla sua bocca a poco a poco, ma mi mantenne il cazzo duro.
Alla fine staccò la bocca dal mio cazzo e mi disse: "adesso fottimi!". La girai leggermente dall'altra parte e la scopai di fianco; quando le infilai il cazzo nella fica, non trattenne un sospiro di approvazione e cominciai a scoparla facendole sentire tutta l'asta ogni volta che affondavo, con lei che sembrava apprezzare; nel frattempo le titillavo il clitoride e man mano aumentavo il ritmo, fino a quando non mi disse: "non ti fermare, non ti fermare, sto venendo!". A quel punto aumentai un po' il ritmo e lei si lasciò completamente andare al suo orgasmo con grida di goduria, pregandomi di fermarmi.
Ci baciammo ancora appassionatamente e ci addormentammo avvinghiati!
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