Io Michela e Daniele un trio perfetto

di
genere
trio

Quando ho conosciuto Michela, abitavo in un paese della media montagna in Abruzzo, per recarmi al lavoro mi dovevo sobbarcare 80 km tra andata e ritorno, infatti l’azienda in cui lavoravo aveva sede sul litorale. Lei era di un paese vicino al mio, quindi sapeva
delle usanze della gente dei nostri luoghi di origine, li avevamo casa ed era impensabile estirpare quelle radici. Però subito dopo il matrimonio ha cambiato il suo modo di pensare, il paese le stava stretto, poche amicizie, mentalità di paese giustamente. Innamorato fino alla follia, cercavo di portarla sulle mie posizioni, invece è successo l’opposto, è stata lei a portarmi ed esaudire le sue ambizioni. Per non minare il nostro amore, ci siamo trasferiti sul mare, in un appartamento preso in affitto a pochi metri dalla sede del mio lavoro. Mi sono convinto che aveva ragione lei, non fosse altro che non dovevo più viaggiare, stavamo a letto fino a pochi minuti prima del lavoro. Il nostro amore ha ripreso fiamma, ero felice di aver eseguito le sue richieste. Abbiamo liberato anche i nostri istinti, prima legati alla vita di paese, l’ho incitata ad indossare abiti meno castigati, Eravamo in estate, faceva caldissimo, mi piaceva vederla uscire in minigonna, tacchi altissimi, seno coperto da una striminzita maglietta che metteva in risalto le suo forme. La nostra vita sessuale era migliorata tantissimo, ogni occasione era buona per scopare, lo facevamo in qualsiasi posto. Di fronte al nostro appartamento, nello stesso condominio abitava Daniele, un ragazzo di Bari che studiava nella università, quello di fronte al nostro era un miniappartamento che il proprietario affittava ad universitari. Daniele appena siamo arrivati si è presentato, ed è stato molto gentile ad aiutarci nel sistemare la casa. un bel ragazzo, capelli ricci ed occhi marroni. Avevo messo in guardia Michela -Questo sarà gentile e disponibile ma ti guarda in abbastanza interessato, trovo normale che lo faccia perché sei una bella figa, ma non esageriamo- -Stupido come puoi pensare ad una cosa del genere, scopiamo come ricci, sono piena del tuo cazzo, figurati se ne cerco altri- Mi rassicurava, in fondo non avevo motivi per dubitare, Abbiamo invitato Daniele a pranzo diverse volte per vedere se aveva altre intenzioni oltre che coltivare la nostra amicizia. Michela era molto
affettuosa, con me da sempre, con Daniele durante le nostre frequentazioni. A forza di frequentarci, lui nelle sue ore in cui non era impegnato con gli studi, sempre più spesso faceva compagnia a Michela, anche nelle ore in cui ero impegnato col lavoro. Andavano al mare insieme, non sulla spiaggia vicino casa, andavano con la nostra macchina in una spiaggia poco distante dove non c’era tanta gente. Mi sono accorto che la sua abbronzatura non aveva segni del bikini, anche se molto piccolo. -Amore prendi il sole nuda?- -Non ti piaccio?- -Certo che mi piaci ma nuda con Daniele?- -Se per questo anche lui resta nudo- -E magari vi fate anche una bella scopata- - Non ci penso proprio, poi il tuo cazzo è più grande di quello di Daniele, non hai motivo per preoccuparti- Bastava una frase detta al momento giusto per tranquillizzarmi. Andavamo al mare nei giorni in cui non lavoravo, a volte veniva anche Daniele, ma lui solitamente andava con Michela nei giorni in cui lavoravo. Una domenica siamo andati tutti insieme, mi aspettavo che si spogliassero per restare nudo anch’io, non lo facevano, quando li ho sollecitati sono rimasto sorpreso dal cazzo di Daniele, altro che più piccolo del mio, era molto più grosso. Guardavo Michela, lei ci rideva sopra, la mia espressione la rendeva ilare. Ormai gli altarini erano stati scoperti, non avevo la certezza che quel cazzo fosse entrato nella figa di Michela, il dubbio c’era eccome, stranamente però mi sentivo eccitato, pensare che Daniele e Michela avessero scopato non mi dava fastidio, anzi mi eccitava. Siamo entrati in acqua insieme, eravamo tutti molto vicini, Nichela cercava il contatto con me e con Daniele, anch’io cercavo il loro contatto, anche Daniele cercava il nostro. Eravamo in tre appiccicati l’uno all’altro, Michela ormai eccitatissima ci baciava sulla bocca. In quel momento che ho pensato a Daniele quale svago per Michela durante la mia assenza, che comunque prima o dopo, terminati gli studi, sarebbe ritornato nella sua città. Con questo pensiero, ho preso il suo cazzo mettendolo nella figa di Michela. Era il mio benestare al loro rapporto. I rapporti sessuali tra me e Michela avevano subito un miglioramento eccezionale, in basso non eravamo mai andati, ma ora eravamo all’apice. La giornata è trascorsa in maniera bellissima, con Michela e Daniele facevamo un trio perfetto, la stessa Michela era in estasi per questa situazione. Non aveva più senso far tornare Daniele nel suo appartamento, lo abbiamo tenuto con noi. Era diventato eccitante oltre ogni limite per me prendere il cazzo di Daniele e metterlo nella figa di Michela. Una volta colto dal raptus, prima di metterlo nella figa l’ho messo nella mia bocca.
Il cervello è andato in tilt, non l’avrei lasciato per nessun motivo. Richiamato da Michela sono stato costretto a restituirglielo. Che dire da quella volta ho ripetuto sempre lo stesso gesto. La mattina a volte uscivamo insieme io e Daniele, lui per l’università io per il lavoro. Quando lui non era impegnato li lasciavo a letto, li salutavo con un bacio sulla figa a Michela ed uno sul cazzo a Daniele. Alzavo sempre di più l’asticella, dopo che avevano scopato mi piaceva ripulire cazzo e figa dalla sborra.
Non di rado Daniele prendeva il mio in bocca, sollecitato da Michela, anche a lui piaceva avere in bocca il mio. Michela era ricettiva al massimo, a volte li voleva insieme nella figa, per noi era difficile perché con i cazzi a contatto non si resisteva troppo. Sono venuti i genitori di Daniele a trovarlo, li abbiamo ospitati a casa nostra, solo per il pranzo naturalmente. Poi è successo un fatto molto strano, senza dirci nulla ne a me ne a Daniele, Michela ha smesso di prendere la pillola, ed è rimasta incinta volutamente, per lei non era importante sapere chi fosse il padre del nascituro, era pazzamente innamorata di noi due, Io ero e sono il marito, per lei eravamo due entità uguali. Caso ha voluto che nascesse una femminuccia, copia autenticata di Michela, questo ci ha tolto le castagne dal fuoco, avremmo dovuto giustificare qualcosa di difficile. Daniele si è laureato, è stato assunto nei quadri dirigenziali nella stessa azienda in cui lavoravo.
Questo ha sancito la nostra unione, Romina ha due padri, Michela aveva due Mariti, io ho una figa ed un cazzo che completano le mie ambizioni sessuali.
scritto il
2025-05-11
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