La vita stessa ti propone l'orientamento 1

di
genere
gay

omosessuale da sempre e vivo da solo in un paese nella provincia di Roma e volevo raccontare dall'inizio la mia vita sessuale e il perché mi ritrovai a fare questa scelta . Credo che i nostri orientamenti sessuali iniziano fin da bambini. La mia storia che iniziò da ragazzino : - Come tutti i ragazzini prima della pubertà,avevamo ognuno la nostra fidanzatina nella mente e che l'interessata non sapeva di esserlo,arrivato ad una età adulta, intorno ai 18 anni mi ritenevo pronto a cercarmi una fidanzata vera, gli amici dei miei genitori mi dicevano che ero diventato un bel ragazzo e che le ragazze mi avrebbero girato intorno,ma questa cosa non accadde e non capivo perché,l'unica cosa a cui feci caso invece, è che attiravo l'attenzione solo da un mio compagno di scuola Alessio , più grande di me di un anno perché ripetente,che da mio zio Franco, fratello di mia madre che aveva 24anni e viveva ancora con i nonni. Il fatto che cercavo una fidanzatina era del tutto normale,non era normale invece, che piano piano e sempre più spesso cercavo occasioni per stare con amicizie maschili ,in particolare coloro che già ho nominato qui sopra C'era qualcosa in loro che mi attirava sempre di più,anche perché proprio loro facevano in modo che mi trovassi bene in loro compagnia. Il motivo di questa mia attenzione nei loro confronti ben presto uscí fuori. Il primo avviso lo avvertii con mio zio,ero a casa a fare i compiti,suonarono alla porta e mi trovai davanti zio Franco che si trovava di passaggio e voleva salutarci, mia madre non c'era, mi chiese cosa stavo facendo e di risposta gli dissi che stavo facendo i compiti e mi trovavo un po' in difficoltà,lui si prestò ad aiutarmi,visto che per lui erano cose che già aveva fatto anni prima e quindi le conosceva bene. Si mise in piedi dietro di me che ero seduto,con una mano sulla mia spalla e mi dava i suggerimenti del caso, mentre mettevo in pratica quello che mi suggeriva, la sua mano dalla spalla scese fino a toccarmi il sedere,la cosa mi sorprese e mi girai verso lui senza dire una parola,lui con un sorriso disse che scherzava e voleva solo sentire se ce lo avevo tosto, però nello scherzare la mano non la tolse ,anzi cerco di affondarla sempre più sotto, non sapevo cosa fare ,era mio zio e non me la sentivo di discutere con lui,in fondo dentro di me quel cazzo mi stava piacendo e quindi rimasi fermo lasciandolo fare. Zio Franco si accorse che la cosa tutto sommato non mi era sgradita e continuò ,anche se sopra i pantaloni,la zona del mio sedere . Ad un certo punto,con la scusa che dovevo andare al bagno ,mi alzai e lo lasciai momentaneamente solo . Quando tornai rimasi di stucco e senza fiato,mio zio stava seduto sul divano con il suo uccello fuori dai pantaloni e decisamente in erezione, gli chiesi cosa stava facendo e lui di tutta risposta mi disse mi voleva insegnare qualcosa sul sesso e che sicuramente lo avrei ringraziato,cercai di stare al suo gioco,mi fece avvicinare,era la prima volta che vedevo il cazzo di un altro per di più in erezione e di quelle dimensioni,mi fece sedere accanto a lui che aveva già iniziato a segarsi. Io già avevo iniziato a farmi le seghe di nascosto,ma non provavo quel piacere che a sentito dire era molto piacevole, probabilmente sbagliavo qualcosa, comunque dato che aveva promesso che mi avrebbe ins tanto qualcosa,trovai utile stare al suo invito. Dopo un po' che si segava mi prese la mano e l'accompagnò al suo cazzo,mi chiese di continuare io e di fare quello che mi diceva,io obbedii prendendo in mano quel cazzo che era durissimo e caldo,le mie domande ta non riuscivano a racchiuderlo,avevo una sensazione di piacere solo a toccarlo,ma lui mi indicò anche i movimenti da fare per rendere la cosa più piacevole, mentre assecondavo le sue richieste,sentivo crescere anche il mio pisello,la cosa sembrava che piacesse anche a lui, così continuai la lezione che mi stava dando mio zio,che oltre alle indicazioni che mi dava aveva infilato la mano sotto il mio sedere e la cosa mi stava provocando un delizioso piacere. Zio Franco,si accorse che quella mano mi dava piacere, così mi propose di togliermi i pantaloni dicendomi che la cosa sarebbe stata ancora più piacevole e interessante. La curiosità di quello che poteva succedere,mi portò ad eseguire le sue istruzioni e mi tolsi i pantaloni ,lui ancora seduto mi chiede di avvicinarmi e fargli ammirare il mio sedere ,io mi vergognavo un po' ma lo feci,zio Franco alla vista del mio sedere a 10cm dal suo viso,non resistette e iniziò a toccarmi,prima le natiche,poi insinuò le dita tra di esse fino a solleticarmi il buchetto,io non mi sottrassi perché quel dito che mi sfiorava lì mi dava dei brividi .Visto che non mi sottraevo al suo gioco,zio si alzò dal divano e in piedi affianco a me con un dito di una mano continuò il massaggio al mio buchetto e con l'altra mano iniziò a toccarmi il pisellino già in tiro e mi chiese di nuovo se mi piaceva,gli feci un cenno di approvazione e lui continuò,bagno un dito con la saliva e iniziò a spingerlo dentro il mio culetto ancora vergine,i brividi di piacere mi invasero il corpo e io assecondavo quell'intrusione . Poi mi fece spostare verso il tavolo della sala da pranzo e mi chiese di poggiare le mani sopra di esso inchinandomi ,facilitando il suo da fare con il dito che entrava sempre di più, poi lo sfilava ,lo ribagnava e lo infilava di nuovo, io stavo provando un piacere indescrivibile,il mio buchetto senza nessuno sforzo riceveva quel dito che faceva su e giù .Mio zio a quel punto non si trattenne a dirmi che aveva intuito che sarei stato un bel frocetto e che mi piace prenderlo nel culo,io a quelle parole non ribattei perché,anche se non lo sapevo, probabilmente aveva ragione. Lo zio era talmente eccitato che voleva andare oltre fino a potermi parlare inculare,cosa un po' difficile visto il mio culo ancora vergine e il suo cazzo troppo grande per entrare, però la voglia era diventata talmente forte che per poter arrivare a penetrarmi con il suo cazzo, iniziò a spingere del il mio buchetto un'altro dito,io iniziativa sentire dolore,mi stava facendo male gli chiesi di fermarsi,non lo fece e mi disse che il dolore mi sarebbe passato a breve,il secondo dito entrò e lui ci sputava sopra per lubrificare di più quella penetrazione,mi faceva male,ma piano piano il dolore si affievoliva si trasformava in piacere, comunque il suo cazzo era più grosso e sicuramente non avrebbe potuto infilarmielo, questo è quello che pensavo io,ma lui era determinato ed io molto preoccupato,gli dicevo di lasciar perdere ma niente,mi girai verso di lui e vidi il suo cazzo in tiro da far paura.A un certo punto non sentivo più le dita nel culo ,mi girai e non c'era neanche lui,stavo per tirare un respiro di sollievo,ma lo vidi tornare dicendomi che era andato in cucina a prendere qualcosa per facilitare quello che voleva fare, infatti in una mano aveva preso la bottiglia dell'olio,la preoccupazione tornò a prendermi,avevo paura ma non glielo dissi, tanto era talmente determinato che neanche mi avrebbe sentito. .Zio Franco ricominciò da dove aveva sospeso,mi fece inclinare nuovamente verso il piano del tavolo e torno con le due dita ad allargare il mio buchetto,stavolta usando l'olio che si era procurato,io sentivo che le dita entravano meglio e la cosa mi piaceva,poco dopo però non le sentii più,mio zio si era avvicinato dietro di me ,sentivo il calore del suo corpo,mi disse di stare tranquillo e di non irrigidirmi ,io sempre con un po' di paura cercai di obbedire ,stava accadendo qualcosa che fino al giorno prima non avrei mai immaginato, iniziai a sentire la spinta del suo cazzo che cercava di farsi strada nel mio buco ,mio zio mi fece aprire le natiche con le mani e continuò a spingere il suo cazzo,ma a me iniziava a farmi male e non riusciva ad entrare,chi chiesi di lasciar perdere perché mi faceva male,ma lui ormai era deciso e mi continuava a dire di stare tranquillo e rilassato che c'è l'avrebbe fatta e che poi mi sarebbe piaciuto. Gli volevo credere,ma il dubbio che era come diceva mi prese sempre più. Provò più volte a spingere e mollare,la sensazione di dolore c'era ogni volta che spingeva,ma sembrava che ogni spinta ne entrava un po',quel po' che sentivo era sicuramente la sua cappella a punta,che sicuramente lo aiutava a raggiungere il suo scopo.I tentativi di penetrarmi furono molti fino a che senti un colpo più forte e un dolore immenso e mio zio dire: - visto nipotino mio frocetto che ce l'abbiamo fatta? Difatti mi sentii pieno e le sue palle mi scaldavano le natiche,ma il dolore era fortissimo e volevo che lo sfilasse,cosa che come immaginavo non fece. Io con le lacrime agli occhi che stringevo i denti per non urlare e lui dopo un po' di fermo,piano piano iniziò a muovere il suo cazzo dentro di me , piangevo in silenzio,ma a mano a mano il dolore veniva meno , la cosa iniziava davvero a darmi piccoli brividi di piacere, così mi tranquillizzai e iniziai a collaborare. Zio Franco visto la mia collaborazione aumentò la spinta e mi sbatteva con forza il suo cazzo dentro di me,stavo provando un piacere nuovo e inaspettato ,ad un certo punto lui aumentò la velocità fino a che lui non emise un verso si ffocato di soddisfazione,il suo cazzo tutto dentro di me emetteva pulsazioni , mentre mio zio lo teneva dentro di me ,io avevo il mio cazzetto dritto e mi segai fino a venire anche io .Quando lo zio sfilò il suo cazzo dal mio culo ,misi la mano all'ingresso del mio culo e mi spaventi per quanto era aperto,quando tolsi la mano ,era bagnata del suo sperma e cosa più preoccupante è che era misto con del sangue,a quel punto spaventato ancora di più,guardai mio zio e gli chiesi se successo qualcosa e se sarei dovuto andare all'ospedale,cosa che mi spaventa la ancora di più perché avrei dovuto giustificare il motivo, già immaginavo la vergogna. Mio zio non era preoccupato e mi disse di stare tranquillo che la prima volta quando può succedere,come succede alle femmine e che la stessa cosa era successa quando la fece con un suo compagno di scuola ,anche a lui uscì il sangue ma finì lì senza conseguenze. Mi tranquillizzai e quando andaii in bagno a lavarmi, quando mi abbassai sul bidè usciva ancora sperma misto a sangue,mi lavai ,il mio buco era ancora molto aperto e speravo che si richiudesse quanto prima. Tornato dal bagno ,mio zio si raccomandò di mantenere il segreto e mi invitò ,se volevo a rifarlo assicurandomi che alla prossima sarebbe stato molto più bello. Quello fu l'inizio di orientamento sessuale che probabilmente avevo già in me,ora mi era più chiaro il perché non cercavo la fidanzatina virtuale e probabilmente quelli del mio stesso sesso mi vedevano da loro.

scritto il
2025-05-10
1 . 4 K
visite
7
voti
valutazione
7.4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.