Cinema a luci rosse di Cossato

di
genere
bisex

Pomeriggio afoso, caldissimo. Camminando, eccitato, mi dirigo verso il cinema di Cossato, luogo piacevole e misterioso.
Entrando dopo il tendone, mi dirigo a sinistra, e mi siedo in fondo alla platea, con alle mie spalle il muro.
Il film in breve tempo diventa coinvolgente, e complici gli slip stretti che tenevo tesi sotto le palle, arriva subito un erezione maestosa. Mi eccito ancora di più, mi batte il cuore, e il cazzo mi pulsa impazzito, c è una scena di una bellissima donna incinta in abito da sposa che spompina i due testimoni...
Perso nel momento, non mi accorgo che dietro alla mia spalla si é avvicinato un signore, distinto, in camicia e cravatta e pantaloni bleu, che lentamente estrae il pisellone e sorridendo lo lascia morbidamente esposto all aria, a pochi centimetri dal mio volto.
Io lo ignoro, non sapendo cosa fare, ma lui lentamente si avvicina ancora e...me lo appoggia sulla spalla. Sempre sorridendo, beato, lo strofina dolcemente, ma insistentemente, e ora l'asta,di cui sento l odore forte e pungente, è accanto alla mia guancia. La tocca, il porcone, con il suo membro, e piano piano, sempre carezzandolo, lo porta sotto il mio naso. La patta è aperta, l afrore è intenso tra i bordi della camicia che escono, e la cintura in pelle nera è estremamente eccitante. Senza muovere un dito, annuso quella enorme cappella rosea, e l elegantone, con un gesto rapido e deciso mi tappa il naso. " Bastardo " ho pensato, ma nel frattempo avevo aperto la bocca.
Ma anziché compiere l atto che pensavo, me la sbatacchia velocemente sulle labbra, per poi passare il suo uccellone, ora grande grosso, ma morbido e invitante, tutto attorno alla bocca, dolcemente e lascivamente.
Sollevo lo sguardo, oltre la bella pancia tonda, tesa, e più su, oltre la cravatta, da dietro i grandi occhiali quadrati, mi lancia un sorriso d'intesa.
È un bel porco, penso, e prendo a mulinare la lingua sulla cappella enorme e profumata. gli sfuggono dei gemiti, mi dice di fare piano, piano. Ma io parto con un paio di guizzanti leccate lungo l asta, e in più gli mordicchio la cappellona veramente enorme.
Cede, il vecchio porco, e persa ogni inibizione lentamente mi prende la testa e mi infila tutto il suo arnese veramente grosso e teso e morbidissimo in bocca.
Io lo succhio, veloce, poi sempre più lento, assaporandolo goloso e lui delira dicendo come succhi come succhi bene, continua dai...finalmente libero le mani che tenevo in tasca, e gli prendo le palle.
Belle, sono. bellissime, attraenti. Grosse, goduriose, odorose ...le sento enormi, al tatto, e riempiono tutto il palmo delle mano !! Soppeso, e ci gioco felice, e lui emette un gemito tra il piacere e il dolore. "Fai piano" mi dice, ma non capisce più niente, perché prende a spingere a fondo tutto il cazzo nella mia gola, con calma e con forza.
Sa che mi piace, perché scende a toccarmi l uccello, e io....non volevo altro. Ora mi sega allo stesso ritmo della pompa, ma é più leggero, così succhio più intensamente per comunicarglielo. Ha una cappella davvero enorme, e saporita, e riesce a spingere piano. Non capisco più nulla, e estratto il pisellone rosa del porcello anziano e un po' sovrappeso, lo insalivo con passione e una porcaggine che non mi aspettavo.
Mi fermo, per non venire, e appoggio le sue palle, ormai mie, sulla fronte, dove si espandono placide e soddisfatte, e dolcemente appiccicose.
Poi, completamente senza controllo, me le appoggio sugli occhi, e lui ride beato, mentre all improvviso, me lo infila in bocca di netto, violento e duro. Sono ormai in suo potere, e pompa come un pazzo, lasciandosi sfuggire gemiti , in mezzo al pubblico !
Poi sempre muovendosi, affondando la mia faccia nella sua grossa e morbida pancia, mi stringe le palle che erano tesissime, e mi scappella violentemente.
Vengo come un cammello, il cazzone è un monumento di marmo, e mentre mi tiene premuto caparbio contro di sé, schizzo ovunque, davanti a me, sui sedili, non mi fermo più. Continuo a venire, sette, otto schizzi, e lui mi dice "BRAVO! MA QUANTA NE FAI ? " E messa la mano a coppa, se la riempie degli ultimi getti, e se la passa sulla grande bocca, leccando tutto, anche il dorso. Mi sorride, ed estrae il fazzoletto dalla giacca per pulirsi. Ma io, impazzito, lo afferro per la cravatta e lo tiro a me, baciandolo. Lui spalanca gli occhi da dietro gli occhiali, e stupito, incredulo, mi passa la sborra dalla sua bocca, in un bacio che subito si trasforma in una slinguata voluttuosa e molto molto porca. "Vieni ?" gli chiedo, ma lui ha già fatto, sborrando copiosamente una ampia e bianca sborrata schiumosa sulla spalla e sul colletto del mio maglioncino blu. Il cuore batte all impazzata, ci fermiamo e lui gentile, mi passa il fazzoletto, sorridendo felice. Poi si volta e se ne va, senza guardarsi attorno.
scritto il
2025-05-08
2 . 7 K
visite
3 0
voti
valutazione
4.2
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.