Essere tradito e perdonare.

di
genere
tradimenti

Il marito, questo martire della vita di coppia. Chissà quanti di questi hanno subito un tradimento da parte della moglie senza che se ne accorgesse. In numero poco minore saranno quelli che invece si sono accorti. Ancora meno sono quelli che hanno fatto buon viso a cattivo gioco, quando la moglie ha confessato la scappatella. Magari ancora meno quelli che hanno perdonato una vera e propria relazione extraconiugale. Non credo di essere il solo ad aver avuto la confessione della moglie in questi termini: -Amore sono incinta ma non sei stato tu- Naturalmente il discorso può essere fatto a parti invertite.
Se a metterla incinta è stato uno con lo stesso colore di carnagione, si può perdonare
e proseguire, se invece a metterla incinta è stato un nero le cose cambiano radicalmente.
E' difficile da spiegare che per un caso fortuito, può accadere una volta su un miliardo che il nascituro nasca nero, io non me la sono sentita di mentire ai miei cari, infatti pur restando insieme a lei, ho detto a tutti che quella bambina, che poi è nata, è stato il frutto di un momento di debolezza di mia moglie con un ragazzo nero. Mia moglie per me
è stata la prima donna con cui ho avuto rapporti sessuali, prima di lei solo seghe. Non era "illibata" quando l'ho conosciuta. Non l'avrei lasciata in nessun caso anche se avesse avuto altre relazioni, l'avrei perdonata a prescindere. I miei, ed i suoi, si sono
adeguati, poi quando è nata la bambina, certo di colore nero, di una bellezza straordinaria, allora tutti sono venuti dalla nostra parte, tutti felici. Questa la prima
parte. Volutamente non abbiamo fatto altri figli, siamo andati avanti noi tre. Manuela, almeno il nome italiano, cresceva benissimo col nostro amore, diventava ogni giorno più bella, vestiva come la mamma, cioè poco, aveva nugoli di ragazzi dietro che la volevano
ed io dovevo proteggerla, la mia presenza su di lei era costante ed assidua, alla mamma
voleva bene ma io ero il suo protettore. La differenza di età tra noi due era il minimo
indispensabile, cominciavo a fare dei cattivi pensieri, avrei voluto vedere altri al mio
posto. Vedevo che anche Sabrina, mia moglie approvava il modo di vivere di Manuela, quel
quasi morboso attaccamento nei miei confronti. Riflettevo sul fatto che non ero il padre
biologico, questo mi autorizzava ad allentare i cordoni nei suoi confronti. Quando sedeva in minigonna sulle mie gambe, qualche accenno di erezione l'avevo, lei si accorgeva, mi guardava col sorriso di approvazione. Se raramente succedeva che restassimo soli, dovevo
combattere con me stesso per non agire di conseguenza. Il giorno dopo aver compiuto diciotto anni Sabrina con una scusa puerile, esce dicendoci che sarebbe tornata più tardi. Manuela mi ha chiesto il secondo regalo di compleanno, strano il primo l'aveva già
visto. Mi ha spinto nella sua cameretta buttandomi sul suo lettino, non aveva quasi nulla
addosso, è rimasta nuda, ha tolto i miei pantaloncini, è arrivata al cazzo ormai duro
-Questo è il regalo che voglio e questo è quello che ti faccio- C'è stato poco da fare,
non mi aspettavo succedesse così ma l'avevo pensato decine o centinaia di volte. Mi diceva di stare tranquillo, mi diceva di riempirla di sborra, mi diceva che sarebbe successo altre volte, mi ha detto che Sabrina aveva organizzato tutto per sdebitarsi
da quel tradimento e per il mio lottare contro tutti per quella bambina nera.
scritto il
2025-05-08
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