È arrivato Don Maurizio
di
Doberman
genere
gay
Ciao, mi presento sono Massimo, ho 60 anni, portati bene, sono giovanile, brizzolato, fisico normale, altro 1,75 cm., vivo in una piccola cittadina, sono una persona molto attivo presso la parrocchia della mia zona.
Sono circa 6/8 anni che mi dedico al volontariato, facendo vari lavori presso la chiesa, dell'idraulica, al legno e anche lavori di muratura, escluso elettricità, sono negato.
La chiesa è gestita da molti anni da Don Andrea, ma ora è giunta l'ora che deve andare via, e da due giorni è arrivato il nuovo Don.
Don Andrea oggi mi ha presentato Don Maurizio, il suo sostituto, è un uomo di circa 50/55 anni, alto 1,70, corporatura snella, capelli ancora castani scuro.
Nel presentarci Don Maurizio mi ha detto: “ Don Andrea mi ha riferito che tu sei molto attivo qui in parrocchia, ti occupi di vari lavoretti e, se ho bisogno di rivolgermi a te”, io gli dico:” si, per qualsiasi cosa può contare su di me, ma nulla che riguardi elettricità, sono negato”, e accenno a una risata, che lui ricambia.
Don Maurizio mi chiede se l'indomani ho tempo per fare un giro in canonica con lui per vedere se ci fosse qualche lavoro da fare, io mi rendo disponibile e, ci accordiamo di vederci da lui per le 09.00.
Alle 08.55, sono già davanti al portone, e suono il campanello, dal citofono Don Maurizio chiede chi è, io gli dico sono Massimo, e lui mi apre dicendo di entrare e di salire su che lui si sta preparando.
Una volta dentro, salgo sul al 1° piano. Ormai dopo tutti questi anni conosco bene la canonica, arrivato davanti alla porta busso ed entro dicendo: “permesso Don Maurizio, sono Massimo”, lui risponde:” entra, entra Massimo sono in bagno arrivo subito, accomodati in cucina c'è del caffè sul tavolo, serviti pure”, io mi dirigo in cucina, e mentre lo faccio passo davanti alla porta del bagno, mentre passo con la coda dell'occhio intravedo Il Don che si sta tirando su i pantaloni, mi siedo al tavolo e mentre mi verso il caffè, ripenso a ciò che ho visto, boh non so, forse ho visto male con la coda dell'occhio, può succedere, mi è sembrato che avesse indosso un perizona nero. Lascio perdere, di sicuro mi sarò sbagliato.
Nel mentre bevo il caffè arriva il Don, si siede e mi chiede:” scusa per il caffè, non sarà molto buono, io non riesco a farlo bene”, gli rispondo:” caro Don Maurizio non si preoccupi, va bene il caffè, se capiterà glielo farò io un buon caffè”.
Il Don subito mi dice: “ caro Massimo, siamo quasi coetanei, dammi anche del tu, non farti problemi, senti visto che siamo già qui in cucina, volevo dirti che forse c'è il lavandino un po otturato, l'acqua scende pianissimo, magari domani o quando hai tempo ti va di dargli un occhiata?”, gli rispondo: “ si, si, magari domani pomeriggio, passo a dargli un occhiata, ah, Don Maurizio, volevo informarti che io ho le chiavi della canonica, me le ha date Andrea, ora che ci sei te, non so se le posso tenere o se devo restituirle".
Don Maurizio mi risponde: “ ah ok per me le puoi tenere, così non devi star sempre a suonare, o magari se io non ci sono non devi aspettarmi, per cui tienile pure, così sei libero di venir quando devi fare dei lavori.
Ci salutammo, rimanendo d'accordo per l'indomani pomeriggio per sistemare il lavandino.
L'indomani alle 16.00 vado in canonica, avendo le chiavi non suono il citofono, entro direttamente, una volta su, inizio a dare un occhiata al lavandino, in effetti l'acqua fa fatica a defluire, incominciò a smontare il sifone, una volta staccato è davvero intasato, c'è di tutto, cerco di togliere il più grosso della sporcizia, ma dopo dovrei sciaquarlo, ma non potendo usare il lavandino, devo andare in bagno.
Una volta dentro, mi accorgo che ce, il Don nudo, è rivolto di schiena verso di me, sbircio per un attimo, cavolo ha un bel sedere, faccio caso che è senza peli sulle gambe, ha un corpo esile ma fatto bene, mentre lo guardo, all'improvviso si volta, e mi becca sulla porta, io imbarazzato gli dico: “ scusa Don Maurizio, non mi ero accorto che eri qui”, lui risponde: “ tranquillo Massimo non preoccuparti, non penso che ti scandalizza un uomo nudo”, lui è in piedi davanti a me nudo, effettivamente è depilato anche nelle parti intime, è glabro non ha un pelo. Io gli rispondo: “ no, no, figurati non mi scandalizzo, ero entrato per sciacquare Il sifone del lavandino”.
Finisco di pulire il sifone e vado in cucina a rimontarlo.
Nel frattempo sopraggiunge il Don in accappatoio, che si siede al tavolo e chiede: “ Massimo come procede il lavoro, hai finito di montarlo? Era sporco?, io:” si, si, era davvero intasato, ora ho quasi finito di installarlo, così proviamo subito se va tutto bene”.
Finito il montaggio, apro l'acqua, che va giù bene, il Don contento sorride.
“ bravo Massimo, hai fatto un bel lavoro, dai siediti, vado a vestirmi che poi mi fai quel buon caffè, anzi comincia pure a farlo, io mi vesto e arrivo”.
Prendo la caffettiera, metto l'acqua, vado a cercare il caffè, Ma non lo trovo, vado dal Don per chiedergli dove sia il caffè, mi avvicinò alla porta della camera da letto, sto per chiedergli dove sia il caffè, ma mi blocco subito, non credo ai miei occhi, c'è il Don piegato con il culo verso di me, che sta per tirarsi su i pantaloni, rimango basito, indossa un perizoma in pizzo nero, ma quello che più mi sbalordisce è, che indossa anche le calze autoregenti wow, però noto che ha un culo che è uno spettacolo, ho quasi un erezione, con la manotoccoo sistemo.
Il Don si accarezza il culo, sculetta un po e poi si tira su i pantaloni, il Don si gira, mi becca con la mano sul pacco, lui rimane bloccato,per 30 secondi, poi esclama: “ Massimo da quanto sei li?”, io gli rispondo: “ sono qui da circa 5 minuti, ho visto cosa indossi sotto i pantaloni, complimenti hai un culetto meglio di una donna”.
Lui, rosso paunazzo in viso, non sa che dire, non sa che fare, è li bloccato che cerca di dire qualcosa ma non ci riesce, alchè io gli dico: “ Don Maurizio tranquillo, non essere preoccupato, ognuno a casa sua fa ciò che vuole, rimarrà un nostro segreto”.
Il Don alle mie parole si calma un po, si siede e guardandomi, mi dice:” Massimo, grazie, sono imbarazzatissimo, non so come spiegarti, io, io, io, sono gay, mi piace indossare Intimo femminile, mi fa sentire bene, sto a mio agio, mi sento appagato, e mi eccita anche portarlo di nascosto, speri che questa cosa rimanga tra di noi, ti sarei riconoscente se non ne parli con nessuno, ma dimmi, quando mi sono girato ho visto che avevi la mano li, non dirmi che ti ho eccitato!” Io rispondo: “ beh Don Maurizio, devo dirti che effettivamente quando eri girato di spalle non ho potuto fare a meno di ammirare il tuo culetto, davvero ben fatto, molto eccitante, si mi è venuto duro, quando ti sei girato me lo stavo sistemando, comunque si rimmarra trà di noi questa tua pratica”.
Appena finito di parlare il Don si avvicina a me, mi mette le mani sulle spalle e mi dice:” dimmi come posso sdebitarmi per far si che questo segreto non esca fuori?”.
Io lo guardi fisso negli occhi e gli rispondo:” Don Maurizio, per cominciare potresti inginocchiarti e succhiarmi il cazzo, poi vediamo come proseguire “.
Don Maurizio si inginocchia, mi slaccia la cintura, tira giù la lampo, abbassa i pantaloni, poi gli slip, appena abbassati il mio cazzo gli sbatte in faccia, lui tenendo le mani sui fianchi apre la bocca e si ingoia in un solo boccone, 22 cm del mio cazzo, inizia a succhiarlo, fa su e giù, ogni tanto lo tira fuori dalla bocca e comincia a leccare la cappella.
Wow, è davvero un maestro a fare i pompini, mi sta facendo godere, ad un certo punto la sua mano destra scivola In mezzo alle.mie natiche, sento un dito che cerca di farsi strada nel mio ano, cazzo ho una serie di brividi, sto provando una sensazione di piacere mai provata, sono vicino ad avre un orgasmo, a l'ora decido di fermarlo, gli afferro la testa è glu dico:” voglio fotterti quel culo fantastico che hai, muoviti togliti I pantaloni e mettiti a pecorina appoggiato sul letto, troietta”, lui obbedisce senza fiatare, si sfila i pantaloni, e si mette a 90 sul letto, io gli vado dietro gli apro le natiche, e gli sputo sul buco, mi sfilò i pantaloni e le mutande, lo prendo dai fianchi, lo tiro verso il bordo del letto, prendo il mio cazzo e inizio a farl roteare la cappella sul Suo buco pieno di saliva, lui già sta Gemonio, dopo alcuni giri sul buco, inizio a spingere dentro, non faccio molta fatica per farlo entrare, si vede che è ben aperto.
Sono dentro il suo ano con tutti i 22 cm.del mio cazzo, lui geme, inizio a dargli colpi secchi, le.mie palle gli sbattono contro, ad ogni affondo nel suo culo, lui geme di piacere, continua a dire:”ah, ah, mmm, siii, così dai scopami, sfondamento il culo, fammi sentire la tua troietta personale, dimmi che sonopla tua puttana”,ormai sono in estasi, ha un culo fantastico, accogliente, un culo da troia, per cui gli dico:”siiiii, da Oggi sarai la mia puttana personale, ti inculerò ogni volta che ne avrò voglia, siii, così prendilo tutto in culo, toh, toh prendi,cazzo come godi troietta, ti piace farti inculare, mmmm siii, sto per sborrare”.
Inizio ad aumentare il ritmo, lui comincia:” siiii, siiii, continua cosi, mi piace, dai sborrami nel culo, riempimelo tutto Della tua sborra calda.
Io sono al massimo del piacere, sto impazzendo, inizio a dargli dei schiaffi sul culo, lui urla di piacere, dopo 4 /5 schiaffi lo sento godere e schizza sul letto, vengo anche io, e gli sborro nel culo, cazzo che goduta, non avevo mai goduto così.
Il Don sfinito è dolorante, ha le natiche rossissime, si sdraia sul letto, io lo seguo rimanendogli dentro nel culo.
Rimaniamo così uno sopra l'altro per un bel 15 minuti.
Sfilò.il cazzo dal suo ano, mi alzò, vado in bagno a sciacquarmi, lui rimane sul letto.
Esco dal bagno, mi rivesto.
Don Maurizio è ancora sul letto, lo guardo e noto che gli stà colando dal buco tutta la mia sborra, alche gli dico:” Maurizio non tu vai a pulire?”, lui mi risponde:” no, per ora no, voglio godermi questo momento, mi piace sentire la sborra che mi cola fuori, tu se vuoi va pure, ah grazie che mi hai fatto godere, sei davvero un bel torello, ormai sono tuo, se vuoi sarò la tua puttanella personale, mi piace come mi hai preso, posseduto", rispondo:” si, contaci, ormai sei mio, sarai la mia puttanella, dovrai farti scopare ogni volta che io ne avrò voglia, ciao Don, ci vediamo domani”.
Vado via mooolto soddisfatto.
Non vedo l'ora di possederlo ancora.
Presumo che, ci saranno altre magnifiche scopate.
Sono circa 6/8 anni che mi dedico al volontariato, facendo vari lavori presso la chiesa, dell'idraulica, al legno e anche lavori di muratura, escluso elettricità, sono negato.
La chiesa è gestita da molti anni da Don Andrea, ma ora è giunta l'ora che deve andare via, e da due giorni è arrivato il nuovo Don.
Don Andrea oggi mi ha presentato Don Maurizio, il suo sostituto, è un uomo di circa 50/55 anni, alto 1,70, corporatura snella, capelli ancora castani scuro.
Nel presentarci Don Maurizio mi ha detto: “ Don Andrea mi ha riferito che tu sei molto attivo qui in parrocchia, ti occupi di vari lavoretti e, se ho bisogno di rivolgermi a te”, io gli dico:” si, per qualsiasi cosa può contare su di me, ma nulla che riguardi elettricità, sono negato”, e accenno a una risata, che lui ricambia.
Don Maurizio mi chiede se l'indomani ho tempo per fare un giro in canonica con lui per vedere se ci fosse qualche lavoro da fare, io mi rendo disponibile e, ci accordiamo di vederci da lui per le 09.00.
Alle 08.55, sono già davanti al portone, e suono il campanello, dal citofono Don Maurizio chiede chi è, io gli dico sono Massimo, e lui mi apre dicendo di entrare e di salire su che lui si sta preparando.
Una volta dentro, salgo sul al 1° piano. Ormai dopo tutti questi anni conosco bene la canonica, arrivato davanti alla porta busso ed entro dicendo: “permesso Don Maurizio, sono Massimo”, lui risponde:” entra, entra Massimo sono in bagno arrivo subito, accomodati in cucina c'è del caffè sul tavolo, serviti pure”, io mi dirigo in cucina, e mentre lo faccio passo davanti alla porta del bagno, mentre passo con la coda dell'occhio intravedo Il Don che si sta tirando su i pantaloni, mi siedo al tavolo e mentre mi verso il caffè, ripenso a ciò che ho visto, boh non so, forse ho visto male con la coda dell'occhio, può succedere, mi è sembrato che avesse indosso un perizona nero. Lascio perdere, di sicuro mi sarò sbagliato.
Nel mentre bevo il caffè arriva il Don, si siede e mi chiede:” scusa per il caffè, non sarà molto buono, io non riesco a farlo bene”, gli rispondo:” caro Don Maurizio non si preoccupi, va bene il caffè, se capiterà glielo farò io un buon caffè”.
Il Don subito mi dice: “ caro Massimo, siamo quasi coetanei, dammi anche del tu, non farti problemi, senti visto che siamo già qui in cucina, volevo dirti che forse c'è il lavandino un po otturato, l'acqua scende pianissimo, magari domani o quando hai tempo ti va di dargli un occhiata?”, gli rispondo: “ si, si, magari domani pomeriggio, passo a dargli un occhiata, ah, Don Maurizio, volevo informarti che io ho le chiavi della canonica, me le ha date Andrea, ora che ci sei te, non so se le posso tenere o se devo restituirle".
Don Maurizio mi risponde: “ ah ok per me le puoi tenere, così non devi star sempre a suonare, o magari se io non ci sono non devi aspettarmi, per cui tienile pure, così sei libero di venir quando devi fare dei lavori.
Ci salutammo, rimanendo d'accordo per l'indomani pomeriggio per sistemare il lavandino.
L'indomani alle 16.00 vado in canonica, avendo le chiavi non suono il citofono, entro direttamente, una volta su, inizio a dare un occhiata al lavandino, in effetti l'acqua fa fatica a defluire, incominciò a smontare il sifone, una volta staccato è davvero intasato, c'è di tutto, cerco di togliere il più grosso della sporcizia, ma dopo dovrei sciaquarlo, ma non potendo usare il lavandino, devo andare in bagno.
Una volta dentro, mi accorgo che ce, il Don nudo, è rivolto di schiena verso di me, sbircio per un attimo, cavolo ha un bel sedere, faccio caso che è senza peli sulle gambe, ha un corpo esile ma fatto bene, mentre lo guardo, all'improvviso si volta, e mi becca sulla porta, io imbarazzato gli dico: “ scusa Don Maurizio, non mi ero accorto che eri qui”, lui risponde: “ tranquillo Massimo non preoccuparti, non penso che ti scandalizza un uomo nudo”, lui è in piedi davanti a me nudo, effettivamente è depilato anche nelle parti intime, è glabro non ha un pelo. Io gli rispondo: “ no, no, figurati non mi scandalizzo, ero entrato per sciacquare Il sifone del lavandino”.
Finisco di pulire il sifone e vado in cucina a rimontarlo.
Nel frattempo sopraggiunge il Don in accappatoio, che si siede al tavolo e chiede: “ Massimo come procede il lavoro, hai finito di montarlo? Era sporco?, io:” si, si, era davvero intasato, ora ho quasi finito di installarlo, così proviamo subito se va tutto bene”.
Finito il montaggio, apro l'acqua, che va giù bene, il Don contento sorride.
“ bravo Massimo, hai fatto un bel lavoro, dai siediti, vado a vestirmi che poi mi fai quel buon caffè, anzi comincia pure a farlo, io mi vesto e arrivo”.
Prendo la caffettiera, metto l'acqua, vado a cercare il caffè, Ma non lo trovo, vado dal Don per chiedergli dove sia il caffè, mi avvicinò alla porta della camera da letto, sto per chiedergli dove sia il caffè, ma mi blocco subito, non credo ai miei occhi, c'è il Don piegato con il culo verso di me, che sta per tirarsi su i pantaloni, rimango basito, indossa un perizoma in pizzo nero, ma quello che più mi sbalordisce è, che indossa anche le calze autoregenti wow, però noto che ha un culo che è uno spettacolo, ho quasi un erezione, con la manotoccoo sistemo.
Il Don si accarezza il culo, sculetta un po e poi si tira su i pantaloni, il Don si gira, mi becca con la mano sul pacco, lui rimane bloccato,per 30 secondi, poi esclama: “ Massimo da quanto sei li?”, io gli rispondo: “ sono qui da circa 5 minuti, ho visto cosa indossi sotto i pantaloni, complimenti hai un culetto meglio di una donna”.
Lui, rosso paunazzo in viso, non sa che dire, non sa che fare, è li bloccato che cerca di dire qualcosa ma non ci riesce, alchè io gli dico: “ Don Maurizio tranquillo, non essere preoccupato, ognuno a casa sua fa ciò che vuole, rimarrà un nostro segreto”.
Il Don alle mie parole si calma un po, si siede e guardandomi, mi dice:” Massimo, grazie, sono imbarazzatissimo, non so come spiegarti, io, io, io, sono gay, mi piace indossare Intimo femminile, mi fa sentire bene, sto a mio agio, mi sento appagato, e mi eccita anche portarlo di nascosto, speri che questa cosa rimanga tra di noi, ti sarei riconoscente se non ne parli con nessuno, ma dimmi, quando mi sono girato ho visto che avevi la mano li, non dirmi che ti ho eccitato!” Io rispondo: “ beh Don Maurizio, devo dirti che effettivamente quando eri girato di spalle non ho potuto fare a meno di ammirare il tuo culetto, davvero ben fatto, molto eccitante, si mi è venuto duro, quando ti sei girato me lo stavo sistemando, comunque si rimmarra trà di noi questa tua pratica”.
Appena finito di parlare il Don si avvicina a me, mi mette le mani sulle spalle e mi dice:” dimmi come posso sdebitarmi per far si che questo segreto non esca fuori?”.
Io lo guardi fisso negli occhi e gli rispondo:” Don Maurizio, per cominciare potresti inginocchiarti e succhiarmi il cazzo, poi vediamo come proseguire “.
Don Maurizio si inginocchia, mi slaccia la cintura, tira giù la lampo, abbassa i pantaloni, poi gli slip, appena abbassati il mio cazzo gli sbatte in faccia, lui tenendo le mani sui fianchi apre la bocca e si ingoia in un solo boccone, 22 cm del mio cazzo, inizia a succhiarlo, fa su e giù, ogni tanto lo tira fuori dalla bocca e comincia a leccare la cappella.
Wow, è davvero un maestro a fare i pompini, mi sta facendo godere, ad un certo punto la sua mano destra scivola In mezzo alle.mie natiche, sento un dito che cerca di farsi strada nel mio ano, cazzo ho una serie di brividi, sto provando una sensazione di piacere mai provata, sono vicino ad avre un orgasmo, a l'ora decido di fermarlo, gli afferro la testa è glu dico:” voglio fotterti quel culo fantastico che hai, muoviti togliti I pantaloni e mettiti a pecorina appoggiato sul letto, troietta”, lui obbedisce senza fiatare, si sfila i pantaloni, e si mette a 90 sul letto, io gli vado dietro gli apro le natiche, e gli sputo sul buco, mi sfilò i pantaloni e le mutande, lo prendo dai fianchi, lo tiro verso il bordo del letto, prendo il mio cazzo e inizio a farl roteare la cappella sul Suo buco pieno di saliva, lui già sta Gemonio, dopo alcuni giri sul buco, inizio a spingere dentro, non faccio molta fatica per farlo entrare, si vede che è ben aperto.
Sono dentro il suo ano con tutti i 22 cm.del mio cazzo, lui geme, inizio a dargli colpi secchi, le.mie palle gli sbattono contro, ad ogni affondo nel suo culo, lui geme di piacere, continua a dire:”ah, ah, mmm, siii, così dai scopami, sfondamento il culo, fammi sentire la tua troietta personale, dimmi che sonopla tua puttana”,ormai sono in estasi, ha un culo fantastico, accogliente, un culo da troia, per cui gli dico:”siiiii, da Oggi sarai la mia puttana personale, ti inculerò ogni volta che ne avrò voglia, siii, così prendilo tutto in culo, toh, toh prendi,cazzo come godi troietta, ti piace farti inculare, mmmm siii, sto per sborrare”.
Inizio ad aumentare il ritmo, lui comincia:” siiii, siiii, continua cosi, mi piace, dai sborrami nel culo, riempimelo tutto Della tua sborra calda.
Io sono al massimo del piacere, sto impazzendo, inizio a dargli dei schiaffi sul culo, lui urla di piacere, dopo 4 /5 schiaffi lo sento godere e schizza sul letto, vengo anche io, e gli sborro nel culo, cazzo che goduta, non avevo mai goduto così.
Il Don sfinito è dolorante, ha le natiche rossissime, si sdraia sul letto, io lo seguo rimanendogli dentro nel culo.
Rimaniamo così uno sopra l'altro per un bel 15 minuti.
Sfilò.il cazzo dal suo ano, mi alzò, vado in bagno a sciacquarmi, lui rimane sul letto.
Esco dal bagno, mi rivesto.
Don Maurizio è ancora sul letto, lo guardo e noto che gli stà colando dal buco tutta la mia sborra, alche gli dico:” Maurizio non tu vai a pulire?”, lui mi risponde:” no, per ora no, voglio godermi questo momento, mi piace sentire la sborra che mi cola fuori, tu se vuoi va pure, ah grazie che mi hai fatto godere, sei davvero un bel torello, ormai sono tuo, se vuoi sarò la tua puttanella personale, mi piace come mi hai preso, posseduto", rispondo:” si, contaci, ormai sei mio, sarai la mia puttanella, dovrai farti scopare ogni volta che io ne avrò voglia, ciao Don, ci vediamo domani”.
Vado via mooolto soddisfatto.
Non vedo l'ora di possederlo ancora.
Presumo che, ci saranno altre magnifiche scopate.
3
voti
voti
valutazione
8.3
8.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Alla dottoressa piace dominare
Commenti dei lettori al racconto erotico