Alla dottoressa piace dominare
di
Doberman
genere
dominazione
Come si sà, noi maschietti, arrivati ad una certa età, dobbiamo iniziare a fare dei controlli alla una particolare “ghiandola” dell'apparato riproduttivo maschile.
All'età di 49 anni feci un primo controllo dall'urologo in ospedale, tramite mutua.
Il giorno della visita, ero seduto in sala d'attesa aspettando il mio turno,
Mi sentivo molto imbarazzato e preoccupato dal fatto che qualcuno mi mettesse il dito nel sedere.
Devo dire che la visita è stata molto veloce, diciamo che l'imbarazzo di essere “violato” è durato si è no 10 secondi, nemmeno il tempo di preoccuparmi. L'esito fu che avevo la ghiandola un po ingrossata e che avrei dovuto ripetere la visita a distanza di un anno.
Trascorso l'anno, prenotai la visita tramite mutua, sempre al solito ospedale, la prenotazione mi venne assegnata dopo circa 30 gg, per le ore 11.00
Il giorno fatidico, mi alzai verso le 09.00, feci una bella doccia, dopo essermi “liberato”, meglio essere prudenti.
Feci una piccola colazione con due biscotti e un caffè.
Finito di vestirmi, ormai si erano fatte le 10.30, mi avviai verso l'ospedale.
Arrivato in sala d'attesa vi erano due persone prima di me molto più anziane, avevano trà i 65/70 anni.
Ad un certo punto si apre la porta dell'ambulatorio, ne esce un uomo sempre anziano, dietro di lui che lo saluta vi era una dottoressa, si ho detto dottoressa, una donna, alla vista di ciò il mio cuore inizia ad andare su di giri, sgranai gli occhi, che si incrociarino con quelli della dottoressa. Ero imbarazzatissimo, sicuramente anche rosso in viso. Sono sicuro che l'urologa se ne rese conto.
Trà me e me penso “ cazzo una dottoressa mi è capitata”, iniziava la preoccupazione e la vergogna.
Dopo circa 20 minuti, arrivò il mio turno.
Entrato nell'ambulatorio, la dottoressa era seduta alla sua scrivania, aveva all'incirca 40/45 anni, capelli lunghi neri, legati a coda di cavallo, indossava il classico camice bianco da dottore, labbra rosso fuoco, un paio di stivali neri che arrivavano a mala pena sotto il ginocchio, si presentò come Dott.ssa Roberta.
Mi fece accomodare e subito mi chiese il motivo della visita, se avvevo dei disturbi particolari o altro, gli spiegai che un anno prima feci il primo controllo, dove mi venne riscontrato un ingrossamento della prostata. Lei notò subito il mio imbarazzo, non vorrei sbagliarmi ma, mi era sembrato che cercò di nascondere un piccolo sorrisino. Stranamente, mi domandò se quella era stata la prima visita e se avessi sentito male, io risposi che si era srata la prima volta, e di non aver sentito male, anche perchè durò al massimo 10 secondi.
Chiese se avessi fatto una cura o altro, gli risposi di no, che il medico si limitò a dirmi solo di rifare un controllo a distanza di un anno, anche perchè era normale, data l'età.
Roberta si alzò, venne alla mia destra e con voce ferma e decisa disse: “ togliti i pantaloni e gli slip e sdraiati a pancia in giù sul lettino” rimasi imbambolato per circa due, tre secondi dal fatto che mi diede del tu, al che venni subito ripreso da Roberta la quale aggiunse subito “ su, su, tranquillo, vedo che sei molto timido e imbarazzato, con gli uomini come te io sono molto pignola, scrupolosa e attenta, fa come ti ho detto su”. Tolsi le scarpe, i calzini, i pantaloni ed infine e gli slip.
Mi sdraiai a pancia in giù sul lettino, con la coda dell'occhio vedevo Roberta che calzava un paio di guanti in lattice, da un cassetto tirò fuori un barattolo di vasellina, una volta aperto infilò il dito indice e medio all'interno, ne uscirono con una buona dose di vasellina sopra, si avvicinò alle mie spalle e con voce decisa proferì le parole “mettiti in ginocchio, piegato sui gomiti con le gambe un pò aperte e stai rilassato, non stringere l'ano”, io ubbidì subito, ero imbarazzatissimo, sudavo freddo.
Lei iniziò a spalmarmi la vasellina, sull'ano, capì che lo stava facendo con due dita, i movimenti erano lenti e circolatori, ogni tanto infilava il dito medio, prima una falange, poi due e, infine tutto, io senza rendermene conto strinsi l'ano, alchè sentii un paio di schiaffetti sulla chiappa sx, seguite dalle parole: “no, no, non stringere, rilassalo, se no potrebbe farti male”.
Non era facile rimanere rilassato.
Poi iniziavo a sentire il dito che si faceva strada nel mio ano, arrivò fino alla prostata, lì iniziò a spingere e a fare dei movimenti circolatori sulla ghiandola, ad un certo punto Roberta passo il braccio sinistro in mezzo alle gambe, per poi appoggiare la sua mano poco sopra il pube, nel farlo sentivo il mio pene appoggiato all suo braccio.
Mi disse che doveva spingere un po il ventre per sentire bene la prostata, e che con il dito doveva schiacciarla e di non preoccuparmi.
Iniziò a farlo, appena schiacciò la ghiandola, non so come mai, a questa cosa non rimasi indifferente, sentii che avevo un accenno di un’erezione, il mio pene si stava indurendo sul suo braccio.
Roberta se ne accorse, e mi disse subito: “ah, allora non ti sta facendo male vedo, meno male, allora posso essere più accurata e scrupolosa?” Io non riuscì nemmeno a direle di si, ma feci solo un movimento con la testa per dirle si, ero bloccato e stranito, anche perchè quella visita mi stava provocando strane sensazioni. Son sicuro che la Dottoressa se ne rese conto, e la cosa non la lasciava indifferente.
D'un tratto la sua mano sx si tolse dal ventre e mi sentii prendere i testicoli con il pollice e l'indice e li strinse, io ebbi un sussulto, e subito sentì lei dire: “tranquillo, non ti faccio male, è solo per sentire meglio la prostata”.
Il dito nell'ano iniziò a fare dei movimenti come se mi stesse scopando, da uno diventarono due, appena entrati completamente, senza volerlo emisi un mugolio, le dita iniziarono a fare dentro e fuori, con movimenti rotatori veloci, la cosa mi stava procurando uno strano piacere.
Andiamo avanti più di 5 minuti.
Roberta di colpo smise, lasciò i testicoli, sfilò le dita dal mio ano, disse: “ ok scendi, pulisciti e rivestiti, ho finito.
Come se nulla fosse, si sedette alla scrivania, inizio a scrivere una ricetta.
Io dopo essermi pulito mi rimisi gli slip e i pantaloni, e mi sedetti, ammetto che ero rimasto quasi deluso che tutto finì cosi. La Dottoressa mi disse: “in effetti hai la prostata ingrossata, nulla di preoccupante, ti do una cura da fare per un mese, dopodiché verrai di nuovo da me per un controllo, però dovrai venire nel mio studio privato, dove farò un controllo più accurato, con strumentazione, ma dovrai depilarti le parti intime, specialmente l'ano, perchè usando lo strumento i peli possono procurati un po di dolore, ok? ti sta bene?” Anche se mi sembrava stranissimo tale richiesta, ma, mi stuzzicava troppo, gli risposi di sì, che andava bene.
Lei sorrise quasi compiaciuta.
Mentre mi porgeva la ricetta mi disse la data e l'ora della prossima visita.
La sera non resistetti, mi masturbai pensando alla visita “accurata” della Dottoressa.
Arrivò il giorno della visita.
Come lei mi ordinò, andai tutto depilato, sia davanti che dietro.
Giunto davanti allo studio, suona il citofono, il portone si apri in automatico.
Presi l'ascensore per andare al 3° piano. Apri la porta dello studio, mi ritrovai davanti una ragazza che mi disse: “ ben arrivato, si accomodi pure che la dottoressa finisce la visita e poi tocca a lei, tanto lei è l'ultimo paziente ”.
Dopo circa 10 minuti la porta dello studio si aprì ne uscirono un uomo sui 60 anni.
La segretaria mi disse di entrare pure che era il mio turno.
Bussai e chiedendo permesso entrai, subito sentii Roberta dire prego entra pure e accomodati.
Entrato, lei era in piedi davanti alla finestra, e in controluce notai subito che sotto al camice bianco indossava solo l'intimo, e aveva ai piedi un paio di scarpe con tacchi a spillo.
Si girò verso di me e mi disse: “siediti pure, che devo parlare con la segretaria”.
Mentre attendevo, senti che la Roberta disse alla segretaria di andare pure via, tanto questa era l'ultima visita, e che si sarebbe arrangiata da sola.
La segretaria raccolse le sue cose e andò via.
Roberta entrò nello studio, chiudendosi la porta alle spalle, dirigendosi verso un altra stanza dicendomi: “ bene ora siamo soli, possiamo procedere alla visita, vado a lavarmi e disinfettare le mani, siccome la visita sarà accurata, meglio se stai nudo, io arrivo subito”.
Mi spogliai rimanendo nudo e attesi in piedi.
Roberta ritornò, mi guardò dalla testa ai piedi compiaciuta, e mi disse: “bravo vedo che hai ubbidito, ti sei depilato come ti avevo detto, mi piacciono gli uomini che fanno ciò che gli dico, io ho capito subito che te sei così, per questo ti ho detto di depilarti, scommetto che sicuramente ti sei masturbato dopo la Visita del mese scorso, vero?”, io timidamente e con lo sguardo basso, risposii di si.
Lei avanzò verso di me, su avvicinò mettendomi la mano destra sul petto, fece un giro intorno a me osservandomi e strisciando la mano sul corpo, mi vennero i brividi, alchè mi spinse verso il lettino, ma non mi fece stendere, anzi mi mise una mano in vita e l'altra sulla nuca, piegandomi sul lettino. La mano che era sulla nuca iniziò a scendere, dalla nuca passò alla schiena, per poi finire sul mio sedere, con la sinistra aprì un po le natiche, con l'altra iniziò a massaggiarmi l'ano, e subito fu dentro di me, il dito si fece strada nel mio ano, arrivò alla prostata, lì cominciò il movimento rotatorio sulla ghiandola, io cominciavo a sentire una piacevole sensazione, e di conseguenza iniziava l'erezione.
La Dottoressa mi disse:”vedo che la cura ha fatto effetto, la tua prostata si è ridotta ed è più morbida al tatto, e da come hai avuto l'erezione è anche più sensibile, ora è possibile usare lo strumento per ammorbidirla di più”.
Ero eccitatissimo, sia per il massaggio prostatico, sia per come mi trattava.
Ho Scoperto che essere comandato, dominato mi provocava piacere.
Roberta rientrò nell'altra stanza, ma data la mia posizione piegato sul lettino non riuscivo a vederla.
Dopo circa 5 minuti la sentii uscire, si posizionò dietro di me, e stavolta iniziò a lubrificarmi l'ano con la vasellina con due dita, le infilò entrambe dentro di me, inizio a penetrarmi con movimenti rotatori e veloci.
Mentre lo faceva mi disse:” sto rilassando lo sfintere, così posso entrarti con lo strumento, vedrai che all'inizio sentirai un po di male, ma dopo vedrai che passerà”.
Dopo qualche minuto, sfilò le dita, e iniziavo a sentire spingere qualcosa di freddo sull'ano, sentivo che cercava di farsi strada, sentivo l'ano aprirsi e contemporaneamente male, cercavo di ritirarmi, alchè subito Roberta mi prese per i fianchi e con voce decisa mi disse:” fermo! resisti che stà entrando, non opporre resistenza che è peggio, stringi i denti, che poi ti passa, e mi ringrazierai, eccolo stà entrando fermo non muoverti”.
Sentii un forte bruciore è quel strumento entrò tutto di colpo.
Non capivo una cosa, come faceva ad avere le sue mani sui miei fianchi e contemporaneamente a spingere lo strumento nel mio sedere, non feci in tempo a pensarlo, che subito sentii quell'arnese che iniziò a fare avanti e dietro nel mio sfintere mentre mi tratteneva per i fianchi. Il bruciore sparì, e si sostituì con una piacevole sensazione, che mi fece uscire un mugulio di piacere.
Lei lo senti e aumentò Il ritmo dicendomi: “vedo che ti stà piacendo eh! se non lo hai capito ti sto inculando con uno strapon, dimmi che ti piace troietta”, io eccitato e imbarazzato di essere scopato, risposi: “ siii mi piace ciò che mi stai facendo, sono eccitatissimo”.
Roberta era irriconoscibile, mi stava scopando come una furia, usando anche il turpiloquio, “ lo sapevo che eri una troia, lo capito subito, sei proprio una puttana, sentila come sta godendo sta zoccola a farsi inculare, ti sfondo il culo cazzo, ti faccio sborrare inculandoti, sei la mia puttana rotta in culo”, a sentirla così mi mandava in estasi, stavo godendo davvero, non lo avrei mai pensato, ma mi faceva godere troppo, e non riuscii a trattenermi, e cominciai a parlare,” si dai scopami come una puttana, sono la tua puttana, fottimi, fammi sentire troia sottomessa, ohhh siii dai continua che sto godendo!!!".
Mi stava scopando ad un ritmo forsennato, sentivo il mio ano che si apriva sempre più ad ogni affondo.
Con mio stupore, stavo per avere un orgasmo, alchè dissi:” daiii continua Così che sto per venire siiii, siiii, eccomiiiiii, sborrooooo”.
Mentre sborravo mi spinse lo strapon tutto dentro con un colpo secco.
Sborrai tutto a terra, Roberta uscì dal mio culo, mi voltai e con mio stupore vidi che indossava un cazzo di 20/22 cm di lunghezza, e circa 4/5 cm di circonferenza, con una cintura legata in vita.
Mi prese per i capelli, e mi disse:” troia succhiami il cazzo, mi fece inginocchiare e subito mi mise il cazzo finto in bocca tenendomi la testa con le mani e spingerla avanti e dietro.
Dopo qualche succhiata lo sfilò dalla bocca, mi prese per i capelli dietro la nuca e con movimento deciso mi spinse la testa verso la mia sborra, dicendomi:" leccala Troia, pulisci il pavimento non voglio vedere nemmeno una goccia muoviti cazzo”.
Non riuscivo ad oppormi e la leccai tutta, Pulendo fino a l'ultima goccia.
Roberta soddisfatta, disse:” bravo, vedo che sei molto ubbidiente, sarai il mio schiavetto, che userò a mio piacimento, bravo, da oggi ogni mese verrai da me qui in studio, e ti userò come meglio credo, ok!”.
Io annuì, ero sfinito, avevo lo sfintere dolorante, ma per la verità non avevo mai goduto in quel modo così tanto.
La dottoressa mi fece rivestire e mi disse che ci saremmo rivisti fra un mese, alla solita ora, per essere l’ ultimo paziente, e mi mandò via baciandomi in bocca.
Io ero già in trepidazione aspettando che arrivasse quel giorno.
All'età di 49 anni feci un primo controllo dall'urologo in ospedale, tramite mutua.
Il giorno della visita, ero seduto in sala d'attesa aspettando il mio turno,
Mi sentivo molto imbarazzato e preoccupato dal fatto che qualcuno mi mettesse il dito nel sedere.
Devo dire che la visita è stata molto veloce, diciamo che l'imbarazzo di essere “violato” è durato si è no 10 secondi, nemmeno il tempo di preoccuparmi. L'esito fu che avevo la ghiandola un po ingrossata e che avrei dovuto ripetere la visita a distanza di un anno.
Trascorso l'anno, prenotai la visita tramite mutua, sempre al solito ospedale, la prenotazione mi venne assegnata dopo circa 30 gg, per le ore 11.00
Il giorno fatidico, mi alzai verso le 09.00, feci una bella doccia, dopo essermi “liberato”, meglio essere prudenti.
Feci una piccola colazione con due biscotti e un caffè.
Finito di vestirmi, ormai si erano fatte le 10.30, mi avviai verso l'ospedale.
Arrivato in sala d'attesa vi erano due persone prima di me molto più anziane, avevano trà i 65/70 anni.
Ad un certo punto si apre la porta dell'ambulatorio, ne esce un uomo sempre anziano, dietro di lui che lo saluta vi era una dottoressa, si ho detto dottoressa, una donna, alla vista di ciò il mio cuore inizia ad andare su di giri, sgranai gli occhi, che si incrociarino con quelli della dottoressa. Ero imbarazzatissimo, sicuramente anche rosso in viso. Sono sicuro che l'urologa se ne rese conto.
Trà me e me penso “ cazzo una dottoressa mi è capitata”, iniziava la preoccupazione e la vergogna.
Dopo circa 20 minuti, arrivò il mio turno.
Entrato nell'ambulatorio, la dottoressa era seduta alla sua scrivania, aveva all'incirca 40/45 anni, capelli lunghi neri, legati a coda di cavallo, indossava il classico camice bianco da dottore, labbra rosso fuoco, un paio di stivali neri che arrivavano a mala pena sotto il ginocchio, si presentò come Dott.ssa Roberta.
Mi fece accomodare e subito mi chiese il motivo della visita, se avvevo dei disturbi particolari o altro, gli spiegai che un anno prima feci il primo controllo, dove mi venne riscontrato un ingrossamento della prostata. Lei notò subito il mio imbarazzo, non vorrei sbagliarmi ma, mi era sembrato che cercò di nascondere un piccolo sorrisino. Stranamente, mi domandò se quella era stata la prima visita e se avessi sentito male, io risposi che si era srata la prima volta, e di non aver sentito male, anche perchè durò al massimo 10 secondi.
Chiese se avessi fatto una cura o altro, gli risposi di no, che il medico si limitò a dirmi solo di rifare un controllo a distanza di un anno, anche perchè era normale, data l'età.
Roberta si alzò, venne alla mia destra e con voce ferma e decisa disse: “ togliti i pantaloni e gli slip e sdraiati a pancia in giù sul lettino” rimasi imbambolato per circa due, tre secondi dal fatto che mi diede del tu, al che venni subito ripreso da Roberta la quale aggiunse subito “ su, su, tranquillo, vedo che sei molto timido e imbarazzato, con gli uomini come te io sono molto pignola, scrupolosa e attenta, fa come ti ho detto su”. Tolsi le scarpe, i calzini, i pantaloni ed infine e gli slip.
Mi sdraiai a pancia in giù sul lettino, con la coda dell'occhio vedevo Roberta che calzava un paio di guanti in lattice, da un cassetto tirò fuori un barattolo di vasellina, una volta aperto infilò il dito indice e medio all'interno, ne uscirono con una buona dose di vasellina sopra, si avvicinò alle mie spalle e con voce decisa proferì le parole “mettiti in ginocchio, piegato sui gomiti con le gambe un pò aperte e stai rilassato, non stringere l'ano”, io ubbidì subito, ero imbarazzatissimo, sudavo freddo.
Lei iniziò a spalmarmi la vasellina, sull'ano, capì che lo stava facendo con due dita, i movimenti erano lenti e circolatori, ogni tanto infilava il dito medio, prima una falange, poi due e, infine tutto, io senza rendermene conto strinsi l'ano, alchè sentii un paio di schiaffetti sulla chiappa sx, seguite dalle parole: “no, no, non stringere, rilassalo, se no potrebbe farti male”.
Non era facile rimanere rilassato.
Poi iniziavo a sentire il dito che si faceva strada nel mio ano, arrivò fino alla prostata, lì iniziò a spingere e a fare dei movimenti circolatori sulla ghiandola, ad un certo punto Roberta passo il braccio sinistro in mezzo alle gambe, per poi appoggiare la sua mano poco sopra il pube, nel farlo sentivo il mio pene appoggiato all suo braccio.
Mi disse che doveva spingere un po il ventre per sentire bene la prostata, e che con il dito doveva schiacciarla e di non preoccuparmi.
Iniziò a farlo, appena schiacciò la ghiandola, non so come mai, a questa cosa non rimasi indifferente, sentii che avevo un accenno di un’erezione, il mio pene si stava indurendo sul suo braccio.
Roberta se ne accorse, e mi disse subito: “ah, allora non ti sta facendo male vedo, meno male, allora posso essere più accurata e scrupolosa?” Io non riuscì nemmeno a direle di si, ma feci solo un movimento con la testa per dirle si, ero bloccato e stranito, anche perchè quella visita mi stava provocando strane sensazioni. Son sicuro che la Dottoressa se ne rese conto, e la cosa non la lasciava indifferente.
D'un tratto la sua mano sx si tolse dal ventre e mi sentii prendere i testicoli con il pollice e l'indice e li strinse, io ebbi un sussulto, e subito sentì lei dire: “tranquillo, non ti faccio male, è solo per sentire meglio la prostata”.
Il dito nell'ano iniziò a fare dei movimenti come se mi stesse scopando, da uno diventarono due, appena entrati completamente, senza volerlo emisi un mugolio, le dita iniziarono a fare dentro e fuori, con movimenti rotatori veloci, la cosa mi stava procurando uno strano piacere.
Andiamo avanti più di 5 minuti.
Roberta di colpo smise, lasciò i testicoli, sfilò le dita dal mio ano, disse: “ ok scendi, pulisciti e rivestiti, ho finito.
Come se nulla fosse, si sedette alla scrivania, inizio a scrivere una ricetta.
Io dopo essermi pulito mi rimisi gli slip e i pantaloni, e mi sedetti, ammetto che ero rimasto quasi deluso che tutto finì cosi. La Dottoressa mi disse: “in effetti hai la prostata ingrossata, nulla di preoccupante, ti do una cura da fare per un mese, dopodiché verrai di nuovo da me per un controllo, però dovrai venire nel mio studio privato, dove farò un controllo più accurato, con strumentazione, ma dovrai depilarti le parti intime, specialmente l'ano, perchè usando lo strumento i peli possono procurati un po di dolore, ok? ti sta bene?” Anche se mi sembrava stranissimo tale richiesta, ma, mi stuzzicava troppo, gli risposi di sì, che andava bene.
Lei sorrise quasi compiaciuta.
Mentre mi porgeva la ricetta mi disse la data e l'ora della prossima visita.
La sera non resistetti, mi masturbai pensando alla visita “accurata” della Dottoressa.
Arrivò il giorno della visita.
Come lei mi ordinò, andai tutto depilato, sia davanti che dietro.
Giunto davanti allo studio, suona il citofono, il portone si apri in automatico.
Presi l'ascensore per andare al 3° piano. Apri la porta dello studio, mi ritrovai davanti una ragazza che mi disse: “ ben arrivato, si accomodi pure che la dottoressa finisce la visita e poi tocca a lei, tanto lei è l'ultimo paziente ”.
Dopo circa 10 minuti la porta dello studio si aprì ne uscirono un uomo sui 60 anni.
La segretaria mi disse di entrare pure che era il mio turno.
Bussai e chiedendo permesso entrai, subito sentii Roberta dire prego entra pure e accomodati.
Entrato, lei era in piedi davanti alla finestra, e in controluce notai subito che sotto al camice bianco indossava solo l'intimo, e aveva ai piedi un paio di scarpe con tacchi a spillo.
Si girò verso di me e mi disse: “siediti pure, che devo parlare con la segretaria”.
Mentre attendevo, senti che la Roberta disse alla segretaria di andare pure via, tanto questa era l'ultima visita, e che si sarebbe arrangiata da sola.
La segretaria raccolse le sue cose e andò via.
Roberta entrò nello studio, chiudendosi la porta alle spalle, dirigendosi verso un altra stanza dicendomi: “ bene ora siamo soli, possiamo procedere alla visita, vado a lavarmi e disinfettare le mani, siccome la visita sarà accurata, meglio se stai nudo, io arrivo subito”.
Mi spogliai rimanendo nudo e attesi in piedi.
Roberta ritornò, mi guardò dalla testa ai piedi compiaciuta, e mi disse: “bravo vedo che hai ubbidito, ti sei depilato come ti avevo detto, mi piacciono gli uomini che fanno ciò che gli dico, io ho capito subito che te sei così, per questo ti ho detto di depilarti, scommetto che sicuramente ti sei masturbato dopo la Visita del mese scorso, vero?”, io timidamente e con lo sguardo basso, risposii di si.
Lei avanzò verso di me, su avvicinò mettendomi la mano destra sul petto, fece un giro intorno a me osservandomi e strisciando la mano sul corpo, mi vennero i brividi, alchè mi spinse verso il lettino, ma non mi fece stendere, anzi mi mise una mano in vita e l'altra sulla nuca, piegandomi sul lettino. La mano che era sulla nuca iniziò a scendere, dalla nuca passò alla schiena, per poi finire sul mio sedere, con la sinistra aprì un po le natiche, con l'altra iniziò a massaggiarmi l'ano, e subito fu dentro di me, il dito si fece strada nel mio ano, arrivò alla prostata, lì cominciò il movimento rotatorio sulla ghiandola, io cominciavo a sentire una piacevole sensazione, e di conseguenza iniziava l'erezione.
La Dottoressa mi disse:”vedo che la cura ha fatto effetto, la tua prostata si è ridotta ed è più morbida al tatto, e da come hai avuto l'erezione è anche più sensibile, ora è possibile usare lo strumento per ammorbidirla di più”.
Ero eccitatissimo, sia per il massaggio prostatico, sia per come mi trattava.
Ho Scoperto che essere comandato, dominato mi provocava piacere.
Roberta rientrò nell'altra stanza, ma data la mia posizione piegato sul lettino non riuscivo a vederla.
Dopo circa 5 minuti la sentii uscire, si posizionò dietro di me, e stavolta iniziò a lubrificarmi l'ano con la vasellina con due dita, le infilò entrambe dentro di me, inizio a penetrarmi con movimenti rotatori e veloci.
Mentre lo faceva mi disse:” sto rilassando lo sfintere, così posso entrarti con lo strumento, vedrai che all'inizio sentirai un po di male, ma dopo vedrai che passerà”.
Dopo qualche minuto, sfilò le dita, e iniziavo a sentire spingere qualcosa di freddo sull'ano, sentivo che cercava di farsi strada, sentivo l'ano aprirsi e contemporaneamente male, cercavo di ritirarmi, alchè subito Roberta mi prese per i fianchi e con voce decisa mi disse:” fermo! resisti che stà entrando, non opporre resistenza che è peggio, stringi i denti, che poi ti passa, e mi ringrazierai, eccolo stà entrando fermo non muoverti”.
Sentii un forte bruciore è quel strumento entrò tutto di colpo.
Non capivo una cosa, come faceva ad avere le sue mani sui miei fianchi e contemporaneamente a spingere lo strumento nel mio sedere, non feci in tempo a pensarlo, che subito sentii quell'arnese che iniziò a fare avanti e dietro nel mio sfintere mentre mi tratteneva per i fianchi. Il bruciore sparì, e si sostituì con una piacevole sensazione, che mi fece uscire un mugulio di piacere.
Lei lo senti e aumentò Il ritmo dicendomi: “vedo che ti stà piacendo eh! se non lo hai capito ti sto inculando con uno strapon, dimmi che ti piace troietta”, io eccitato e imbarazzato di essere scopato, risposi: “ siii mi piace ciò che mi stai facendo, sono eccitatissimo”.
Roberta era irriconoscibile, mi stava scopando come una furia, usando anche il turpiloquio, “ lo sapevo che eri una troia, lo capito subito, sei proprio una puttana, sentila come sta godendo sta zoccola a farsi inculare, ti sfondo il culo cazzo, ti faccio sborrare inculandoti, sei la mia puttana rotta in culo”, a sentirla così mi mandava in estasi, stavo godendo davvero, non lo avrei mai pensato, ma mi faceva godere troppo, e non riuscii a trattenermi, e cominciai a parlare,” si dai scopami come una puttana, sono la tua puttana, fottimi, fammi sentire troia sottomessa, ohhh siii dai continua che sto godendo!!!".
Mi stava scopando ad un ritmo forsennato, sentivo il mio ano che si apriva sempre più ad ogni affondo.
Con mio stupore, stavo per avere un orgasmo, alchè dissi:” daiii continua Così che sto per venire siiii, siiii, eccomiiiiii, sborrooooo”.
Mentre sborravo mi spinse lo strapon tutto dentro con un colpo secco.
Sborrai tutto a terra, Roberta uscì dal mio culo, mi voltai e con mio stupore vidi che indossava un cazzo di 20/22 cm di lunghezza, e circa 4/5 cm di circonferenza, con una cintura legata in vita.
Mi prese per i capelli, e mi disse:” troia succhiami il cazzo, mi fece inginocchiare e subito mi mise il cazzo finto in bocca tenendomi la testa con le mani e spingerla avanti e dietro.
Dopo qualche succhiata lo sfilò dalla bocca, mi prese per i capelli dietro la nuca e con movimento deciso mi spinse la testa verso la mia sborra, dicendomi:" leccala Troia, pulisci il pavimento non voglio vedere nemmeno una goccia muoviti cazzo”.
Non riuscivo ad oppormi e la leccai tutta, Pulendo fino a l'ultima goccia.
Roberta soddisfatta, disse:” bravo, vedo che sei molto ubbidiente, sarai il mio schiavetto, che userò a mio piacimento, bravo, da oggi ogni mese verrai da me qui in studio, e ti userò come meglio credo, ok!”.
Io annuì, ero sfinito, avevo lo sfintere dolorante, ma per la verità non avevo mai goduto in quel modo così tanto.
La dottoressa mi fece rivestire e mi disse che ci saremmo rivisti fra un mese, alla solita ora, per essere l’ ultimo paziente, e mi mandò via baciandomi in bocca.
Io ero già in trepidazione aspettando che arrivasse quel giorno.
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