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ONLY FANS


Quello che sto per raccontarvi è una storia vera. A dire il vero, all’inizio ero intenzionato a tenerla nascosta, ma poi ho cambiato idea. Sì, perché certe cose, se te le tieni dentro, rischi solo di farti del male. Questa mia storia è talmente assurda da non sembrare affatto vera, ma fidatevi, lo è eccome.
Dopo giorni a riflettere sul da farsi, alla fine ho deciso che sarebbe stato piacevole raccontarla a tutti voi. E non solo piacevole, ma ho pensato anche di metterla su un sito dove tutti potessero leggerla e dare la loro opinione. Sì, vorrei davvero sapere cosa avreste fatto al mio posto. Ora non voglio dilungarmi troppo, passiamo ai fatti: è arrivato il momento di raccontarvi tutto.
Mi chiamo Jack. Beh, chiaro, non è il mio vero nome, ma chiamatemi Jack, mi piace, mi fa sentire un po' come un divo hollywoodiano, tipo quei duri dei film. Beh, lasciamo stare, non è il caso mio. Sono un ragazzo di circa quarant’anni, di bell’aspetto, ma non ho la tartaruga, per intenderci, non sono palestrato. Sì, lo so che direte "e che c’entra?" Beh, c’entra eccome, ma lasciatemi raccontare nei dettagli, così capirete dove voglio andare a parare.
Sono sposato da circa dieci anni con una bella donna, bionda e formosa, e devo dire che con lei mi trovo bene. Ci vogliamo bene, facciamo l’amore spesso, e questo è un punto davvero importante, un anello fondamentale della nostra relazione, credetemi.
Tutto tra di noi va alla grande, tranne il fatto che circa sei mesi fa abbiamo perso entrambi il lavoro, e la cosa chiaramente ci ha messo davvero in difficoltà. Abbiamo cercato, ma niente, nulla che ci desse una stabilità economica. Quindi abbiamo pensato di tirare su qualche soldino facendo qualcosa di diverso, e come si sa, grazie alla tecnologia, abbiamo trovato una possibile soluzione: “OnlyFans”.
Ebbene sì, ci siamo cascati anche noi. Ho meglio, mia moglie Sara. Lei si chiama davvero così, ma non è un problema, anche se lo venite a scoprire, tanto la trovate sulla piattaforma tanto famosa.
Abbiamo iniziato con qualche spogliarello, o meglio, Sara ha iniziato a spogliarsi per gioco, inizialmente con una maschera, poi ha deciso di toglierla, rischiando di essere riconosciuta. Ma se ci pensate bene, non abbiamo più colleghi, abbiamo cambiato città, ci siamo spostati nella provincia di Milano, dove non conosciamo nessuno. Quindi abbiamo convenuto che non ci fosse nessun reale rischio di essere riconosciuti da qualcuno dei nostri amici, anche perché, francamente, ne abbiamo pochi.
La cosa che abbiamo notato è che, fin dalla sua prima apparizione, Sara ha avuto subito un grande seguito, probabilmente perché è davvero una bella donna. Fisico giunonico, grande seno, una quarta, quasi quinta naturale, vita stretta, fianchi abbastanza larghi ma sodi, un bel sedere e caviglie molto fini. La sua peculiarità è che ha il monte di venere ricoperto di fili d’oro, che è una cosa veramente rara.
I nostri video non erano dei veri e propri spogliarelli, in quanto spesso lei si fermava con l'intimo. Iniziava con il cappotto e finiva solo con il reggiseno e le mutandine. Poi dava un bacio alla telecamera. In realtà, baciava me. Scordatevi di avere voi il centro dell’attenzione, perché i video, Sara in realtà, li faceva solo per me.
Sin dai primi video abbiamo riscontrato una presenza importante di visitatori, il che ci ha portati a riflettere.
«Sara, questo mese abbiamo incassato circa duemila euro dai tuoi video, solo con qualche spogliarello… non è male, vero?» le dissi, sperando di vederla entusiasta per il successo.
«Direi che non è affatto male, caro. Ma… non ci sarebbe un modo per guadagnare un po’ di più?» rispose lei, sorridendo con quell’espressione infantile che le si dipingeva sul volto.
La guardai un po’ perplesso, cercando di capire dove volesse andare a parare.
«Cosa intendi… vuoi fare dei “privé”?»
Per “privé” intendevamo dei video esclusivi, riservati solo a chi si abbonava pagando una cifra maggiore.
«Sì, penso che sia giunto il momento… che ne dici, Jack? Potrei spogliarmi completamente, ma solo per chi paga di più. Proviamo?»
Ammetto che ero euforico. L’idea di vederla nuda davanti alla mia telecamera mi eccitava parecchio, e poi… che rischio c’era? Eravamo al sicuro, in casa nostra.
Così iniziammo la nostra prima conference privata.
Lei si presentò al pubblico, iniziò lo spogliarello: si tolse il cappotto giallo, poi la camicia, la gonna… il tutto seguendo il ritmo di una canzone pop. Poi, all’improvviso, si avvicinò alla telecamera e disse:
«Bene, se volete vedere qualcosa di più, vi aspetto tra poco sul mio canale privato. Ci siamo capiti, è solo per pochi eletti.»
Interruppi la registrazione per poi riavviarla collegandomi al canale privato.
Rimasi scioccato: circa cinquecento persone si erano collegate in diretta, tutte impazienti di vederla nuda. Alcuni chiedevano perfino di partecipare in video, mettendoci la faccia.
All’inizio ci opponemmo: non volevamo interagire con nessuno. Così Sara si limitò a togliersi il top. Tra mille like e commenti, mostrò il suo bel seno e poi si sfilò anche gli slip, facendo impazzire la rete.
Si voltò, salutò i suoi fan e li invitò alla prossima diretta.
Quando spegnemmo la telecamera, ci accorgemmo dell’incasso: circa mille euro in una sola serata.
«Incredibile, Sara! Hai fatto girare la testa a un sacco di persone.»
«Davvero? E dimmi… cosa dicono di me? Sono curiosa.»
«Uno ha scritto che ha passato tutta la diretta col pisello in mano e gli occhi strabuzzati. Dice che sei la figa più bella della rete.»
«Che scemo! Ma sei serio?» chiese ridendo.
«Sì!» dissi, invitandola a vedere il video insieme sul mio computer.
Eravamo eccitati e anche un po’ imbarazzati dal successo della serata.
«Cavolo… non me lo aspettavo. E adesso? Che facciamo?» mi chiese.
«Te la senti di continuare con le call private?»
«Sì,» rispose lei, guardando soddisfatta il bottino della serata sullo schermo.
«Sai che molti vogliono di più, vero? Qui iniziano a chiedere di partecipare attivamente… vogliono cose un po’ più spinte.»
«Non so… forse possiamo provare con una, e vediamo come va.»
Quella sera facemmo l’amore eccitati e affamati l’uno dell’altra. Lei sembrava davvero infoiata. Me lo succhiò per dieci minuti, poi, insaziabile, si sedette sul mio cazzo e si lasciò penetrare con una foga mai vista. Venimmo quasi insieme. Fu fantastico.
Quell’eccitazione, frutto di quell’esperienza, mi spinse a organizzarle una nuova call privata con partecipazione attiva.
In una sola serata, Sara fece tre spettacoli per utenti privati: alcuni si collegarono in video, altri solo con l’audio. Ognuno aveva la sua preferenza e faceva richieste precise.
Un certo Giovanni le chiese semplicemente di masturbarsi. All’inizio lei era imbarazzata, ma poi, vedendo quell’uomo grasso masturbarsi con un pene minuscolo, iniziò la sua performance. Alla fine della call rise e mi disse che per eccitarsi aveva dovuto pensare a me, ovviamente.
Altri le chiesero solo di ballare, mentre uno volle che si schiaffeggiasse il sedere. Lei lo fece. Alla fine della serata, incassammo circa tremila euro: un record, che mi spinse a farle una proposta.
«Sara… ho pensato che potremmo fare qualcosa di più. Ma non so se dirtelo.»
«In che senso? Cosa potremmo fare più di quello che sto già facendo?»
«Ho fatto una ricerca in merito e sono arrivato alla conclusione che, se vogliamo davvero fare il botto e guadagnare cifre importanti, dobbiamo scopare in diretta. Ora sei praticamente una star, e credo che sia giunto il momento di farlo.»
Lei mi guardò, poi scoppiò a ridere come un’oca.
«Ma sì, perché no? Dai, possiamo provare e vediamo come andrà a finire. Probabilmente saremo così coinvolti che sarà un bel vedere, che ne pensi?»
Fu così che iniziammo il nostro primo video.
Lei si spogliò, poi si avvicinò a me, mi tolse camicia e pantaloni e mi fece un servizietto in diretta. L’esito non fu esattamente quello sperato: forse qualcosa non aveva soddisfatto i nostri fan… o meglio, i suoi fan.
«Guarda che scemo questo» dissi io.
«Dai, fammi vedere» mi disse lei, sedendosi sulle mie ginocchia accanto a me. Al solo contatto con le sue cosce nude ebbi un’erezione immediata.
«Wow, ma sei ancora eccitato? Certo che questa storia ti eccita parecchio» disse, muovendosi su e giù per stimolarmi.
«Questo stronzo dice che non ho la tartaruga e che vorrebbe vederti scopare con uno serio. Che stronzo!» aggiunsi.
Lei rise. «Ma dai, caro… sono solo invidiosi, è normale, lo sai.» Poi si allungò verso di me e mi baciò.
«Senti quest’altro: “Vorrei vederti fare una sega a Palo di Ferro, sarebbe una serata da record di ascolti secondo me.”»
«Ma chi è questo Palo di Ferro?» chiese lei curiosa.
Andai subito a cercarlo su OnlyFans e lo trovai: un tipo muscoloso dell’Est, con un membro grosso e duro che sembrava davvero di ferro.
«Oh mio Dio, ma questo fa paura… ce l’ha davvero grosso!» rise.
Quella sera la passai a riflettere su tutta la situazione. Alla fine, ebbi il coraggio di contattare Palo di Ferro.
Lui, molto gentile, accettò la mia proposta. E così cominciai il mio casino. Ahimè, forse sarebbe stato meglio starsene buoni e fermi, ma io decisi di andare oltre. La sera prima dell’evento decisi di avvisare Sara.
«Devo dirti una cosa… sai, ma non vorrei che te la prendessi. Se non ti va, mando tutto all’aria e continuiamo come se nulla fosse.»
«Che cosa mi nascondi, Jack?»
«Ho pensato di fare una sorpresa ai tuoi fan.»
«Che tipo di sorpresa?»
«Ho pensato di puntare all’incasso da record.»
«Di che cifre parliamo, caro?»
«Di ventimila euro in una sola sera. Ti sembrano pochi?»
«Cosa?! Ma sono cifre incredibili! Ma cosa dovrei fare che non ho già fatto?»
«Ho pensato di invitare in trasmissione Palo di Ferro, sai… il tizio che tutti esaltano.»
Lei mi guardò sconvolta. «Ma che cazzo stai dicendo? E perché lo avresti invitato?»
«Ho pensato che la sua presenza avrebbe giovato al nostro business.»
«Tu sei pazzo. E cosa dovremmo fare insieme?»
«Senti… nulla di che. Al massimo gli fai una sega. Pensa a ventimila euro, cazzo.»
Lei si allontanò, si mise una mano sulla fronte e si sedette sul letto.
«No, questo mai. Non mi chiedere cose di questo tipo. Non ho mai preso in mano il cazzo di nessuno a parte il tuo da quando ti conosco. Non puoi chiedermi questo, Jack.»
«Ok, ok. Ma ormai l’ho invitato. Che faccio, lo mando via? Almeno conosciamolo… poi gli diciamo che non se ne fa nulla.»
«Sei un idiota, Jack. Adesso questa cosa te la risolvi da solo.»
Proprio mentre stava concludendo la sua arringa, il campanello suonò. Andai alla porta e tornai con Palo di Ferro, che molto educatamente fece la sua entrata nella sala di casa nostra, dove tenevamo le riprese, e si avvicinò a mia moglie Sara, stringendole la mano.
«Sara, per me è un onore conoscerla. Lei è una star, e mi piacerebbe davvero partecipare a un suo video. Sono sicuro che potremmo ottenere un grande successo.»
Sembrava davvero un bravo ragazzo: bel sorriso, educato e pronto a fare qualsiasi cosa per Sara.
«Ecco, io non so… non credo di essere pronta. È stata un’idea di mio marito, che tra l’altro non mi ha nemmeno avvisato… ecco, io…»
«Non si preoccupi. Sarà solo una partecipazione, non dovremo fare nulla se lei non vuole.»«Ok, stando così le cose…» gli rispose lei.
Iniziammo il video.
Sara presentò la guest star della serata: Paolo Di Ferro, che fece il suo ingresso con sicurezza e un sorriso smagliante. Lei lo intervistò brevemente, scherzando sul suo soprannome e sulla curiosità che aveva suscitato nel pubblico. I fan andarono in visibilio, riempiendo la chat di cuori ed emoji. Alcuni iniziarono subito a chiedere uno spogliarello in diretta da parte di entrambi. Sara esitò. Non era convinta, ma alla fine, sotto la pressione dei fan e con uno sguardo d’intesa verso di me, annuì.
Palo iniziò a spogliarla con delicatezza e professionalità. All’inizio lei sembrava ssere un po’ rigida, ma poi si rilassò, lasciandogli togliere la camicetta e la gonna, rimanendo così in un raffinato completo intimo di pizzo di Victoria's Secret.
La cosa che mi colpì fu che i suoi capezzoli erano turgidi, un segnale inequivocabile del suo stato d’eccitazione. Si intravedevano netti attraverso il pizzo, ben in evidenza. Poi fu il turno di Palo: si lasciò spogliare da Sara, che gli tolse la maglietta e i pantaloni, lasciandolo in boxer. Il pubblico esplose. I like e le visualizzazioni salirono vertiginosamente, superando le diecimila in pochi minuti. Feci un cenno d’approvazione a Sara, che mi rivolse un sorriso complice. Un fan chiese a Palo se poteva togliere il top a Sara.
Lei, inizialmente, fece segno di no, portando l’indice davanti alla telecamera. Ma ci fu una vera e propria insurrezione: molti si arrabbiarono, altri iniziarono a premere nei commenti. Io, restando fuori dall’inquadratura, unii le mani in un gesto di preghiera.
Sara mi guardò, sospirò, e alla fine annuì.
«Ok… va bene. Ma solo per i miei fan.»
Poi si voltò verso di me e mi fece un gesto con l’indice alzato, come a dire: “Attento, mi fido di te”.
Palo si avvicinò a Sara, mentre lei gli lanciava uno sguardo furbo, accennando un sorriso e facendo con la mano un gesto come per dire: “Comportati bene, o ti becchi uno schiaffo”.
Lui le slacciò il reggiseno con naturalezza, lasciandolo cadere a terra. Lei, d’istinto, si coprì il petto con le braccia.
«Spettacolo…» sussurrò Palo, sorridendo con tono complice.
Sara, infine, abbassò le braccia e mostrò i seni al suo pubblico, cercando di mantenere un’aria disinvolta, anche se nei suoi occhi si leggeva un velo d’imbarazzo.
Un fan chiese a Sara di togliersi anche gli slip, ma lei fece cenno di no con la testa.
«No, davanti a Palo meglio non fare queste cose», disse lei sorridendo, anche se si vedeva chiaramente che era imbarazzata.
«Perché mai?» chiese lui, quasi sorpreso da quell'affermazione.
«Non ti fidi di me?»
«Certo che mi fido, ma ecco… non vorrei che si spingessero oltre con le richieste. Sai, insomma… io non ho intenzione…»
Lui si avvicinò e, con garbo, la prese per mano e la attirò verso di sé, abbracciandola con delicatezza.
«Posso?» chiese educatamente.
“Certo che puoi” lui le prese i bordi degli slip e li abbasso mostrando al pubblico il pube d’ora di sara che l'aveva resa famosa, poi Palo con molta disinvoltura le accarezzo il pube sorridendo.
«Ehi, che stai facendo?»
«Perdonami, è che tutti si chiedono se siano tinti o meno… e devo dire che non sono tinti.»
«Certo che no, ovviamente» disse lei.
Lui gli accarezzò ancora il pube e io riscontrai che i capezzoli di Sara ora erano enormi, lei si lasciò accarezzare e anzi si sporse in avanti inarcando i fianchi come a dimostrare che il suo manto fosse davvero d'oro
Era eccitata glielo vedeva negli occhi
Ora tooca a te scrisse un fan.
Lei fece segno di no e si allontanò, prese la sua camicia e si rivesti.
“Mi spiace ma non posso andare avanti” la call finisce qui.
Poi un fan le scrisse che lei non aveva il coraggio di andare oltre, oppure che era tutta una farsa.
Io le dissi: “Sara rischaimo di perdere tutta la credibilità che ti sei costruita, ma sta a te decidere cosa fare”
Sara si allontanò sembrava nervosa e scontrosa.
Palo si avvicò a lei e le disse qualcosa all’orecchio.
Lei rimase ferma e poi si girò verso di me.
“Sei sicuroc he vuoi che vada avanti? non è che poi te ne pentI.”
Io sorrisi, ma che dici sei bravissima sei una star Sara.
“Ok allora facciamolo proseguiamo", lei si inginocchio davanti a Palo e gli afferro con iil police e l’indice di entrambe le mani i lati del boxer di Palo e poi disse:
“hoooooooooooo, hooooooooooo,“ creando suspance e facendo anche un po’ finta di non comprendere la situazione, poi all'improvviso gli tirò giu gli slip e il palo di Palo schizzó fuori con tutta la sua forza.
Sara rimase impietrita con una mano in bocca mentre osservava il cazzo di Palo puntato, nella sua splendida erezione, verso di lei.
Palo era immobile con le mani sui fianchi mentre sventolava l’arnese davanti agli occhi di Sara la quale non smetteva di osservare il membro duro di Palo
Un fan le chiese di toccarlo e di dire se davvero era cosi duro come molte sostenevano
Sara fece segno di no con la testa poi si alzò e disse a Palo
“Ok la call finisce qui questa sera.”
Ci fu un boato seguito da una serie di esclamazioni dei fans arrabbiati.
“Che fai sei matta”,dissi, “devi solo toccarglielo non devo fare altro Sara, poi concludi la serata.”
“Ok allora se vuoi che lo faccio, lo faro peggio per te”, disse lei arrabbiata
Si inginocchiò e con la punta dell dita glielo tocca, Palo fece un passo avanti e il suo glade fini sulla labbra di Sara
“Ma che fai sei matto”.
Sara si alzò si pulì le labbra e disse al pubblico. “Si ce l’ha duro come il ferro, per poco non mi spaccava le gengive.”
La serata finì così con Sara che si rivestiva e Palo che ci salutava.
Sara rimase arrabbiata con me per circa una settimana poi all’improvviso venne da me e mi disse: “Ci ho pensato chiama Palo e digli che facciamo il bis credo che questa volta faremo un boom di ascolto."
Io fui preso alla sprovvista.
"in che senso? Vuoi davvero che lo chiami?”
“Certo che devi se vogliamo facciamolo ma sarà solo un privé e solo una masturbazione al massimo ok?” Anzi chiamala serata masturbo che ne dici?”
“Ok” dissi io “Ma toglimi una curiosità cosa ti ha detto nell'orecchio Palo per convincerti a spogliarti davanti a lui e a togliergli i suoi vestiti?”
“Vuoi saperlo davvero?”
“Si certo.”
“Mi ha detto che morivo dalla voglia di vederglielo, di sentire quanto fosse duro”.
“E tu che hai risposto?”
“Che morivo dalla voglia".

Sara si preparò per l'evento storico, avevamo il boom degli ascolti, il piu alto mai registrato su only fans.
Quando Arrivò Palo lui si spogliò ce l'aveva già duro, e Sara fece altrettanto, i due si misero seduti a fianco sul letto e iniziammo la call.
Dopo pochi minuti ci fu una richiesta di privé di diecimila persone, eravamo sui centomila euro, a quel punto dissi a Sara che non poteva più tirarsi indietro, lei fece cenno che era pronta e asseri muovendo il capo su e giu.
Un fan le chiese di afferrare il membro di Palo e di mostrarlo alla telecamera, le si bloccò, rimase per qualche secondo in silenzio.
Io le dissi” Ma che fai?”
Lei si giro di scatto verso di me e mi mostró l’indice poi si abbassò e si mise in ginocchia davanti a Palo le afferrò con impeto il membro con due mani, era così lungo che la cappella le usciva fuori per un'altra mano abbondante.
“Che duro” disse e di pietra e lo mostrò alla telecamera , ci giocò per qualche secondo, lo sollevò e glielo accarezzò le palle. Sono grosse anche queste poi sorrise incrociando lo sguardo soddisfatto di Palo.”
lui si lasciò fare per qualche istante, poi si alzò all'improvviso, prese Sara in braccio e la appoggio sul letto dove lei rimase in ginocchio, lui si mise al suo fianco e prese la mano di Sara e se la portò sul membre, lei glielo afferrò con forze e iniziò a a mstrurbalo.
lo stesso fece Palo, che le inserì due dita nella fessura ricoperta d'oro di Sara, i due andarno avanti a maturbarsi a vicenda senza parlare per circa dieci minuti quando alla fine entrambi vennero insieme.
Palo ebbe dei fiotti abbondanti e Sara per tutto il tempo non smise dii stringere il suo cazzo con la mano sinistra.
Alla fine mentre Sara veniva…, a proposito Sara ha un dono lei quando raggiunge l’orgamso e in perenne eccitazione e ci rimane per quasi due minuti nel quale urla e gode come una posseduta.
Sara era in estasi, Palo le presa la testa e la fissò. lei aveva la bocca spalancata e muoveva la lingua, lui le afferrò con le labbra la lingua e la baciò, i due si morsero le labbra a vicenda mentre Sara incinó il basso ventre in avanti e venne,, era completamente bagnata ed eccitata, in quei due minuti erano attaccati l’uno con l'altra.
Sara era ormai piegata in avanti, con il basso ventre all'insù con le dita di Palo incastrare nella vulva, lei veniva senza fermarsi, forse anche cinque volte di fila
Alla fine lei si lascio abbanadere sul letto mentre io ero incredulo.
“Sei uno spettacolo Sara, da far impazzire, la tua figa d’oro e meravigliosa sarebbe bello poterla assaggiare"
“Grazie Palo, ma per oggi basta, direi che ci siamo spinti oltre.”
Avevamo il record di ascolti, al che le io mi avvicinai a Sara e le disse all’orecchio.
“Ok allora la finiamo qui o vuoi fargli un pompino, avremmo sicuramente un successo pazzesco se ora dicessi di si.”
“No, ma che si pazzo gli ho fatto una sega e lui mi ha masturbato, ci siamo anche baciati direi che può bastare.”
Ma mentiva, aveva i capezzoli duri e non smetteva di toccarsi la passera, era voglisoa e non riusciva a controllarsi
“Sei sicura cara?”
“No che non lo sno, che scemo che sei, certo che mi va. non faccio altro che pensare al suo cazo, ma tu che dirai?”
“Sei una star adesso, io non dirò nulla, faccio i video e sei tu che devi decidere cosa vuoi fare.”
“Vedi coma mi pulsa la figa, ho voglia di quel palo, ti prego perdonami se puoi ma io glielo devo succhaire e ora, cazzo, maledetto il giorno che t'ho detto di si.”
“Ok vai allora che aspetti?”
"Lei si girò, si mise in ginocchio cominciò a succhaire il glande di Palo, era inebriata, solo con la bocca e la lingua, ne ingoiò quasi la metà, Palo si sporgeva in avanti e lei non indietreggiava muovendo su e giù la testa senza tregua.
Poi Palo le fece alzare, la afferrò di peso e la girò con il culo in aria e le succhiò letteralmente la figa.
Li gli agguantò il cazzo e insieme iniziano a succhiarsi le parti intime mentre lui stava in piedi davanti alla telecamera
Andarono avanti un quarto d’roa senza tregua erano infoiati e senza pietà, alla fine Palo si lasciò cadere sul letto sfinito mentre Sara godeva come al suo solito mentre non smetteva di succhiare il cazzo di Palo.
Lei si girò dalla parte di Palo, fece un passo avanti e gli saltò sul cazzo era seduta sopra il suo membro, mentre si conficca letteralmente nella sua figa.
“Oh com'è duro, come godo, non smettere ti prego. “
Lui lea schiantó di copi che andavano rigorosamente a segno e che la lasciarono tramortita.
Il pubblico era in visibilio, mentre Sara urlava e godeva.
Fu il record storico.
Palo alla fine tirò fuori il cazzo e venne innaffiando parte del culo di Sara.
Fu una serata da incasso, record storico per only fans
A video terminato io non smisi di registrare, Palo si inculava in piedi mia moglie con una foga mai vista e lei si lasciava scopare con desiderio e passione.
Andarono avanti credo per un ora senza tregua.
Quando finalmente si lasciarono esausti, io le dissi che poteva spendere di fare video da quel giorno stesso
Lei mi sorrise poi mi fece segno di avvicinarmi a lei
Io misi l’orecchio vicino alla sua bocca, le lasciva mi leccó i lobi e mi disse:
“Sei matto, io voglio scopare così ogni giorno.”
Ora capite in che casino mi sono messo. Credo di aver esagerato. Non avrei dovuto insistere. Che cosa ne pensate vi prego ditemi la vostra opinione.

scritto il
2025-04-25
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