Io e il mio professore dell'università 2
di
horny_princess
genere
etero
parte due della storia pubblicata ieri, grazie per i commenti, mi fa piacere sapere cosa ne pensate :)
il tragitto in taxi non so se sia stato più imbarazzante o carico di energia sessuale. ci eravamo appena visti le parti più intime di noi, ma non ancora del tutto nudi. non ci eravamo mai relazionati fuori dalle aule, quindi è stato strano incontrarsi esternamente, con l'intenzione di fare sesso poi!
in generale è stato gentile, ha pagato il taxi e mi ha fatto salire al suo appartamento. mentre salivo le scale dietro di lui non riuscivo a fare a meno di guardargli il culo. non mi sono neanche chiesta se sia sposato, fidanzato o viva con qualcuno, non ho visto una fede, ma credo non sia poi così importante al momento.
gira la chiave nella serratura ed ecco che la porta si apre. accende la luce. è un bell'appartamento, ciò che vedo è un ordinato salotto e un bel divano blu accostato al muro sulla mia destra. una parete divide la visuale, sul lato destro di essa, davanti al divano, c'è un televisore, dall'altro lato c'è una cucina con un bel bancone in marmo.
magari ha un coinquilino o una coinquilina, chissà.
l'eccitazione di quando eravamo in aula nel tragitto verso casa sua è andata un po' scemando, quindi bisogna fare qualcosa per riaccederla. lo vedo andare in una stanza che si trova lungo un piccolo corridoio dietro alla cucina. mi chiedo cosa stia facendo, forse va a prendere i preservativi. come immaginavo, eccolo che torna con una scatola di preservativi in mano.
noto che accanto al divano c'è una lampada, così la accendo e spengo la luce principale, per fare atmosfera.
appoggia i preservativi accanto alla lampada e si avvicina a me. siamo in piedi uno di fronte all'altra e solo guardandoci negli occhi e sentendo la poca distanza che ci separa l'eccitazione torna come non fosse mai andata via. sento la sua grande mano calda che mi tocca un fianco, è piacevole. poi con anche l'altra mano prende l'estremità della mia maglietta nera attillata e, capovolgendola, me la sfila. scoprendo il mio seno pallido ed i miei capezzoli turgidi, facendo riflettere i piccoli zirconi che sono incastonati nei miei piercing alla luce calda della lampada. mi sfiora con le dita e poi con l'intera mano mi afferra un seno, si avvicina con la bocca e lo lecca. prima dolcemente, poi con più avidità. gira intorno al mio capezzolo con la punta della lingua ed io innarco la schiena e porto il petto in avanti. questo gli fa capire che mi piace e che ne voglio di più.
comincia a succhiarlo e poi, tenendo sempre quel seno nella mano, passa a succhiare l'altro. sono così eccitata, gli metto una mano sulla nuca e una sulla spalla. dopodiché lui afferra con i denti il capezzolo che già aveva tra le labbra. lo ha leggermente morso. la mia schiena si inarca ancora di più e butto la testa indietro, facendomi scappare un forte gemito.
si stacca dal mio seno e mi guarda. ecco di nuovo quello sguardo compiaciuto e quel sorrisetto.
adesso tocca a me sfilargli il maglione e la maglietta. ha il petto peloso e ci passo le mani, per poi spingerlo leggermente verso il divano. mentre lui indietreggia ancora un po' mi sfilo da sola i pantaloni e lui fa lo stesso, togliendosi anche i boxer neri. si siede sul divano e allunga una mano verso il pacco di preservativi, prendendone uno. mentre io mi sfilo anche le mutandine nere in pizzo lui se lo infila.
mi avvicino a lui, che siede sul bordo del divano e mi metto a cavalcioni su di lui. lo guardo fisso negli occhi e sorrido maliziosamente, per poi mettere la punta delle mie dita in bocca e successivamente portarle all'entrata della mia figa.
alzo il bacino abbastanza da avvicinare l'entrata alla punta del suo pene e piano piano lascio che il mio peso corporeo aiuti a far entrare quel cazzo così grosso dentro di me. le sensazioni sono tantissime, sento man mano la pressione sulle mie pareti vaginali e sento che si fa spazio al mio interno. è un misto di godimento e dolore, cosa che non mi dispiace.
una volta arrivato fino in fondo comincio a fare su e giù facendolo entrare e uscire. prima lentamente, per far abituare la mia vagina alle sue dimissioni e poi sempre più velocemente. ho le gambe attorcigliate attorno a lui e lui mi fa scorrere le mani sui lati delle cosce per poi metterle sul mio culo per aiutarmi ad avere una spinta verso l'alto. in questa posizione ho il suo viso ad altezza petto. guarda in alto, verso il mio viso e poi guarda le mie tette, che si muovono a ritmo dell'amplesso, come anche i miei gemiti.
in alcuni momenti noto che il suo sguardo punta dietro di me. con questa luce è possibile vedere i nostri movimenti riflessi sullo schermo della televisione, penso stia guardando quello. giro per poco tempo la testa per vedere se è così e vedo la mia schiena riflettere vividamente, così come il mio culo. mi rigiro e lo guardo negli occhi.
il mio pube peloso si struscia sulla parte bassa della sua pancia, questo leggero attrito mi fa sentire una sensazione fantastica a livello del clitoride.
il mio respiro si fa affannoso ed anche il suo. sento che sto per venire e gli dico di aumentare la velocità. gemo poco silenziosamente e spero che nessun vicino si venga a lamentare proprio ora. le sue mani mi stringono forte le natiche e non riesco più a trattenermi. il corpo comincia a tremare, la schiena è innarcata più che mai e la mia testa è completamente buttata all'indietro. urlo fortissimo. sono venuta.
mi fermo qualche secondo per riprendere il fiato e ci baciamo appassionatamente. mi mette una mano dietro la nuca, tra i capelli, ed una sul lato del mio viso. mi copre tutta la guancia con quella mano.
lui non è ancora venuto e non sembra ancora molto stanco, quindi voglio continuare.
il tragitto in taxi non so se sia stato più imbarazzante o carico di energia sessuale. ci eravamo appena visti le parti più intime di noi, ma non ancora del tutto nudi. non ci eravamo mai relazionati fuori dalle aule, quindi è stato strano incontrarsi esternamente, con l'intenzione di fare sesso poi!
in generale è stato gentile, ha pagato il taxi e mi ha fatto salire al suo appartamento. mentre salivo le scale dietro di lui non riuscivo a fare a meno di guardargli il culo. non mi sono neanche chiesta se sia sposato, fidanzato o viva con qualcuno, non ho visto una fede, ma credo non sia poi così importante al momento.
gira la chiave nella serratura ed ecco che la porta si apre. accende la luce. è un bell'appartamento, ciò che vedo è un ordinato salotto e un bel divano blu accostato al muro sulla mia destra. una parete divide la visuale, sul lato destro di essa, davanti al divano, c'è un televisore, dall'altro lato c'è una cucina con un bel bancone in marmo.
magari ha un coinquilino o una coinquilina, chissà.
l'eccitazione di quando eravamo in aula nel tragitto verso casa sua è andata un po' scemando, quindi bisogna fare qualcosa per riaccederla. lo vedo andare in una stanza che si trova lungo un piccolo corridoio dietro alla cucina. mi chiedo cosa stia facendo, forse va a prendere i preservativi. come immaginavo, eccolo che torna con una scatola di preservativi in mano.
noto che accanto al divano c'è una lampada, così la accendo e spengo la luce principale, per fare atmosfera.
appoggia i preservativi accanto alla lampada e si avvicina a me. siamo in piedi uno di fronte all'altra e solo guardandoci negli occhi e sentendo la poca distanza che ci separa l'eccitazione torna come non fosse mai andata via. sento la sua grande mano calda che mi tocca un fianco, è piacevole. poi con anche l'altra mano prende l'estremità della mia maglietta nera attillata e, capovolgendola, me la sfila. scoprendo il mio seno pallido ed i miei capezzoli turgidi, facendo riflettere i piccoli zirconi che sono incastonati nei miei piercing alla luce calda della lampada. mi sfiora con le dita e poi con l'intera mano mi afferra un seno, si avvicina con la bocca e lo lecca. prima dolcemente, poi con più avidità. gira intorno al mio capezzolo con la punta della lingua ed io innarco la schiena e porto il petto in avanti. questo gli fa capire che mi piace e che ne voglio di più.
comincia a succhiarlo e poi, tenendo sempre quel seno nella mano, passa a succhiare l'altro. sono così eccitata, gli metto una mano sulla nuca e una sulla spalla. dopodiché lui afferra con i denti il capezzolo che già aveva tra le labbra. lo ha leggermente morso. la mia schiena si inarca ancora di più e butto la testa indietro, facendomi scappare un forte gemito.
si stacca dal mio seno e mi guarda. ecco di nuovo quello sguardo compiaciuto e quel sorrisetto.
adesso tocca a me sfilargli il maglione e la maglietta. ha il petto peloso e ci passo le mani, per poi spingerlo leggermente verso il divano. mentre lui indietreggia ancora un po' mi sfilo da sola i pantaloni e lui fa lo stesso, togliendosi anche i boxer neri. si siede sul divano e allunga una mano verso il pacco di preservativi, prendendone uno. mentre io mi sfilo anche le mutandine nere in pizzo lui se lo infila.
mi avvicino a lui, che siede sul bordo del divano e mi metto a cavalcioni su di lui. lo guardo fisso negli occhi e sorrido maliziosamente, per poi mettere la punta delle mie dita in bocca e successivamente portarle all'entrata della mia figa.
alzo il bacino abbastanza da avvicinare l'entrata alla punta del suo pene e piano piano lascio che il mio peso corporeo aiuti a far entrare quel cazzo così grosso dentro di me. le sensazioni sono tantissime, sento man mano la pressione sulle mie pareti vaginali e sento che si fa spazio al mio interno. è un misto di godimento e dolore, cosa che non mi dispiace.
una volta arrivato fino in fondo comincio a fare su e giù facendolo entrare e uscire. prima lentamente, per far abituare la mia vagina alle sue dimissioni e poi sempre più velocemente. ho le gambe attorcigliate attorno a lui e lui mi fa scorrere le mani sui lati delle cosce per poi metterle sul mio culo per aiutarmi ad avere una spinta verso l'alto. in questa posizione ho il suo viso ad altezza petto. guarda in alto, verso il mio viso e poi guarda le mie tette, che si muovono a ritmo dell'amplesso, come anche i miei gemiti.
in alcuni momenti noto che il suo sguardo punta dietro di me. con questa luce è possibile vedere i nostri movimenti riflessi sullo schermo della televisione, penso stia guardando quello. giro per poco tempo la testa per vedere se è così e vedo la mia schiena riflettere vividamente, così come il mio culo. mi rigiro e lo guardo negli occhi.
il mio pube peloso si struscia sulla parte bassa della sua pancia, questo leggero attrito mi fa sentire una sensazione fantastica a livello del clitoride.
il mio respiro si fa affannoso ed anche il suo. sento che sto per venire e gli dico di aumentare la velocità. gemo poco silenziosamente e spero che nessun vicino si venga a lamentare proprio ora. le sue mani mi stringono forte le natiche e non riesco più a trattenermi. il corpo comincia a tremare, la schiena è innarcata più che mai e la mia testa è completamente buttata all'indietro. urlo fortissimo. sono venuta.
mi fermo qualche secondo per riprendere il fiato e ci baciamo appassionatamente. mi mette una mano dietro la nuca, tra i capelli, ed una sul lato del mio viso. mi copre tutta la guancia con quella mano.
lui non è ancora venuto e non sembra ancora molto stanco, quindi voglio continuare.
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