Io e il mio professore dell'università 3

di
genere
etero

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mi manca il fiato e sento la gola secca, così chiedo se posso andare in cucina a bere dell'acqua. mi dice di sì e mi dirigo tutta nuda verso la cucina, mentre lui è ancora seduto sul divano. accendo una luce e dopo poco mi raggiunge per dirmi dove sono i bicchieri.
riempito un bicchiere d'acqua lo bevo molto velocemente, ero davvero assetata.
lo guardo negli occhi e gli chiedo se abbia ancora voglia, dato che non è venuto.
mi trovo vicino al bancone, lui sorride e mi prende per i fianchi, sollevandomi fino a farmi sedere sul marmo. è freddo e mi faccio uscire un «ehi!» come lamento. sorride e mi dice che si scalderà molto presto con tono ironico e al contempo malizioso.
adesso è lui che mentre mi guarda negli occhi si mette due dita in bocca per lubrificarle e poi me le infila quasi troppo velocemente all'interno. sobbalzo. non me lo aspettavo, ma le sue dita grosse mi fanno già godere solo stando ferme.
mantiene il contatto visivo e provo a farlo anch'io, ma poi comincia a piegare le due dita dentro di me e mi rendo conto di star facendo fatica.
le inizia a far uscire lentamente e roteando leggermente il polso per poi farle rientrare con più calma di quanto siano uscite. questa lentezza è esasperante ed eccitante contemporaneamente, ma non dura molto.
aumenta sempre più la velocità e, solo così, sarei capace di venire entro breve tempo, ma piega la schiena e mette la faccia tra le mie gambe. passa la lingua su tutta la mia vulva dal basso verso l'alto mettendo pressione sulla parte finale dove si trova il mio clitoride. questa cosa mi provoca un piccolo spasmo accompagnato da un gemito abbastanza acuto.
penso si sia reso conto che il clitoride sia un punto delicato per me e ci si sofferma. sento la punta della sua lingua fare dei giri, poi muoversi su e giù e poi ancora a destra e a sinistra. è bravo. non riesco a decifrare il ritmo che sta usando e questo mi coglie di sorpresa in non pochi momenti, rendendo i miei sospiri più forti ed i miei gemiti più acuti.
ogni tanto noto che alza lo sguardo verso di me, chissà cosa starà pensando. provo un senso di imbarazzo, non so come sono mentre godo, ma ciò incrementa la mia eccitazione.
in contemporanea muove le dita dentro e fuori, le piega all'interno ed il ritmo non è più lento, anzi, mi chiedo quasi come faccia a mantenere questa velocità sia con le mani, che con la lingua.
non c'è più spazio per i pensieri, un calore sempre più forte prende possesso del mio corpo e si diffonde una sensazione che quasi non mi permette più di controllarlo. sto venendo per la terza volta per mano di quest'uomo, che fino a poche ore fa era solo oggetto di mie fantasie erotiche. fantasie che mai sarei riuscita a spingere così oltre da poter immaginare tutto ciò.

alza il viso e si lecca le dita, che fino a pochi secondi prima erano state in grado di farmi arrivare ad un terzo orgasmo. è eccitante la sicurezza con cui mi guarda, si avvicina e mi bacia. ha il mio sapore in bocca. ricambio il suo bacio.
mi prende per le natiche e mi solleva di nuovo. non sono così leggera, ma mi fa sentire tale. mi aspetto mi faccia scendere, invece, tenendomi sollevata con una mano, mentre anch'io mi sostengo tenendogli le braccia attorno al collo, con l'altra mano prende il suo cazzo di nuovo eretto e mi fa abbassare fino a riaverlo quasi completamente dentro di me.
gli scappa una risata, probabilmente causata dalla mia faccia sorpresa e dal mio respiro rimasto totalmente in sospeso.
comincia a farmi fare lo stesso movimento di quando eravamo seduti sul divano, ma questa volta è lui a star facendo la maggior parte del lavoro. mi fa saltare su e giù tanto da far uscire completamente il suo cazzo prima di farlo rientrare. la sensazione è indescrivibile. la mia figa si è completamente adattata a lui e sono talmente bagnata da far scivolare con moltissima facilità il suo pene dentro e fuori di me.
è una posizione che sta facendo godere entrambi, lo vedo dal suo viso, ma è anche abbastanza scomoda da mantenere a lungo, così gli dico di fermarsi un secondo e di mettermi giù.
lo bacio a stampo e gli chiedo se la stanza in cui è andato prima fosse camera sua. accenna un sì e capisce cosa ho in mente. mi prende per mano e mi fa entrare. non guardo bene tutta la camera, ma solo di sfuggita per individuare il letto. è un letto più grande di un singolo, ma più piccolo di un matrimoniale e tocca il muro solo dal lato della testiera.
mi fa andare avanti e mi spinge delicatamente per farmi stendere sulla schiena. lui si posiziona appena sopra di me e non aspetta un secondo di più prima di infilarsi nuovamente dentro di me.
ho le gambe aperte posizionate sulle sue spalle e mi tiene per le cosce come appiglio per spingere più forte al mio interno il suo cazzo.
non restiamo molto in questa posizione. prende la mia gamba destra e la mette sulla spalla opposta a dove stava, poi mi prende per il bacino e mi fa girare in senso antiorario dal mio punto di vista, fino a ritrovarmi a pecorina.
neanche ho il tempo di rendermi conto di questo cambio di posizione repentino che già mi ha sbattuto il suo cazzo duro fino in fondo. fino ad ora non era entrato così in profondità, stare in questa posizione gli permette di avere molta forza e anche di arrivare molto in profondità dentro la mia figa.
all'inizio mi fa male, ma sono troppo eccitata per rendermene conto. mi prende per i fianchi e inizia a sbattermi con una velocità indescrivibile, quasi sovrumana. sembra assatanato, ma il fatto che potrebbe venire da un momento all'altro anche lui mi fa sentire così bene.
ho il viso schiacciato sul piumone e quasi mi manca il respiro. mi dice di mettere dietro le mani, mi unisce i polsi e li tiene fermi, stretti in una mano, mentre con l'altra mi graffia la schiena.
è una posizione quasi degradante, ma mi sta piacendo.
si ferma qualche secondo e mi bacia al centro della schiena. un bacio caldo, che rende la situazione anche un po' romantica.
lascia andare i miei polsi e prende i miei capelli, li tira a sé tanto da farmi tornare dritta in ginocchio. con una mano tiene stretti i miei capelli, con l'altra mi prende quasi con violenza un seno, giocando con pollice ed indice con il mio capezzolo.
ho la schiena inarcata e il suo viso si trova appena dietro alla mia spalla sinistra. mi sussurra nell'orecchio «ti diverti, eh?»
sorrido e annuisco maliziosamente, così mi schiaffeggia il seno sinistro per poi farmi rimettere a novanta.
cambia mano per tenermi i capelli e con la mano destra libera mi sculaccia la natica destra. sto godendo come non mai e i miei gemiti rendono la cosa molto evidente.
la mia testa è tirata indietro dal miei capelli nelle sue mani e lui riprende a muoversi freneticamente dentro di me, con l'intento di venire. lo sento. va avanti ancora un po' e poi comincia ad irrigidirsi. mi dice che sta per venire, così mi giro velocemente e lui sfila il preservativo, per poi concludere su di me.
tutto il suo sperma finisce sulla mia pancia e sulle mie tette. lo guardo e il suo viso è rilassato e contento, ne sono felice.
si dirige verso ciò che credo essere il bagno e torna con un rotolo di carta igienica. ci sistemiamo e ripuliamo, a turno andiamo in bagno e poi ci stendiamo ancora nudi sul suo letto a chiacchierare un po'.
è ormai notte, quindi mi rivesto e me ne vado. ricordo la strada per uscire dal palazzo e mi dirigo da sola verso le scale.
mentre scendo incrocio una ragazza, molto carina, con dei lunghi capelli scuri anch'essi mossi e mi sembra sia più alta di me. mi giro qualche istante per vederla meglio, ma non riesco. tuttavia, vedo che sta entrando proprio nell'appartamento da cui sono appena uscita. che sia la sua fidanzata?
scritto il
2025-04-27
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