Insospettabile dominatrice

di
genere
dominazione

Due anni fa per lavoro presi casa in un paesino della periferia milanese, in un piccolo borgo affacciato sul naviglio, il monolocale è al secondo piano in una casa di corte, ho una vicina donna, sui cinquanta e singol arrotonda il mensile facendo piccole prestazioni infermieristiche in casa creando un certo viavai sul ballatoio, lei è molto simpatica e a modo, romanticona, all’eterna ricerca di un compagno, speranza vana, gli abitanti locali sono più propensi alla pesca sul fiume o ad opere di bricolage che alla vita di coppia.
Eva di tanto in tanto mi invitava a cena, quasi sempre il venerdì, la sua specialità era la pizza fatta in casa, io portavo birra e dolcetto, insomma si passavano serate tranquille parlando di tutto, l’estate scorsa al termine di una serata le chiesi di farmi delle iniezioni per il mal di schiena prescritte dalla mia dottoressa, le si illuminò il volto, nei giorni seguenti dopo cena mi recai da lei per le iniezioni, si faceva sempre trovare stranamente truccata vista l’ora e con delle belle scollature che mostravano il suo voluminoso seno, mi faceva sempre sdraiare sul letto dicendo che in piedi la natica poteva irrigidirsi, onestamente non aveva proprio una mano di piuma, ago messo lentamente come per farmi sentire maggiormente il dolore e spesso ne faceva metà in una natica e il rimanente nell’altra come se volesse farmene due, era la prima volta in questa modalità.
L’ultima sera delle iniezioni entrando in casa sua senti un intenso profumo di camomilla, le chiesi se l’orario era troppo tardi visto la camomilla pronta, mi sorrise con dolcezza rispondendo che non era per lei ma per me, dopo l’iniezione mi aspettava un enteroclisma per ripulire e sfiammare l’intestino disturbato dalla cura, risposi che forse non era il caso ma lei disse che tanto ero già in posizione per cui non avrei dovuto fare il vergognoso tanto il sedere ormai era da parte sua ben già visionato, mi chiese di andare in camera ma questa volta invece di abbassare solo i pantaloni e le mutande di denudarmi e accomodarmi col bacino sul cuscino ricoperto dall’asciugamano, andai in camera pensando che ci sarebbe stato dell’altro oltre che le prestazioni da infermiera visto il trucco e il suo abbigliamento.
Andai in camera pregustandomi il trattamento, non fui molto convinto sul clistere ma è sempre stato un mio sogno, farmi riempire le budella da un’infermiera sexy pensando che dopo avrebbe svuotato altro: lei ci mise qualche minuto ad arrivare in camera, col primo viaggio porto la siringa già pronta per ‘iniezione, col secondo viaggio un vassoio con tre perette molto voluminose e una cannula di grosso diametro nera e lunga una decina di centimetri o forse più, scoprirò più avanti che le cannule montate erano per lavande vaginali e non anali, ma al momento la cosa mi eccitò non poco, il suo terzo viaggio guanti monouso, un asciugamano, del gel durex e un plug anale, come lo vidi l’erezione fu istantanea, fortunatamente stando prono col pene schiacciato sul cuscino non si vide, ma mi venne un certo imbarazzo non lo nego.
Vidi allo specchio che stava di fronte a me mettersi i guanti e prendere il gel, immaginai che la prima cosa sarebbe stata l’iniezione ma evidentemente le cose cambiarono direzione, in un attimo senti l’ano essere cosparso di gel, il dito che dapprima aveva messo il gel entrò fino alla nocca senza indugio nel mio stretto buco, un secondo un dito comincio lentamente a premere per entrare, non ci mise molto, flop entrò fino in fondo, emisi una sorta di gemito accompagnato da un piccolo sobbalzo, lei mi diede uno schiaffo secco e doloroso sul culo “fermoooo” un attimo dopo due dita entrarono nelle mie viscere velocemente dandomi un po' di fastidio, le tolse e le rimise 4 o 5 volte poi spinse dentro lentamente 3 dita, mi fece male, le dissi di fare piano, ricevetti subito un altro schiaffo sul culo “zitto” disse con tono autoritario, mi trovai eccitatissimo ma col culo dolorante, le dita le tenne per qualche minuto a volte pistonando con delicatezza a volte con colpi secchi fino in fondo, mi portò ad un livello di eccitazione tale che non fui in grado di fermarla, anzi cominciai sperare di venire cosicché lei smettesse visto il doloroso piacere mai provato prima.
L’erotica ed eccitante tortura durò parecchi minuti lasciandomi ad un passo dall’orgasmo, tolse finalmente le dita, mi infilò la prima peretta, sentire la calda camomilla entrare mi portò l’eccitazione molto più in alto, sentì un piacevole calore scorrere nelle mie viscere senza il leggero dolore delle tre dita nell’ano, mi fece la seconda peretta e mi infilò il plug nell’ano, fu piacevole, decisamente piacevole, mi fece l’iniezione come al solito divisa tra le due natiche e per la prima volta provai piacere a farmi bucare, tolse il plug, ebbi ancora un sussulto, il pene cominciò a dare fitte e a contrarsi, infine la terza peretta, fortissimo venne lo stimolo per andare in bagno, cercai allora di rilassarmi, come fini la peretta mi rimise le tre dita, andai fuori controllo, diede qualche stantuffata dicendo “vieni porcellina, lo vedo che sei al limite” pochi istanti dopo venni copiosamente stimolato solamente dal suo stantuffare anale, strinsi le mani sull’asciugamano emettendo un ahhhggg quasi urlato, fu un orgasmo violento e lunghissimo, il primo così forte della mia vita, spossato mi rilassai, lei tolse le dita e rimise il plug nel mio culo ormai aperto, pieno e dolorante.
Passarono alcuni attimi di silenzio rotti solo dal rumore dei guanti in lattice levati dalle sue sapienti mani, “ almeno dieci minuti lo devi tenere il clistere, se non riesci sappi che come ti scarichi ti aspetta una sacca da due litri”, se lo tieni la sacca te la faccio domani sera, riuscì ad aspettare il suo ok per andare in bagno, la sera seguente ovviamente mi presentai per l’enteroclisma, me lo fece tenere alla pecorina massaggiandomi nuovamente il culo con le tre dita, dolore e piacere mi premiarono ancora una volta.
Eva mi apri un nuovo mondo erotico e non solo quello.
di
scritto il
2025-04-17
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