Linda - la big band - prima parte
di
Galea Molitori
genere
orge
Se volete sapere come siamo arrivati qui leggete i miei racconti precedenti che troverete sotta la categoria "Trio".
Dopo il quartetto le cose cambiarono molto. Linda voleva di più per cui quando si andava fuori città per le nostre avventure. Oltre alle attività di scambisti aggiungemmo quelle di trio con un’altri maschi e di quartetto quando si poteva. Continuammo a vedere Marc e Sandro, a volte insieme. Sandro lo vedemmo anche in altre città quando ci si poteva incontrare e, come vedremo in un prossimo racconto, ci furono attraverso di lui altri passi importanti.
L’altro cambio fu che avendo presa coscienza del suo essere avida di sesso, zoccola come si definì lei stessa, non solo non si offendeva se l’apostrofavano come tale ma incitava lei stessa chi la scopava dichiarandosi troia per la serata perché questo la faceva eccitare ancora di più. Ci furono molti episodi degni di essere ricordati, ma in questa serie di racconti, come abbiamo già detto, ci dedichiamo a raccontare le prime volte di ogni gradino che abbiamo salito.
Passò un po’ di tempo prima che facessimo un altra prima avventura, l’occasione si presentò quando Marc ci invitò ad una festa in un paesino appena fuori la sua città organizzata da dei suoi amici in una villa di proprietà di uno di loro. Marc disse a Linda che non ci saremmo pentiti. Era un evento organizzato con una serie di coppie e singoli, in tutto tra quindici e venti persone. Durava dal venerdì sera fino al pomeriggio della domenica. Era esclusivamente su invito e tutti dovevano portare le analisi a garanzia della mancanza di malattie. Infatti tutto era a pelle (vedi nota 1). La festa prevedeva che le coppie non restassero unite. Di solito c’era un terzo di presenze femminili e due di maschi. Un’orgia organizzata quindi. Linda non esitò ad accettare, ormai il percorso di completa disinibizione era intrapreso e non si sarebbe fermata.
Arrivammo in città ed andammo in un albergo e poi alla villa, erano le cinque del pomeriggio. Ci fecero entrare e Marc ci introdusse ai padroni di casa. Sui cinquanta, lui grassoccio e non molto alto, testa rasata, lei più alta di lui, rossa di capelli, lunghi fino a toccarle il culo. Due tette prorompenti, magra ma non troppo. Ci mescolammo bevendo un aperitivo e mangiando stuzzichini in giro per la casa per conoscere gli altri. C’erano quattro femmine e sedici maschi compresi noi. Il venerdì cena in villa, presentazioni, regole e quanto fosse necessario per i neofiti, Sabato dalle tredici fino a domenica stessa ora, festa. Mostrammo le analisi ai padroni che ci misero dei braccialetti stile ospedale.
Le regole erano semplici, se uno dice no è no. Si poteva interrompere quando si voleva, niente violenza, droga o fumo. La grande sala sarà adibita come luogo comune, chi lo volesse avrebbe potuto usare le camere le cui porte non sono chiuse a chiave. Tutta la villa è sotto videosorveglianza e quello che succede viene trasmesso sui grandi schermi TV nel salone per il piacere di tutti e la sicurezza di ognuno, ma le attività non saranno filmate. Chi volesse avrebbe potuto usare una delle mascherine da carnevale messe a disposizione per preservare la privacy. Non sarebbe stato possibile fotografare o filmare. I telefonini si lasceranno all’ingresso col personale. C’erano quattro camerieri, discreti ed addestrati.
La cena del venerdì era per conoscersi meglio. Ogni signora ad ogni portata avrebbe cambiato di tavolo, ogni tavola formata da cinque persone con la signora a capotavola. A mezzanotte dopo la cena saremmo tornati in albergo. Ci si sarebbe ritrovati alla villa il sabato alle tredici per la festa, ci si potrà fermare fino a quando si vuole, uscire e rientrare, purché si lasci la villa per le tredici di domenica. I partecipanti erano di tutte le età e condizioni fisiche, I più giovani sulla trentina ed i più anziani verso i sessanta. Magri, grassi, alti e bassi un po’ di tutte le estrazioni sociali e di diversi paesi.
La cena fu servita alle venti e trenta, quindi abbastanza tempo per conoscere tutti. Tutti molto eleganti, cibo e bevande di alta qualità, serviti dai camerieri professionali. Le signore, oltre a Linda e la padrona di casa, erano molto diverse l’una dall’altra. Linda bionda occhi azzurri capelli a caschetto come abbiamo detto, la padrona, Sofia, rossa naturale capelli lunghi occhi verdi. Martha capelli lunghi alle spalle, neri come gli occhi tette nella media, alta almeno un metro e novanta, Suzy capelli neri, due tette enormi ed occhi verdi, magra sul metro e sessanta, sembrava le avessero scelte apposta. A cena conversazioni superficiali che però si spostarono presto sul piccante con racconti di esperienze passate, preferenze eccetera. .
Al secondo giro vidi Linda rilassarsi e ridere con gusto, era un po’ tesa entrando non sapendo cosa aspettarsi. Così si godette la compagnia e si fece un idea di chi fossero quelli che l’indomani l’avrebbero chiavata. Giunti in albergo volle chiamare Marc e noi si fece un bel trio con doppietta Si era fatto tardi e dormimmo tutti e tre sul gran letto, Linda in mezzo. Sentii Marc che durante la notte se la fottè in culo mentre lei era di fianco rivolta verso di me, mi svegliai. Lei disse a Marc guardandomi dritto negli occhi: «si dai aprimelo bene che dopo alla villa sarà più facile!» E lui aumentò il ritmo venendole nel culo. Lei gli ripulì il cazzo leccandolo per benino prima di tornare a dormire.
Dopo doccia e colazione, Linda si preparò, fece un clistere per essere pronta nel culo e si infilò un plug che tenne fino a quando non uscimmo. Calze nere col reggicalze, scarpe di vernice rosse aperte davanti dello stesso colore delle unghie delle mani e dei piedi, Cavigliera con la scritta “amo il cazzo” (I ❤️🐓), busto di pelle nera con cerniera davanti e gonna corta che non copriva quasi la giarrettiera. Niente mutande o reggiseno, «tanto» disse «li toglierei subito». Il tutto era facile da togliere così poteva essere nuda in poco tempo.
Marc ci portò alla villa. Sugli schermi film porno che mostravano ogni tipo di attività. La padrona di casa disse: «per scaldare l’atmosfera abbiamo invitato a dare una dimostrazione i responsabili delle vendite di alcuni articoli sexy di un negozio della città. Se ne vorrete comprare poi vi daranno il loro biglietto da visita. C’erano tre tipi di articoli, un Sybian, falli di tutte le fogge e dimensioni, vibranti e non ed una serie di completini sexy, direi decisamente da troia.
La coppia che presentava cominciò dai completini, la lei si spogliò e cominciò ad indossarli mostrandoceli camminando in mezzo a noi come fosse una sfilata di moda. Poi fu il turno dei giocattoli. Il lui ne prese alcuni e ci mostrò come funzionavano. Linda guardava interessata particolarmente ad un plug anale gonfiabile e vibrante e mi sussurrò: «hmm quello potrebbe essere interessante per preparare il mio buchino a queste occasioni, fatti dare il loro biglietto che magari ne compriamo uno»
Fu poi il turno del Sybian che la lei accese con inserito un fallo color cioccolato di dimensioni medie. Chiese se qualcuno voleva provare e fu Martha che apri le danze; si tolse la gonna sedendocisi sopra. Aveva in mano il controllo delle vibrazioni che aumentò progressivamente fino al massimo. Le si vedeva vibrare la sorca ben depilata. Non resistette a lungo e venne dicendo «oh dio, oh dio vengo!»
Il cazzo marrone venne tolto dal sybian e fu rimpiazzato da uno ben più grosso. Sofia quasi a sfidare le altre ci salì sopra e lo fece entrare nella sorca che aveva appena lubrificato con della crema. Lei ci mise molto di più a venire ma fu anche lei sopraffatta e godette con delle convulsioni. Soddisfatta commentò: «ah ho goduto intensamente, questa macchina è favolosa, ne ho una che uso regolarmente con mio marito ed i miei amici.
Volle provare anche Suzy e scelse un cazzo di gomma ancora più largo come a volere fare la gara. Si sedette e inghiotti con facilità il fallo in una sorca che doveva essere usa a queste dimensioni. Si era messa di spalle poggiandosi sulle braccia così tutti potevamo vedere la sua sorca allargata sul cazzone che vibrava forte e lei che saliva e scendeva con la fregna impalandosi.
Finito che ebbe fu la volta di Linda che non voleva essere da meno e disse: «ne avete uno che vada in culo?» Era già nella veste di zoccola che ormai prendeva ogni volta che si faceva sesso. Misero un plug anale di notevoli dimensioni sulla macchina.
Non pensavo che Linda potesse metterselo dentro ma mi sbagliavo. Lo lubrificarono bene. Lei mi chiese di metterle le dita in culo per aprirglielo e prepararla. Ne misi due poi tre e poi tutte e quattro mentre lei china in avanti si teneva le chiappe aperte. Tra la mia inculata, quella di Marc ed il plug che si era messi dentro si era ben aperta e le dita entrarono con grande facilità. Quando si sentì pronta andò a sedersi sul dispositivo che le entrò poco per volta nel buco allargandolo sempre di più. Si calò a poco a poco per darsi modo di abituarsi. I maschi presero ad incitarla battendo le mani ritmicamente. Ci mise un po’ per prenderselo tutto ma alla fine era sparito fino alla base. Azionò il potenziometro e stette ferma per un pochino, poi prese ad andare su e giù sbattendosi sempre più. Ebbe il suo primo orgasmo della giornata e ci mise un pochino a calmarsi. Alzatasi si inchinò come avesse appena finito un performance in teatro e si girò piegata per mostrare a tutti il culo sfondato aprendosi le chiappe. La rosellina era dilatata e si vedeva un bel buco. Una visione che avrei voluto poter fotografare. Seguirono applausi e io sentii qualche commento del tipo «stasera le faccio quel culo!» Ed un’altro: «Magari se ne prende due in doppia di culo». Si era fatta notare.
Cominciò a suonare un po’ di musica. Le femmine si misero a ballare togliendosi a vicenda i vestiti. Poi nude si misero a baciarsi in bocca palpandosi le tette. A Linda chiaramente piaceva Sofia, la padrona di casa. Limonarono per un bel po’ con le lingue che si attorcigliavano visibilmente poi Sofia spinse Linda sul divano le divaricò le cosce e prese a leccarle la fregna ed anche il buco del culo che non si era ancora completamente richiuso. Le altre due si misero sul divano opposto. Non ci volle molto perché tutti noi maschi ci mettessimo nudi e con i cazzi in varie fasi di erezione e, segandoci, ci avvicinassimo alcuni a Linda altri a Martha per farcelo succhiare. Linda venne grazie al lavoro di Sofia che le aveva messo dentro la sorca quattro dita pompandola con foga mentre le succhiava il clitoride senza pietà.
Appena si fu calmata Linda prese a succhiare cazzi uno dopo l’altro, rimanendo con le gambe spalancate e la fregna fradicia in mostra per tutti come piace fare a lei. Poi tutte e quattro si misero in ginocchio prendendosi in bocca un cazzo dopo l’altro. Io inforcai Sofia in gola e le spinsi la mia nerchia in fondo quanto potei.
Il ghiaccio era rotto, la mia zoccola era scatenata. Ora passammo ad un giochino atto ad assegnare quattro dei maschi a ciascuna delle signore per quello che avevano definito essere il primo atto. Ad ogni signora venne dato un lucchetto diverso attaccato ad una collanina che dovevano indossare. Il lucchetto era da posizionarsi in mezzo alle tette. In un cestino c’erano le chiavi. Ogni maschio ne scelse una e poi dovette trovare il lucchetto corrispondente.
Quattro dei maschi assegnati dal caso a Linda le si fecero intorno palpandole il culo le tette e la figa. La presero in braccio e si diressero al secondo piano in una delle camere. Poco dopo apparirono su uno degli schermi. Linda era abbracciata ad uno che la infilzò nella sorca, lei avvinghiata con le gambe aperte. Un’altro le si avvicinò da dietro e disse: «bella troia adesso ti spacco questo culo sfondato che ci hai mostrato» e, allargatele le chiappe, la inculò con un colpo solo, entrò senza sforzo perché immagino fosse ancora ben lubrificata. Presero a farla andare su e giù sulle loro nerchie impalandola contemporaneamente, aumentarono la velocità per quanto si potesse e lei venne agitando le gambe Gli altri due reclamarono il loro turno e presero a chiavarla allo stesso modo.
A quel punto fui richiamato da Sofia cui ero stato assegnato e mi unii al gruppetto di maschi che le erano intorno. Era a pecorina che si succhiava una nerchia e mi disse di chiavarla da dietro. La inforcai e presi a fotterla aggrappandomi ai fianchi. Le tette belle grosse le ballonzolavano ad ogni colpo e due maschi si misero di lato a mungergliele per bene strizzando i capezzoli senza pietà. Lei mugolava con la bocca piena di cazzo. Era chiaro che la padrona di casa era una troia scafata, abituata ad essere la vacca da monta in chissà quante e quali feste. Mentre la fottevo con foga continuavo a sbirciare il video della stanza di Linda.
Mi focalizzai su Sofia, le misi il pollice nel culo mentre continuavo a fotterla, lei si rilassò subito grugnendo e spingendo il culo verso di me. Misi l’indice, poi il medio e poi tutte le dita nel suo ano continuando a chiavarla in figa e dopo averle dato il tempo di abituarsi cominciai ad andare avanti ed indietro anche nel culo con la mano. Premevo in basso per sentire il mio cazzo che la fotteva in sorca. Era ben sfondata in culo di cazzi ne doveva prendere molti anche lì. Uscii dalla figa e glielo sbattei nel culo. Le piaceva e mugolava Gli altri tre si alternavano a schiaffarglielo in gola e la pompavano tenendola per la nuca fino a quando non aveva dei conati. Le davano un momento di respiro e poi riprendevano a fotterla in bocca
Guardai quello che le stava in gola in quel momento e cominciammo a tenere lo stesso ritmo, io la spingevo in avanti con gli affondi e lui spingeva in gola per andare quanto in fondo poteva. Dopo non molto Sofia disse:« fatemi una doppia, sfondatemi tutta e riempitemi di sborra! Sono la vostra troia e voglio sentire quanto siete infoiati» Mi misi di schiena la feci salire voltata verso i miei piedi e lei si lasciò letteralmente cadere sul mio cazzo inculandosi di colpo.
Due maschi le tenero le gambe divaricate mentre un altro cominciò a penetrarle la sorca. Aveva un cazzo enorme che la rese tutta stretta. La pompava con gran foga e le disse: «troia prediti questo cazzo fino in fondo, te la spacco tutta» Lei si prese un altro cazzo in bocca e lo pompò per un bel po’ ma non volle che le venisse in gola, disse: «voglio che ti svuoti in un altro dei miei buchi, dai venitemi dentro, svuotatevi le palle nel culo e nella figa». Venni io per primo scaricandomi nel suo intestino, poi venne l’altro che la stava chiavando in figa. Martha, che era li di fianco che fotteva, si precipitò a leccare la sborra che usciva dalla figa succhiandola per bene e facendo venire Sofia con il mio cazzo ancora piantato nel suo culo. Sofia si alzò e Martha si mise subito in bocca il mio cazzo uscito dal culo di Sofia leccando e succhiandomelo, ripulendolo tutto a lucido. Intanto Martha continuava ad essere chiavata da dietro a turno da uno dei suoi quattro maschi.
Sofia era intenta a farsi un’altra doppia con gli altri due maschi che la presero in culo ed in figa a turno. La farcirono della loro sborra e Martha fece lo stesso con Sofia bevendo il succo della fregna e pulendo il cazzo uscito dal culo di Sofia. Sembrava fosse un programma che Sofia e Martha facevano con regolarità.
Diedi uno sguardo a gli schermi per vedere cosa stesse facendo Linda. Era in ginocchio in mezzo ai maschi con la faccia sporca di una sborrata che succhiava con avidità ora uno ora l’altro mentre li segava con le mani. Vidi uno contrarsi e venirle sulla faccia, poi un altro e poi un altro ancora. Si fermò e si ripulì con le dita spingendo la sborra nella sua bocca e leccandole accuratamente per prendersela tutta mentre li guardava sorridendo. Su un altro schermo si vedeva Suzy, quella dalla sorca sfondata, che stava copulando con gli altri maschi a turno che la fottevano in figa, lei sdraiata di schiena. Se la sbattevano con vigore uno dopo l’altro senza pausa. La si vedeva che godeva del treno come una vera zoccola.
Martha mi sorrise e mi disse che quando mi fossi ripreso sperava che io fossi nel suo prossimo gruppetto perché voleva farsi trombare da me, le promisi che avrebbe avuto una dose del mio cazzo dove avesse voluto. Sofia e Martha intanto si misero a fare un sessantanove leccandosi a vicenda la figa. Martha sopra e Sofia sotto. Uno che non era ancora venuto si avvicinò al culo di Martha e glielo infilò dentro fino alle palle mentre Sofie le leccava la sorca aperta e cominciò a pomparla nel culo aggrappandosi ai suoi fianchi e sbattendola forte. Le venne dentro e la sborra fuoriusci dall’ano di Martha finendo in faccia a Sofia. Anche Sofia leccò e succhiò il cazzo appena uscito dal culo di Martha pulendolo per benino.
Sofia disse che se volevamo c’era un buffet con diversi canapè e delle bollicine per chi volesse riprendere fiato. Andai alla ricerca di Linda, sembrava che tutti avessero completato un primo turno, per così dire, e che fossimo pronti per una pausa per riprenderci. Ci fermiamo qui per questa volta, proseguirò il racconto di questa avventura dicendovi cosa successe dopo nel prossimo racconto.
(1 Giustamente qualcuno ha commentato che il fare delle analisi non elimina completamente il rischi di trasmissione di malattie perché, per alcune, tempi di incubazione lunghi possono produrre dei risultati falsi negativi. Non voglio per cui dare l'impressione che quanto descritto riguardo all'uso delle analisi sia un metodo sicuro. Ognuno è responsabile della propria salute)
Dopo il quartetto le cose cambiarono molto. Linda voleva di più per cui quando si andava fuori città per le nostre avventure. Oltre alle attività di scambisti aggiungemmo quelle di trio con un’altri maschi e di quartetto quando si poteva. Continuammo a vedere Marc e Sandro, a volte insieme. Sandro lo vedemmo anche in altre città quando ci si poteva incontrare e, come vedremo in un prossimo racconto, ci furono attraverso di lui altri passi importanti.
L’altro cambio fu che avendo presa coscienza del suo essere avida di sesso, zoccola come si definì lei stessa, non solo non si offendeva se l’apostrofavano come tale ma incitava lei stessa chi la scopava dichiarandosi troia per la serata perché questo la faceva eccitare ancora di più. Ci furono molti episodi degni di essere ricordati, ma in questa serie di racconti, come abbiamo già detto, ci dedichiamo a raccontare le prime volte di ogni gradino che abbiamo salito.
Passò un po’ di tempo prima che facessimo un altra prima avventura, l’occasione si presentò quando Marc ci invitò ad una festa in un paesino appena fuori la sua città organizzata da dei suoi amici in una villa di proprietà di uno di loro. Marc disse a Linda che non ci saremmo pentiti. Era un evento organizzato con una serie di coppie e singoli, in tutto tra quindici e venti persone. Durava dal venerdì sera fino al pomeriggio della domenica. Era esclusivamente su invito e tutti dovevano portare le analisi a garanzia della mancanza di malattie. Infatti tutto era a pelle (vedi nota 1). La festa prevedeva che le coppie non restassero unite. Di solito c’era un terzo di presenze femminili e due di maschi. Un’orgia organizzata quindi. Linda non esitò ad accettare, ormai il percorso di completa disinibizione era intrapreso e non si sarebbe fermata.
Arrivammo in città ed andammo in un albergo e poi alla villa, erano le cinque del pomeriggio. Ci fecero entrare e Marc ci introdusse ai padroni di casa. Sui cinquanta, lui grassoccio e non molto alto, testa rasata, lei più alta di lui, rossa di capelli, lunghi fino a toccarle il culo. Due tette prorompenti, magra ma non troppo. Ci mescolammo bevendo un aperitivo e mangiando stuzzichini in giro per la casa per conoscere gli altri. C’erano quattro femmine e sedici maschi compresi noi. Il venerdì cena in villa, presentazioni, regole e quanto fosse necessario per i neofiti, Sabato dalle tredici fino a domenica stessa ora, festa. Mostrammo le analisi ai padroni che ci misero dei braccialetti stile ospedale.
Le regole erano semplici, se uno dice no è no. Si poteva interrompere quando si voleva, niente violenza, droga o fumo. La grande sala sarà adibita come luogo comune, chi lo volesse avrebbe potuto usare le camere le cui porte non sono chiuse a chiave. Tutta la villa è sotto videosorveglianza e quello che succede viene trasmesso sui grandi schermi TV nel salone per il piacere di tutti e la sicurezza di ognuno, ma le attività non saranno filmate. Chi volesse avrebbe potuto usare una delle mascherine da carnevale messe a disposizione per preservare la privacy. Non sarebbe stato possibile fotografare o filmare. I telefonini si lasceranno all’ingresso col personale. C’erano quattro camerieri, discreti ed addestrati.
La cena del venerdì era per conoscersi meglio. Ogni signora ad ogni portata avrebbe cambiato di tavolo, ogni tavola formata da cinque persone con la signora a capotavola. A mezzanotte dopo la cena saremmo tornati in albergo. Ci si sarebbe ritrovati alla villa il sabato alle tredici per la festa, ci si potrà fermare fino a quando si vuole, uscire e rientrare, purché si lasci la villa per le tredici di domenica. I partecipanti erano di tutte le età e condizioni fisiche, I più giovani sulla trentina ed i più anziani verso i sessanta. Magri, grassi, alti e bassi un po’ di tutte le estrazioni sociali e di diversi paesi.
La cena fu servita alle venti e trenta, quindi abbastanza tempo per conoscere tutti. Tutti molto eleganti, cibo e bevande di alta qualità, serviti dai camerieri professionali. Le signore, oltre a Linda e la padrona di casa, erano molto diverse l’una dall’altra. Linda bionda occhi azzurri capelli a caschetto come abbiamo detto, la padrona, Sofia, rossa naturale capelli lunghi occhi verdi. Martha capelli lunghi alle spalle, neri come gli occhi tette nella media, alta almeno un metro e novanta, Suzy capelli neri, due tette enormi ed occhi verdi, magra sul metro e sessanta, sembrava le avessero scelte apposta. A cena conversazioni superficiali che però si spostarono presto sul piccante con racconti di esperienze passate, preferenze eccetera. .
Al secondo giro vidi Linda rilassarsi e ridere con gusto, era un po’ tesa entrando non sapendo cosa aspettarsi. Così si godette la compagnia e si fece un idea di chi fossero quelli che l’indomani l’avrebbero chiavata. Giunti in albergo volle chiamare Marc e noi si fece un bel trio con doppietta Si era fatto tardi e dormimmo tutti e tre sul gran letto, Linda in mezzo. Sentii Marc che durante la notte se la fottè in culo mentre lei era di fianco rivolta verso di me, mi svegliai. Lei disse a Marc guardandomi dritto negli occhi: «si dai aprimelo bene che dopo alla villa sarà più facile!» E lui aumentò il ritmo venendole nel culo. Lei gli ripulì il cazzo leccandolo per benino prima di tornare a dormire.
Dopo doccia e colazione, Linda si preparò, fece un clistere per essere pronta nel culo e si infilò un plug che tenne fino a quando non uscimmo. Calze nere col reggicalze, scarpe di vernice rosse aperte davanti dello stesso colore delle unghie delle mani e dei piedi, Cavigliera con la scritta “amo il cazzo” (I ❤️🐓), busto di pelle nera con cerniera davanti e gonna corta che non copriva quasi la giarrettiera. Niente mutande o reggiseno, «tanto» disse «li toglierei subito». Il tutto era facile da togliere così poteva essere nuda in poco tempo.
Marc ci portò alla villa. Sugli schermi film porno che mostravano ogni tipo di attività. La padrona di casa disse: «per scaldare l’atmosfera abbiamo invitato a dare una dimostrazione i responsabili delle vendite di alcuni articoli sexy di un negozio della città. Se ne vorrete comprare poi vi daranno il loro biglietto da visita. C’erano tre tipi di articoli, un Sybian, falli di tutte le fogge e dimensioni, vibranti e non ed una serie di completini sexy, direi decisamente da troia.
La coppia che presentava cominciò dai completini, la lei si spogliò e cominciò ad indossarli mostrandoceli camminando in mezzo a noi come fosse una sfilata di moda. Poi fu il turno dei giocattoli. Il lui ne prese alcuni e ci mostrò come funzionavano. Linda guardava interessata particolarmente ad un plug anale gonfiabile e vibrante e mi sussurrò: «hmm quello potrebbe essere interessante per preparare il mio buchino a queste occasioni, fatti dare il loro biglietto che magari ne compriamo uno»
Fu poi il turno del Sybian che la lei accese con inserito un fallo color cioccolato di dimensioni medie. Chiese se qualcuno voleva provare e fu Martha che apri le danze; si tolse la gonna sedendocisi sopra. Aveva in mano il controllo delle vibrazioni che aumentò progressivamente fino al massimo. Le si vedeva vibrare la sorca ben depilata. Non resistette a lungo e venne dicendo «oh dio, oh dio vengo!»
Il cazzo marrone venne tolto dal sybian e fu rimpiazzato da uno ben più grosso. Sofia quasi a sfidare le altre ci salì sopra e lo fece entrare nella sorca che aveva appena lubrificato con della crema. Lei ci mise molto di più a venire ma fu anche lei sopraffatta e godette con delle convulsioni. Soddisfatta commentò: «ah ho goduto intensamente, questa macchina è favolosa, ne ho una che uso regolarmente con mio marito ed i miei amici.
Volle provare anche Suzy e scelse un cazzo di gomma ancora più largo come a volere fare la gara. Si sedette e inghiotti con facilità il fallo in una sorca che doveva essere usa a queste dimensioni. Si era messa di spalle poggiandosi sulle braccia così tutti potevamo vedere la sua sorca allargata sul cazzone che vibrava forte e lei che saliva e scendeva con la fregna impalandosi.
Finito che ebbe fu la volta di Linda che non voleva essere da meno e disse: «ne avete uno che vada in culo?» Era già nella veste di zoccola che ormai prendeva ogni volta che si faceva sesso. Misero un plug anale di notevoli dimensioni sulla macchina.
Non pensavo che Linda potesse metterselo dentro ma mi sbagliavo. Lo lubrificarono bene. Lei mi chiese di metterle le dita in culo per aprirglielo e prepararla. Ne misi due poi tre e poi tutte e quattro mentre lei china in avanti si teneva le chiappe aperte. Tra la mia inculata, quella di Marc ed il plug che si era messi dentro si era ben aperta e le dita entrarono con grande facilità. Quando si sentì pronta andò a sedersi sul dispositivo che le entrò poco per volta nel buco allargandolo sempre di più. Si calò a poco a poco per darsi modo di abituarsi. I maschi presero ad incitarla battendo le mani ritmicamente. Ci mise un po’ per prenderselo tutto ma alla fine era sparito fino alla base. Azionò il potenziometro e stette ferma per un pochino, poi prese ad andare su e giù sbattendosi sempre più. Ebbe il suo primo orgasmo della giornata e ci mise un pochino a calmarsi. Alzatasi si inchinò come avesse appena finito un performance in teatro e si girò piegata per mostrare a tutti il culo sfondato aprendosi le chiappe. La rosellina era dilatata e si vedeva un bel buco. Una visione che avrei voluto poter fotografare. Seguirono applausi e io sentii qualche commento del tipo «stasera le faccio quel culo!» Ed un’altro: «Magari se ne prende due in doppia di culo». Si era fatta notare.
Cominciò a suonare un po’ di musica. Le femmine si misero a ballare togliendosi a vicenda i vestiti. Poi nude si misero a baciarsi in bocca palpandosi le tette. A Linda chiaramente piaceva Sofia, la padrona di casa. Limonarono per un bel po’ con le lingue che si attorcigliavano visibilmente poi Sofia spinse Linda sul divano le divaricò le cosce e prese a leccarle la fregna ed anche il buco del culo che non si era ancora completamente richiuso. Le altre due si misero sul divano opposto. Non ci volle molto perché tutti noi maschi ci mettessimo nudi e con i cazzi in varie fasi di erezione e, segandoci, ci avvicinassimo alcuni a Linda altri a Martha per farcelo succhiare. Linda venne grazie al lavoro di Sofia che le aveva messo dentro la sorca quattro dita pompandola con foga mentre le succhiava il clitoride senza pietà.
Appena si fu calmata Linda prese a succhiare cazzi uno dopo l’altro, rimanendo con le gambe spalancate e la fregna fradicia in mostra per tutti come piace fare a lei. Poi tutte e quattro si misero in ginocchio prendendosi in bocca un cazzo dopo l’altro. Io inforcai Sofia in gola e le spinsi la mia nerchia in fondo quanto potei.
Il ghiaccio era rotto, la mia zoccola era scatenata. Ora passammo ad un giochino atto ad assegnare quattro dei maschi a ciascuna delle signore per quello che avevano definito essere il primo atto. Ad ogni signora venne dato un lucchetto diverso attaccato ad una collanina che dovevano indossare. Il lucchetto era da posizionarsi in mezzo alle tette. In un cestino c’erano le chiavi. Ogni maschio ne scelse una e poi dovette trovare il lucchetto corrispondente.
Quattro dei maschi assegnati dal caso a Linda le si fecero intorno palpandole il culo le tette e la figa. La presero in braccio e si diressero al secondo piano in una delle camere. Poco dopo apparirono su uno degli schermi. Linda era abbracciata ad uno che la infilzò nella sorca, lei avvinghiata con le gambe aperte. Un’altro le si avvicinò da dietro e disse: «bella troia adesso ti spacco questo culo sfondato che ci hai mostrato» e, allargatele le chiappe, la inculò con un colpo solo, entrò senza sforzo perché immagino fosse ancora ben lubrificata. Presero a farla andare su e giù sulle loro nerchie impalandola contemporaneamente, aumentarono la velocità per quanto si potesse e lei venne agitando le gambe Gli altri due reclamarono il loro turno e presero a chiavarla allo stesso modo.
A quel punto fui richiamato da Sofia cui ero stato assegnato e mi unii al gruppetto di maschi che le erano intorno. Era a pecorina che si succhiava una nerchia e mi disse di chiavarla da dietro. La inforcai e presi a fotterla aggrappandomi ai fianchi. Le tette belle grosse le ballonzolavano ad ogni colpo e due maschi si misero di lato a mungergliele per bene strizzando i capezzoli senza pietà. Lei mugolava con la bocca piena di cazzo. Era chiaro che la padrona di casa era una troia scafata, abituata ad essere la vacca da monta in chissà quante e quali feste. Mentre la fottevo con foga continuavo a sbirciare il video della stanza di Linda.
Mi focalizzai su Sofia, le misi il pollice nel culo mentre continuavo a fotterla, lei si rilassò subito grugnendo e spingendo il culo verso di me. Misi l’indice, poi il medio e poi tutte le dita nel suo ano continuando a chiavarla in figa e dopo averle dato il tempo di abituarsi cominciai ad andare avanti ed indietro anche nel culo con la mano. Premevo in basso per sentire il mio cazzo che la fotteva in sorca. Era ben sfondata in culo di cazzi ne doveva prendere molti anche lì. Uscii dalla figa e glielo sbattei nel culo. Le piaceva e mugolava Gli altri tre si alternavano a schiaffarglielo in gola e la pompavano tenendola per la nuca fino a quando non aveva dei conati. Le davano un momento di respiro e poi riprendevano a fotterla in bocca
Guardai quello che le stava in gola in quel momento e cominciammo a tenere lo stesso ritmo, io la spingevo in avanti con gli affondi e lui spingeva in gola per andare quanto in fondo poteva. Dopo non molto Sofia disse:« fatemi una doppia, sfondatemi tutta e riempitemi di sborra! Sono la vostra troia e voglio sentire quanto siete infoiati» Mi misi di schiena la feci salire voltata verso i miei piedi e lei si lasciò letteralmente cadere sul mio cazzo inculandosi di colpo.
Due maschi le tenero le gambe divaricate mentre un altro cominciò a penetrarle la sorca. Aveva un cazzo enorme che la rese tutta stretta. La pompava con gran foga e le disse: «troia prediti questo cazzo fino in fondo, te la spacco tutta» Lei si prese un altro cazzo in bocca e lo pompò per un bel po’ ma non volle che le venisse in gola, disse: «voglio che ti svuoti in un altro dei miei buchi, dai venitemi dentro, svuotatevi le palle nel culo e nella figa». Venni io per primo scaricandomi nel suo intestino, poi venne l’altro che la stava chiavando in figa. Martha, che era li di fianco che fotteva, si precipitò a leccare la sborra che usciva dalla figa succhiandola per bene e facendo venire Sofia con il mio cazzo ancora piantato nel suo culo. Sofia si alzò e Martha si mise subito in bocca il mio cazzo uscito dal culo di Sofia leccando e succhiandomelo, ripulendolo tutto a lucido. Intanto Martha continuava ad essere chiavata da dietro a turno da uno dei suoi quattro maschi.
Sofia era intenta a farsi un’altra doppia con gli altri due maschi che la presero in culo ed in figa a turno. La farcirono della loro sborra e Martha fece lo stesso con Sofia bevendo il succo della fregna e pulendo il cazzo uscito dal culo di Sofia. Sembrava fosse un programma che Sofia e Martha facevano con regolarità.
Diedi uno sguardo a gli schermi per vedere cosa stesse facendo Linda. Era in ginocchio in mezzo ai maschi con la faccia sporca di una sborrata che succhiava con avidità ora uno ora l’altro mentre li segava con le mani. Vidi uno contrarsi e venirle sulla faccia, poi un altro e poi un altro ancora. Si fermò e si ripulì con le dita spingendo la sborra nella sua bocca e leccandole accuratamente per prendersela tutta mentre li guardava sorridendo. Su un altro schermo si vedeva Suzy, quella dalla sorca sfondata, che stava copulando con gli altri maschi a turno che la fottevano in figa, lei sdraiata di schiena. Se la sbattevano con vigore uno dopo l’altro senza pausa. La si vedeva che godeva del treno come una vera zoccola.
Martha mi sorrise e mi disse che quando mi fossi ripreso sperava che io fossi nel suo prossimo gruppetto perché voleva farsi trombare da me, le promisi che avrebbe avuto una dose del mio cazzo dove avesse voluto. Sofia e Martha intanto si misero a fare un sessantanove leccandosi a vicenda la figa. Martha sopra e Sofia sotto. Uno che non era ancora venuto si avvicinò al culo di Martha e glielo infilò dentro fino alle palle mentre Sofie le leccava la sorca aperta e cominciò a pomparla nel culo aggrappandosi ai suoi fianchi e sbattendola forte. Le venne dentro e la sborra fuoriusci dall’ano di Martha finendo in faccia a Sofia. Anche Sofia leccò e succhiò il cazzo appena uscito dal culo di Martha pulendolo per benino.
Sofia disse che se volevamo c’era un buffet con diversi canapè e delle bollicine per chi volesse riprendere fiato. Andai alla ricerca di Linda, sembrava che tutti avessero completato un primo turno, per così dire, e che fossimo pronti per una pausa per riprenderci. Ci fermiamo qui per questa volta, proseguirò il racconto di questa avventura dicendovi cosa successe dopo nel prossimo racconto.
(1 Giustamente qualcuno ha commentato che il fare delle analisi non elimina completamente il rischi di trasmissione di malattie perché, per alcune, tempi di incubazione lunghi possono produrre dei risultati falsi negativi. Non voglio per cui dare l'impressione che quanto descritto riguardo all'uso delle analisi sia un metodo sicuro. Ognuno è responsabile della propria salute)
1
1
voti
voti
valutazione
7.1
7.1
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Linda - il quartettoracconto sucessivo
Linda - la big band - seconda parte
Commenti dei lettori al racconto erotico