Sorpresa in famiglia. 1

di
genere
incesti

Dividerci i turni di lavoro con Agata mia moglie, al momento ci è sembrata la cosa più giusta soprattutto per accudire Marco e Cristina nostri figli. L’avevamo previsto, c’era anche qualche lato negativo, il più importante la nostra intimità che è andata a farsi benedire. Lo dicevamo spesso -Amore mi manchi, ti vorrei ogni momento con me- Al momento non avevamo alternative, a casa si riusciva a gestire tutto con tranquillità fino all’ora di coricarsi, quella era una tragedia, il cazzo voleva essere alimentato, lo sentivo, anche la figa di Agata aveva la stessa esigenza. Una sega? Si sborri in un minuto e finisce li, il sesso è altro. Anche i ragazzi risentivano di questa situazione, il nostro umore lo testimoniava anche se ci si sforzava a non dimostrarlo. Se il caso propone qualche estemporaneità allora crolla tutto il castello, Complice uno di quei temporali rumorosi, tuoni sembravano esplodere in casa, lampi accecanti, pioggia che dio la mandava. Si apre la porta della camera, appare Cristina con indosso solo le mutandine -Papà ho paura, posso mettermi vicino a te?- -Certo tesoro di papà vieni pure- D’estate non ho mai dormito col pigiama, spesso sto nudo, caso ha voluto che quella notte portassi le mutande. Cristina si è stretta a me facendomi sentire il suo seno, non grandissimo ma sostanzioso. Ho cercato di ripristinare la distanza, iniziativa vana, lei si stringeva ancora di più. Sentivo qualcosa che si agitava sotto, ho provato a girarmi di spalle, lei mi ha scavalcato e me la sono ritrovata di fronte. Qualcuno ha illuminato la mia mente -Marco vieni in camera, Cristina ha paura del temporale- Mezzo assonnato Marco si è immedesimato nella situazione. Ecco ora finalmente potevo scacciare pensieri assurdi, non ho considerato che ora li avevo ad entrambi i lati, stretti a me come se non ci fosse spazio. Sono riuscito a pensare che si fossero messi d’accordo per eccitarmi. Cristina spingeva la figa sulla mia gamba, Marco faceva altrettanto, non ho avuto alternative, ho messo il braccio sotto il loro collo per stringerli a me, è stato allora che Cristina mi ha dato un bacio sulle labbra. Li la mia forte tempra di padre è caduta in un mare di pensieri, sempre più convinto che si erano messi d’accordo. Quando ho sentito l’erezione di Marco ne ho avuto la certezza. -Ragazzi che facciamo?- Cristina salendomi sopra ha dato un bacio sulle labbra a Marco, ormai la figa era a contatto col cazzo, ci dividevano le sue mutandine e le mie mutande. Marco se li è tolti mostrando il cazzo nella massima erezione, Cristina si è piegata accennando un pompino, un attimo dopo eravamo nudi,
i cazzi stavano per esplodere -Papà stanotte vogliamo sostituire mamma. Un lampo ha illuminato Marco che ha impugnato il mio cazzo mettendolo nella figa di Cristina, era un lago, era bagnata, era lei a dirigere -Cristina fermati può succedere l’irreparabile-
-Sborrami dentro papà, prendo la pillola da due anni, io e Marco facciamo l’amore tutte le notti. Che meraviglia e non avevo ancora visto tutto perché Marco si è messo su Cristina ed ho sentite il suo cazzo entrare nella figa insieme al mio. Li non ho resistito, ho sborrato anche l’anima, dopo pochissimo ha sborrato anche Marco nella figa di Cristina. Lei non era più in se aveva avuto orgasmi a ripetizione. Non è stato facile riacquistare lucidità .Candidamente hanno confessato che si erano messi d’accordo. Ormai eravamo stati travolti, Cristina si alternava sui nostri cazzi che appena duri hanno ritrovato la sede naturale, la figa di Cristina che riusciva a sopportare due cazzi insieme. Altro amplesso micidiale e poi -Ragazzi tornate a letto che fra poco torna mamma- -Figurati papà, è lei che ha organizzato tutto, recuperate tu e Marco perché appena rientra vuole la sua parte- Vivevo in una famiglia sicuramente affiatata forse un tantino depravata.
di
scritto il
2025-04-15
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