Il segreto del monastero
di
Martina Pavone
genere
orge
In una remota campagna sorge un piccolo monastero con soli sei monaci, che si dedicano all'agricoltura.
Un giorno si presenta alla loro porta una donna bisognosa di un posto dove stare.
Naturalmente loro, che devono aiutare il prossimo, accolgono la loro ospite e la accompagnano nell'ufficio del loro superiore.
Poco dopo arriva il superiore che, manda via i due monaci, e chiede alla donna spiegazioni.
Lei racconta brevemente la sua storia...
È rimasta vedova da pochissimo e il marito, a sua insaputa, ha lasciato un sacco di debiti e la banca, non potendo lei pagare, aveva preso la casa. Figlia unica, genitori morti, sola, senza una persona amica aveva deciso di andare via e chiedere aiuto a chi non avrebbe mai rifiutato...i monaci...
Naturalmente, per poter ripagare l'ospitalità ricevuta, si sarebbe occupata di tutte le mansioni domestiche.
Il sacerdote ascolta con attenzione la storia della donna e decide di darle un alloggio e accetta la proposta di tenerla "a servizio".
Accompagna personalmente la donna nella sua nuova stanza, poi le fa visitare il piccolo monastero, le fa conoscere gli altri monaci e le dice anche le mansioni che dovrebbe fare.
Tenere puliti gli ambienti comuni, occuparsi della cucina e rigovernare l'ufficio del superiore.
Per la donna è un nuovo inizio.
Come primo giorno il monaco superiore la lascia riposare e le dice che può cominciare il giorno dopo.
Lei ritorna nella propria stanza e li, da sola, ripensa a quello che ha appena passato.
Figlia unica di una coppia con mentalità chiusa, lasciata a pochi giorni dal matrimonio dal suo primo fidanzato, senza più avere esperienze fino a quando nel paese arriva uno sconosciuto che la vede e chiede di sposarla. I genitori, quasi restii, accettano.
Suo marito più giovane di lei di dieci anni le fa conoscere quello che c'è di bello fuori da casa dei suoi genitori.
Lei riacquista il sorriso.
Poco dopo il suo matrimonio i suoi genitori muoiono perché già molto avanti con l'età.
Dopo il lutto la sua vita riprende con suo marito tranquillamente...
Naturalmente i doveri di una moglie sono anche in camera da letto.
Lei che aveva avuto un solo uomo non sapeva fare nient'altro che stare lì sdraiata ferma e aspettare che lui provasse piacere.
Suo marito invece le aveva mostrato che il piacere deve essere reciproco e che ci sono tanti modi per poterlo provare e dare.
Quindi lei aveva imparato che poteva anche darsi piacere da sola ed ogni giorno se lo dava.
Perché non darselo anche lì?
Nella piccola stanza del monastero.
Non avrebbe fatto male a nessuno.
Si sdraia sul letto, si solleva il vestito e si sposta le mutandine e comincia a toccarsi; si accarezza, si bagna le dita e si gioca le grandi labbra e il clitoride, si apre la sua femminilità e si infila le dita dentro e le muove con passione...si apre la camicetta e si tocca il seno, geme in silenzio per non farsi sentire dai monaci, continua a masturbarsi fino a quando non raggiunge l'orgasmo.
Soddisfatta si dà una rinfrescata e si prepara per la cena che consuma nella sala comune con i monaci in silenzio.
Il giorno dopo comincia la sua prima giornata lavorativa; prepara la colazione, pulisce cucina e sala da pranzo e poi entra nell' ufficio del monaco superiore e pulisce anche lì, ma c'è qualcosa di strano...si sente osservata ma prosegue.
Arriva l'ora di pranzo e i monaci rientrano dalle loro attività e si accomodano. Lei è una brava cuoca ed un' ottima donna di casa , quindi i monaci sono contenti di aver preso questa decisione.
Si procede fino alla cena.
Poi a fine serata la donna vuole parlare con il monaco superiore e vanno nel suo ufficio.
Qui lei confida che ha la sensazione di essere osservata ed il monaco conferma la sua sensazione dicendole che sono gli occhi del signore che l'accompagnano nel suo nuovo cammino. Mentre le dice questo le offre una tisana rilassante.
Lei contenta della spiegazione beve la sua tisana e si ritira nella sua stanza.
Si cambia per la notte.
Una volta nel suo letto si masturba come era abituata a farlo con suo marito e poco dopo di addormenta.
Nel silenzio della notte, nel monastero c'è movimento...
Si apre una porta...
Tre persone entrano in una stanza...
La porta si chiude alle loro spalle...
Lei dorme beatamente nel suo letto e tre uomini si avvicinano e cominciano a toccarla con delicatezza.
Indossa una camicia da notte corta, la sollevano, le spostano le mutandine e diverse mani la toccano e contemporaneamente le infilano le dita, poi uno di loro comincia a toccarle il seno che scoprono essere sodo e pieno. Mentre la toccano, la conoscono, si masturbano; uno di loro le divarica le gambe, si mette sopra di lei e la penetra, poi si toglie e cede il posto agli altri uomini. Continuano così fino all' orgasmo...
Come sono arrivati così vanno via.
La mattina dopo la donna si sveglia e ripensa alla notte appena passata.
Ha fatto un sogno...ha sognato che più uomini l'hanno scopata, ma non le sono chiari i particolari, si tocca in mezzo alle gambe e si sente bagnata...
L'idea di più uomini però le piaceva.
La giornata prosegue e lei sente sempre degli occhi addosso, ma va bene così.
Beve la sua tisana e ritorna in camera e come sempre si masturba e subito dopo si addormenta.
Come la notte precedente si ripresenta lo stesso scenario.
Qualcuno entra nella sua stanza e la scopa e come la mattina precedente si sente soddisfatta.
Non vuole confidare al monaco superiore questi sogni per paura di essere mandata via e continua a sognare ogni notte lo stesso sogno. Più uomini che la scopano.
Le piace.
Mentre è nella sua stanza sposta un quadro e vede della fessure, poi ne trova altre e capisce cosa sono.
È spiata davvero.
Fa una ricerca per il monastero e trova altre fessure e sono tutte posizionate in modo da poterla vedere bene.
Sente un brivido di piacere che le scorre lungo la schiena... degli uomini che mi spiano.
Non dice niente a nessuno e continua la sua vita all'interno del monastero.
Quella sera prende la sua tisana e decide di berla nella sua stanza.
Che non beve.
Si prepara ed offre agli occhi che la spiano lo spettacolo della sua masturbazione, quella sera più intenso del solito. Si addormenta.
Si apre la porta ed entrano degli uomini. Si avvicinano al letto e le solite mani cominciano a toccarla.
Il corpo di lei comincia a muoversi, comincia a gemere. Qualcuno le alza la camicia da notte e comincia a toccarla, lei apre le gambe e contemporaneamente apre gli occhi. Le mani si bloccano immediatamente.
Lei si solleva sui gomiti, li guarda e vede che sono tutti presenti, tutti e sei. Si alza. Si toglie la camicia da notte e si sfila le mutandine e dice semplicemente che vuole partecipare anche lei.
Quella notte, la prima notte consapevole di quello che succedeva si è sentita libera e viva.
Hanno cominciato a toccarla, le hanno succhiato il seno, le hanno infilato le dita dentro, l'hanno leccata, ha fatto pompini a tutti, si è fatta scopare da tutti a turno e poi...ha chiesto di essere penetrata da dietro.
È stata accontentata.
Da tutti e sei.
E sempre lei ha chiesto di avere una doppia penetrazione.
È stata accontentata anche in quello.
A turno si sono alternati e mentre la stavano scopando lei faceva un pompino.
Le sono venuti addosso e lei ha leccato e bevuto tutto.
Alla fine, tutti soddisfatti, sono andati via.
Lei subito dopo si è addormentata con un sorriso.
Il giorno dopo si presenta nell'ufficio del monaco superiore e chiede alcune spiegazioni. Il monaco le confida che nella tisana serale lui aggiungeva un leggero sonnifero per non farla svegliare e per poterla scopare, senza che lei se ne accorgesse, che veniva spiata dalla mattina alla sera perché i monaci potessero masturbarsi.
Dopo aver ascoltato tutta la spiegazione per qualche istante lei rimane in silenzio.
Poco dopo chiede al monaco se può continuare a rimanere lì.
Il monaco annuisce.
Chiede se si ripeterà quello che era successo la notte precedente.
Il monaco risponde solo se lei lo vuole.
Lei lo vuole.
Accetta.
E per suggellare questo contratto lei si alza, fa il giro della scrivania e si siede sul bordo e apre le gambe, non porta le mutandine e chiede al monaco di scoparla in quel momento. Lui non ci pensa più di un secondo e comincia a leccarla , le infila le dita, le tocca i seni e le strizza i capezzoli, lei si abbassa e comincia a fargli un pompino, quando è pronto la penetra fino in fondo e spinge sempre più intensamente tanto da farla gridare di piacere e sempre lei chiede di più e chiede di prenderlo da dietro e viene accontentata, e il monaco spinge e sempre lei chiede se c'è qualcun'altro presente nel monastero. Ci sono altri due monaci. Gli chiede di chiamarli.
I monaci arrivano.
Lei decide cosa vuole e come lo vuole fare.
Si mette in ginocchio su un divano.
Un monaco è sotto di lei che comincia a scoparla, poi dice all'altro di scoparla da dietro e all'ultimo che lo vuole in bocca.
Si alternano, lei grida di piacere e che ne vuole di più. Continuano fino all'orgasmo di tutti. Lei beve con gusto. Soddisfatta anche di questa esperienza di alza e dice semplicemente grazie di farmi felice.
Ed esce dall'ufficio.
I monaci si rivestono.
Ed uno di loro dice: "avrà capito che non siamo veri monaci?"
"Non penso" risponde un altro.
Il monaco che impersona il superiore aggiunge:"se continuiamo a non dare nell' occhio non lo scoprirà mai nessuno. Poi avere a disposizione una donna che ci fa scopare sempre...non abbiamo bisogno di nient'altro ".
Un giorno si presenta alla loro porta una donna bisognosa di un posto dove stare.
Naturalmente loro, che devono aiutare il prossimo, accolgono la loro ospite e la accompagnano nell'ufficio del loro superiore.
Poco dopo arriva il superiore che, manda via i due monaci, e chiede alla donna spiegazioni.
Lei racconta brevemente la sua storia...
È rimasta vedova da pochissimo e il marito, a sua insaputa, ha lasciato un sacco di debiti e la banca, non potendo lei pagare, aveva preso la casa. Figlia unica, genitori morti, sola, senza una persona amica aveva deciso di andare via e chiedere aiuto a chi non avrebbe mai rifiutato...i monaci...
Naturalmente, per poter ripagare l'ospitalità ricevuta, si sarebbe occupata di tutte le mansioni domestiche.
Il sacerdote ascolta con attenzione la storia della donna e decide di darle un alloggio e accetta la proposta di tenerla "a servizio".
Accompagna personalmente la donna nella sua nuova stanza, poi le fa visitare il piccolo monastero, le fa conoscere gli altri monaci e le dice anche le mansioni che dovrebbe fare.
Tenere puliti gli ambienti comuni, occuparsi della cucina e rigovernare l'ufficio del superiore.
Per la donna è un nuovo inizio.
Come primo giorno il monaco superiore la lascia riposare e le dice che può cominciare il giorno dopo.
Lei ritorna nella propria stanza e li, da sola, ripensa a quello che ha appena passato.
Figlia unica di una coppia con mentalità chiusa, lasciata a pochi giorni dal matrimonio dal suo primo fidanzato, senza più avere esperienze fino a quando nel paese arriva uno sconosciuto che la vede e chiede di sposarla. I genitori, quasi restii, accettano.
Suo marito più giovane di lei di dieci anni le fa conoscere quello che c'è di bello fuori da casa dei suoi genitori.
Lei riacquista il sorriso.
Poco dopo il suo matrimonio i suoi genitori muoiono perché già molto avanti con l'età.
Dopo il lutto la sua vita riprende con suo marito tranquillamente...
Naturalmente i doveri di una moglie sono anche in camera da letto.
Lei che aveva avuto un solo uomo non sapeva fare nient'altro che stare lì sdraiata ferma e aspettare che lui provasse piacere.
Suo marito invece le aveva mostrato che il piacere deve essere reciproco e che ci sono tanti modi per poterlo provare e dare.
Quindi lei aveva imparato che poteva anche darsi piacere da sola ed ogni giorno se lo dava.
Perché non darselo anche lì?
Nella piccola stanza del monastero.
Non avrebbe fatto male a nessuno.
Si sdraia sul letto, si solleva il vestito e si sposta le mutandine e comincia a toccarsi; si accarezza, si bagna le dita e si gioca le grandi labbra e il clitoride, si apre la sua femminilità e si infila le dita dentro e le muove con passione...si apre la camicetta e si tocca il seno, geme in silenzio per non farsi sentire dai monaci, continua a masturbarsi fino a quando non raggiunge l'orgasmo.
Soddisfatta si dà una rinfrescata e si prepara per la cena che consuma nella sala comune con i monaci in silenzio.
Il giorno dopo comincia la sua prima giornata lavorativa; prepara la colazione, pulisce cucina e sala da pranzo e poi entra nell' ufficio del monaco superiore e pulisce anche lì, ma c'è qualcosa di strano...si sente osservata ma prosegue.
Arriva l'ora di pranzo e i monaci rientrano dalle loro attività e si accomodano. Lei è una brava cuoca ed un' ottima donna di casa , quindi i monaci sono contenti di aver preso questa decisione.
Si procede fino alla cena.
Poi a fine serata la donna vuole parlare con il monaco superiore e vanno nel suo ufficio.
Qui lei confida che ha la sensazione di essere osservata ed il monaco conferma la sua sensazione dicendole che sono gli occhi del signore che l'accompagnano nel suo nuovo cammino. Mentre le dice questo le offre una tisana rilassante.
Lei contenta della spiegazione beve la sua tisana e si ritira nella sua stanza.
Si cambia per la notte.
Una volta nel suo letto si masturba come era abituata a farlo con suo marito e poco dopo di addormenta.
Nel silenzio della notte, nel monastero c'è movimento...
Si apre una porta...
Tre persone entrano in una stanza...
La porta si chiude alle loro spalle...
Lei dorme beatamente nel suo letto e tre uomini si avvicinano e cominciano a toccarla con delicatezza.
Indossa una camicia da notte corta, la sollevano, le spostano le mutandine e diverse mani la toccano e contemporaneamente le infilano le dita, poi uno di loro comincia a toccarle il seno che scoprono essere sodo e pieno. Mentre la toccano, la conoscono, si masturbano; uno di loro le divarica le gambe, si mette sopra di lei e la penetra, poi si toglie e cede il posto agli altri uomini. Continuano così fino all' orgasmo...
Come sono arrivati così vanno via.
La mattina dopo la donna si sveglia e ripensa alla notte appena passata.
Ha fatto un sogno...ha sognato che più uomini l'hanno scopata, ma non le sono chiari i particolari, si tocca in mezzo alle gambe e si sente bagnata...
L'idea di più uomini però le piaceva.
La giornata prosegue e lei sente sempre degli occhi addosso, ma va bene così.
Beve la sua tisana e ritorna in camera e come sempre si masturba e subito dopo si addormenta.
Come la notte precedente si ripresenta lo stesso scenario.
Qualcuno entra nella sua stanza e la scopa e come la mattina precedente si sente soddisfatta.
Non vuole confidare al monaco superiore questi sogni per paura di essere mandata via e continua a sognare ogni notte lo stesso sogno. Più uomini che la scopano.
Le piace.
Mentre è nella sua stanza sposta un quadro e vede della fessure, poi ne trova altre e capisce cosa sono.
È spiata davvero.
Fa una ricerca per il monastero e trova altre fessure e sono tutte posizionate in modo da poterla vedere bene.
Sente un brivido di piacere che le scorre lungo la schiena... degli uomini che mi spiano.
Non dice niente a nessuno e continua la sua vita all'interno del monastero.
Quella sera prende la sua tisana e decide di berla nella sua stanza.
Che non beve.
Si prepara ed offre agli occhi che la spiano lo spettacolo della sua masturbazione, quella sera più intenso del solito. Si addormenta.
Si apre la porta ed entrano degli uomini. Si avvicinano al letto e le solite mani cominciano a toccarla.
Il corpo di lei comincia a muoversi, comincia a gemere. Qualcuno le alza la camicia da notte e comincia a toccarla, lei apre le gambe e contemporaneamente apre gli occhi. Le mani si bloccano immediatamente.
Lei si solleva sui gomiti, li guarda e vede che sono tutti presenti, tutti e sei. Si alza. Si toglie la camicia da notte e si sfila le mutandine e dice semplicemente che vuole partecipare anche lei.
Quella notte, la prima notte consapevole di quello che succedeva si è sentita libera e viva.
Hanno cominciato a toccarla, le hanno succhiato il seno, le hanno infilato le dita dentro, l'hanno leccata, ha fatto pompini a tutti, si è fatta scopare da tutti a turno e poi...ha chiesto di essere penetrata da dietro.
È stata accontentata.
Da tutti e sei.
E sempre lei ha chiesto di avere una doppia penetrazione.
È stata accontentata anche in quello.
A turno si sono alternati e mentre la stavano scopando lei faceva un pompino.
Le sono venuti addosso e lei ha leccato e bevuto tutto.
Alla fine, tutti soddisfatti, sono andati via.
Lei subito dopo si è addormentata con un sorriso.
Il giorno dopo si presenta nell'ufficio del monaco superiore e chiede alcune spiegazioni. Il monaco le confida che nella tisana serale lui aggiungeva un leggero sonnifero per non farla svegliare e per poterla scopare, senza che lei se ne accorgesse, che veniva spiata dalla mattina alla sera perché i monaci potessero masturbarsi.
Dopo aver ascoltato tutta la spiegazione per qualche istante lei rimane in silenzio.
Poco dopo chiede al monaco se può continuare a rimanere lì.
Il monaco annuisce.
Chiede se si ripeterà quello che era successo la notte precedente.
Il monaco risponde solo se lei lo vuole.
Lei lo vuole.
Accetta.
E per suggellare questo contratto lei si alza, fa il giro della scrivania e si siede sul bordo e apre le gambe, non porta le mutandine e chiede al monaco di scoparla in quel momento. Lui non ci pensa più di un secondo e comincia a leccarla , le infila le dita, le tocca i seni e le strizza i capezzoli, lei si abbassa e comincia a fargli un pompino, quando è pronto la penetra fino in fondo e spinge sempre più intensamente tanto da farla gridare di piacere e sempre lei chiede di più e chiede di prenderlo da dietro e viene accontentata, e il monaco spinge e sempre lei chiede se c'è qualcun'altro presente nel monastero. Ci sono altri due monaci. Gli chiede di chiamarli.
I monaci arrivano.
Lei decide cosa vuole e come lo vuole fare.
Si mette in ginocchio su un divano.
Un monaco è sotto di lei che comincia a scoparla, poi dice all'altro di scoparla da dietro e all'ultimo che lo vuole in bocca.
Si alternano, lei grida di piacere e che ne vuole di più. Continuano fino all'orgasmo di tutti. Lei beve con gusto. Soddisfatta anche di questa esperienza di alza e dice semplicemente grazie di farmi felice.
Ed esce dall'ufficio.
I monaci si rivestono.
Ed uno di loro dice: "avrà capito che non siamo veri monaci?"
"Non penso" risponde un altro.
Il monaco che impersona il superiore aggiunge:"se continuiamo a non dare nell' occhio non lo scoprirà mai nessuno. Poi avere a disposizione una donna che ci fa scopare sempre...non abbiamo bisogno di nient'altro ".
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