A Fez, seguendo un ragazzo, arrivai a lui (dentro di lui) e mi scopai anche la mamma
di
zio francesco
genere
gay
Il ragazzino mi aveva lanciato uno sguardo, nulla di strano. Fuori stagione e in quel quartiere di Fez ero uno dei pochissimi turisti. Il padre invece, gli assomigliava molto, non aveva bisogno di guardarmi per capire che li stavo seguendo. Affascinato da quello che vedevo (poco) e immaginavo (molto) degli short rossi bordati di bianco che rivestivano dietro il ragazzo.
Li seguii a distanza, la macchia rossa del tessuto teso sulle sue natiche si distingueva anche da lontano, mentre i due camminavano con passo deciso.
Ero ipnotizzato dalle due natiche sode e dalle gambe scure che vedevo davanti a me. Era come se un filo invisibile collegasse la punta del mio sesso al suo buchino che immaginavo in ogni particolare.
Voltarono in un vicolo. Mi fermai. Il padre bussò a una porta, parlò brevemente con una donna lasciò lì il ragazzo e proseguì sempre senza guardarmi.
Il ragazzino entrò e la donna mi fece segno di avvicinarmi ed entrò in una casa, pochi metri più in là.
"You want the boy?"
"Yes"
"Tu suck or to fuck"
"Both"
Ero andato oltre le sue conoscenze. Mi spiegai:
"suck and fuck"
Mi guardò dubbiosa
"I must check, Come in"
Chiusa la porta temetti un malinteso. La donna non era brutta ma non era certo per lei che avevo camminato per tutta Fez!
"Where is the boy?" Chiesi
"No problem, other room, near. But let me check you"
Non capivo. Appoggiò la sua mano in modo sapiente sulla mia patta. Il mio sesso era già abbastanza duro da quando avevo capito che la cosa poteva andare a buon fine.
Senza parlare mi abbassò i pantaloni premette sui testicoli e abbassò le mutande.
Il mio cazzo uscì in quasi tutto il suo splendore. La donna lo masturbò lentamente.
"Is quite big!" commentò dubbiosa
"Not so much, actually" mi difesi
"The boy is just ..." E disse l'età
"Is a virgin?" Chiesi
"No but yours is the biggest he have. You just be suck, only in mouth"
Non mi andava "Nice ass, need to fuck him too"
ci pensò un po. Si alzò e mi mostrò un vasetto contenente qualcosa di oleoso. "You will be careful"
"I will be very patient", Citò una cifra alta ma ragionevole.
"First I want to see the boy"
Le due case comunicavano attraverso un cortile. Lo andò a chiamare. Il ragazzo probabilmente nel frattempo si era lavato, aveva ancora delle gocce d'acqua tra il collo e le scapole e si era messo una camicia. Forse aveva anche fatto altro di più intimo in preparazione, sperai.
"He Ali, he do everything you want but careful. I'm near" e indicò fuori dalla finestra. Parlò brevemente con il ragazzo che guardava preoccupato il rigonfiamento dei miei pantaloni. Dalla tasca tirai fuori la cifra richiesta. Le diedi in mano metà dei biglietti. "Half now, Half finish".
Mi guardai intorno. Nella camera c'era un letto stretto ma alto. Prima che la donna uscisse le chiesi "You are his mother?" "No mother, mother sister" rispose. Una zia insomma.
Nel frattempo Ali si era seduto sul letto, lo sguardo un po' lubrico e un po' preoccupato. Mi avvicinai e gli feci segno di alzarsi in piedi su un gradino alla base del letto che ci portava quasi alla stessa altezza. Iniziai a slacciargli la camicia.
"I like you, Ali. I want you", "Baiser" aggiunsi in francese che vuol dire sia baciare sia scopare.
Ali prese l'invito nel primo senso della parola, mi gettò le braccia al collo e la lingua rosa in bocca. Limonammo come due ragazzini mentre con le mani gli tastavo finalmente il sedere fuori e dentro gli shorts (di mutande nemmeno l'ombra).
Ali fece scivolare la mano anche lui sotto i miei pantaloni "So big!" Mormorò preoccupato. "I will be careful", lo assicurai.
Si inginocchiò, mi tolse le scarpe, e abbassò i pantaloni. Mi ero tolto io la t shirt. Ali prese a baciare e leccare il mio sesso dall'esterno delle mutande. "So big" continuava a dire ma con un tono meno preoccupato.
Quando lo fece uscire fuori rise e lo mosse per disegnare come un pennello contorno del suo naso e dei suoi occhi prima di prenderlo in bocca. Aveva esperienza: con le mani mi stringeva i testicoli, un suo dito si incamminava verso il mio perineo.
"I want to came in your mouth first" esclamai. Non capiva. "Ejaculer dans ta bouche, ça vait?"
Ali assentì con entusiasmo e si mise più comodo con le ginocchia mentre io mi appoggiai con le spalle alla parete. Il pompino era notevole ma la cosa più bella era percorrere con lo sguardo dall'alto il suo corpo bruno e magro, le alucce delle scapole ancora in rilievo, i capelli crespi, le ciglia lunghe che si confondevano negli affondi con i peli ricci sopra il mio pube. A volte riuscivo a entrare fino alla sua gola ma più spesso preferivo il contatto con la sua lingua e le labbra sul prepuzio.
Lo fermai per baciarlo sentendo il mio sapore nella sua bocca.
Sapeva di stare facendo un buon lavoro e si rimise all'opera. "Je vien", annunciai, "dans ta bouche". Feci in modo da eiaculare sulla sua lingua. Ali rise mostrò l'ostrica di sperma sulla superficie della lingua e ingoiò come fosse una caramella ricevuta in premio. Un ruolo di seme gli colava dall'angolo della bocca.
Era ora di ripagare tanto impegno, Ali avrebbe avuto certo ben poco dei soldi che pagavo, lo feci sdraiare sul letto e gli sfilai gli short.
Il suo sesso era duro, non ancora pienamente sviluppato, circonciso ovviamente. Mi sedetti per terra in modo da avere il suo corpo all'altezza del mio viso. Masturbandolo leggermente lo baciai in bocca e poi scesi con il viso sui suoi capezzoli percorrendo un torace e un addome privi di grasso e di peli, Poi la mia bocca sostituì la sua mano. Ali era eccitato e felice. Non si aspettava di ricevere qualcosa, che io cercassi il suo piacere. Si spostò in modo da prendere il mio viso fra le sue gambe, spostò un cuscino sotto i suoi fianchi permettendomi così di vedere e toccare insieme i suoi piccoli testicoli e l'incavo del sedere. Continuando con la bocca, le mie mani gli allargarono le chiappe e con un dito iniziai a disegnare dei cerchi intorno al suo buchino. "Inside, inside please" chiese. Non me lo feci ripetere. Inserìì con cautela l'indice nel piccolo ano cercando la piccola prostata. Un improvviso ansimare mi confermò che l'avevo trovata. Ali iniziò a muoversi per sentire meglio il mio dito dentro di lui e per scoparmi la bocca. Io suoorgasmo fu improvviso e quasi silenzioso. Giovanissimo produceva comunque uno sperma acquoso e saporito.
Ci baciammo a lungo facendo scorrere le mani dell'uno sul corpo dell'altro. "Nice man" disse, "very nice". Si alzò dal letto mostrandomi il sedere. "Now you fuck?" chiese quasi speranzoso. Assentii e Ali andò a prendere il vasetto che la zia mi aveva mostrato. Si spalmò il liquidò viscoso sulla mano e iniziò a masturbarmi leggermente.
"You big, deja" commentò un po' in inglese un po' in francese.
"Yes but wait a moment". Eccitatissimo volevo però essere sicuro di non esser tradito dalla mia erezione dopo il recentissimo orgasmo.
"No Problem you big" rispose sorridendo e piegandosi in modo da avvicinare il suo sedere ai miei occhi iniziò con la scusa di spalmare la crema nel buco, ad allagarsi l'anello dell'ano. La mossa ebbe il successo sperato. Non pensai a spalmarlo anche sul mio uccello e mi alzai per impalare il ragazzo.
Improvvisamente entrò la zia "Wait" intimò. Mi bloccai sorpreso. La zia si servì generosamente della crema su ambedue la mani si inginocchiò e iniziò a spalmarla sul mio sesso più che spalmare mi stava facendo una sega mentre il nipote aggiustava i cuscini in modo da assumere la posizione più comoda per essere impalato.
Ero rimasto di sasso (io, e di pietra ...lui) La zia uscì (evidentemente ci stava osservando) "Viens" chiese Ali con una voce dolce, quasi femminea. Era piegato a 90 su un mucchio di cuscini sovrapposti al letto, le gambe aperte sul pavimento. Aveva calcolato l'altezza e l'angolazione giusta. Feci scorrere il mio sesso sulla lunga fessura che divideva le natiche, dando dei colpetti alle sue palline. Gli carezzai le spalle e le alucce. Ali era impaziente, temeva il dolore che avrebbe sentito di lì a poco e voleva affrettarlo. "Fuck me now, please, Baisez moi maintenant". Quando provai a forzarlo il suo piccolo ano sembrava una barriera insormontabile ma Ali sapeva cosa doveva fare. Con le mani si allargò le natiche riuscì a rilassare i muscoli e la mia cappella superò la barriera. "Ah" si limitò a dire. Una piccola spinta e grazie all'unguento miracoloso, metà del mio sesso si fece strada in un pertugio strettissimo. "Aaah" esalò Ali. In quel momento gli faceva di sicuro male. Aspettai un poco che il dolore si calmasse e fu lui con una scrollata delle spalle a darmi il segnale che potevo continuare e andare più a fondo. Così feci fino a impalarlo, Gli carezzai la pancia così magra che avrei giurato di poter sentire il mio sesso nelle sue viscere.
Iniziò così la più bella scopata della mia vita. Durò tanto, gli feci cambiare posizione in modo da poter masturbare Ali mentre lo scopavo. Ci mettemmo nella posizione del missionario limonando come due fidanzatini. Fianco a fianco percorrevo, sempre dando piccole spinte, tutto il suo torace e il cazzo con le mani. Sempre stando dentro lo feci venire con le mani. Sparito il dolore Ali sentiva solo il piacere di darmi piacere e l'eccitazione data dall'essere colmo di cazzo.
Vedendomi stanco, Alì si sedette sopra di me e iniziò a impalarsi saltellando mentre il suo sesso tornato duro ballava fra noi due. Era bellissimo vedere il suo viso trasfigurato dal piacere e dal desiderio. Ma volevo venire.
Lo feci alzare, guardai il suo buco allargato con la forma del mio sesso. In piedi, con lui piegato e appoggiato alla parete trovai la posizione migliore per spingere energicamente. Una cavalcata finale che Ali punteggiava con espressioni di dolore e stupore per essere oggetto di tanta foia. Non so quanto fu lungo il mio orgasmo. So che lo tenevo per le anche come per paura che mi sfuggisse. So che lui mi prese le dita e iniziò a baciarle.
Senza staccarci ci buttammo sul letto. "Pain?",chiesi "doleur?" . fece segno di no. "Plaisir" rispose, "et poi?" Ridendo perché il mio piacere era palese ed era sottolineato dal rivolo di sperma che stava iniziando a uscire dal suo buchino.
Stavo per addormentarmi abbracciato a lui quando entrò la zia. "Tout bien?" Chiese a me in francese, con Ali parlò più a lungo mentre io trovavo nei pantaloni il resto della somma concordata. C'era qualcosa di assurdo nella scena. Io nudo con il sesso ancora umido e forse sporco del culo dei nipote sdraiato sul letto al mio fianco che mi baciava mentre la zia gli parlava.
Ma mi godetti il piacere in un quasi dormiveglia. Ali era andato a fare una doccia, io lo seguii. Prima di uscire mi guardò e chiese "Plus tard? Encore?" Non capii e lui spiegò "Enculez mio encore plus tard? Le lendemain? , vous vuolez?" Assentii. Sorrise "Bon, merci" E uscì un po' zoppicante.
Avrei voluto uscire con lui tenendolo per mano e far vedere a tutta Fez, dove avrei trovato molti conoscitori del genere, che bel ragazzo che mi ero scopato. Ma non era pensabile.
Frastornato mi rimisi a letto rimanendo nudo. Sentivo ancora il suo, il nostro odore. Dovevo essermi addormentato perché al risveglio trovai la zia, (mi rivelò che in realtà era la mamma) seduta di fianco a me che mi sfiorava con le mani i testicoli. "You really good with Ali No pain" si complimentò "You very man" intendendo sia il mio sesso che stava riprendendo forma sotto le sue sapienti mani, sia evidentemente quello che aveva visto vedendo con quale forza avevo scopato il figlio. Si alzò e mi guardò negli occhi accennando a spogliarsi "You want? No money!" Feci segno di sì col capo e vidi davanti a me la mia prima donna araba. "Please, in my..." non trovava la parola per designare il suo sesso "devant" spiegò indicandosi la figa. Per sicurezza si mise a cavalcioni su di me come aveva fatto il figlio e in un solo colpo lo prese tutto con un urlo di dolore e forse gioia.
Rifacemmo tutte le posizioni che avevamo assunto io e il figlio. Se ero stanco si fermava, si inginocchiava e iniziava una vera adorazione del mio cazzo con le mani e la bocca. Quando capì che stavo per venire mi fermò "Please no here". Non capivo "As The same with Ali" insomma non dovevo venire dentro la sua figa, probabilmente era un periodo fertile, ma nel culo. Si mise a 90 gradi e ripetei la cavalcata di prima. In un retto meno stretto ma ben abituato a far godere muovendo mille muscoletti il cazzo di un uomo. La zia / mamma intanto si masturbava furiosamente. Ogni tano la interrompevo e infilavo dentro di lei tutte le dita della mano e spingevo dall'interno verso l'esterno provocando delle urla che non sapevo interpretare. Era talmente abile la zia che riuscimmo a venire nello stesso momento con delle urla che intrattenevano di sicuro mezzo vicolo. La zia raccolse lo sperma che le usciva sulla punta di due dita lo portò alla bocca e lo baciò. "You big man". Si rivestì e commentò con un piccolo inchino disse "Mercì!"
Le gambe mi tremarono per tutta la strada, nn mi accorsi nemmeno degli sguardi che mi venivano rivolti da ogni finestra. Cercavo con gli occhi Alì, ma... l'indomani l'avrei rivisto di sicuro.
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