Semplicemente meraviglioso

di
genere
trio

Con Jordan è stato amore a prima vista per me e Giusy mia moglie. Una coppia normale senza grilli per la testa, qualche piccola trasgressione ci può stare alla nostra età senza comunque eccedere. Quando è arrivato nell’azienda in cui lavoravo, ho avuto
il compito di addestrarlo, la prima impressione che ho avuto, un piccolo uccellino bisognoso di imparare a volare. Non so perché, ma questo è stato il primo pensiero, tanto che la sera rientrato a casa ne abbiamo parlato facendoci prendere da quel senso di compassione che l’argomento causava. La mattina successiva, l’ho già trovato al suo posto, aveva l’aria stanca, gli ho chiesto il motivo, tendeva a cambiare discorso, dopo la mia insistenza mi ha confessato di aver dormito in macchina, che non era riuscito a trovare nulla e che avrebbe dovuto aspettare il sabato per avere la libertà di provvedere. Non ci ho pensato due volte, la sera stessa l’ho portato a casa, Giusy ha sgranato gli occhi, non se lo aspettava. Non c’era altro da fare, la prima cosa una doccia perché non aveva avuto occasione di farla, l’ho accompagnato in bagno, gli ho dato il mio accappatoio, mentre predisponevo il tutto, mi sono girato ed ho visto che era già nudo, Lo sguardo mi è caduto proprio la, un cazzo troppo grande per essere quello di un ragazzo di diciotto anni. -Sei ben messo porca miseria- Non ho capito se diceva il vero ho mentiva -E’ una eredità lasciatami dal mio papà che non ho mai conosciuto- Triste storia, ed alla mia domanda sulla mamma la risposta mi ha gelato -E’ volata in cielo- - Con chi vivi?- -Con i miei nonni- Il sesto senso che avevo avuto veniva confermato, mentre era in doccia hi informato Giusy sulla situazione e sul cazzo. Pensava che scherzassi si è messa a ridere. E’ stata lei stessa ad invitare Jordan a stare con noi per qualche giorno anche se non sapevamo dove farlo dormire. Impacciato più che mai, una volta uscito dalla doccia ancora in accappatoio gli ho dato il mio pigiama. Giusy scrutava le parti basse rendendosi conto che quello che avevo detto era reale, infatti si vedeva la forma attraverso il pigiama, anzi ora sembrava ancora più grosso. Si vergognava, cercava di non dare fastidio, questo ci induceva ad esseri più teneri ed affettuosi verso di lui. Ha mangiato con grande appetito, noi un po' meno forse eravamo agitati e quando lo abbiamo informato che avrebbe dormito nel nostro letto, non si è mostrato d’accordo, voleva dormire su due o tre sedie messe in fila. E’ intervenuta l’autorità di Giusy -Jordan dormi con noi, non hai scelta, ti metti in un angolino tranquillo, non ci dai nessun fastidio. Ha accettato con molte riserve, ha detta qualche condizione -Va bene, andate prima voi, poi vengo io- Siamo andati io e Giusy restando nudi nel letto come sempre, quando è venuto Jordan stava occupando la parte estrema del letto, non si è accorto che eravamo nudi. Ho finto di alzarmi per bere, solo allora lui si è accorto, quando sono tornato in camera, ho notato che la strategia di Giusy aveva funzionato perfettamente, era al centro del letto Jordan, nudo anche lui ed io non ho avuto scelta, mi sono messo sull’altro lato. Forse non è stato mai nei nostri pensieri stare nello stesso letto io, mia moglie ed un ragazzo, è stato più forte di noi,
lo abbiamo stretto, abbracciato facendogli sentire il calore dei nostri corpi, con la mano ho preso quella di Giusy portandola sul cazzo, era già duro, non credevo possibile che potesse entrare nella figa quel cazzo mostruoso, è stato più facile del previsto, ho provveduto io stesso ad infilarlo, la figa di Giusy era un lago di umori. Lui sotto, lei sopra, sono andato giù per leccarli, lei stava morendo di piacere, quando dopo l’orgasmo il cazzo è uscito dalla figa, non ho potuto fare altro che metterlo in bocca, c’era ancora della sborra, avidamente l’ho ripulito passando subito dopo alla figa di Giusy. Avevamo già deciso che Jordan sarebbe stato il nostro giocattolo, la notte lo abbiamo subissato di attenzioni anche se lui aveva sonno per aver dormito in macchina la notte precedente. Non gli avremmo mai concesso di andar via, il sabato è tornato dai nonni, ha preso le sue dotazioni, li ha informati che aveva trovato la sistemazione, loro felici, siamo tornati a casa nostra. Abbiamo trovato la nostra felicità.
scritto il
2025-03-23
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