La storia si ripete

di
genere
incesti

.Statistiche recenti ipotizzano che il 10 % dei figli nati in costanza di matrimonio non siano biologicamente del padre ufficiale. C’è da crederci? Personalmente penso che siano anche di più, oggi con la libertà sessuale è molto facile ricevere una sborrata nella figa con le conseguenze che ne derivano. Ci sono quelli a cui piace vedere la moglie scopare, ma ci sono “quelle” a cui piace scopare senza farlo sapere al marito. Io che vengo da una famiglia in cui i capi si identificavano nella libertà sessuale a partire dai nonni, queste notizie mi lasciano nell’indifferenza totale. La mia età oggi mi consente solo di raccontare e paragonare “quei tempi” a quelli di oggi. Mio padre, tendenzialmente buono, non lesinava a mamma la libertà di muoversi a suo piacimento, poteva tornare anche più tardi lui la accoglieva con grande cordialità ed affetto.
Lui lavorava dalle 8 alle 14 sei giorni alla settimana, mamma era casalinga, gestiva, a me e papà, nel migliore dei modi, era lei a decidere cosa dovevamo fare, le iniziative erano sempre le sue, quando non le prendeva eravamo noi a sollecitarla. Oltre a papà
in casa nostra veniva spesso “lo zio Marcello” coetaneo di papà, veniva anche quando lui non c’era, mamma lo accudiva come faceva con papà, i gesti di affetto erano gli stessi, anzi quando c’era solo lui mamma aveva la tendenza a vestire poco, a volte anche con soli reggiseno e mutandine nonostante ci fossi io. Non mi scandalizzavo, mi è capitato di vederla anche nuda. Solo in seguito ho saputo che la presenza dello zio in casa nostra aveva altri scopi. E’ stata casuale la scoperta, infatti un violento temporale si è abbattuto dalle nostre parti, lampi, tuoni, vento acqua a catinelle è andata via la luce con un fulmine che aveva scaricato la sua potenza sicuramente nelle vicinanze di casa.
Eravamo in agosto, un temporale estivo come raramente capita. Sono sceso dal letto al buio totale, per andare da loro, nell’attimo in cui ho aperto la porta della loro camera ho visto papà, lo zio e mamma completamente nudi, mamma era sopra allo zio mentre
papà si faceva una sega. Una scena allucinante, anche per loro la mia irruzione nella loro camera è stata tale. In quei momenti la razionalizzazione scompare, si agisce d’impeto, loro si sono coperti con un lenzuolo, io mestamente sono tornato nella mia camera. Certo non potevo rimettermi a dormire, ho chiuso la mia porta ed ho fatto la stessa cosa che stava facendo papà. Più di tutto mi aveva colpito la sua immagine, un bel cazzo sostanzioso nelle sue mani, era veramente dotato papà, avrei voluto farla io quella sega a papà, in sua mancanza l’ho fatta al mio. Idea bizzarra la mia Macché, non è venuto nessuno, sono rimasti in camera con la porta chiusa. Avrei potuto ripetere l’irruzione, non si sa mai, magari mi accolgono tra loro, proprio no, sono rimasto imperterrito nel mio letto. La mente vagava, non avrei certo sfigurato tra loro anche se non avevo mai visto il cazzo dello “zio”; Papà che si eccita a vedere mamma scopare, questa cosa eccitava anche me, che bello vedere mamma con un cazzone nella figa, vedere quando riceve ettolitri di sborra e magari papà che la raccoglie con la lingua, però! Potrei essere pure io. Altro tuono da far tremare i vetri mi riportano alla realtà; “Pensiero stupendo” cantava Patty Pravo! Doveva pur arrivare l’ora della colazione, “il sergente” mamma ci avrebbe raccolti attorno al tavolo, tutto
come previsto ma??? Nessun riferimento alla notte trascorsa. Si inizia la giornata, papà esce e rientra, ci avvisa che è tutto allagato, non si può arrivare alla strada, l’acqua non defluisce perché i tombini sono otturati, è un’ottima occasione per fare
riferimento all’incidente di percorso, tutto d’un fiato da parte di mamma -A me piace farlo a lui (rivolgendosi a papà) piace guardare quindi non c’è motivo di scandalizzarsi- -Giusto- ho risposto ed è finito li l’intervento di mamma. Papà la guardava, sembrava volesse dire qualcosa, ha rinunciato. Lo “zio” idem. Forse è stato meglio così, nessuna banalità, a mamma piace il cazzo a papà piace guardarla, io in posizione neutra, se avessi potuto scegliere avrei scelto papà, l’immagine di quel cazzo mi appannava la vista, l’interrogativo era d’uopo -Forse papà ha il cazzo troppo grosso, mamma non lo digerisce, oppure!!!- Oppure il cazzo dello zio era più grosso di quello di papà con
mamma che lo preferiva. Quando fortuna e sfortuna si accaniscono contemporaneamente sulla stessa persona. Durante il parto, cioè la mia nascita, a mamma hanno scoperto un problema, tutto è stato risolto con la conseguenza che è diventata sterile. Se non ci fosse stato il parto il problema col tempo sarebbe diventato irrisolvibile. Naturalmente
io sono stato messo sotto una campana di vetro, unico figlio. Non potevo rendermi conto della situazione che si stava creando, l’affetto eccessivo (comunque comprensibile) mi deliziava nelle fasi della mia crescita. Non restavo mai solo, avevo almeno uno dei miei genitori sempre accanto, lavoravano in ospedale, non è stato difficile ottenere l’alternanza dei turni. Mi raccontano che il pediatra, veniva a casa nostra ogni giorno, aveva l’ambulatorio al piano di sopra quindi non era difficile, anzi a volte visitava anche mamma e perfino papà. Insomma il dottor Ivo era diventato uno di famiglia, spesso pranzava o cenava a casa nostra, io lo chiamavo zio Ivo. Non so se ci sono stati casi simili nel mondo ma io nonostante avessi una cameretta ho dormito sempre tra i miei genitori. Ascoltavo i richiami dello zio Ivo a loro per invitarli a cambiare sistema, cioè a farmi mettere nella cameretta, per mamma e papà era un discorso inaccettabile, tanto che lo zio Ivo non ne ha più parlato. Una sera c’è stata una nevicata da descrivere negli annali, lo zio Ivo è rimasto da noi, avevamo un divano, lui ha chiesto un cuscino ed una coperta, mamma e papà lo hanno fatto mettere a letto con noi. Il letto era grande, spazio ce ne stava a sufficienza. E’ stato papà a predisporre i posti, io tra loro con lo zio Ivo vicino a mamma. Ormai maturo, ed ho capito che tra loro esisteva un altro genere di affetto perché mamma tutta la notte è stata sullo zio Ivo mentre papà si preoccupava di me. E’ stata una notte bellissima perché io mi sono stretto a lui godendo dell’eccitazione che ci davano mamma e zio Ivo. Non mi sono meravigliato perché mamma e papà nella normalità, quando facevano l’amore, io ero nel letto con loro. Quindi quando lo zio Ivo visitava mamma o papà, oltre che alla loro salute li sosteneva sessualmente. Ormai ero conscio di tutto, frequentavo l’ultimo anno, la scuola mi impegnava tanto, su consiglio dello zio Ivo mi preparavo a seguire la carriera degli ambienti ospedalieri e comunque della medicina. La mia sistemazione in casa non è mai cambiata, il mio posto era
nel letto tra loro. Sono entrato facilmente nella loro vita sessuale, anche lo zio Ivo frequentemente dormiva con noi, viveva con i genitori ed accampava scuse con loro per motivi di servizio. Eravamo tre maschi con mamma che non aveva problemi di rimanere incinta, nella sua figa sono entrate quantità di sborra inenarrabili. A me piaceva moltissimo stare sopra a papà, mi piaceva sentire il duro del suo cazzo sul mio, stavo comunque volentieri sullo zio e su mamma. Era molto difficile che mamma non avesse un cazzo nella figa. Quando non c’era lo zio era mamma che dava disposizioni, papà sotto, lei sopra a lui ed io sopra a lei, godeva da matti godere col cazzo di papà ed il mio nella figa anche se per noi era molto difficile a resistere per portarla all’orgasmo prima che sborrassimo. Se mamma era in servizio ed io stavo con papà, come avevamo qualche minuto di tempo libero, ci piaceva godere, la stessa cosa avveniva con mamma se era papà ad essere in servizio. I miei zii ed i miei nonni mi chiedevano spesso come mai non avessi ancora la ragazza, mi giustificavo in diversi modi senza mai far capire
il motivo, anche mamma e papà usavano lo stesso sistema, lo zio Ivo sapevano che era il pediatra anche se avevo superato di gran lunga il limite di età. Il tempo avrebbe dovuto portarci a fare delle riflessioni per cambiare sistema, le riflessioni le facevamo, portavano tutte alla stessa conclusione, continuare, eravamo troppo innamorati, il distacco avrebbe violato la nostra passione.
di
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2025-02-24
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