La visita

di
genere
trio

Sono oramai due giorni che questo maledetto ginocchio fa' i capricci, prima o poi devo prendere la decisione di farmi controllare.

Attendo ancora un po', magari con qualche crema antidolorifico mi passa, evitando così una visita a breve, visto gli impegni che ho. 

L' estate è  appena finita e stamattina fa un po' di fresco, comunque decido di farmi la mia consueta  lunga camminata quotidiana, nonostante il fastidio al ginocchio, non prima di prendermi il mio solito caffè mattutino al bar. 

Enrico oltre a essere un ottimo barman è una di quelle persone cordiali, socievoli  e sempre disponibile, uno così te lo fai amico con piacere. 

"Ciao Enrico solito per favore grazie ".

Non ebbi il tempo di ordinare, quando Enrico mi risponde con la sua solita cortesia


 " io ti faccio il solito, ma tu per favore, vai a farti una visita al ginocchio, ti ho visto un po' zoppicante quando sei entrato "

" Eh sii Enrico hai ragione devo proprio, poi con questo cambio di stagione e molto fastidioso" 

Così dopo il caffè Enrico mi indica la dottoressa Noemi, a suo dire molto competente, nonché sua amica da tempo. Nel farmi il suo nome, la sua espressione mi induce a pensare che sia più di una amica. Lo ringrazio e gli assicuro di prendere a breve un appuntamento. 

Fisso l'appuntamento con una breve telefonata, spiegando i sintomi che ho. La dottoressa ha  un tono di voce  basso, molto erotico, ma allo stesso tempo rassicurante  e professionale.

Camice bianco,  capelli lunghi a metà spalla, a quanto pare non è solo la voce a essere erotica. Lei è una di quelle dottoresse sulle quali gli uomini fanno fantasie proibite.

La sua bellezza è disarmante ed emana un profumo che copre quello classico che trovi nei laboratori medici. Il mio stupore nel vederla è fin troppo evidente. Cerco di controllare i miei pensieri sconci, devo farmi visitare il ginocchio, non sono qui per altro. 

Dopo aver riferito il mio problema, mi fa accomodare sul lettino, ordinandomi di togliere i pantaloni. La visita scorre con molta professionalità da parte della dottoressa, anche se il tocco delle sue mani, mi accende un certo effetto, che devo tenere a bada, così mi concentro sulla visita.

" Dottoressa spero nulla di grave ?"

Mi osserva con quei suoi occhi profondi e con un sorriso mi rassicura 

"No stia tranquillo è tutto ok, si può rivestire "

Oltre la diagnosi, (una  borsite) mi prescrive un antinfiammatorio e un appuntamento tra venti giorni per controllo.

 Tutto procede bene, la cura sta facendo il suo percorso, ma quella voglia di rivederla mi assilla dal momento in cui sono uscito dal suo ambulatorio.

Aggiorno Enrico in merito alla visita ringraziandolo di avermi consigliato la sua amica, e gli dico che la rivedrò per controllo. Si offre di accompagnarmi se non mi crea disturbo, accetto volentieri, in fondo loro due sono amici e mi fa piacere la sua compagnia.

Enrico viene a prendermi con la sua auto di un bel pomeriggio tiepido, ideale per cazzeggiare in giro per la città, ma ho la visita, quindi ci avviamo allo studio.

La dottoressa Noemi questa volta non ha il camicie, la sua gonna aderente e la camicetta bianca, risaltano ogni sua forma, un seno piccolo con i suoi capezzoli che quasi bucano la camicia. 

La presenza del suo amico, non se la aspettava, ma nei suoi occhi si nota che ne è contenta. Oltre ai consueti saluti, lei mi domanda  come va con il ginocchio, ordinandomi di stendermi sul lettino ancora una volta per il controllo.

Solito rituale, tolgo i pantaloni e osservo Noemi lanciare uno sguardo compiaciuto  ad Enrico, invitandolo poi ad avvicinarsi,

così da potergli spiegare la visita.

Non è la solita visita. Nel tastare il ginocchio mi sfiora la coscia con le dita, ho subito un brivido che mi corre lungo la schiena. Mi guarda negli occhi e con sorriso malizioso mi dice " noto che sei molto sensibile" 

Mentre la sua mano si avvicina ai miei boxer leggermente bagnati da una macchia preseminale. Enrico non sembra affatto imbarazzato e con una mano afferra la testa di Noemi infilandogli la lingua in bocca. 

Lei ricambia con voracità quella lingua che gli si contorce nella bocca, mentre la sua mano si appoggia sulla mia asta dura che pulsa di voglia. 

Ancora disteso sulla lettiga, allungo una mano sul culo sodo di Noemi, arrivando fino alle cosce, salendo sotto la gonna toccando la su fica che pulsa sotto gli slip .

È bagnatissima. Gli massaggio la fica da sopra gli slip, mentre è ancora intenta a slinguarsi con Enrico.

Geme al tocco delle mie dita che le spostano gli slip. Comincio a sgrillettare la fica grondande di umori. 

Ancora per  poco, e  ci troviamo tutti nudi.

Io disteso mentre Noemi si avvicina baciandomi e mordendo le mie labbra, tanto da farmi male, mentre Enrico da dietro a già le mani sul culo di lei e affonda la sua bocca tra le natiche, più lui la lecca, più lei si muove sulle mie labbra con istinto animalesco, gli afferro i seni e con fermezza comincio a strizzare i capezzoli irti di desiderio, continuo palpare, senza tregua, con le nostre lingue che si intrecciano senza sosta. 

Enrico ha il cazzo tra le manibche gli scoppia da quanto è duro, si alza, allarga le natiche di lei e con un colpo secco gli penetra la fica, facendola sobbalzare con un urlo soffocato di piacere e dolore, mentre lei   istintivamente afferra con le  sue mani calde il mio cazzo segandolo con forza .

Non resisto ho voglia di dirgli parole sconce e senza tanti preamboli la guardo "sei una gran porca"  

"Due cazzi tutti per te "

mentre  i colpi decisi  di Enrico la stanno massacrando, facendo godere la sua fica in lago di piacere intenso, le sue gambe tremano, la sua pelle increspata di brividi, e le mani sul mio cazzo mi stanno facendo impazzire. 

Noemi è ingorda, insaziabile, voglio alzarmi dal lettino e scoparla con tutto l'impeto animale che sento dentro, ma lei mi blocca, la perdizione la fa da padrone, si siede sul mio viso, con la fica che cola ancora dei suoi umori, comincia a strusciarsi sulla mia bocca, faccio quasi fatica a leccargliela, mi sta mandando in estesi, con il sapore e calore di quelle labbra rasate, le infilo la lingua fino che posso tutta dentro la fica, la scopo e la lecco, quando improvvisamente e inaspettatamente  Ernico si avvicina al mio cazzo, non so perché, ma lo lo lascio fare.

Non avevo mai avuto esperienze con uomini. Non capivo più nulla, tra mille sensazioni e il piacere che mi sta facendo impazzire.

Lo afferra tra le mani e lo fa scomparire nella sua bocca  pompando come fosse una troia. 

Cazzooo, se continua così, gli sborro in bocca, mentre lei cavalca la mia faccia,  sento le sue contrazioni e i suoi occhi sembrano uscire fuori. Rovescia la testa all'indietro nel momento in cui gli ficco un dito nel culo,  facendola urlare "Dio, che porco sto godendo" e in un attimo mi ritrovo innondato dal suo orgasmo e del suo schizzo che squirta sul mio viso. E intanto Enrico continua a ciucciarmi il cazzo, che con l'aiuto di Noemi dopo aver goduto come una cagna nella mia bocca, mi lecca le palle, succhiandole  tanto da farli sparire nella bocca, mentre mi infila un dito nel culo.

In quell'orda promiscua di piacere ogni pudore è cancellato dal desiderio famelico di carni bagnate. Intense emozioni ci pervadono senza sosta. 

Li osservo entrambi, con le loro bocche affamate, pronti a farmi esplodere, ma voglio gustarmi ancora di più ogni singolo momento. 

Gli allontano la testa, questa volta mi alzo, e senza dire un sola parola, afferro per le braccia Noemi e la piego a 90 sul ettino Enrico rimane in piedi ad osservare la sua adorata amica che da lì a poco verrà inculata senza ritegno. 

Comincia a masturbarsi, con lo sguardo eccitato di Noemi che lo osserva nei suoi movimenti su e giù, su e giù, mentre mi avvicino al suo sfintere, inumidisco un dito nella bocca, gli massaggio quel buchino stretto che non vede l'ora di essere posseduto. 

 Che voglia di sfondarlo.

Allargo le natiche, appoggio la cappella sul buco spingendo  senza fermarmi, la sua voce si fa tremante

 " sfondami il culo ti prego " 

Non me lo faccio ripetere

La pompo con tutto il peso del corpo, aggrappandomi ai suoi fianchi,sbattendo le mie cosce sulle sue natiche,   le sue urla tra  dolore e piacere si miscelano con gli ansimi, la sua fica gronda, le sue cosce sono fracide dei suoi umori. A quel punto Enrico si avvicina, sa come chiudergli la bocca, nel frattempo esco il cazzo dal suo bel culo e  la sposto verso Enrico, la ripiego a pecora, dandogli la possibilità di prendere il cazzo del suo amico in bocca. 

Comincia  succhiarlo e segarlo, sotto le mie incensanti spinte sempre più animalesche. 

"Sei proprio una puttana " sono le parole di Enrico che gli afferra la testa e la soffoca con la sua asta fino alla gola. Noemi sembra stremata, l'eccitazione la investe, sotto il tremolio del suo corpo, ma resiste all'attacco dei due cazzi che la stanno sfondando, si tocca la fica, infila due dita dentro, sembra aver perso ogni controllo, si masturba così forte, fino a  lasciarsi andare ad un ennesimo intenso orgasmo.

Con gli occhi, io ed Enrico ci capiamo al volo, ancora con le forze che ci sono rimaste, facciamo inginocchiare Noemi. 

Lei sa cosa la aspetta, e con i suoi occhi ci osserva mentre cominciamo a segarci. 

Non resiste a quei movimenti rituali, così si avvicina con le sue mani e comincia a toccarci le palle per aumentare il piacere dei suoi due maschi, a completa disposizione del suo piacere. 

A turno lo prende in bocca, oramai siamo al culmine, si allontana, le nostre mani aumentano il ritmo, prima di aprire la bocca e mostrare la lingua,  la sua frase ci entra prepotente nella testa 

" Ora tocca a voi, la troia vuole  la vostra sborra ovunque "

 Pochi colpi e ci  lasciamo andare,  innondandola con schizzi sul viso, capelli, seni.

In quel bagno di sperma, affoga le sue dita e raccoglie con dovizia portandole alle nostre bocche e poi baciandoci con quel senso di soddisfazione di un pomeriggio estremo e inaspettato .

Enrico è un vero amico ...





scritto il
2025-02-07
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