L'amore grande seconda parte

di
genere
etero

La mattina mi sono svegliato per andare a lavorare, le ho lasciato un biglietto sul cuscino, torno alle 16,00 Buon Natale ti amo, e sono uscito. La giornata è stata lunga non vedevo l'ora di tornare da lei, alla fine è arrivato il cambio e sono tornato a casa. Appena apro la porta mi salta in braccio e mi bacia, mi lascia senza fiato, mi dice adesso portami a letto ho voglia di te, ci spogliamo velocemente e mi sale sopra, prende il mio cazzo è se lo mette dentro e comincia a cavalcarmi io le succhio un seno con la bocca e con la mano le torturo l'altro, Lei si succhia si dai che mi piace dai continua dai ti piace vero, dai continua succhia dai che godooo siiii..... Mhhhh...... O si ti vengo sul cazooooooo..... E si avvascia sopra di me, io la ribalto rimanendo dentro di lei è comincio a stantuffare, adesso ti faccio godere ancora, Lei siiii continua daiiii che non smetto di godere dai che vengooooo...... Ha un orgasmo forte mi devo fermare un attimo per fargli riprendere fiato, Lei mi Guarda e mi dice adesso voglio sentire la tua sborra dentro di me, riempimi dai dammi il tuo nettare, io le rispondi, non ti preoccupare farciro la tua figa per bene, e comincio a stantuffare sempre piu veloce, Lei quanto mi piace quando accelleri, daiiii che vengo di nuovo siii sto godendo dai insieme daiiii riempimi, io si adesso te la do tutta la sborra eccomi ti riempio ahhhhhhh..... Lei si vengooooo e caldaaaa è bellissimoooooooo.
Ci stringiamo forte a vicenda. Rimaniamo nel letto abbracciati e a baciarti e tra un bacio e un Altro il mio pene è tornato duro, Lei mi guarda si gira mi dice, hai ancora voglia apre le gambe e spalle a me mi dice mettilo dentro e ricominciamo di nuovo, e Lei ha orgasmi a ripetizione fino a che non vengo di nuovo dentro di lei.
Abbiamo fatto l'amore tutti i giorni per tutto il periodo natalizio le ho sempre goduto dentro viviamo il nostro amore alla luce del sole. Passano le feste tornano le ragazze e gli diamo la notizia sono Felici per noi. Il 15 gennaio Sara da la tesi e si laurea in architettura con 110, li conosco la madre e il suo compagno, non sembra che gli piaccio. Dopo pranzo devono ripartire perché la madre deve trasferirsi in Germania per lavoro insieme al suo compagno, vorrebbe portarsi anche Sara ma lei non accetta, ma le dara una mano per il trasferimento. E il pomeriggio partono insieme.
Ci telefoniamo tutti i giorni. Verso il 15 di febbraio la chiamo e non mi risponde da quel momento non ho piu sue notizie, la cerco al suo paese e mi dicono che si sono trasferiti in Germania, continuo a cercarla ma niente, a giugno perdo tutte le speranze di avere notizie. Siamo di nuovo a dicembre, l'8 dovrei preparare l'albero di Natale, ma non ne ho voglia, mi sento a pezzi torno a casa dal lavoro apron la porta vedo la luce accesa in salotto, ad un tratto si affaccia Sara, rimango incredulo, le dico cosa ci fai qui? che cosa sei venuta a fare? Lei mi dice ti devo parlare, devi sapere quello che è successo, poi mi giudicherai. Io arrabbiato gli rispondo cosa devo giudicare non mi hai risposta per mesi ti ho cercata dapertutto, sei sparita senza darmi una spiegazione, adesso pretendi che io ti ascolti? Lei ti prego ascoltami e se dopo non vorrai piu vedermi io spariro per sempre dalla tua vita, io va bene dimmi quello che devi dirmi. Lei mi prende per mano prima ti devo mostrare una cosa, entriamo in camera e li c'è una carrozzina, le dico cosa significa. Lei si chiama Anna è nata il 3 settembre è nostra figlia. Mi Giro verso Sara perché non mi hai detto niente. Sara mi racconta, era febbraio avevo un ritardo ho fatto il test era positivo, ero felice volevo dirtelo di persona ma mentre preparavo un pacco ho avuto una fitta al venture, mi hanno portato al l'ospedale mi hanno detto che avevo la gestosi, e rischiavo sia la mia vita che quella della bambina, volevano farmi abbortire, ma io non ho voluto volevo regalarti un figlio a costo della mia vita, non te l'ho detto perché avresti cercato di farmi cambiare idea, invece eccomi qua con nostra figlia, capisco che sei arrabbiato con me, ma lei avevaqlq il diritto di conoscere suo padre, adesso decidi se vuoi che resto o me ne devo andare, una cosa ti chiedo se decidi che me ne devo andare lasciami vedere la bambina ogni tanto. Io avevo già deciso ma volevo fargliela pagare, le ho detto non so se riusciro a perdonarti ho sofferto troppo, ho visto una lacrima scendergli dal viso, mi ha risposto, ti capisco spero che un giorno mi perdonerai, adesso me ne vado. Si gira e sta per andarsene, a quel Punto l'afferro per un polso e la bacio, Lei risponde a quel bacio tenendomi la testa con le mani, le dico, dove vai dobbiamo recuperare il tempo perso e dentro la camera in silenzio cominciamo di nuovo a far l'amore abbiamo tutti e due una voglia pazzesca, godiamo facendo meno rumor possibile per non svegliare la bimba sto per godere le dico sottovoce sto per sborrare, Lei mi cinge le gambe dietro la schiena ti voglio dentro godi dentro e raggiungiamo un orgasmo forte insieme. Cosi ci siamo ritrovati. È passato un Altro anno siamo a Natale e il nostro amore è ancora grande. Anna è un peperino, e io e Sara ne siamo orgogliosi.

FINE
scritto il
2025-01-24
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