Figli della Notte capitolo 2

di
genere
incesti

Capitolo 2 Discesa

Passò circa una settimana, e Victoria, ancora frastornata dagli eventi di quella mattina, faticava a trovare un equilibrio tra la passione proibita con Sophia e l'immagine che aveva di sé stessa. Ricordava chiaramente l'ardore e l'eccitazione provata e, anche se una parte della sua mente lottava ancora per resistere, il suo corpo le mandava segnali opposti, costringendola a stare sempre sul filo di un'eccitazione sempre sul punto di esplodere.

Alimentando un desiderio che rifiutava di placarsi.

Cercò di scuotersi da quei pensieri mentre entrava nel bar dove lavorava part-time. "Almeno per qualche ora," pensò tra sé e sé, "avrebbe avuto la mente occupata."

Al termine del turno, decise di concedersi una passeggiata nel fresco serale. La mente continuava a oscillare tra il pensiero di Sophia e il mondo normale. I riflessi delle insegne al neon catturarono la sua attenzione. Era finita davanti a un vecchio cinema, l'insegna a lettere al neon rosse diceva "Hentai Heaven".

Victoria sussultò. "Un cinema Hentai? Nel 2024?" L'argomento non le era nuovo. Ricordava con malizia le sue prime esplorazioni erotiche alla fine delle medie, e gli hentai, che erano molto in voga in quegli anni, erano stati un ottimo mezzo di iniziazione alla sessualità, senza l'impatto di immagini reali e potenzialmente traumatiche.

Decise infine di entrare, acquistò un biglietto dalla biglietteria automatica e andò a sedersi nella sala scarsamente illuminata, scegliendo un posto laterale e potenzialmente discreto.

Alla luce delle prime immagini sullo schermo, Victoria si rese conto che non era sola nel cinema. Molti ragazzi, per lo più giovani, e un paio di coppiette alla ricerca di emozioni forti. Malgrado l'ansia per i possibili pericoli, un brivido scese lungo la schiena della ragazza.

L'idea di essere in un posto dove l'eccitazione era tangibile nell'aria esercitava un certo fascino.

Mentre le immagini di un vecchio hentai scolastico scorrevano sullo schermo, l'attenzione di Victoria fu catturata dai movimenti intorno a lei.

Con gli occhi sgranati per adattarsi alla poca luce, Vix vide distintamente una delle coppie che aveva notato prima nelle file superiori.

La testa di lei scompariva e appariva lentamente da oltre lo schienale della fila successiva.

La mano di lui stringeva i capelli della compagna, guidando il movimento osceno e carnale.

Un calore iniziò a irradiarsi in Victoria, che continuava a osservare la scena.

Un sottile brivido la attraversò quando un flash dello schermo permise allo sguardo della donna e quello di Victoria di incrociarsi per un istante.

Fu un attimo, ma alla giovane sembrò che la donna le avesse sorriso, prima di aumentare erraticamente il movimento della sua bocca sul pene del compagno.

Gli effetti sonori e i gemiti che aumentavano di intensità dall'impianto audio del cinema aumentarono il sovraccarico sensoriale di Victoria.

Il respiro corto, quasi affannoso, le immagini esplicite sullo schermo e l'odore di eccitazione che andava riempiendo la sala stavano lentamente eccitando la ragazza.

Con un movimento discreto, fece scivolare una mano nella camicetta, liberando un seno che uscì dalla stoffa mentre lo stringeva delicatamente, pizzicando il capezzolo roseo.

Con la coda dell'occhio notò un movimento.

A pochi posti da lei, un ragazzo si era seduto. Il suo sguardo era fisso sul seno esposto della ragazza e teneva in mano il suo pene già eretto, impegnato nel movimento inconfondibile della masturbazione.

Il cuore di Vix martellava nel suo petto mentre un'ondata di panico si mescolava con l'eccitazione della situazione. Si trovò bloccata nell'indecisione.

Doveva coprirsi? Mantenere il contatto visivo? Doveva… Mostrare di più?

Il gemito di un orgasmo sullo schermo fece saltare il coperchio del desiderio oramai bruciante di Vix.

La giovane si avvicinò a una distanza tale da permetterle di allungare la mano e afferrare il membro pulsante del ragazzo. Senza dire una parola, Victoria continuò il movimento erotico, assaporando la consistenza dell'erezione che teneva nella mano.

In quel momento si sentiva potente.

Il ragazzo stava, a occhi chiusi, in attesa che lei decidesse il suo destino.

Inebriata dalla sensazione, Victoria aumentò il ritmo del movimento, causando un gemito al ragazzo, mentre sentiva la sua intimità, ormai completamente umida, bagnare la stoffa delle sue mutandine.

Guidata dall'istinto e dall'eccitazione, accolse quel membro duro nella sua bocca. Il mondo di Vix si restringeva alla sensazione del pene del ragazzo che pulsava nella sua bocca e alle animazioni oscene che si svolgevano davanti ai suoi occhi. Le sue inibizioni furono distrutte dall'onda travolgente di lussuria che scorreva nelle sue vene.

Il sapore salato del suo pene si mescolò agli aromi sessuali inebrianti.

La mano libera di Vix si avventurò sotto la sua gonna, le dita che scivolavano nelle sue mutandine bagnate per stimolare il bocciolo gonfio del suo clitoride. La doppia sensazione di dare piacere al ragazzo e a se stessa la spinsero verso il culmine dell'orgasmo.

Gemiti uscirono dalle sue labbra, mescolandosi con la traccia audio oscena del film.

Vix sentì i primi caldi spruzzi del seme del ragazzo atterrare sulla sua guancia, seguiti da un fiume caldo che le ricoprì il viso e le scivolava lungo il collo.

Non si ritrasse, assaporando il sapore dolce-salato della sua essenza.

Poi si alzò in piedi, asciugando i resti del seme del ragazzo dalle sue guance arrossate con il dorso della mano.

Fece un passo indietro, osservando le conseguenze di quell'incontro improvvisato. Il brivido della dissolutezza pubblica scorreva ancora nelle sue vene come un potente afrodisiaco, che la lasciava tuttavia desiderare di più.

"Fammi venire."

L'ordine di Victoria al ragazzo fu perentorio, con voce roca e bassa. Spinse il ragazzo in ginocchio mentre una luce predatoria risplendeva nei suoi occhi.

Senza neanche attendere la risposta del ragazzo, infilò le dita nell'elastico della gonna e delle mutandine, tirandoli giù fino a farle cadere sulle caviglie.

Prese i capelli del ragazzo, tirandolo verso di sé, mentre il suo corpo si protendeva, bramando il contatto.

I fianchi di Vix si contrassero involontariamente mentre la lingua del ragazzo si immergeva nelle pieghe umide della sua intimità.

Il contatto ruvido accese un uragano di piacere dentro di lei.

Il pensiero coerente svanì del tutto, mentre lui, con devozione sfrenata, lavorava per portarla rapidamente sull'orlo del climax.

Le cosce di Vix si strinsero attorno alle orecchie del ragazzo mentre le prime onde del suo orgasmo la travolgevano. I suoi muscoli interni tremarono e si contrassero, mentre lei affrontava gli intensi spasmi che scuotevano il suo corpo.

Le luci in sala si riaccesero mentre Victoria finiva di sistemarsi la gonna. Uscì velocemente dal cinema, lasciando dietro di sé quell'esperienza così intensa. L'aria fresca della sera offriva un fugace sollievo dal calore degli sforzi, sia fisici che emotivi.

Finalmente a casa, si spogliò velocemente, infilandosi nella doccia calda.

Avvolta nel suo pigiama, la stanchezza la reclamò quasi immediatamente, facendola cadere in un sonno profondo, ma dai sogni vividi e intensi come la giornata appena terminata.
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2025-01-10
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