Me, myself and I
di
RdF
genere
poesie
Un leggero sospirare, oltre la porta.
Accosto l’orecchio.
Sono sicura.
Ti sento.
Mi chino per spiarti.
Lo sguardo diretto verso lo specchio, il respiro affannoso dei seni nudi e duri, le gambe piegate, la mano appoggiata al lavandino, l’altra che si perde negli slip: sgrano gli occhi a questa vista.
Inaspettata e attesa.
Le gambe leggermente divaricate, una mano che si infila nel pigiama, l'occhio che non perde nessuno tuo movimento, la mente che vuole trovare il tuo ritmo per il nostro piacere.
Insieme.
Come mai è successo.
Come sempre vorremmo essere.
Ti pieghi in avanti e cedi sul lavandino.
Un urlo strozzato.
Stringo le gambe e blocco la mia mano.
Un movimento di troppo.
Un rumore che svela.
Mi appoggio alla parete, colpevole.
E attendo.
La porta si apre.
La me adulta mi scopre.
La me bambina si blocca.
Lo specchio della mia anima mi svela l’inganno.
Resto solo io.
Da sempre.
Per me stessa.
Accosto l’orecchio.
Sono sicura.
Ti sento.
Mi chino per spiarti.
Lo sguardo diretto verso lo specchio, il respiro affannoso dei seni nudi e duri, le gambe piegate, la mano appoggiata al lavandino, l’altra che si perde negli slip: sgrano gli occhi a questa vista.
Inaspettata e attesa.
Le gambe leggermente divaricate, una mano che si infila nel pigiama, l'occhio che non perde nessuno tuo movimento, la mente che vuole trovare il tuo ritmo per il nostro piacere.
Insieme.
Come mai è successo.
Come sempre vorremmo essere.
Ti pieghi in avanti e cedi sul lavandino.
Un urlo strozzato.
Stringo le gambe e blocco la mia mano.
Un movimento di troppo.
Un rumore che svela.
Mi appoggio alla parete, colpevole.
E attendo.
La porta si apre.
La me adulta mi scopre.
La me bambina si blocca.
Lo specchio della mia anima mi svela l’inganno.
Resto solo io.
Da sempre.
Per me stessa.
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