La figlia del capo parte seconda

di
genere
orge

Era trascorso già del tempo da quando Gianna era diventata il suo passatempo erotico del pomeriggio: Ogni giorno scendeva negli spogliatoi per offrirsi ai giochi perversi del suo cuoco, quell’uomo che, era riuscito a scoprire la sua vera indole, trasformandola in una donna votata al sesso e capace di offrire tutta se stessa al piacere e alle fantasie del suo padrone.

Tante erano state le situazioni hot che avevano variato il solito gioco quotidiano: come la volta in cui erano stati scoperti da Ivana, la signora delle pulizie, che, già insospettita dai movimenti di Gianna, la aveva seguita e trovatasi di fronte allo spettacolino quotidiano, aveva pensato bene di vendere il proprio silenzio in cambio di vantaggi economici e contrattuali.

Ivana era una donna molto magra, di fisico androgino, quasi mascolina il contrario di Gianna, morbida e burrosa: anche caratterialmente, era molto decisa e apparentemente dura.

Dopo aver ottenuto quello che voleva dal lato burocratico, aveva deciso di togliersi un pò di sfizi anche dal lato privato: guardò Gianna con un sorriso malizioso e gli disse:” beh, adesso che abbiamo sistemato il contratto, è giusto che continui a farti sistemare il culo, ma nel frattempo io mi godrò, oltre allo spettacolo, una lunga leccata di figa, dalla tua lingua che, per una volta, invece di dare ordini, mi darà qualche orgasmo”.

Lui riprese a sodomizzarla, fissando Ivana negli occhi, entrambi con un malizioso sorriso di intesa: erano diventati come due amici che condividevano lo stesso gioco: Gianna nel frattempo aveva imparato a leccare la vagina, prendendo un ritmo che portava la sua padrona occasionale al piacere, anche perché l’altra la bloccava con la gamba, quasi soffocandola contro la sua vulva ogni volta che il piacere o il ritmo venivano a mancare.

Quando Ivana finalmente raggiunse l’orgasmo, (era tra l’altro una squirtatrice incredibile), riversando nella bocca di Gianna un sacco di liquido, lui, mentre gli ordinava di non sprecarne nemmeno una goccia, estrasse il cazzo dal buco dilatato del suo giocattolo: si diresse verso Ivana, che era distesa, pronta a ricevere tutto lo sperma, come fosse un vassoio: Copiosi fiotti di seme ricoprirono quel corpo magro e quei seni quasi inesistenti, ovviamente toccò a Gianna ripulire tutto, leccandone ogni goccia, mentre lui stava lasciando alla nuova amica il piacere di leccare le ultime tracce rimaste sul suo glande.

Per ultimo Ivana volle far godere, a modo suo, Gianna: fistandola a lungo con la sua mano ossuta, facendola entrare fino al polso: L'uomo intanto, mentre stava godendo della bocca della sua schiava, vedendo il godimento della donna, ebbe un’idea per alzare l’asticella del gioco dai prossimi incontri.

Quando Ivana, ormai esausta terminò la lunga sezione di fisting, lui scaricò lo sperma residuo nella bocca di Gianna che, mentre i due perversi limonavano divertiti, ripulì tutta l’asta e la cappella: La consueta doccia di pissing, stavolta doppia, concluse quella faticosa ma divertente pausa pomeridiana.

Il giorno dopo Gianna si recò nello sgabuzzino, pronta per quello che pensava fosse la solita ripassata quotidiana: rimase stupita, ma nemmeno troppo, di trovarvi anche Ivana, già nuda, in braccio a lui, ormai convinta di una replica della giornata precedente, nella quale aveva provato piaceri sconosciuti.

“Ciao, ben arrivata, ieri ti ho vista godere tantissimo con la sua mano infilata fino al polso, ed ho pensato di farti un regalino: del resto è giusto che anche tu provi piacere con la vagina”.

Un cenno ed entrarono il lavapiatti e il giardiniere; due ragazzoni del Camerun, già nudi e pronti all’uso: lui li fermò e disse:” lei è la mia schiava, ma solo mia, voi dovete dargli piacere in tutti i modi e in tutti i buchi, ma non avete nessun diritto di dargli ordini: in mia assenza saranno lei e Ivana a decidere se e quando usufruire di voi. Assoluto silenzio con tutti ovviamente: altrimenti vi denunciamo per molestie e vi rispediscono a casa subito; ma se state zitti e fate come vi dico, ci divertiremo tutti"

I ragazzi annuirono con la testa, quindi furono autorizzati ad occuparsi del corpo di Gianna, la quale inizialmente era terrorizzata all’idea di ricevere due arnesi del genere, il cuoco era tutt'altro che messo male, ma quei due membri neri erano impressionantei, però non potè far altro che rilassarsi e riuscire a goderne

Mentre i due maschi africani scaricavano mesi di arretrati sessuali sulla donna, lui e Ivana avevano iniziato a fare l’amore, come due amanti perversi di fronte ad uno spettacolo in esclusiva: Gianna ormai urlava senza ritegno, in preda ad orgasmi multipli, chiusa in un sandwich osceno tra i due ragazzoni africani, mentre la sua amica, ogni tanto si staccava dal cuoco per assaggiare quei bastoni di ebano o per farsi leccare lungamente la vagina sbrodolante da Gianna.

Lui era finalmente appagato, felice di quello che aveva costruito e della trasformazione di quella donna: finalmente consapevole della propria sessualità, aveva inoltre trovato in Ivana una compagna di giochi perfetta, perversa e zoccola, come aveva sempre sognato.

Dopo aver concluso quel pomeriggio di passione con una tripla penetrazione, ed essere stata ricoperta di sperma dai membri dei tre uomini, Gianna ingoiò tutto il seme, aiutata da Ivana che la imboccava con un cucchiaio, con il quale raccolse ogni goccia
dal corpo della donna. Dalla sessione di pioggia dorata furono però esclusi i due ragazzi, non rientrava nei loro compiti: Ivana e il cuoco invece furono ben felici di concludere degnamente la giornata, come da consuetudine.

Questi pomeriggi erotici andarono avanti per un paio di mesi, quando un giorno Gianna, scendendo nello sgabuzzino, trovò soltanto il suo cuoco ad aspettarla.

“Ti devo parlare, mi dispiace, ma mi hanno fatto un offerta migliore e ho già dato le dimissioni, oggi è il mio ultimo giorno”, poi proseguì:” sei cambiata molto, hai toccato punti che mai avresti pensato tre mesi fa, ma è giusto che io ti faccia un regalo prima di andarmene: A PARTIRE DA ORA SEI LIBERA!! “

Lei con gli occhi spalancati e pieni di lacrime non sapeva cosa dire, la sua bocca era aperta, ma nessun suono riusciva ad uscire: quando, con un sorrisetto malizioso, guardò lui negli occhi ed esclamò:” LECCAMELA!!”

Lui si inginocchiò di fronte alla sua creatura, felice di ciò che era riuscito a far diventare quella donna senza stimoli e gli regalò quella che era, forse, la più bella leccata della sua vita.

Dopo una ventina di minuti di intensa leccata, si misero in posizione 69, continuando a regalarsi piaceri con le rispettive lingue, fino ad arrivare al culmine del piacere, venendo ognuno nella bocca dell’altro, per poi scambiarsi i rispettivi fluidi con un bacio appassionato.

“Voglio la tua ultima pisciata in bocca”, disse lei, “voglio la tua prima pisciata in bocca” disse lui: rimettendosi a 69 si dissetarono a vicenda, per poi concludere con un altro lunghissimo bacio.

“Ormai sei padrona di te stessa, della tua sessualità e della tua vita: hai una compagna di giochi troia quanto te e due giocattoli neri superdotati da usare a vostro piacimento, divertiti sempre e pensami ogni tanto, tante grazie per ciò che sei diventata”

“ Grazie e te per come mi hai fatto diventare, non ti dimenticherò mai !!!!“”
scritto il
2025-01-02
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