La promiscuità sessuale.
di
liberto
genere
incesti
Non ricordo se questa bellissima parentesi della mia (nostra) vita di coppia l’ho già raccontata, può darsi che mi sia sfuggito l’invio perché non la trovo. Sono nato a causa dell’inesperienza sessuale di mio padre, che la prima volta che ha messo il cazzo della figa ha fatto centro. E’ stata importante la collaborazione di mamma che lo ha trattenuto facendosi sborrare dentro, aveva il proprio tornaconto a farlo. Il conto è presto fatto io e mio padre abbiamo diciotto anni di differenza. Forse si è trattata di una componente ereditaria perché a me è successa la stessa cosa. Non ci vuole molto a capire che mamma e mia moglie poi erano sessualmente “molto navigate” al contrario di me e mio padre che a causa della nostra timidezza avevamo forti riserve ad avvicinarci ad una donna. Ora è bene precisare che mi riferisco agli anni sessanta dove le possibilità economiche erano limitatissime, tanto che quando Viviana, mia moglie, sposata col rito direttissimo perché a quel tempo funzionava così, i suoi genitori l’hanno mandata via da casa. Dove poteva andare se non a casa dei miei genitori? Ora definirla casa dei miei genitori è una esagerazione perché si trattava di un rudere dove mio padre pagava l’affitto a due vecchie sorelle nobili decadute avanti con gli anni. La casa era dislocata in campagna ed era composta da una camera da letto, una cucina, un salottino ed un bagno tutti locali di dimensioni ridottissime. I miei genitori dormivano nella loro camera dove era un piccolo contenitore di vestiti (stracci) ed una cassettiera dove era un minimo di biancheria, io mi arrangiavo su una modesta poltrona letto piazzata nel salottino. Mio padre faceva il muratore, questo mestiere era molto difficile allora, si lavorava in modo precario, se c’era tempo brutto e non si lavorava non si veniva pagati. Insomma esisteva l’arte di arrangiarsi, in casa d’estate si stava nudi per non lacerare quei pochi abiti fatti di stracci, dimenticavo, nella casa non c’erano porte, la privacy non esisteva neanche come vocabolo. L’unico svago era il sesso, non il sesso come si fa oggi, anche l’igiene lasciava a desiderare, il cazzo e la figa si lavavano con l’acqua fredda, d’estate
era il massimo d’inverno si rattrappiva tutto. Avevamo un piccolo giardino recintato da piante di alloro, eravamo nudi quindi lavarsi con l’acqua fredda era un piacere, oppure avevamo una tinozza che veniva riempita d’acqua, messa al sole per scaldarla. I genitori di Viviana non se la passavano bene, avevano il nostro stesso tenore di vita, quello che cambiava era la nudità a casa nostra ormai eravamo disinvolti. Quando è arrivata lei da prima che ci sposassimo, si è trovata subito a suo agio, Papà aveva trentasei anni, mamma trentaquattro quindi eravamo tutti nel pieno della vigoria sessuale. Ho iniziato a lavorare anch’io per cercare di migliorare la situazione. Un problema di difficile soluzione era che io e Viviana dormivamo sulla poltrona letto che era nel salottino che
già era piccolo per una persona, figuriamoci per due, comunque Viviana si metteva sopra di me, fino a quando si scopava andava tutto bene ma non si riusciva a dormire. E’ stato papà a proporre che dopo aver scopato, Viviana poteva andare nel loro letto, almeno dormivo io che la mattina dovevo andare al lavoro. Così abbiamo fatto, lei mi raccontava che la notte mamma e papà scopavano nonostante ci fosse lei. Una mattina sembrava restia a raccontare, si mia insistenza ha riferito che papà le aveva messo due dita nella figa fino a farla venire, il tutto senza che mamma si accorgesse, o non ha voluto accorgersi.
Per evitare casini abbiamo sopportato, veramente molto più eccitati rispetto a prima tanto che era lei stessa ad allargare le gambe in attesa che papà la facesse venire.
Ho fatto la proposta, che hanno accettato tutti, la sera si scopava nel letto grande io con Viviana e papà con mamma, finiti il nostro dovere io tornavo nella poltrona letto. Certo che tutti hanno accettato perché papà continuava durante la notte a mettere le dita nella figa di Viviana, non solo le dita ma anche il cazzo con mamma che sapeva tutto. Papà aveva un cazzo maestoso, riusciva a far avere orgasmi multipli sia a mamma che a Viviana. Col tempo ed il mio lavoro la situazione economica è migliorata al punto che volevo andare ad abitare in un’altra casa ma ho trovato l’opposizione di tutti, anche di mamma. Abbiamo trovato una casa più grande trasferendoci tutti, sessualmente non è cambiato nulla rispetto a prima, mamma e Viviana scatenate sul cazzo di papà, Durante le
notti non si faceva caso di chi era il cazzo e di chi la figa, si agiva nella promiscuità totale, ho messo il cazzo anche nella figa di mamma, non c’era da scandalizzarsi.
era il massimo d’inverno si rattrappiva tutto. Avevamo un piccolo giardino recintato da piante di alloro, eravamo nudi quindi lavarsi con l’acqua fredda era un piacere, oppure avevamo una tinozza che veniva riempita d’acqua, messa al sole per scaldarla. I genitori di Viviana non se la passavano bene, avevano il nostro stesso tenore di vita, quello che cambiava era la nudità a casa nostra ormai eravamo disinvolti. Quando è arrivata lei da prima che ci sposassimo, si è trovata subito a suo agio, Papà aveva trentasei anni, mamma trentaquattro quindi eravamo tutti nel pieno della vigoria sessuale. Ho iniziato a lavorare anch’io per cercare di migliorare la situazione. Un problema di difficile soluzione era che io e Viviana dormivamo sulla poltrona letto che era nel salottino che
già era piccolo per una persona, figuriamoci per due, comunque Viviana si metteva sopra di me, fino a quando si scopava andava tutto bene ma non si riusciva a dormire. E’ stato papà a proporre che dopo aver scopato, Viviana poteva andare nel loro letto, almeno dormivo io che la mattina dovevo andare al lavoro. Così abbiamo fatto, lei mi raccontava che la notte mamma e papà scopavano nonostante ci fosse lei. Una mattina sembrava restia a raccontare, si mia insistenza ha riferito che papà le aveva messo due dita nella figa fino a farla venire, il tutto senza che mamma si accorgesse, o non ha voluto accorgersi.
Per evitare casini abbiamo sopportato, veramente molto più eccitati rispetto a prima tanto che era lei stessa ad allargare le gambe in attesa che papà la facesse venire.
Ho fatto la proposta, che hanno accettato tutti, la sera si scopava nel letto grande io con Viviana e papà con mamma, finiti il nostro dovere io tornavo nella poltrona letto. Certo che tutti hanno accettato perché papà continuava durante la notte a mettere le dita nella figa di Viviana, non solo le dita ma anche il cazzo con mamma che sapeva tutto. Papà aveva un cazzo maestoso, riusciva a far avere orgasmi multipli sia a mamma che a Viviana. Col tempo ed il mio lavoro la situazione economica è migliorata al punto che volevo andare ad abitare in un’altra casa ma ho trovato l’opposizione di tutti, anche di mamma. Abbiamo trovato una casa più grande trasferendoci tutti, sessualmente non è cambiato nulla rispetto a prima, mamma e Viviana scatenate sul cazzo di papà, Durante le
notti non si faceva caso di chi era il cazzo e di chi la figa, si agiva nella promiscuità totale, ho messo il cazzo anche nella figa di mamma, non c’era da scandalizzarsi.
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