Samuel dall'istituto a ... Cap.: VI L’incontro con il medico

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Cap.: VI
L’incontro con il medico
L’incontro con il medico, programmato dopo quello del collega, per l’evento notturno, in accordo con il direttore e lo stesso sanitario, per non fermare il percorso dell’iniziazione, fu anticipato; facendolo apparire come necessario, indispensabile, anche per dare al corpo docente e al personale dell’istituto ignari dei disegni sul ragazzino e ai compagni, un’immagine di un Samuel debole, malato, con necessità di infermeria, di cure e di isolamento.
La struttura scolastica di vari livelli sorgeva sulle pendici di una collina: al pian terreno si trovavano refettorio o mensa con la cucina, spazi per giochi da tavolo o per incontri con familiari, servizi; al primo, aule, ambiente di studio o di comunicazioni dei superiori, direzione, biblioteca, servizi; al secondo, una camerata per i grandi e una per i piccoli. Un grande cortile lastricato di ciottoli, circondato da tigli, divideva questi ambienti dai vani seminterrati, non essenziali, ma utili per una comunità, come la cappella, l’infermeria e la palestra e a valle, lontano dalla struttura, i campi da gioco circondati da frutteti e da vigne; mentre nel retro del complesso insistevano cantine e stalle, governate da mezzadri sotto la direzione di uno stalliere anziano.
Quando i due per avviarsi verso l’astanteria attraversarono la corte, furono abbracciati da un’intensa fragranza di tiglio e con quella, che fece loro aprire ancora di più i polmoni, raggiungessero la meta. Alberto, come da accordi con lo specialista, entrò dirigendosi verso lo studio del medico …
“Dottor Fabrizio … Samuel, il ragazzo del quale le ho già parlato!” Lo spazio era arredato con tutto l’occorrente per renderlo in un ambulatorio sobrio, ma questo, probabilmente, era dovuto alla direzione della scuola e non al medico.
“Mhhhhhh, … tu saresti quello che questa mattina è stato scorto con bave alla bocca e con il letto bagnato e sporco. Probabilmente avrai avuto un po’ di freddo, ma per precauzione sarà necessaria la tua permanenza notturna in questo ambiente sino a fine anno scolastico per poter fugare ipotesi e dicerie
. Staresti meglio qui che nello stanzone-dormitorio, anche per evitare chiacchiericci. So che sei bravissimo in palestra e in una di queste sere sarò spettatore delle tue evoluzioni, dato che mi sarà sufficiente uscire dall’ambulatorio, attraversare il corridoio ed entrare nel luogo dove ti eserciti. Il malessere patito potrebbe essere indizio di un qualcosa di serio, che necessita di studi, di controlli quotidiani, di esami e di cure. Lei, professor Alberto, mentre lo visito, vada a prendergli il contenuto del suo armadietto, compreso il materiale per l’igiene e, se farà in fretta, potrà essermi di aiuto in un esame un po’ invasivo e tu ragazzino, non mi fai vedere come sei messo? Aprimi la bocca!” … e con uno stecchino di legno gli abbassò un po’ la lingua per osservargli, bene, la gola. Samuel o Samuele?”
“Il mio nome è Samuele, ma tutti preferiscono: Samuel”
“Finalmente ho sentito la tua voce! Riapri ancora che provo con il medio. Hai una lingua che sembra una piccola anguilla, si muove, scatta, fugge per riapparire, scivolosa e brillante, con quell’umidità che prende e seduce. Saresti capace con questa, contro ogni moralità, persino di risvegliare istinti repressi. … e poi ha un profumo noto, che mi ricorda un qualcosa che tu hai provato e gustato, … penso poco fa. Succhialo! Fammi vedere come l’hai poppato! L’hai svuotato bene, era gustoso, ti piaceva? Hai un bel po’ di tempo da trascorrere qui. Saremo amici? Pensaci! Guardati allo specchio mentre suggi. Se ti bacio sul collo trasalisci, salti e fletti per stringere poi, di più, il dito. Penso che ti farò bere alla mia fonte più di qualche volta. Sembri puro, ingenuo, candido, immaturo, ma se ti tocco … sul culetto, … friggi, sospiri e cedi. Sei una puttanella, una bellissima puttanella! Non fiati, perché ti ho sgamato? Non preoccuparti: nessuno lo verrà a conoscere e dopo tutto, essendo medico, sono tenuto al segreto professionale, ma questo non significa che già da stasera tardi non ti chieda di … È tornato il tuo protettore. Professore, in bocca è tutto a posto: una buona e sana dentatura, una lingua … sembra una susina ancora acerba, ma molto seducente, una gola … che emana profumi particolari, singolari … molto inusuali in un cavo orale di un ragazzino. Samuele, io preferisco chiamarti così, devo auscultarti gli organi protetti dal torace; pertanto, scoprimi quella parte. Stai pure in piedi!” … e mentre l’uomo con un fonendoscopio percorreva il torace del giovinetto per auscultare i suoni interni, con la mano libera stringeva, stuzzicava, carezzava quello che riusciva a tastare; comunque, non contento, chiese che gli fossero sfilati e tolti tutti gli indumenti.
“Professore, lo aiuti, poiché lo vedo perplesso, un po’ a disagio, ma la mia è una visita medica e non altro. Tutti, quando vanno dal dottore, se richiesto, si svestono per lasciarsi tastare, palpare, auscultare, … accettando anche richieste che al paziente possono sembrare assurde, inconcepibili, indecenti, disdicevoli, ma se si dovesse ascoltare tutte le paure dei pazienti, non si visiterebbe più, non si curerebbe nessuno. Ora, piccolo, ci fai un po’ di pipì in questo vetro. Non ha importanza se schiuma … Dal colore giallino chiaro, pulito, quanto mai trasparente, si parla di un fisico sano, anche dal profumo … ora l’assaggio, degustandone un po’.
Buona, mhhhh … pregiata, eccellente. Annusi e ne centellini un po’ anche Lei, Professore; quindi, la diuresi notturna non ha cause fisiche. Permette professor Alberto che proseguo il controllo all’apparato sessuale. Quando la natura decide di regalare a un ragazzo la grazia e l’armonia, questa esce fuori sempre e, se poi, gli dà anche un po’ di sensualità e di carica erotica, beh … mi dica Lei cosa potrebbe succedere. Discosta un po’ le gambe, mio caro Samuele, che devo sentire, tastare, palpare se ci sono dei polipi. Mhhhhhhhhhhh, caramba y carambyta, hai due pomelli carnosi e infantili al tempo stesso, ma tanto inebrianti, seducenti, … meravigliosi: da mordere, impastare, strapazzare. Esiste signor Alberto una grazia maggiore, superiore a questa? Questo è il piacere, questo è il paradiso! Guardi, quanto è sodo e armonioso, malgrado la giovane età. Anche questa parte del corpo, come le altre del resto, è perfetta e senza alcun difetto. Attirerà, come una calamita, mille mani e poi altre mille. Per l’Istituto è un affare, per noi una gioia il contemplarlo. … e questo fringuello che cinguetta? Stenditi sul lettino, … quelle sue note musicali le devo trascrivere su un rigo, per ricordarle, … per poter rivivere questo momento, anche quando stenterà ad ergersi. Oh, ragazzo mio, se hai dei sughi, questi saranno un’ambrosia divina per il mio palato!” … e il sanitario, postosi fra le cosce del giovinetto, chinatosi, prese fra le labbra l’immaturo sesso per ciucciare, poppare, aspirare ed estrarre la fresca semenza fra inarcamenti, pianti, contorsioni, urli, invocazioni a desistere sino ad avere la bocca piena di crema puberale, per svuotarla su una mano davanti al ragazzo e al suo docente dopo averne inghiottita un po’. “Buona, molto buona! Sembra di saggiare il mosto di un vitigno pregiato, raro, nobile, hnnnfffmmmmmmm, buono, eccelso! Samuele, solleva le gambe, flettile e distanziale per facilitarmi l’ultima indagine.” … e il medico, unto il forellino, riparato dalle natiche, con il resto della crema che teneva nella mano, lo penetrò con l’indice destro per muoversi da una parte all’altra, in su e giù, sino a far cantare ancora il piccolo galletto amburghese. Ulteriore crema bianca-trasparente decorò l’addome del giovinetto. “Stai là fermo, Samuele! Professor Alberto, costui sta bene, non gli ho visto problemi. Probabilmente quello che gli è successo, lo si deve a dei sogni o visioni molto hard, come sospettavo, ma per non aver rimorsi o sensi di colpa per valutazioni errate, sarà opportuno che per dormire indossi un pannolone per incontinenti; che prenda una supposta per le contrazioni intestinali e delle pastigliette per dormire. Inoltre, per evitargli cadute dal letto con probabilità di ferite, dovute a possibili visioni erotiche, lo fermerò al letto sino al risveglio per tutto il periodo della terapia. Ad ogni festività, iniziando da domani, nel primo mattino, gli sarà fatta una lavanda interna per dargli modo di sentirsi più libero, più sciolto, più leggero. L’attendo, professor Alberto, in tarda mattinata per un aiuto.”
“Ma … io … non … voglio essere legato.”
“Io riposo nella stanza accanto, ma ho un sonno molto pesante, per cui non desidero avere rogne per eventuali tue ferite, provocate da una eventuale caduta dal letto. Io sono il responsabile e se ti succederà un simile fatto, la colpa sarà mia e non tua; per cui taci e accetta. Non sarà difficile tollerare e reggere.” … e mostrando, “Puliscimi il dito, suggendolo come per mungere. … e a questo inconveniente si dovrà porre rimedio.”
“Professore …”
“Dimmi Samuel!”
“è … Non mi piace fare quello che il medico ha chiesto!”
“Lo so, Samuel, ma non avevi detto che avresti aiutato la scuola per avere finanziamenti o aiuti da benefattori che possono farlo? E allora, anche questa prova è parte del percorso che ti condurrà sul palco e dopo da colui che, per averti, darà una cospicua offerta. Starai in infermeria per evitare dicerie e per fare esperienze diverse all’insaputa dei tuoi compagni e di un certo personale. Andiamo a cena e poi ritornerai qui, dal medico, per iniziare la cura.”

scritto il
2024-12-25
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