Finalemnete una moto tutta per me! 5.

di
genere
etero

Samanta dopo se ne andò via per preparare la cena e, quando Beatrice la sentii arrivare con la sua auto, volli andarle incontro e lì ebbi una sconvolgente ma ugualmente eccitatnte sorpresa: Io stavo per scendere la scala ma mi fermai quando sentii lunghi gemiti al portone d'ingresso...Beatrice e Samanta erano strettamente avvinghiate, baciandosi in bocca. Tornai indietro e mi sdraiai sul letto, fingendo di essermi appena svegliato e Beatrice arrivò, seguita da Samanta che salutai entrambe con entusiasmo. Quando arrivò anche Elena ci mettemmo a tavola e, quando Samanta mi serviva, immancabilmente le palpavo il culo e le cosce, infilandole poi un dito all'ano e subito lei mi sbrodolava umori sulla mano. Dopo cena Elena andò a vedere la TV al suo letto ed io e Beatrice, ci sdraiammo sul mio letto e subito, mentre la accarezzavo e sbciucchiavo, le sussurrai all'orecchio che mi intrigava molto il fare sesso io e lei ma insieme a Samanta. Beatrice subito mi abbracciò e disse che dubitava molto sul fare sesso anche insieme a Samanta, visto che credeva che la morona fosse allergica agli uomini ed era convinta che con lei sarebbe stata con piacere ma poi, se io non ero accettato? Nel dubbio incitai Beatrice a farle la proposta di sedurreinsieme l'unico uomo presente in casa, ovvero:io! Lasciai quindi che Beatrice se ne andasse in cucina a fare la proposta alla morona e...rimasi letteralmente basito: arrivarono in camera mia strettamente abbracciate e si misero l'una al mio fianco destro e l'altra a sinistra e prese la parola Beatrice che aveva convinto Samanta a provare l'essere sedotta e scopata da un uomo: In breve ci trovammo subito tutt' e tre spogliati e vidi Beatrice che baciava in bocca Samanta per poi passare a slinguare me che già sentivo il batacchione alzarsi in cielo e dopo la puledrina prese per la nuca la camerierona, spingendola a prendersi in bocca il mio cazzone che Samanta finse di non sapere ben gestire ed allora si mise Beatrice a sbocchinarmi da vera maestra dell'arte bocchinale ed io abbracciai samanta per poterla baciare in bocca. Poi Beatrice lasciò il batacchio a Samanta che da quel momento seppe farci vedere a me ed a Beatrice, come aveva appreso l'ars bocchinaria : fermai Samanta e le chiesi se aveva avuto esperienze sessuali con uomini e lei negò subito ed io che ci avevo già scopato, recitai lo stupore che provavo ed allora proposi di essere sverginata da me e magari aiutato da Beatrice che la avrebbe baciata su tutto il corpo e poi io la avrei penetrata con dolcezza e senza sforzare il gioco. La morona accettò ed altrettanto Beatrice che subito le leccò la figona ed io le sditalinavo il clitoride, poi, scostando Beatrice, accostai il batacchio alla figa e poco dopo la morona lasciò andare un urletto di dolore che però io feci subito trasformarsi in un lungo gemito di piacere ( recitato benissimo! ). "Rotta la barriera della virtù" potei iniziare a scopare la sventolona che in quel momento stava godendo senza fingere, tanto che alla fine del gioco, del suo godimento e del mio orgoglio maschile che aveva appena sverginato una gran figa... decidemmo di tornare in cucina dove sbafammo due spaghetti aglio e peperoncino e vino rosso che riscaldò così i nostri animi e tornammo sul lettone dove scopai per prima Beatrice per due volte di seguito ed anche altre due volte toccò al suo favoloso culo. Dopo una brevissima pausa volli chiedere il culo a Samanta chefinse di accettare ma con tanto timore, paura, però poi decise di provare tutto il possibile immaginabile anche se non esistente ed allora la feci stendere a pancia sotto e le leccai l'ano. Passao poi a spandere la vasellina al buchino stretto per la paura ma riuscii dopo ad infilarci due dita insieme e lei sospirò dicendo di provare dolore... giorni prima però smaniava assai nell'essere inculata con rudezza e nulla di dolcezza!... comunque non mi fermai ed anzi, accostai il cazzone al buchino e lo spingei tutto dentro senza esitazioni e ripensamenti: la feco urlare a tal punto che dovette intervenire Beatrice a tapparle la bocca con la sua mano ed infine io ebbi la prova ed anche così Beatrice...che un rivolino di sangue uscente dal culetto, provava di avere massacrato il povero buchino. Ero ancora ingrifato, tanto da chiedere a Beatrice di farsi inculare di nuovo e lei, senza esitare, si mise alla pecorina ed allargò le gambe per essere penetrata al amssimo dell'orifizio! La copai così brutalmente che anche lei urlò e piangendoci sopra ed io , al settimo cielo, l'inculavo brutalmente e quando tirai fuori il cazzone, vidi piccole presenze di sangue. A quel punto volevo possederla ancora ma rivolsi la mia attenzione a Samanta e le proposi di darmi ancora il culo per abituarlo ai grossi calibri e senza più dolori e danni.
scritto il
2024-12-12
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