Marco ( prima parte)

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genere
corna

Marco…( prima parte)
Una mattina un mio collega di lavoro mi telefona e mi dice che deve parlarmi. Ci troviamo in un bar fuori città. Capisco che ha qualcosa di serio da dirmi. Beviamo un caffè e lui parla del più e del meno fino a quando gli chiedo perché di quell’incontro. Lui mi mostra una foto sul suo telefono. È mia moglie!
È mia moglie! Una delle foto che mette sui siti per cercare cazzi. Lui con imbarazzo mi dice che ha conosciuto questa donna su un sito e che, anche se non si vede il volto, si capisce bene che è Monica. Resto in silenzio. Poi trovo una via di fuga. Gli dico che non ne sapevo nulla e che alla troia andrebbe data una lezione. Lui mi guarda serio e mi chiede cosa penso di fare. Rispondo che in giornata gli spedirò un vocale. Prendo tempo. Ci salutiamo e io invece di andare al lavoro vado fuori città a fare un giro in auto.
poi l’idea.
Mando il vocale
Ho bisogno di avere le prove che è una troia, ecco cosa devi invitarla un motel. Trova cinque o sei amici porci e affamati di figa che non conoscono me e Monica, contattali dal sito. Una colta entrati lasci la porta aperta , spegni le luci e li fai entrare, poi le dici che siete un gruppo di maiali che cercano troie come lei e la scopate fino a farla svenire. Io entrerò nel buio con gli altri e mi gusterò la lezione. Per non farsi riconoscere dille di bendarsi in auto arrivata al luogo dell’appuntamento. ( sapevo bene che questo gioco la eccita).
Lui dopo due ore di silenzio mi chiama e mi dice che accetta. Mi confessa che se la sarebbe scopata da tempo mia moglie.
Una settimana dopo Monica mi dice che va a farsi scopare la sera stessa. Il mio amico, Marco, mi manda un vocale. Ci accordiamo per le 22 . Io e cinque singoli trovati in internet aspetteremo in un’auto e dopo aver visto entrare lui e Monica entreremo in azione. Il proprietario del motel è complice del fioco e sarà il settimo della banda.
Arrivato trovo i cinque, tre ragazzi neri e due signori sulla sessantina
Ci raggiunge il proprietario del motel, un uomo grasso sulla cinquantina.
Alle 22 puntuali Marco arriva, lei bendata.
Entrano.
Dopo circa cinque minuti il proprietario ci accompagna.
Entriamo. C’è buio. Monica chiede cosa sta succedendo e Marco le dice di stare zitta.
Resto fermo in un angolo.
Nel buio sento i commenti, lei che ansima, sento i colpi dei cazzi nella sua figa. Qualcuno ridendo dice che ha il culo aperto come una galleria.
Sono eccitato come sempre. La sento godere una prima volta e mentre grida tutti la insultano.
Troia, vacca, puttana…
Ad un certo punto sento una presenza dietro di me. È Marco.
Mi parla all’orecchio .
Le urla dei porci e di Monica coprono le sue parole e io soltanto le posso udire.
Mentre mi parla mi slaccia la cintura dei pantaloni , li abbassa e abbassa le mutande. Sento il suo cazzo appoggiarsi.
Stronzo, credevi non avessi capito che sei un cornuto a cui piace vedere la moglie farsi sbattere? Vedi, da tempo avevo visto l’annuncio… moglie troia e marito cornuto …sapevo che eravate voi. Adesso ti dico cosa succede, mentre questi se la scopano a dovere io mi inculo te. Poi torno da lei…da oggi se non vuoi che ti sputtani devi darmela ogni colta che voglio! La troia!
Un attimo dopo sentii la sua cappella spingere, capii che era un cazzo davvero grosso. Lui mi tappò con una mano la bocca e con l’altra mi strinse i coglioni. Un attimo e mi sentii sfondare. Per una decina di minuti Marco mi inculò cin violenza..poi mi sussurrò che andava da lei ma di non pensare che per me fosse finita. Aveva contattato tutti poci bsx e a turno mi avrebbero inculato. Mi disse di non emettere un suono!.
Per quasi tre ore io e Monica fummo scopati con una violenza da togliere il fiato. La sentivo fodere, chiedere di farle respiro, implorarlo di non fermarsi.
Intanto per tutto il tempo io venivo inculato. A volte mi sembra di svenire.
Poi li sentii che venivano dentro lei e uno di loro mi riempì il culo di sborra bollente. Non smetteva mai di venire. Mu masturbai e venni come un ragazzino.
Uscimmo e ce ne andammo. Dopo due ore lei tornò. Mi raccontò fella serata e mi disse che lo sconosciuto era marco, il mio collega che lei non lo sapeva. Aggiunse che non contento, prima di portarla all’auto, su era fermato in un parcheggio e l’aveva fata sodomizzare da tre uomini chiedendo loro di riempirle il culo di sborra.
Marco mi chiamò il giorno dopo dicendomi che su sarebbe fatto sentire presto…

scritto il
2024-12-09
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