"Ti pulisco io, tesoro..."

di
genere
trio

Sofia ha questo giro con le amiche, no?
Escono a cena, magari un concerto o il cinema, una volta al mese, il venerdì sera. Roba di routine. Dopo, vanno a casa di qualcuno, stappano un paio di bottiglie e chiacchierano. Va benissimo per me, comunque. Ho la mia serata. Quando lei è fuori, mi scolo due birre, mi spoglio, accendo il portatile e mi guardo del porno zozzo, masturbandomi per ore. Storie di cornuti, o di grandi cazzi neri che si scopano biondine dal viso angelico. Un vero tour de force di seghe.
Sofi lo sa, ci sta, anzi, le piace. Le dà da parlare, condividiamo le nostre porcate, e il meglio? Se torna a casa presto, sono già talmente carico che faccio tutto quello che vuole. Un massaggio completo, con un po' di stuzzicamenti alla figa e poi, se non sono troppo svuotato dalle mie performance pippaiole, ci scappa anche una scopata lenta e pigra. E se non ce la faccio nessun problema;: un’ora di adorazione della figa, leccandola fino a farla venire più volte. Afferrarla, piegarla sul letto, strapparle le mutandine e scoparla con il suo dildo vibrante come una puttana da quattro soldi? Cazzo sì. Va bene così.

La settimana scorsa, le tipe son finite da noi dopo cena. Le sento arrivare in macchina, così abbasso il volume del porno, chiudo la porta della camera da letto e continuo a farmi una sega. E’ eccitante, davvero, sentirle chiacchierare di sotto mentre io ho il cazzo in mano, un piano più su.
Quella sera han tirato corto, e quando sento l’ultima di loro andarsene, alzo di nuovo il volume, proprio in mezzo a una scena lesbica particolarmente zozza. Le lesbiche. Non il mio genere, ma ogni tanto bisogna variare. Lo dicono anche i coach motivazionali del cazzo.

Comunque. C'erano due casalinghe amatoriali. Mi eccitava perché son tipo donne normali, come chiunque altra, e non penseresti mai che abbiano un lato così sporco. L'idea dei loro segreti sessuali mi fa impazzire. Comunque, in questa scena, una sta piegata sul bracciolo del divano con le mutandine dell’amica ficcate in bocca. L’amica è in ginocchio dietro di lei, le apre il culo e le lecca figa e buco del culo.
“Ah, ti piace quando ti infilo la lingua nel culo, vero? Vedo che ti fa gonfiare la clitoride. Mmmmmm… leccaleccalecca… Ooooh, ti fa anche colare il succo, piccola troia…”
Roba del genere mi rende duro come una roccia. Voglio che Sofia sappia che sono carico e pronto per qualunque cosa abbia in mente. E poi, il mio cuore ha saltato due colpi...

Sento chiramente Beatrice, la migliore amica di mia moglie dire: “Ma che cazzo sta facendo Thomas là sopra?”
Oh, merda. Pensavo se ne fossero andate tutte! Schiaccio il muto più in fretta che posso, vergognandomi come mai in vita mia. Voglio solo sprofondare nel pavimento. Ma ormai è troppo tardi. Sento Beatrice che chiede, limpida come il sole: “Sta guardando del porno, vero?”

Spero con tutto me stesso che Sofia trovi una risposta furba per coprire la verità. Ma quello che ha dice mi lascia di sasso. E mi ha gela il sangue.
“Sì, lo fa ogni volta che noi ragazze usciamo. Gli viene un cazzo di marmo e si eccita come un coniglio. E il sesso quando torno? Spettacolo. Mi lecca per ore.”
Che cosa? Aspetta... è Sofia questa? La mia ragazza? Sta parlando con Beatrice? Chiudo il portatile e fisso la porta, cercando di captare ogni parola.
Beatrice fa: “Ma no, dai. Non Thomas. Sembra così... educato. Non riesco a credere che guardi porcate e si masturbi.”
“Vuoi scommettere?” chiede Sofia. “Se lo chiamo qui adesso, ha un’erezione furiosa e un rigonfiamento nei pantaloni. Garantito.”
Per favore, no, no, no, penso. Ci può essere qualcosa di più imbarazzante?
“Ehi, amore, vieni giù un secondo. C’è una cosa che ti devo far vedere”, mi urla Sofia dal soggiorno.
Oh, cazzo, non posso evitarlo.
“Eh, sì, arrivo, tesoro.”
Cerco di sembrare tranquillo, mi infilo la prima maglietta e il primo paio di pantaloni che trovo, pregando che il cazzo mi si abbassi, almeno un po’. Ma dopo due ore di sega? Figuriamoci.
Rosso come un pomodoro, le mani infilate in tasca per coprire il rigonfiamento, barcollo giù in salotto, evitando a tutti i costi lo sguardo di Beatrice. Ma quando la guardo di sfuggita, vedo che ha gli occhi fissi sul mio pacco, con la bocca spalancata.
“Porca miseria, lo stava facendo davvero!” dice Beatrice, ridendo.
Mi ha colpito dritto al cuore. Si vede in faccia che ci sto male. Penso mi stia prendendo per il culo.

Il tono di Beatrice cambia di botto.
“Oh, Thomas, scusa davvero. Non volevo metterti in imbarazzo. È solo che... non ti facevo così... avventuroso. Non c'è nulla di cui vergognarsi, eh. Anche io, ogni tanto, guardo un po' di porno e gioco con un vibratore."
“Oh,” è tutto quello che riesce a uscire dalla mia bocca, mentre la mia testa gira a vuoto e il cervello corre all’impazzata. L’unica cosa che mi passa per la mente è trovare la via d’uscita più vicina, prima di dire o fare qualche stronzata, giusto per tirarmi fuori dalla situazione imbarazzante. Ma all’improvviso mi viene in testa il flash dell’immagine di Beatrice, gambe spalancate, un dildo affondato nella figa mentre fissa una scena di sesso su uno schermo di computer. Cazzo. Ora chi la nasconde l’erezione?
“Ah, beh, questo ha attirato la sua attenzione,” dice Sofia con quel sorriso malizioso. Prima che riesca ad aprire bocca, aggiunge: “Gli piace quando lo guardo masturbarsi. È eccitante per tutti e due, in realtà.”
“Oh, che carini. Allora vi masturbate insieme?” chiede Beatrice... “Oh, cielo santo, è troppo personale. Non avrei dovuto chiedertelo. Non devi rispondere…”
Ma Sofia, senza nemmeno aspettare un secondo, dice: “Certo che sì. A volte riesce perfino a scoparmi. Guardarmi mentre mi strofino la clitoride lo fa diventare una specie di uomo delle caverne, vero Thomas? E vederlo accarezzarsi il cazzo? E’ così eccitante.”
Poi si volta verso di me con un occhiolino e aggiunge: “È un po’ esibizionista. E scommetto che adesso è così carico che ci mostrerebbe il cazzo se glielo chiedessi.”
E poi ho il dubbio. Sofia ha pianificato tutta ‘sta cosa? E se non l’ha fatto? Mi sta mettendo alla prova?

Vedendo la mia faccia tutta confusa e nervosa, Sofia mi fa: "Tranquillo, Tom. Non è mica una prova di fedeltà. Stasera scoperemo solo io e te. Prima, volevo solo farti vedere un po’ di spettacolo."
Il mio imbarazzo si trasforma in eccitazione in un batter d’occhio.
"Allora, ragazze, volete vedere il mio cazzo?", chiedo.
Beatrice sembra sbalordita, ma mia moglie annuisce con entusiasmo.
"Ok… ma solo se vedo le vostre tette," dico.
Sofia stava già slacciandosi la camicetta prima ancora che finissi di dire "tette". Beatrice la guarda, poi guarda me, poi di nuovo Sofia, come se stesse aspettando il via libera. E Sofia, senza un filo di esitazione: "Vai avanti, tirale fuori ‘ste tette, Vale. Voglio vederle anche io."
Anche lei? Cristo santo, ora stiamo entrando in un terreno nuovo. Avevo parlato a Sofia di quanto mi eccitasse vedere due donne insieme, ma era sempre stato un gioco mentale, una fantasia, qualcosa da spararsi in testa e via. E lei aveva sempre annuito, facendo finta che fosse solo una delle mie fantasie perverse, o almeno così avevo pensato. Ma poteva essere che volesse davvero vedere Beatrice nuda? A quel punto, chi se ne fotteva. Io volevo solo vedere due paia di tette al vento.

Mentre tolgo via la cintura, Beatrice si sfila la camicetta. He le tette piccole, ma sode, che riempiono perfettamente il reggiseno. E quei capezzoli, duri e appuntiti, spingono contro il tessuto. Deglutisco a secco. Poi guardo Sofia: sta già massaggiandosi un capezzolo, con la lingua che le lambisce le labbra. E quella scena mi dà un colpo secco dalle palle fino alla punta del cazzo. Cristo, penso, queste due sono cariche come me adesso.
Mentre mi apro i pantaloni, Beatrice slaccia il reggiseno e lo lascia cadere. Nello stesso istante, tiro giù la cerniera e il mio cazzo salta fuori, duro e arzillo. Nella fretta di vestirmi, avevo dimenticato le mutande. Sofia fa uno di quei mezzi respiri che fa quando sono in tiro e la eccito, e subito la mano le va tra le gambe. Beatrice si blocca, gli occhi fissi sul mio cazzo.
Scoppia a ridere, il suono un misto di divertimento e provocazione.
"È proprio come mi avevi detto, piccolo e tozzo. Un bel cetriolone rimasto nano.”
"Eh, sì," risponde mia moglie, sollevando le spalle in un gesto di rassegnazione. "Mi tocca accontentarmi. Ma noi donne, Beatrice, sappiamo bene che, alla fine, non è tanto il formato a fare la differenza. È come lo si usa che conta davvero, no?”
Si volta verso di me.
“Che cosa aspetti? Accarezzati quel cazzo. Io e la Vale vogliamo vedere che ti masturbi per noi."
Guardo Beatrice, e lei, tutta sorridente, annuisce. Cristo, ci stanno dentro davvero!

Non credo ai miei occhi. E la mia eccitazione schizza alle stelle. La mano destra va verso il cazzo, ma mi fermo proprio sul punto di toccarlo.
"Se volete che mi masturbi, ho bisogno di vedere le vostre fighe." Lascio cadere la mano, ma spingo il mio cazzo duro verso di loro, come a dire: "Vedete cosa mi state facendo?"
Sofia lo sa che sono fissato con il culo e le gambe, e sa come usarli per farmi uscire di testa. Senza un attimo di esitazione, si alza, abbassa la gonna, e si gira, appoggiandosi alla sedia su cui era seduta. Ha quello che per me è il culo perfetto: pieno, ma non grasso, con un perizomino bianco candido che le si infila nelle natiche, lasciando intravedere il buco del culo. Mi maledico per aver chiesto di vedere la figa – voglio già cominciare a toccarmi! Ma cavolo, vale la pena aspettare.
Sofia si guarda dietro, mi sorride con quel ghigno malizioso, e poi si china, offrendomi la visuale completa del suo culo e della sua figa, appena coperta dal pezzetto di stoffa. Le sue labbra vaginali sporgono sotto il culo, occhieggiando tra la parte superiore delle cosce mentre premono contro il tessuto. Posso vedere una macchia umida crescere. Se mi tocco il cazzo, rischio di venire subito.
"Ti piace quello che vedi?" mi chiede Sofia.
Annuisco, e sto per perdere la testa quando Beatrice risponde a voce alta: "Oh, sì!"
Beatrice non sta nemmeno guardando me o il mio cazzo. I suoi occhi sono fissi sul perizoma di Sofia. E lì capisco che quelle due sono due di quelle che davanti agli occhi di tutti sono santarelline, ma quaundo sono da sole si divertono tra loro... Come le due tipe del video di prima... Cazzo, mia moglie!
Sofia ride e fa: "Thomas è un uomo da culo, lui. Ama le mutandine." E dicendo questo, si sfila il perizoma lentamente, lasciandole scivolare fino alle caviglie. Le sue labbra vaginali sono gonfie, rosse, e posso vedere la sua clitoride spuntare fuori, turgida e invitante. Vedere questa scena mi fa girare la testa per davvero.

Sofia si allunga, apre le gambe, infila una mano tra le cosce e allarga le labbra della figa come fa sempre quando vuole che la penetri. Cristo, mi manda fuori di testa.
"Eccoti qua," dice, "una figa nuda. Adesso tocca a te, Vale."
Beatrice non stacca lo sguardo dalla passera di mia moglie, poi lo sposta su di me, incerta, ma eccitata. Si alza dal divano, tira giù i jeans e le mutandine in un colpo solo. Quando allarga le gambe, spunta fuori una figa completamente inzuppata, non rasata, bagnata e gonfia.
"E fanno due", dice ridendo, con un sorriso che le si allarga sul viso.
Il mio cuore comincia a pompare forte, il respiro diventa corto. Guardo di qui e di lì, mia moglie Sofia e la sua amica Beatrice, nude davanti a me. L’odore muschiato del loro desiderio mi colpisce dritto nel naso e scende giù fino al cazzo, che mi sta esplodendo. L’eccitazione è così forte che mi fermo come un idiota, con la mascella a penzoloni.
Beatrice si china, raccoglie le sue mutandine con un dito e le sventola.
"Sofia, visto che gli piacciono tanto le mutandine, che ne dici se gli do un po’ più di... diciamo... incoraggiamento?"
Deglutisco, il cuore che martella nelle orecchie, mentre Sofia risponde: "Certo. Gli piace toccarsi con le mie. Appendigliele al cazzo. Gli farà salire la voglia."
Non so più che fare. Resto lì come un coglione, paralizzato.
Beatrice si allunga verso di me e, senza dire una parola, infila un buco della gamba delle sue mutandine attorno al mio cazzo, facendo attenzione a non toccarmi. Faccio un passo indietro, fuori dalla sua portata, con le mutandine che penzolano dall’asta del mio cazzo, e in quel momento perdo ogni controllo.

Col cazzo che sporge dal buco, prendo l’umidità nel cavallo delle sue mutandine e inizio a strofinarmi. L’eccitazione si trasforma in ondate di piacere che salgono dall’inguine fino a tutto il bacino. Comincio a spingere i fianchi, come se stessi scopando la mia stessa mano, e sento un rivolo di presperma che scivola lungo il mio cazzo, giù dalla punta, attraverso la cappella. Smonto un secondo, porto il dito alla punta del cazzo, raccolgo quel liquido e comincio a strofinare la testa gonfia, violacea.
"Mmmmm," gemo, senza vergogna. "Ragazze, mi state facendo impazzire..."
“Guarda che carino,” ride Beatrice.
“Il re della masturbazione con il peggior attrezzo della storia,” ghigna mia moglie.
"Che stronze… Allora perché non vi unite a me?"
Non me ne fotte un cazzo che mi prendano in giro, ormai ci sono dentro: "Sembra che ci siano un paio di clitoridi che necessitano un po’ di attenzione..."

"Per Dio, pensavo non me lo avresti mai chiesto," dice Sofia.
Mentre mi guarda, lascia cadere la testa e il petto sul sedile della sedia e si china a novanta gradi, allargando le gambe come se volesse che il mondo intero veda ogni angolo di lei. Il suo culo si alza, la sua figa si spalanca, e lei iniziava a ruotare due dita intorno alla clitoride con un ritmo impazzito. Con l’altra mano, afferra una natica e la tira da un lato, rivelando quel piccolo buco sexy e la vulva fradicia. Mi viene voglia di avanzare e spingere il mio cazzo in quei buchi mentre lei mi guarda da una spalla, con uno sguardo che mi perfora, mentre continuavo a stuzzicare il mio cazzo.

Beatrice, da parte sua, allarga le gambe come se non le importasse più niente. Due dita della mano sinistra penetrano la vagina fino alle nocche, mentre la mano destra accarezza la clitoride con un dito. Quella clitoride, che pochi minuti prima era una piccola perla, ora è eretta e sporge dalla parte superiore delle labbra della vagina come una sentinella. Sembra lunga quanto la punta del mio mignolo e sta ancora crescendo. Giuro che sembra pulsare. Ogni volta che tira fuori le dita dalla vagina, sono bagnate e brillanti, e ogni spinta di ritorno produce un suono schioccante che mi inebria la testa. Non riesco a staccare gli occhi da quello spettacolo.

Sofia nota il mio sguardo e, con un sorriso complice, dice: "Sexy, vero?"
"Uh-huh," riesco solo a mormorare, il resto delle parole soffocato dal mio stupore.
"Pensavo ti sarebbe piaciuto. Piace un sacco anche a me," aggiunge Sofia, con una sicurezza rivelatoria. Non c'è niente da nascondere o da negare. E’ tutto pianificato. E per di più, Sofia sta ammettendo di essere eccitata da un’altra donna!
Dopo tanti anni riesce ancora a sorprendermi. Vorrei dirle quanto la trovo fantastica, quanto mi eccita e quanto la amo, ma sono oltre il punto di pensiero razionale, sono sul punto di esplodere!
Le palle mi bruciano come se avessi preso una febbre tropicale, il cazzo è così duro che potrei usarlo come un martello e la cappella è diventata di un viola intenso.
"Cazzo, non ce la faccio più. Devo sborrare," dico.
"Oh, no, non ancora," dice Beatrice, con un tono provocatorio. "Non possiamo sprecare tutto quel seme. Devi condividerlo con tua moglie... Sofia, sdraiati sul pavimento e allarga le gambe. Voglio vedere quel cazzo infilarsi dentro di te e poi spruzzare tutto il suo seme sulla tua figa calda. Lo fareste per me?"
Non poteva chiedere di meglio.

Sofia è già sdraiata sulla schiena, pronta. Le sue mani si allargano le labbra della figa, tenendola aperta per me. Mi inginocchio tra le sue gambe, appoggio la testa del mio cazzo sulla sua apertura e spingo dentro con forza, il più veloce possibile. Entrambi emettiamo un grugnito di piacere. Beatrice si sposta dietro di noi e si sdraia, guardando mentre sollevo e abbasso il mio cazzo dentro e fuori da Sofia. Ogni spinta è accompagnata dal fruscio della mano di Beatrice che scivola dentro e fuori dalla sua vagina, sempre più veloce. Il suo respiro diventa intenso, poi si ferma all'improvviso. Un getto di liquido caldo e scivoloso spruzza sui miei piedi e sulle gambe mentre lei geme di piacere.
Oh. Mio. Dio! Beatrice ha squirtato su Sofia e me!
Non ho mai visto una donna schizzare così nella vita reale.
È come se scattasse una reazione a catena di pura esplosione sessuale, con Sofia che si contorce in un orgasmo. Nell'istante in cui sento le contrazioni della sua figa, esplodo anche io. Ma come promesso, mi tolgo abbastanza rapidamente da schizzare la maggior parte del mio sperma sulla parte esterna della figa di mia moglie.

Cado su Sofia, la bacio con tutta la passione e l'energia rimaste. Le nostre lingue si intrecciano, si scatenano in un mulinello di passione. Il mio cazzo scivola di nuovo nella sua figa da solo, continuando a spremere gli spasmi finali del mio orgasmo. Entrambi sospiriamo profondamente, soddisfatti.
Beatrice, con un sorriso complice, dice ciò che stiamo pensando tutti: "È stato fottutamente incredibile! Ora voglio vedere cosa hai fatto alla fica di Sofia."
Obbedisco e mi rotolo via, il cazzo ancora mezzo duro. Quello che fa dopo non lo dimenticherò mai. Si mette a quattro zampe, striscia in avanti tra le cosce di Sofia, si china e dice: "Ti pulisco io, tesoro..."
scritto il
2024-11-22
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