La moglie condivisa, un'esperienza gradevole.
di
nibbio
genere
corna
Non è stato facile da accettare, per il bene della famiglia ho rinunciato alla dignità, ora mi ritrovo cornuto volontario. E’ successo una sera, quando è rientrata dal lavoro molto più tardi del solito. Non potevo uscire perché mia suocera che ci aiutava, era andata via, quindi ho atteso pazientemente, anche se un po' preoccupato. Quando è rientrata ho cercato di baciarla sulle labbra, come facevo sempre, si è spostata. -Perché?- -Ho mal di testa, scusami- l’ho lasciata stare, poteva essere stanca dal lavoro, è andata in bagno a cambiarsi, ha fatto la doccia ed anche questa volta mi ha sorpreso, usciva sempre nuda. Maurizio, nostro figlio era abituato a vederla senza vestiti. Ho preparato la cena, ha mangiato controvoglia ed è andata subito a letto. Ho pensato a
tutto, ho sistemato ed alle 22 circa l’ho raggiunta. Fingeva di dormire, altra sorpresa, camicia da notte, mutandine e reggiseno. -Lasciami stare stasera- -E’ successo qualcosa di grave? Spiegami- La mia insistenza l’ha costretta a parlare, eravamo quasi a mezzanotte. -Volevo tornare con l’autobus come tutte le sere, alla fermata ho sentito un clacson, mi sono girata, era Erideo, da tanto non ci vedevamo, pensavo fosse andato a lavorare fuori, invece me lo trovo davanti, mi invita a prendere un caffè, sono salita in
macchina, non ho capito più nulla, ci siamo allontanati, siamo arrivati su un rilievo dove c’era uno spiazzo, era quasi buio, mi ha baciata, da li a fare l’amore il passo è stato breve. Mi ha fatto godere all’infinito, mi ha stregata, non so se sono capace a rinunciare a quel cazzo- Il racconto da una parte mi ha deluso, dall’altra parte mi ha eccitato, uno stato d’animo contrastante, si è spogliata ed abbiamo fatto l’amore, sono venuto solo io, lei è rimasta passiva. Ho cercato di addolcire la pillola -Che vuoi
che sia, hai fatto bene, ogni tanto variare fa bene al rapporto di coppia- -Non sei arrabbiato con me?- -Perché dovrei- -Ti amo da morire, non potrei vivere senza di te- -Anche per me sei tutto- I giorni passavano, lei rispettava gli orari, eravamo tutti tranquilli, finché una mattina prima di uscire -Amore stasera mi vedo con Erideo, ti dispiace- -Ma no vai tranquilla, dove andate?- -Magari allo stesso posto della volta scorsa- - Scusa fallo venire a casa- -Stronzo scherzi sempre- -No questa volta non scherzo affatto, se per voi non fa differenza state sul nostro letto- Mi guardava stralunata. -Comunque andate a scopare, quindi che differenza c’è tra farlo fuori o sul nostro letto?- Forse neanche lui ci credeva, pensava a qualche ritorsione, è stato duro da convincere al punto che si è fatto tardi. L’ho accolto in maniera normale, abbiamo cenato, verso le undici li ho accompagnati in camera, ho chiuso la porta, ho dato un bacio a Maurizio che dormiva nella sua cameretta e mi sono sistemato sul divano.
La mattina alle cinque mi ha svegliato lei con un bacio sulle labbra -Dai vieni a letto, Erideo è andato via. Abbiamo fatto l’amore fino quando si è svegliato Il bambino. Avrei voluto mangiarla, era eccitante in modo atroce, dalla figa sgorgava sborra. Era ora di alzarci per il lavoro, stava arrivando mia suocera, abbiamo sistemato tutto molto in fretta. E’ arrivata Laura, mia suocera appunto, con una minigonna da sedicenni. La figlia le ha fatto subito un complimento -Sembri una puttana- -Io sembro una puttana, tu invece lo sei, chi è quello che usciva stamattina presto dalla vostra casa?- Siamo andati via senza risponderle, era tutto chiaro ormai. Erideo saltuariamente veniva a casa, si faceva la scopata ed andava via, volevamo evitare dicerie. Piuttosto che perdere la moglie, la madre di mio figlio, ho scelto la condivisione, per me non è stato un trauma, anzi il nostro rapporto si è rinforzato, per lei è un piacere.
tutto, ho sistemato ed alle 22 circa l’ho raggiunta. Fingeva di dormire, altra sorpresa, camicia da notte, mutandine e reggiseno. -Lasciami stare stasera- -E’ successo qualcosa di grave? Spiegami- La mia insistenza l’ha costretta a parlare, eravamo quasi a mezzanotte. -Volevo tornare con l’autobus come tutte le sere, alla fermata ho sentito un clacson, mi sono girata, era Erideo, da tanto non ci vedevamo, pensavo fosse andato a lavorare fuori, invece me lo trovo davanti, mi invita a prendere un caffè, sono salita in
macchina, non ho capito più nulla, ci siamo allontanati, siamo arrivati su un rilievo dove c’era uno spiazzo, era quasi buio, mi ha baciata, da li a fare l’amore il passo è stato breve. Mi ha fatto godere all’infinito, mi ha stregata, non so se sono capace a rinunciare a quel cazzo- Il racconto da una parte mi ha deluso, dall’altra parte mi ha eccitato, uno stato d’animo contrastante, si è spogliata ed abbiamo fatto l’amore, sono venuto solo io, lei è rimasta passiva. Ho cercato di addolcire la pillola -Che vuoi
che sia, hai fatto bene, ogni tanto variare fa bene al rapporto di coppia- -Non sei arrabbiato con me?- -Perché dovrei- -Ti amo da morire, non potrei vivere senza di te- -Anche per me sei tutto- I giorni passavano, lei rispettava gli orari, eravamo tutti tranquilli, finché una mattina prima di uscire -Amore stasera mi vedo con Erideo, ti dispiace- -Ma no vai tranquilla, dove andate?- -Magari allo stesso posto della volta scorsa- - Scusa fallo venire a casa- -Stronzo scherzi sempre- -No questa volta non scherzo affatto, se per voi non fa differenza state sul nostro letto- Mi guardava stralunata. -Comunque andate a scopare, quindi che differenza c’è tra farlo fuori o sul nostro letto?- Forse neanche lui ci credeva, pensava a qualche ritorsione, è stato duro da convincere al punto che si è fatto tardi. L’ho accolto in maniera normale, abbiamo cenato, verso le undici li ho accompagnati in camera, ho chiuso la porta, ho dato un bacio a Maurizio che dormiva nella sua cameretta e mi sono sistemato sul divano.
La mattina alle cinque mi ha svegliato lei con un bacio sulle labbra -Dai vieni a letto, Erideo è andato via. Abbiamo fatto l’amore fino quando si è svegliato Il bambino. Avrei voluto mangiarla, era eccitante in modo atroce, dalla figa sgorgava sborra. Era ora di alzarci per il lavoro, stava arrivando mia suocera, abbiamo sistemato tutto molto in fretta. E’ arrivata Laura, mia suocera appunto, con una minigonna da sedicenni. La figlia le ha fatto subito un complimento -Sembri una puttana- -Io sembro una puttana, tu invece lo sei, chi è quello che usciva stamattina presto dalla vostra casa?- Siamo andati via senza risponderle, era tutto chiaro ormai. Erideo saltuariamente veniva a casa, si faceva la scopata ed andava via, volevamo evitare dicerie. Piuttosto che perdere la moglie, la madre di mio figlio, ho scelto la condivisione, per me non è stato un trauma, anzi il nostro rapporto si è rinforzato, per lei è un piacere.
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