La mia collega d'ufficio.

di
genere
etero

Salve sono Giulio, ho 60 anni e quella che vi sto raccontando, è una storia vera da risvolti molto piacevoli per me ma soprattutto per la donna con cui faccio sesso da un paio di anni, sono separata da molto prima che iniziasse questa storia con lei. Tutto inizia quando un collega di stanza, dell’ufficio che dividevamo va in pensione e viene rimpiazzato da una donna molto timida, non proprio bella e vedova da circa 15 anni. Dimostrava molti anni in meno da quelli reali, tutti i colleghi del reparto compreso me, le davamo 53 anni e anche meno alcuni, ne aveva 63! La sua timidezza era qualcosa di misterioso intorno a lei, schiva a sorridere, parlare con i colleghi, con me solo buongiorno e arrivederci a domani. Un pomeriggio durante la pausa pranzo, nel self-service dove di solito andavamo quasi tutti gli impiegati, cercavo un tavolo dove poter pranzare notando quasi tutti i posti occupati. Mi sposto nell’altra sala, tutta occupata e vedo un braccio in fondo che mi indica di avvicinare, era lei seduta ad un piccolo tavolo per due persone. Mi siedo e noto una cosa che mai avevo visto in 5 mesi di lavoro insieme a lei. Il suo viso liscio e luminoso, emanava una luce che non avevo mai visto in altre donne! Finalmente abbiamo chiacchierato riguardo alle pratiche che avevamo in ufficio, però almeno abbiamo parlato e pensavo che magari a poco a poco si apriva e parlavamo della nostra vita, quello che ci piace e quello che in passato ci ha fatto male. Da quel giorno si pranzava sempre insieme e qualche volta anche la mattina per fare colazione, un pomeriggio dopo il pranzo butto lì una domanda, ti va di cenare qualche sera con me? Subito mi sono reso conto di aver esagerato ma il tempo di pensare non me l’ha dato, “certo con vero piacere” rispose ed io credevo di dover ricevere un no secco e compromettere l’amicizia che era nata tra noi due! La sera della cena è filata bene, mi sono reso conto di avere davanti una donna molto colta con due laure e un numero imprecisato di Master, curriculum da fare invidia a chiunque. Abbiamo proseguito la nostra serata in auto e ho capito che la sua vita da sposata non è stata bella e intensa a letto con suo marito, un uomo colto e di sani principi morali, morali si intende che il sesso lo viveva per procreare e basta come si faceva nell’ottocento. Non è mai rimasta gravida e dopo 24 anni di matrimonio rimane vedova, un infarto l’ha stroncato mentre si trovava al lavoro. Un duro colpo per lei, s’è ritrovata da sola in quanto orfana dei genitori e non aveva fratelli e sorelle. Mentre eravamo ancora in auto la bacio aspettandomi per dopo uno schiaffo o rimprovero, niente di tutto questo mi guarda e mi bacia lei. Si apre con me e dice di non sapere come è fatto un vero orgasmo, mio marito, dice, non mi ha mai leccato la figa, avevo voglia di fargli un pompino e non me lo permetteva. Mentre lei si sfogava il mio cazzo aumentava di volume e consistenza, si sfogava quasi piangendo e mi ha abbracciato, ho tirato giù la cerniera dei pantaloni e l’ho tirato fuori, ho preso la sua mano e l’ho messa sul cazzo. Mi guarda e mi dice, ora cosa devo fare? Tutto quello che desideri, rispondo, qui in macchina no ti prego, allora andiamo in albergo se ti và,rispondo, no andiamo a casa mia ho una piccola villetta isolata da altre, ok allora andiamo, è a 20 minuti da qui e domani non lavoriamo e possiamo rimanere a letto fino al pomeriggio e se in casa ho abbastanza nella dispensa puoi rimanere tutto il weekend. Mi sono detto che un fine settimana a scopare non l’avevo mai fatto, neanche da sposino, 4 o 5 scopate nel giro di 5 ore si, all’epoca dei fatti avevo 53 anni e non avevo mai avuti problemi di prestazione, però pensavo che qualche aiutino (cialis) poteva essere d’aiuto ma alla fine mi sono detto se deve succedere pazienza! Arrivati a casa andiamo subito in camera da letto, il bagno era in camera, va in bagno e mi indica un secondo bagno fuori nel corridoio, mi spoglio rimanendo solo con gli slip e mi reco in bagno. Al ritorno in camera la trovo nel letto, un corpo sinuoso e liscio come una pesca, ci baciamo e sento la sua lingua calda che cerca la mia, già questo mi porta ad un’eccitazione paurosa, ci togliamo l’intimo a vicenda e resta a fissare il cazzo duro come il marmo e dice, questa sera, questa notte, domani e dopodomani mi devi aprire come una noce, non sono vergine ma è come se lo fossi, lo voglio anche nel culo me lo devi aprire, ho 63 anni e alla mia età cosa mi devo ancora portare intero, niente! Da quel momento ho saputo la sua età, non ci credevo un corpo a quell’età era qualcosa di speciale per qualsiasi uomo. Ci siamo avvinghiati e subito dopo siamo passati ad un bel 69, la sua figa era stretta entrava solo la punta della mia lingua e dovevo fare pressione, niente cattivi odori, morbida e un clitoride lungo più del normale, quando ancheggiava ed era prossima al primo orgasmo, ho succhiato il clitoride aprendo la bocca e con la lingua lo frastullavo. Un grido di piacere che mi ha messo paura anche perché poi continuava a succhiarmi il cazzo, si gira e si mette sopra di me se lo fa scivolare dentro, è entrato come un coltello caldo nel burro. La sua figa era strettissima, lei aveva nel cassetto del comodino una crema lenitiva per la vagina e l’ha tirata fuori a mo di lubrificante, non è servita scivolava che era una meraviglia e mi sentivo il cazzo che si apriva e richiudeva la cappella. Dopo l’ennesimo orgasmo la sollevo e la faccio mettere a pecorina, quando la penetro emette un dolorino misto a piacere, la stantuffo a cavallo vapore mentre agita la testa a dx e sx, in basso e in alto inarcando la schiena la fino a gridare e scuotendo ancora con veemenza la testa. Mentre sono ancora dentro di lei allungo la mano e prendo la crema vidermina e mentre ancora lei si agita e gode come una ninfomane, metto la crema sul buchetto del culo e un po’ la spingo dentro con la punta di un dito. Era strettissimo e avevo paura a fargli male, lei ha capito che ero titubante e dice, dai fai il tuo dovere rompimi il culo, non c’è la fai!? A questa frase esce tutto il mio orgoglio di maschio e spingo la cappella dentro il culo, a che era tutta spavalda si era resa conto di quello che le stava per succedere e si era come bloccata, non si muoveva era impalata da un cazzo di 20 cm e con un diametro da 6/7 centimetri. Spingo un po’ fino a quasi metà del cazzo e mi fermo, lei fa un sospiro, poi un altro e spinge a farlo entrare miagolando: CAZZO MI STAI ROMPENDO IL CULO E MI PIACE DA IMPAZZIRE! Con queste parole stantuffavo all’impazzata e le dicevo di scusarmi se le procuravo dolore, non ci pensare continua diceva e mentre la impalavo vedevo il cazzo con scie di sangue e mi preoccupavo, però guardando lei e sentirla ansimare con quelle ultime stantuffate le sborro dentro e gli riempio il culo e continuo per altri 2 minuti fino a quando non la sento gridare di piacere, le accarezzo la figa con il cazzo ancora dentro il culo e la sento gonfia e aperta, tutta sbrodolante come una giovane 30enne. Esco il cazzo lei si gira e vede il sangue, mi ha sverginato il culo è stato più bello di quella volta, quando mio marito mi ha rotto la figa, quella volta solo dolore non mi ha preparata. Vado in bagno e poi ci riposiamo un po’, la maratosesso è ancora lunga, spero di non deluderti dico, tranquillo con me sarai sempre pronto! Ahahahah Ora sono 7 anni che facciamo sesso, non più maratosesso ma almeno due volte a settimana, con i suoi 70anni sembra una di 65 anni, a questa età la donna soffre di secchezza vaginale, lei ancora no, solo nel culo la Vidermina, aggiungo che non la cambio con un’altra donna più giovane, quando parliamo della sua ancora fresca attività sessuale dice, ho ancora gli arretrati AHAHAHAHAH
scritto il
2024-11-17
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