Susanna
di
Scott
genere
bondage
C'è una ragazza, oggi 55enne che ho sempre ammirato sia per il carattere scanzonato che per il fisico davvero magro ma con due seni da strillo.
Capelli neri corvini, gran fumatrice e birra dipendente.
L'ho sempre desiderata ma lei sempre molto gentilmente, devo sottolineare, mi ha sempre respinto.
Ma la vita va avanti comunque...fino a che, pochi giorni fa,ad una festa di pensionamento, lei, gonfia di birra e vari superalcolici, mi chiede di accompagnarla a casa, giacchè se si fosse messa al volante e fermata, avrebbe dato fuoco con il suo alito all'etilometro e a tutto il posto di blocco.
Da perfetto gentleman la porto a casa, la accompagno al suo appartamento e la stendo sul letto prima che caschi per terra.
Sono un gentiluomo, non mi permetterei mai di mancarle di rispetto...ma oggi non è il giorno giusto per esserlo.
Mezzo intontita dai troppi drinks, le levo calze, scarpe, vestiti e reggiseno, lasciandole il perizoma nero.
Quei capelli corvini, quegli occhi e quel fisico esile, alta ma magrissima...due seni incredibilmente eretti perfino a 55 anni.
Ehi, da un pó non si depila le parti intime, peluria nera ma per fortuna non folta da dare fastidio.
E' proprio cotta, la lascio sul letto e metto su una moka di caffè robusto.
Mentre la caffettiera gorgheggia, la lego mani e piedi al letto con delle corde che avevo nel baule dell'auto, stretta ma con un pó di libertà per ció che ho in mente.
Pronto il caffè, le faccio bere a forza due belle tazze fumanti.
Forse non dovrei ma oggi no, oggi posso e non mi giudicare male, se avrà da ridire mi assumerò le mie responsabilità.
Ci sono donne che si fanno desiderare senza mai concedere nulla...oggi non è quel giorno.
Mi spoglio e mi infilo sotto di lei, cazzo ben infoderato tra le sue natiche bianchissime.
Si riprende un poco per il caffè e capisce la situazione...i soliti "lasciami", " che cazzo fai", "ti ammazzo"....see see.
La mia mano prende decisa a frugarla nella passera, fuori, solleticandole le labbra...poi dentro con forza, strofinando il clitoride con forza, che diventa turgido come il marmo.
La sua testa sulla mia spalla, le braccia e le gambe che tirano, senza successo.
"Ti fai male", le dico..."lasciati andare e goditi la corsa".
Stronzo è l'unica cosa che le esce dalla bocca, prima di cominciare con i gemiti...la lavoro per bene con decisi affondi delle dita nella passera, mentre cominciamo a slinguarci come adolescenti in discoteca.
Si bagna da fare paura e sento le sue contrazioni ore orgasmo....viene gemendo e slinguando....
Ancora si contrae tirando le corde e facendosi male ma insisto a sditalinarla, voglio sfinirla e lasciarla senza fiato.
Mi dà ancora dello stronzo mentre viene di nuovo con contrazioni piú forti, si agita troppo e si lascia dei bei segni a polsi e caviglie....insisto ancora. La slinguazzerei per bene ma voglio sentirla contro di me mentre si contrae per gli orgasmi
Scopro con piacere che è pluriorgasmica, viene altre tre volte, bagnandosi come una fontana e con spasmi da primato.
Riprende fiato, mi levo da quella posizione, la slego e la chiavo con decisione, entrando senza tanti complimenti in quella passerà bagnata fradicia.
Non sono un toro da monta ma mi difendo.
La scopo a lungo e vigorosamente.
Lei si stringe a me, incrociando le gambe sottili e piantandomi le unghie nella schiena, cosa che mi fa affondare ancora piú a fondo.
Spinta su spinta iniziano le contrazioni. Mi morde la spalla mentre viene ancora.
Mi lascio andare e le vengo dentro con fiotti copiosi...anche io ho delle decise contrazioni mentre le eiaculò dentro.
Le sue unghie affondano ancora e le gambe stringono....e veniamo ancora, non insieme peccato ma godiamo di nuovo.
Bellissimo stare dentro di te, le dico..."sei uno stronzo ma non ti azzardare ad uscire, capito"? mi risponde.
Restiamo cosí per una buona mezz'ora, solo abbracciati e niente altro, mentre i nostri umori colano sul suo letto.
E' davvero bella con quei segni ai polsi...
Ci riprendiamo e la giro a pancia di sotto, la lego di nuovo, stavolta ben stretta, senza lasciarle possibilità di movimento, mi faccio vicino al suo volto e me lo faccio prendere in bocca, ancora umido dei nostri umori.
Lei succhia ben decisa, come a volermelo fare diventare di marmo.
Qualche minuto e le insalivo per bene il fiorellino tra le natiche...
Lei gira il viso verso di me..."fammi male, stronzo!"...
La inculo con un paio di colpi decisi da farla urlare...ripeto che non sono un bull ma sentirla urlare e un piacere.
Sento le sue natiche contrarsi e spingere indietro decise come stesse defecando, per accogliermi meglio....hai capito...
Le afferrò i seni che stringo con forza, mi incollo alla sua schiena e alle sue natiche e la inculo con forza, lei si apre sempre piú....esco e riaffondo piú volte, ormai decisamente aperta.
Gli ultimi colpi e mi viene...Splendida...e come si contrae....non resisto e le sborro nel culo, fino all'ultima goccia con le sue natiche che stringono.
Riesco a starle dentro mentre ci riprendiamo, ancora ho una certa erezione, cosa che non mi dispiace...non vorrei piú tirarlo fuori ma devo fare pipí.
"Scusa", le dico, "vado al bagno un momento, non ti muovere"
"Dove vuoi che vada, stronzo? Mi hai legata come una zoccola sadomaso...stai fermo, non muoverti e svuotati dentro di me...voglio sentire il tuo liquido caldo ..stronzo".
E' stata magnifica, le avró fatto almeno un mezzo litro di clistere di piscio e sembrava in estasi.
Poi la slegai e anche lei dovette fare pipì ..mi sedetti sulla tazza e la feci mettere a cavalcioni su di me.
Fu una vera cascata, calda e copiosa sul mio cazzo
Restammo più di un'ora cosí, abbracciati senza dire nulla...nessuno di noi si era mai spinto cosí in la...
Lei aveva 55 anni, io 69.
Non ci siamo né sposati, ne fidanzati, ne altre menate...ma a letto o in altri luoghi ne abbiamo sperimentate di tutti i colori e non ci siamo piú separati.
Qualche tempo dopo, fu lei a incularmi...ma questa la racconteró un'altra volta.
Ciao Susy, sei una favola.
Capelli neri corvini, gran fumatrice e birra dipendente.
L'ho sempre desiderata ma lei sempre molto gentilmente, devo sottolineare, mi ha sempre respinto.
Ma la vita va avanti comunque...fino a che, pochi giorni fa,ad una festa di pensionamento, lei, gonfia di birra e vari superalcolici, mi chiede di accompagnarla a casa, giacchè se si fosse messa al volante e fermata, avrebbe dato fuoco con il suo alito all'etilometro e a tutto il posto di blocco.
Da perfetto gentleman la porto a casa, la accompagno al suo appartamento e la stendo sul letto prima che caschi per terra.
Sono un gentiluomo, non mi permetterei mai di mancarle di rispetto...ma oggi non è il giorno giusto per esserlo.
Mezzo intontita dai troppi drinks, le levo calze, scarpe, vestiti e reggiseno, lasciandole il perizoma nero.
Quei capelli corvini, quegli occhi e quel fisico esile, alta ma magrissima...due seni incredibilmente eretti perfino a 55 anni.
Ehi, da un pó non si depila le parti intime, peluria nera ma per fortuna non folta da dare fastidio.
E' proprio cotta, la lascio sul letto e metto su una moka di caffè robusto.
Mentre la caffettiera gorgheggia, la lego mani e piedi al letto con delle corde che avevo nel baule dell'auto, stretta ma con un pó di libertà per ció che ho in mente.
Pronto il caffè, le faccio bere a forza due belle tazze fumanti.
Forse non dovrei ma oggi no, oggi posso e non mi giudicare male, se avrà da ridire mi assumerò le mie responsabilità.
Ci sono donne che si fanno desiderare senza mai concedere nulla...oggi non è quel giorno.
Mi spoglio e mi infilo sotto di lei, cazzo ben infoderato tra le sue natiche bianchissime.
Si riprende un poco per il caffè e capisce la situazione...i soliti "lasciami", " che cazzo fai", "ti ammazzo"....see see.
La mia mano prende decisa a frugarla nella passera, fuori, solleticandole le labbra...poi dentro con forza, strofinando il clitoride con forza, che diventa turgido come il marmo.
La sua testa sulla mia spalla, le braccia e le gambe che tirano, senza successo.
"Ti fai male", le dico..."lasciati andare e goditi la corsa".
Stronzo è l'unica cosa che le esce dalla bocca, prima di cominciare con i gemiti...la lavoro per bene con decisi affondi delle dita nella passera, mentre cominciamo a slinguarci come adolescenti in discoteca.
Si bagna da fare paura e sento le sue contrazioni ore orgasmo....viene gemendo e slinguando....
Ancora si contrae tirando le corde e facendosi male ma insisto a sditalinarla, voglio sfinirla e lasciarla senza fiato.
Mi dà ancora dello stronzo mentre viene di nuovo con contrazioni piú forti, si agita troppo e si lascia dei bei segni a polsi e caviglie....insisto ancora. La slinguazzerei per bene ma voglio sentirla contro di me mentre si contrae per gli orgasmi
Scopro con piacere che è pluriorgasmica, viene altre tre volte, bagnandosi come una fontana e con spasmi da primato.
Riprende fiato, mi levo da quella posizione, la slego e la chiavo con decisione, entrando senza tanti complimenti in quella passerà bagnata fradicia.
Non sono un toro da monta ma mi difendo.
La scopo a lungo e vigorosamente.
Lei si stringe a me, incrociando le gambe sottili e piantandomi le unghie nella schiena, cosa che mi fa affondare ancora piú a fondo.
Spinta su spinta iniziano le contrazioni. Mi morde la spalla mentre viene ancora.
Mi lascio andare e le vengo dentro con fiotti copiosi...anche io ho delle decise contrazioni mentre le eiaculò dentro.
Le sue unghie affondano ancora e le gambe stringono....e veniamo ancora, non insieme peccato ma godiamo di nuovo.
Bellissimo stare dentro di te, le dico..."sei uno stronzo ma non ti azzardare ad uscire, capito"? mi risponde.
Restiamo cosí per una buona mezz'ora, solo abbracciati e niente altro, mentre i nostri umori colano sul suo letto.
E' davvero bella con quei segni ai polsi...
Ci riprendiamo e la giro a pancia di sotto, la lego di nuovo, stavolta ben stretta, senza lasciarle possibilità di movimento, mi faccio vicino al suo volto e me lo faccio prendere in bocca, ancora umido dei nostri umori.
Lei succhia ben decisa, come a volermelo fare diventare di marmo.
Qualche minuto e le insalivo per bene il fiorellino tra le natiche...
Lei gira il viso verso di me..."fammi male, stronzo!"...
La inculo con un paio di colpi decisi da farla urlare...ripeto che non sono un bull ma sentirla urlare e un piacere.
Sento le sue natiche contrarsi e spingere indietro decise come stesse defecando, per accogliermi meglio....hai capito...
Le afferrò i seni che stringo con forza, mi incollo alla sua schiena e alle sue natiche e la inculo con forza, lei si apre sempre piú....esco e riaffondo piú volte, ormai decisamente aperta.
Gli ultimi colpi e mi viene...Splendida...e come si contrae....non resisto e le sborro nel culo, fino all'ultima goccia con le sue natiche che stringono.
Riesco a starle dentro mentre ci riprendiamo, ancora ho una certa erezione, cosa che non mi dispiace...non vorrei piú tirarlo fuori ma devo fare pipí.
"Scusa", le dico, "vado al bagno un momento, non ti muovere"
"Dove vuoi che vada, stronzo? Mi hai legata come una zoccola sadomaso...stai fermo, non muoverti e svuotati dentro di me...voglio sentire il tuo liquido caldo ..stronzo".
E' stata magnifica, le avró fatto almeno un mezzo litro di clistere di piscio e sembrava in estasi.
Poi la slegai e anche lei dovette fare pipì ..mi sedetti sulla tazza e la feci mettere a cavalcioni su di me.
Fu una vera cascata, calda e copiosa sul mio cazzo
Restammo più di un'ora cosí, abbracciati senza dire nulla...nessuno di noi si era mai spinto cosí in la...
Lei aveva 55 anni, io 69.
Non ci siamo né sposati, ne fidanzati, ne altre menate...ma a letto o in altri luoghi ne abbiamo sperimentate di tutti i colori e non ci siamo piú separati.
Qualche tempo dopo, fu lei a incularmi...ma questa la racconteró un'altra volta.
Ciao Susy, sei una favola.
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