Leccamela

di
genere
etero

Quella mattina ero particolarmente eccitata, io e Max avevamo messaggiato tutta la notte. Lui amava sentire tutta la mia voglia di sesso leggendo tra le righe dei miei messaggi, che erano piene di desideri, di fantasie erotiche, di voglie nascoste e di eccitazione pura.
Io stessa mi eccitavo mentre scrivevo.
Con lui mi sentivo libera di esprimere la mia vera natura e di essere chi volevo….in primis me stessa: una gran troia!
Scrivevo con la destra e con laltra mano sentivo quanto il mio sesso fosse in grado di bagnarsi, per poi portare l’indice e il medio alla bocca annusarli come un cane da tartufo, e ritrovarmi a succhiarli avidamente.
Erano le 10 e avevo appuntamento con Max alle 12.
Andai in bagno e feci scendere l’acqua nella vasca nella quale misi il mio bagnoschiuma preferito.
Mentre l’acqua scendeva pensai a lui, al suo grosso cazzo che adoravo, ai suoi capezzoli turgidi che di li a poco avrei morsicato, al buco del suo culo che avrei leccato e in primis alla sua bocca che avrei baciato all’infinito. Decisi di prepararmi il culo!! Avevo voglia di sentire la sua lingua, il suo pene e le sue dita che mi aprivano il buco cercando spazio in quella cavità che da li a poco li avrebbe inghiottiti….quindi andai a prendere un microclisma e tornai in bagno: per me la pulizia prima di tutto!
L’acqua aveva raggiunto il livello e la temperatura giusta e memtre mi immergevo lentamente sentii tutto il calore che partiva dalle caviglie, avvolgeva le cosce inondava la fica, coprendo la schiena e lasciando galleggiare il seno e i capezzoli tutti da strizzare.
Mi fermai…in ammollo….ascoltando tutte le sensazioni che in quel momento il mio corpo mi stava regalando. L’acqua bollente aveva il potere di eccitarmi!!!!!
Presi la lametta e iniziai a depilarmi…dapprima le gambe poi la fica.
Appena la toccai ebbi un sussulto e mi infilai dentro due dita,e pur essendo nell’acqua la sentii che era bagnata ed eccitata in attesa di qualcosa che la riempisse. Presi il bagnoschiuma, non quello che avevo messo ma uno nuovo che avevo acquistato perché mi piaceva il packaging: diametro importante con l’esterno zigrinato!! Me lo infilai tutto fino in fondo e pensai: cazzo è bellissimo!!!!
Nel mentre svuotai un po la vasca fino a far rimanere qualche dita di acqua.
Continuai a scoparmi con il bagnoschiuma ancora e ancora morendo dalla voglia di mettermelo anche nel culo, quando guardai l’orologio mi accorsi che erano già le 11:30 e mi resi conto che sicuramente anche stavolta avrei ritardato , ma il fatto di farlo aspettare mi eccitava ancora di più.
A malincuore mi tolsi il bagnoschiuma dalla mia capiente fessura ed uscii dalla vasca mettendo prima due dita nel culo per far entrare anche li un po di acqua!!!!
Mi asciugai velocemente il corpo e lo massaggiai con la mia crema al the verde di Elisabeth Arden che adoravo, passando infine ai capelli che dovevano essere rigorosamentee lisci anche se da lì a poco avrebbero cambiato piega.
Mi tornarono alla mente gli ordini che gli avevo imposto la sera prima: “ti farai trovare per terra in bagno, indossando solo una camicia bianca, pronto a leccarmela e a divorarmela”.
Sentii la fica che era fradicia e che voleva essere presa con forza e scopata.
Decisi di mettermi un paio di jeans con i tacchi e una maglietta…rigorosamente nuda sotto.
A casa di Max, sul divano, avrei sicuramente trovato una borsa di tela contenente tutti i miei completini intimi che mi aspettavano.
Mentre mi avvicinavo a casa sua mi sentivo eccitata da morire e tutto il mio corpo era già pronto ad andare in scena per vivere quel porno vivente che eravamo io e lui!!!
Parcheggiai la macchina sotto casa sua e suonai il citofono.
Lui non rispondeva mai , era sempre sicuro che fossi io, come se dal terzo piano del suo condominio sentisse già l’odore della mia fica che di li a poco gli sarebbe venuta in faccia.
Sentii aprire il portoncino e iniziai a salire le scale fino ad arrivare al suo pianerottolo.
Aprii la porta e un profumo di incenso mi investii come a dirmi: sei a casa!
La casa era come la
volevo io, rigorosamente con le tapparelle abbassate, con la luce della lampada di sale accesa pronta ad ospitare un set di scene hard che potevano far invidia ai professionisti del settore.
Quella era la mia oasi di felicità, il mio faro nella notte, il mio rifugio, dove io perdevo ogni cognizione del tempo e dove per anni avevo trovato la mia identità sessuale e bramavo nel viverla.
Vidi la borsa di tela sul divano.
Mi avvicinai e scelsi un body nero completamente di pizzo che non lasciava nulla all’immaginazione.
Mi rimisi i tacchi e feci qualche passo per far crescere in lui la voglia di vedere aprire quella porta e finalmente ammirarmi.
Sentivo già il body umido in mezzo alle cosce.
Aprii la porta del bagno e lo vidi, seduto a terra , le ginocchia piegate con le mani sulle ginocchia e questa camicia bianca che mi fece sussultare.
Penso che la massima espressione di sex appeal in un uomo sia nel vederlo indossare una camicia bianca, meglio ancora se attillata e aperta leggermente sul petto.
Una goduria.
Lo guardai e gli dissi: e bravo il mio bambino che ha ascoltato la sua mammina.
Lui era completamente perso: sembrava che i suoi occhi mi divorassero e che stessero guardando la cosa più bella che avessero mai visto!!!
Mi avvicinai a lui, la sua faccia era esattamente ad un centimetro dalla mia fica e ne poteva sentire l’odore, quell’odore inebriante che lo faceva impazzire.
Con la mano sinistra strappai i bottoncini del body e con la destra afferrai brutalmente la sua testa e i suoi capelli brizzolati e affondai la sua faccia tra le mie cosce e dissi: leccamela cazzone!!
Max leccava….leccava e succhiava questo piccolo bottone situato nell’angolo anteriore della vulva che mi dava grandi soddisfazioni e mi permetteva di avere degli orgasmi meravigliosi.
Alzai la gamba e misi il piede sulla tazza del wc e la fica mi si apri’ come un fiore di loto mentre sta per sbocciare.
Max si mise in ginocchio e mentre me la leccava si sbottonò la camicia per poi rimane nudo visto che era l’unico indumento che indossava.
La sua lingua stava ancora esplorando il mio sesso dentro e fuori quando sentii che stavo per venire e gli squirtai in faccia mentre lui inginocchiato sotto di me , beveva tutto il mio succo ed impazziva.
Mi prese con forza e mi girò velocemente, come adoravo che lui facesse, e mi infilò il suo cazzone nella fica e inizio’ a scoparmi forte.
Lui sapeva benissimo cosa mi piaceva e come mi piaceva essere presa:tra di noi era pura alchimia e conoscevamo i nostri corpi e i nostri desideri più nascosti come se ci leggessimo dentro senza aprire bocca.
Era tutto così eccitante e così estremamente trasgressivo che ancor prima di toccarci ci scopavamo la testa tutte le volte.
Dopo essere venuta 5 volte e avergli fatto la doccia con il mio squirt , mi prese e mi portò verso la porta, tirandomi verso di sé per farmi sentire il suo membro appoggiato al mio culo.
Arrivati in camera da letto mi ci buttò sopra e restò ad ammirarmi come un critico d’arte seduto davanti ad un quadro di Van Gogh immerso nel suo mondo:
mi guardava con quegli occhi neri pieni di bramosia e intanto si prendeva il cazzo in mano e si segava in piedi davanti a me, mentre io mi muovevo nel letto e mi masturbavo.
Adoravo vederlo mentre si segava e con la saliva si bagnava la cappella.
Non aspettai… sedetti a bordo letto presi il cazzo in mano e gli feci un pompino facendo sparire la sua grossa cappella nella mia bocca mentre con l’altra mano giocavo con le sue palle e lui spingeva la mia testa verso il cazzo per farmelo arrivare tutto in gola.
La mia fica sbrodolava.
La mia eccitazione era alle stelle.
La troia che era in me stava avendo pane per i suoi denti!!
Mi staccai dal suo cazzo mettendomi a pecorina come un invito che lui colse immediatamente senza farsi pregare.
Si inginocchiò dietro di me e mi apri’ il culo con le mani e si mise a leccarlo mentre io gemevo e mi smanettavo la fica bollente.
Inizio’ a giocare con il mio culo intrufolando da prima un dito poi due poi tre preparandolo al grande ingresso del suo cazzone.
Io fremevo, lo volevo dentro anche se inizialmente il dolore sarebbe stato eccessivo dato il calibro del suo membro, quindi prese del lubrificante e mi inondo’ il culo, dentro e fuori, mentre io mi bagnavo sempre di più.
Lo pregai di incularmi…ma lui lo stava già facendo e me lo sbatte’ dentro memtre sentii la sua enorme cappella che si faceva spazio in quel buco così tanto proibito.
Stavo impazzendo per questa situazione di dominio assoluto e di meravigliosa sottomissione mentre il suo cazzo si fondeva nel mio culo e viceversa.
Noi potevamo essere chiunque desiderevamo essere: due amanti , una coppia “normale”, due estranei che si vedevano la prima volta e si scopavano in un locale, un trans al primo incontro con una persona conosciuta online su di un sito o semplicemente un uomo e una donna che amavano il gioco delle parti perché vitale per loro e per il loro rapporto.
Ci mettemmo uno di fianco all’altra e iniziammo a baciarci mentre in quei baci ci perdemmo. Le nostre lingue danzavano unendosi in una coreografia lenta e intensa al tempo stesso, per poi passare a momenti di estrema intensità nei quali i nostri corpi si muovevano all’unisono incastrandosi l’uno nell’abbraccio dell’altro.
Mi misi supina mentre lui mi baciava e mi masturbava al tempo stesso.
Spalancai ancora di più le gambe e gli diedi un ordine: METTIMELA.
Sapeva benissimo che cosa volevo e quanto la mia fica fosse bagnata e in attesa.
Si mise con la faccia in mezzo alle mie gambe e inizio’ a leccarmela dapprima lentamente poi sempre più velocemente e profondamente mentre io fremevo e il mio corpo non riusciva a stare fermo quando….
trattengo il fiato perché sento che Max che mi sta riempendo la figa con la sua mano mentre io mi spingo verso di lui per prenderla tutta fino in fondo.
Il fisting era una pratica alla quale non potevo più rinunciare da anni; mi faceva sentire piena e in balia di un calore che veniva dalla mie viscere in grado di farmi squirtare una volta dietro l’altra.
Ero letteralmente in mano a lui e la cosa mi eccitava da morire, avrei potuto anche rinunciare alla scopata ma non a questa meravigliosa sensazione che mi inebriava e mi mandava direttamente in un altro mondo.
Mentre lui mi scopava la fica con la sua mano, io tenevo alte le gambe per sentirla meglio e tutte le volte che la toglieva schizzavo ovunque.
Le lenzuola erano ormai fradicie e anche stavolta alla fine di tutto avremmo dovuto far prendere aria al materasso e girarlo dall’altra lato.
Gli ordinai di mettersi supino con le gambe alzate, esattamente come lo ero io pochi secondi prima.
Mi misi io stavolta tra le sue gambe come se dovessi leccare una figa ma invece gliele feci alzare di più e mi ritrovai di fronte al suo culo. Quel buco meraviglioso che mi misi a leccare e a divorare come se non ci fosse un domani mentre lo sentivo ansimare.
Dal culo passai alle palle, ne presi una e iniziai a farmela girare in bocca a succhiarla come se gliela volessi strappare mentre prendevo in mano il cazzo , diventato di pietra e partendo dalle palle e percorrendo l’asta, arrivai alla cappella ingoiandola per poi riempirla della mia saliva e succhiandola di nuovo.Tutto questo ripetuto più e più volte.
Sapeva che la mia devozione per i pompini era assoluta!!!
Si prese in mano il cazzo mentre io ritornai al suo culo e sentii che mi diceva : sto per venire.
Quindi mi avvicinai e mi misi laterale a lui mentre continuò a segarsi tenendo in mano quel meraviglioso attrezzo quando, mi prese il viso, me lo spostò proprio vicino al suo cazzo e mi disse : Eccola bevi…so che hai sete!!!
E mi riempi la bocca del suo seme caldo memtre io ingoiai tutto per non sprecarne nemmeno una goccia.

scritto il
2024-08-09
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