La Lussuria -parte 2
di
LadyBell
genere
bisex
Quello che successe quel giorno ci legò tantissimo ma non basto' a non far si che le nostre strade si dividessero per qualche anno per poi ritrovarsi oggi più uniti che mai.
Oggi pomeriggio Eva aveva appuntamento da me per un massaggio e quando è arrivata e ci siamo salutate ho avuto un attimo di smarrimento dato dai miei pensieri deleteri.
Sono in un periodo particolare della mia vita in cui si sta chiudendo una storia importante con un uomo che è stato per me il mio tutto: il mio amante, il mio compagno di giochi proibiti, colui che mi ha iniziata al fisting e che ha saputo far uscire la vera me che era latente da anni.
Mentre Eva mi abbraccia mi fa una richiesta.
- Ti prego Silvia lasciati massaggiare da me: so di non essere una professionista ma voglio solo farti sentire coccolata.
mi dice pregandomi.
- No perdonami ma non voglio essere toccata da nessuno.
le rispondo stizzita.
Vista la mia reazione lascia correre la cosa e si prepara per il suo massaggio denudandosi.
Durante il massaggio lei non ama tenere biancheria intima né il tanga monouso, che lascio in dotazione, e si sdraia prona sistemando il seno grosso che comprime contro il lettino.
Quando sento che tutto di lei e' pronto, il suo corpo la sua anima e il suo spirito, poggio le mani sulla sua schiena, rimango ferma in ascolto e mi metto in contatto con la sua parte più profonda.
La sto massaggiando e sento che è in uno stato di profondo rilassamento ma pur sempre vigile, come a non volere perdersi neanche un secondo dei miei movimenti.
Come sottofondo scelgo una playlist del grandissimo Einaudi e inizio a danzare con le dita sul corpo di Eva come se stessi suonando anche io il piano in sincrono.
Proprio oggi che sono cosi triste sto eseguendo un massaggio avvolgente, dolce, pieno di amore e di passione e mi immergo sempre di più in quel mondo meraviglioso che da oltre 15 anni mi da grandi soddisfazioni.
La mia passione verso il massaggio è totalizzante e unica, come a prendermi cura della persona che mi sceglie e si affida completamente alle mie mani e alla mia professionalita'.
Ma oggi non c'è solo professionalità!
Nell'aria c'è odore di sesso e di voglie nascoste nonostante il mio umore.
Ora Eva è supina coperta da una salvietta che sposto in base alla parte del corpo che devo trattare.
- Tutto bene?
Le chiedo
- Tutto benissimo grazie
Mi risponde con un tono di voce caldo come lei.
Le apro la gamba dx per massaggiare meglio l'interno coscia e la sua fica si dischiude facendomi sentire il suo odore inebriante mentre penso che è passato parecchio tempo da quando ne ho leccata una.
E mi torna alla mente la scena di una sera di qualche anno prima, quando durante una cena a casa di amici, finimmo tutti e tre per terra e nel mentre che io leccavo la fica alla mia amica, il suo tipo da dietro mi scopava.
Mi rendo conto di avere la figa bagnata e continuo a massaggiare Eva cercando di non pensare.
Faccio scendere la salvietta verso il pube ed inizio a massaggiarle la pancia per poi ungerle i seni e sentire i suoi capezzoli che si induriscono sempre di più ad ogni mio passaggio.
Le mie mani sono su di lei che mungono quelle tette che mi fanno venire voglia di morderle e strizzarle mentre lei si muove palesemente eccitata.
Passo al viso e concludo il mio massaggio.
Le dico di rilassarsi 2 minuti e che una volta pronta la aspetto nell'altra stanza.
Vado in bagno a lavarmi le mani e a fare pipi.
Mi sento chiamare.
È lei che mi chiede se posso raggiungerla.
Entro nella stanza e la trovo ancora nuda di fianco al lettino con le braccia aperte come un invito a rifugiarmi in lei e mentre io le vado incontro e mi perdo in quell'abbraccio dolcissimo scoppio in un pianto liberatorio.
Mi prende il viso e asciuga le mie lacrime con i suoi baci e le nostre lingue si uniscono.
-Ti prego lasciati massaggiare!
mi dice.
Io inerme mi lascio spogliare e mi metto nuda sul lettino ancora pieno del suo odore mentre sistemo il mio seno generoso.
Prende l'olio ed inizia ad ungermi la schiena e a massaggiarmi con movimenti pieni di amore e di passione.
Mi sto eccitando.
-Ti faccio girare.
mi sussurra nell'orecchio dopo non so neanche quanto tempo.
Io ubbidisco e le metto letteralmente sotto il naso le mie tette che lei gradisce molto e le riempie di olio mentre io con la mano nascosta dalla salvietta inizio a toccarmi.
Io ed Eva godiamo dei piaceri del sesso in modo diverso: io amo essere presa in modo deciso come in quei momenti che ti ritrovi sbattuta al muro con un cazzo in gola o le dita al collo mentre a pecorina e mi scopano.
Eva invece, che nel mentre si perde a giocare con le mie tette ama i preliminari e fare l'amore.
Le sto per chiedere una cosa che non ha mai fatto, che secondo me la spaventa molto ma voglio provi per la prima volta con me.
- Mettimi la mano!
Lei mi guarda con occhi spalancati e mi dice
- Sei sicura? Ti metto 3 dita.
La mia fica era un lago.
Non sarebbe servito nessun tipo di lubrificante perché era già pronta ad accogliere le sue dita e le sue mani.
Si posiziona laterale a me con le dita della sua mano destra pronte ad entrare in quella grossa fessura per scoprire un mondo ancora a lei sconosciuto.
Un po titubante, per paura di farmi male, mi infila 3 dita mentre io mi sgrilletto la clitoride gonfia e piena di voglia di essere schiaffeggiata.
Non faccio a tempo a sentire le dita entrare che la mia figa si fagocita la sua mano ed inizio a godere guardando il suo viso pieno di stupore e di lussuria.
Mi stava fottendo mentre io mi contorcevo sul lettino, muovendo tutto il mio corpo per prenderla tutta e lasciandomi andare a meravigliosi spasmi pieni di voglia indescrivibile.
Sento che sto per squirtare, le tolgo la mano e spruzzo ovunque creando una piccola pozza sotto il mio culo.
La voglio ancora.
La prego di rimettermela come un bimbo prega la sua mamma di comprargli il suo giocattolo preferito.
Squirto ancora e ancora mentre con due mani prendo le sue tettone e mi metto a divorarle.
Sono in preda ad un piacere pazzesco quando scendo dal lettino e ci metto sopra lei, le spalanco le gambe ed inizio a leccarle la fica...la sua piccola fica che mi guarda con le labbra gonfie e che mi vuole donare il suo succo meraviglioso.
Adoro leccargliela e ancora di più guardarla mentre viene e sentire le mie due dita dentro di lei che si stringono ad ogni suo spasmo.
Rimaniamo lì, ferme, in adorazione di quello che era appena successo per poi lentamente riprenderci da quel meraviglioso momento.
Ci rivestitiamo, ci riabbracciamo e ci coccoliamo un ultima volta prima di salutarci.
Io fremo.
Ho bisogno di condividere con lui ancora una volta quello che è appena successo e di sentirlo eccitarsi al mio racconto.
Con lui che è il mio confidente, il mio amico di giochi, la mia parte maschile alla quale non posso rinunciare.
Mi metto in macchina e avvio la chiamata vocale:
chiama Matteo!!
1
0
voti
voti
valutazione
4.9
4.9
commenti dei lettori al racconto erotico