Le vere avventure di Sabina, la vacca tettona: fottuta da quello del riciclaggio

di
genere
confessioni

All’inizio Sabina venne a lavorare nella mia azienda, l’ho conosciuta così, e per tutta una serie di motivi (io ero sposato e in azienda non va bene che un manager abbia relazioni interne) per il primo periodo (quasi tre anni)
il nostro rapporto lo tenemmo segreto (poi quando decidemmo di renderlo pubblico la ho licenziata, ora fa la casalinga, nel frattempo mi ero separato e divorziato).

Ovviamente lei con quelle sue tettone creava lo scompiglio sia tra il personale dell’azienda sia con i clienti che passavano in azienda, in particolare per gli amanti delle donne formose; tra l’altro Sabina ha sempre amato vestirsi attillata e molto scollata, evidenziando in modo estremo tutte le sue curve.

Un giorno ero da un cliente, settore riciclo rifiuti, un delinquente che si era fatto anche la galera per alcuni reati ma che nonostante questo era riuscito a metter su una bella azienda
di riciclaggio (secondo me in combutta anche con malavita) e lui mi dice (c’era abbastanza libertà di linguaggio tra noi, lo conoscevo e seguivo da anni come cliente):

– “L’altro giorno sono passato da te in ufficio e ho visto una tettona da paura, dove la avete presa? Cosa fa? Me la fotterei sul posto, mandamela qua che la inculo su questa scrivania e
faccio passare un brutto quarto d’ora a quelle tettone, mi ha eccitato da morire”.

A me la cosa eccitò molto, pensavo alle manone enormi di quest’uomo (aveva circa 50 anni) molto alto e robusto che pastrugnavano le tettone di Sabina.
Qualche giorno dopo raccontai a Sabina pari pari quanto sopra dicendole che la cosa mi aveva eccitato molto.

Circa due mesi dopo ebbi l’occasione, per un lavoro richiesto dal cliente, di mandare la con una scusa proprio Sabina. Ovviamente non ci pensai due volte.
Il giorno prima dissi a Sabina: “domani alle 17 (avevo fissato col cliente, cui non avevo detto chi gli avrei mandato, apposta un orario a fine giornata) devi andare da Tizio, questo è
l’indirizzo … ah è proprio quello di cui ti avevo parlato, quello del riciclaggio che ti fotterebbe sul posto … vedi tu”

Il giorno dopo al lavoro Sabina si presentò con un vestito particolarmente scollacciato e provocante, tutta truccata … alle 16.30 partì per andare dal cliente …

… Sabina tornò a casa tardi (io avevo già le chiavi di casa sua), verso le 20 (la riunione di per se avrebbe dovuto comportare un ora/un ora e mezzo) … del tutto struccata
(disse che si era data una rinfrescata perchè faceva caldo) … e alle mie richieste come sempre disse “non ti dico nulla” come quella volta del treno … ma … il giorno dopo di prima
mattina mi chiama il cliente e inizia a raccontarmi al che gli dico che ci vediamo a pranzo e li mi ha raccontato i dettagli …

Ed ecco i dettagli raccontatimi dal tipo:

lei arriva, lui ha un tuffo al cuore che non se la aspettava, allora con una scusa la porta in una sala riunioni dove erano soli e tira la riunione per le lunghe perchè vuole aspettare
che si facciano le 18 e il suo personale vada via in modo da rimanere da solo con lei … dice che durante questa riunione lei era molto ammiccante, cioè si metteva in pose un po’
inclinate in avanti dove si vedevano decolletè e tettone sballonzolare … a un certo punto, con la scusa di vedere dei fogli stampati da discutere con lui, lei si è alzata,
glieli ha messi davanti, lui era seduto al tavolo, e lei si è messa in piedi al suo fianco piegata sul tavolo con le tettone sballonzolanti che quasi gli colpivano il viso e
si appoggiavano ogni tanto, secondo lui apposta, sul suo braccio … allora lui apposta muoveva il braccio per toccarle le tettone e lei non protestava ne si tirava indietro al che lui
le dice sottovoce qualcosa del tipo “aspetta che qui se ne vadano tutti via …” e lei non dice nulla, sorride e facendo finta di niente continua a lavorare e discutere con lui sui
vari punti continuando a strofinargli le tettone sul braccio e sulla spalla … lui dice che sentiva anche il profumo di lei che lo faceva impazzire …
poi man mano vanno via la varie persone che lavorano da lui che lo salutano dalla porta mentre se ne vanno e quindi va via anche l’ultima persona al che lui si alza, afferra Sabina senza
dire nulla e inizia a ingrumarsela animalescamente … dice che lei non ha opposto alcuna resistenza, anzi ha iniziato subito a limonarlo … dice che la ha presa bestialmente alla
pecorina mungendole e strizzandole le tettone (lui è un bestione quindi ci arrivava senza problemi da dietro ad afferrarle le poppe), dice che secondo lui le faceva male perchè, dato che
lei muggiva di piacere, gliele strizzava con tutta la sua forza senza alcun ritegno, era infoiatissimo e non ha resistito molto, dice che è rimasto impressionato da come urlava e muggiva Sabina
di piacere, dice che non aveva mai incrociato una vacca del genere, già era strainfoiato lui e a sentirla urlare e muggire così di piacere non ha resistito ed è venuto subito … le ha
sborrato tutto sul viso facendola inginocchiare all’ultimo momento … dice che poi lei gli ha leccato il cazzo voluttuosamente ripulendoglielo … mi ha detto che poi lui le ha chiesto numero di telefono e contatti ma lei si è rifiutata di dargli qualsisasi cosa … mi ha detto di rimandarla da lui sempre in futuro per ogni commissione …
scritto il
2024-08-03
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