Sabina, la vacca tettona, si confessa: animatrice 5, inizia la monta di gruppo ...

di
genere
dominazione

Non ebbi tempo di pensare che venni trascinata dentro il furgone da quei 6 maschi infoiati di me, mi ritrovai distesa per terra sui materassi con un bestione pesante sopra di me che mi abbracciava e stringeva così forte, oltre a tutto il suo peso che non riuscivo a respirare e, a peggiorare la situazione si incollò alla mia bocca respirandomi dentro mentre mi limonava … sentivo il suo pacco duro che si strofinava in mezzo alle mie gambe … si staccò dalla mia bocca e si mise per un momento in ginocchio tra le mie gambe per estrarre il suo cazzone, per un attimo lo vidi, era una bestia enorme, ma fu solo un attimo perché a cavalcioni del mio viso si mise un altro con due grandi palle gonfie ed un grande cazzo in tiro, mi mise le palle tra la bocca e il naso, dicendomi “lecca, troia“, leccavo quelle palle sudate, ero invasa dal suo odore mentre si masturbava il cazzone insultandomi, ma improvvisamente mi sentii riempire tutta, qualcosa di enorme e di caldo mi stava aprendo la fica, sentii due manone caldussime afferrarmi le tettone e tirandole fortemente quell’enorme cazzone bollente iniziò a sfondarmi … così intensamente e brutalmente che ero letteralmente sconvolta e iniziai a non controllare più il mio corpo che stava completamente impazzendo … tremavo, fremevo, ondate di calore dappertutto, gemevo e muggivo su quelle palle che stavo leccando … avevo contrazioni sempre più intense nella vagina, dilatata e sfondata da quel cazzo enorme ed eccitato, le tettone erano così stritolate da quelle manone, che si aggrappavano furiosamente a loro per poter spingere più a fondo possibile quell’enorme cazzone dentro di me, così strette che mi facevano male ma questi spasmi di dolore non fecere altro che aumentare l'intensità dell’orgasmo che stava per travolgermi … iniziai ad urlare senza più nessun controllo, l'orgasmo che stavo avendo era totalmente incontrollabile, di una intensità violentissima, e la manifestazione del mio piacere scatenò ancora di più la bestialità di quei maschi infoiati come animali in calore, ormai quello che mi scopava mi scopava così freneticamente che mi sembrava mi potesse spaccare in due, e continuavo a godere senza ritegno, urlando e muggendo … quello che si stava facendo leccare le palle seduto sul mio viso si girò e mi infilò in bocca la sua cappella gonfissima e bollente, muggivo il mio piacere sul suo cazzo, respiravo l'odore del suo cazzone eccitato … quando iniziarono gli schizzi caldi, contemporaneamente, dentro la fica e sul mio palato, l'orgasmo continuo che stavo avendo aumentò non so come ulteriormente di intensità trasformandomi in qualcosa che non avevo mai provato, una vera vacca in calore che stava godendo davanti a tutti come una vacca …

Improvvisamente tornai alla realtà, quando venni colpita da una luce accecante, era stato aperto il portellone del furgone, mi resi conto che ero a 4 zampe e qualcuno mi stava fottendo con forza da dietro, alla pecorina, facendosi forza, per penetrarmi più a fondo, con le sue manone aggrappate alle mie spalle, doveva avere un cazzone enorme perché mi sentivo aprire, quasi da scoppiare, la fica, le mie tettone sobbalzavano ad ogni colpo e venivano colpite da ceffoni sonori e dolorosi, e io urlavo i miei muggiti di piacere e di dolore intorno a due cazzoni che si alternavano nella mia bocca, avevo le orecchie piene di insulti volgarissimi continui …

… avevo la sensazione che all'entrata del furgone si fosse creato un assembramento di persone che assistevano e commentavano la monta brutale alla quale stavo venendo sottoposta…

… grugniti animaleschi di quello che mi stava sfondando la fica, l'aumento della pressione delle sue mani sulle mie spalle, un improvviso suo completo irrigidimento seguito dalla sensazione di intensi spruzzi caldi dentro di me, mi fecero rendere conto che stava sborrandomi dentro e venni travolta da un nuovo intenso orgasmo mentre sentivo

-”cornutone, cornutone, guarda come gode la tua vacca ad essere ingravidata, guarda, guarda e impara come si fa impazzire una tettona del genere”

e queste frasi non facevano altro che aumentare l'intensità dell’orgasmo osceno che stavo avendo, violentata e posseduta davanti a tutti … trattata come una vacca, posseduta come una vacca, godevo come una vacca, mi vergognavo come una vacca …

venni trascinata fuori dal furgone, sborra mi colava dalla fica … il mio corpo era un turbine di sensazioni e ondate di piacere e di vergogna … mi portarono dentro un fienile, era pieno di materassini scuri di quelli che si usano nelle palestre, venni gettata sub alcuni di essi e venni subito sommersa da una massa di carni di maschi eccitati, non capivo più nulla, avevo maschi dappertutto, respiravo aria di maschi, ero avvolta e impregnata di odori di maschi, sapore di maschi in bocca e ripiena di pali di carne di maschi in tutti i miei buchi … ero avvolta e schiacciata da carni sudate, eccitate, infoiate di maschi pazzi di me, erano dentro e fuori di me … erano pazzi di voglia e mi possedevano in modo selvaggio e io non riuscivo a trattenere gli spasmi violenti del mio piacere, il che li eccitava ancora di più e li rendeva se possibile ancora più bestiali …

Sembrava per un attimo un momento di pausa, mi avevano sborrato dappertutto, avevo sperma che mi colava dalla bocca, dalla fica, dal culo, le tettone martoriate da tutte le loro attenzioni violente totalmente imbrattare di sborra, odore e sapore di sperma nelle narici e in bocca, le mani tutte appicicaticce dei liquidi seminali di quelle bestie che esauste erano lì intorno, ecco sembrava un momento per riprendere fiato quando venni circondata da una massa di persone che si stavano masturbando, sembravano tanti luridi clandestini, probabilmente i lavoratori a nero dei campi di questa fattoria, e iniziarono uno dopo l'altro a sborrarmi addosso la loro sborra schifosa, sentivo la puzza dei loro cazzi, la puzza dei loro corpi, erano tutti addosso a me, appiccicati a me che si masturbavano sulle mie tettone, sul mio volto e mi sborravano addosso, sentivo che mi dicevano di tutto in lingue sconosciute, non finivano più, appena uno aveva finito di sborrarmi addosso veniva sostituito da un altro, non ci vedevo più da quanto sperma mi colava giù dalla fronte sugli occhi … e tutto intorno in lontananza sentivo le risate sguaiate di Ciro, di Giorgio, degli altri …

Dopo un bel po’ finirono, mi ritrovai distesa su un materassino in condizioni pietose, ricoperta ovunque di sborra, aprii gli occhi e vidi in piedi attorno a me Ciro, Giorgio e qualcuno degli altri … sentivo confusamente Ciro che diceva

-”direi che la tettona ha bisogno di un lavaggio a fondo, la mandiamo a lavare e intanto noi ci mangiamo e beviamo qualcosa … hey cornutone hai visto quanto ha goduto sinora la nostra vacca in calore? Hai imparato qualcosa?”

Poi si mise ad urlare

-”Omar, Ahmed, venite qui”

si presentarono due colossi neri, probabilmente due loro braccianti, con un ghigno sul volto e che mi fissavano le tettone con sguardi malvagi …

Ciro gli disse

-”portatela via e lavatela e pulitela a fondo ihihihih poi riportatecela qui tutta bella e profumata, fatele tutto quello che volete basta che poi ce la riportiate qui bella, pulita e profumata, e tu cornuto vuoi andare con loro a vedere come si pulisce una vacca da monta o preferisci rimanere qui con noi?”

-”n … no … non … lo … so … “

-”che coglione che sei, dai Omar portatevi dietro anche il cornuto così gli insegnate come si tratta nei vostri paesi una vacca da monta oscena come questa … ah tettona, vorrei baciarti ma hai troppa sborra addosso, fai proprio schifo così, ci vediamo dopo che questo era solo l'inizio”

I due energumeni di colore mi presero di forza sotto le ascelle e mi trascinarono via, seguiti dal mio Luca in totale silenzio …

Mi portarono in un piccolissimo bagnetto, già piccolo per una persona, e ci entrammo tutti e 4, eravamo schifosamente tutti appiccicati, faceva caldo e non c'era aria condizionata, io puzzavo di sperma, i due negroni puzzavano di sudore, nel bagnetto c'era puzza di piscio … c'era un piccolo water in un angolo, Luca venne fatto sedere lì senza giri di parole, uno dei due neri gli disse

-”tu cornuto sedere li e stare buono, guardare e stare zitto”

di fronte al water c'era un piccolo lavandino e poi nell'angolo opposto al water c’era una doccia che usciva dal muro scrostato, nessun box doccia … mi tolsero la camicetta jeans, letteralmente inzuppata di sperma, mi sfilarono la minigonna anch'essa fradicia e le diedero a Luca dicendogli

-”cornuto tenere vestiti e stare buono”

poi aprirono la doccia e mi misero sotto senza neanche aspettare che l'acqua diventasse calda … il getto iniziale di acqua fredda mi diede una scossa di energia e mentre l'acqua rapidamente diventava tiepida e assaporavo il piacere dell'idea di pulirmi, vidi i due neri che si spogliavano, gettavano anche i loro luridi vestiti a Luca, e mi si stringevano addosso sotto il getto d'acqua … la mia testa arrivava ai loro colli e avevano due nerchie mosce che penzolavano impressionanti per dimensioni anche da mosce, entrambi avevano due palle enormi … iniziarono a strofinarsi su di me coi loro corpi, mi strofinavano dappertutto con le mani per pulirmi, poi uno dei due disse

-”cornuto, tu uscire e fuori porta essere armadio prendere dentro guanti e sapone e portare qui che noi dovere pulire tua troia tettona”

Lo stare incastrata tra quei due colossi che mi si strofinavano addosso, la sensazione dell'acqua tiepida, il sentirmi sempre più pulita, il percepire la loro eccitazione, i loro membri che si stavano gonfiando, il tutto iniziava a generare sensazioni di piacere … le loro mani mi palpavano e accarezzavano dappertutto insaponandomi con il detergente che aveva portato Luca, indugiando tantissimo e avidamente sulle mie tettone, i miei capezzoli iniziavano a reagire alle stimolazioni inturgidendosi … poi si misero a schiacciarmi tra di loro, avevo le tettone premute sul petto e la pancia di uno e sentivo il suo cazzone eretto e duro schiacciato sulla mia pancia e con la cappella in mazzo alle mie tettone, l'altro mi schiaccia a il suo membro enorme sulla mia schiena, sentivo le sue palle gonfissime sul mio sedere, lo sentivo spingere con il suo corpo a schiacciarmi più che poteva mentre con le mani mi impastava I capelli con lo shampoo … quello davanti a me disse

-”ora vedere se bocca tettona pulita”

e appiccicò la sua bocca alla mia iniziando a limonarmi con la sua lingua enorme mentre l'altro mi lavava i capelli … mentre ero incastrata tra quei due colossi, con i loro cazzoni enormi addosso e con la bocca di uno che mi violava la bocca, sentivo l'altro dire

-”cornuto, vedere come tua vacca piacere, lei troia, noi dopo montare vacca tu guardare, cornuto”

L’essere schiacciata tra quelle due enormi masse di carne di maschio che diventavano evidentemente sempre più eccitate per me iniziava a procurarmi piacere intenso … il tipo alle mie spalle che mi aveva lavato i capelli disse

-”Ahmed, adesso fare sentire me bocca tettona”

mi girarono tra di loro strusciandomi sui loro corpi, sentire la mia pelle strusciare sulla loro mi fece eccitare tantissimo e i capezzoli erano sempre più turgidi, quello che adesso era davanti a me mi si appiccicò sulle labbra ed iniziò a limonarmi avidamente, quello dietro di me iniziò a sbattere la sua nerchia dura ed enorme sul mio sedere gridando parole eccitate in una lingua sconosciuta …

… poi quello che mi baciava si staccò e disse, mentre entrambi si riempivano le mani di sapone

-”tettona noi pulire te, tu pulire noi, tu pulire nostro cazzo con tua bocca e tue tettone”

mi prese per la nuca e mi abbassò a prendere in bocca la cappella enorme del suo cazzo … l’altro alle mie spalle, facendomi sentire il suo palo di carne durissimo tra le mie chiappe, da dietro mi afferrò le tettone ed iniziò ad insaponarle tutte, come se stesse impastando il pane …

la cappella del nero non era pulita, alla base aveva anche parecchio smegma, ma puzzava di maschio, era gonfia ed eccitatissima, percepivo la voglia che aveva di me, e con le sue manone sulla mia nuca mi obbligava a ciucciarlo quasi con violenza, e intanto l’altro mi massaggiava senza ritegno le tettone … mi sentivo usata, abusata, preda delle loro voglie, e tutto questo mi eccitava e mi faceva perdere il controllo … e mentre con la lingua ripulivo quella lurida cappella iniziai a sentire qualcosa di caldo e duro premere sulla mia fica, strusciarsi su di essa … un tremito di paura mi pervase pensando che se era grande come quello che stavo leccando mi avrebbe potuto sventrare, e al tempo stesso questo pensiero mi scatenò una ondata di calore nel ventre con conseguenti gemiti che non riuscivo a trattenere … poi però mi ritrovai inginocchiata che leccavo quei due cazzoni enormi che mi coprivano totalmente la faccia e con le loro enormi palle gonfie che mi sbattevano sul mento … puzzavano luridamente di maschi infoiati … e più io leccavo più si eccitavano … all’improvviso uno dei due perse il controllo, gridando cose incomprensibili nella sua lingua, mi afferrò per le tettone, dolorosamente, mi piazzò la sua nerchia in mezzo ad esse e stringendosele sul cazzone iniziò a scoparmi furiosamente tra di esse … era così violento che mi faceva male ma allo stesso tempo era così bestialmente infoiato che mi eccitava in modo incontrollabile … non ci volle molte che iniziò a eruttare spruzzi violentissimi della sua sborra dappertutto su di me … stavo cercando di riprendermi ma venni immediatamente afferrata in modo ancora più brutale dall’altro negrone che iniziò a farmi lo stesso trattamento con più foga di quell’altro … e dopo poco sborro anche lui come una fontana tutto addosso a me … mentre l’altro diceva, in mezzo ai loro e ai miei gemiti

-”cornuto, noi sborrare tettona, lei piacere noi sborrare, sentire lei come piacere, cornuto”

Mi avevano pulita tutta, ero completamente nuda in mezzo a loro e uno dei due disse a Luca

-”cornuto, vestiti tua donna tutti sporchi sborra, tu andare a chiedere se noi dovere mettere a tettona vestiti sporchi sborra, oppure noi riportare tettona pulita tutta nuda, oppure come dovere vestire troia, tu andare a chiedere cornuto”

e Luca, con lo sguardo basso e umiliato andò … mentre i due mi limonavano a turno, incastrata in mezzo a loro … mi toccavano dappertutto … ero piena di voglia … desideravo essere posseduta da loro … anche se avevo paura dei loro cazzoni troppo grandi …

Luca ritornò con una striminzita camicetta bianca ma dovette aspettare un po’ per darla perché i due negroni stavano perdendo il controllo e mi stavano facendo di tutto … poi riuscì a dire

-”ha … hanno … de … detto … che … di … riportare … la … va … vacca … a … alla … mo … monta … e … di … metterle … que … questa”

e porse la camicetta bianca striminzita che i due colossi di colore afferrarono e scoppiarono a ridere commentando oscenamente … me la misero addosso non senza difficoltà tanto era piccola … le maniche erano corte, lasciavano nude le braccia, la taglia era sbagliata, piccola, dannatamente piccola … e mentre me la abbottonavano, la cosa diveniva oscenamente evidente … le tettone rimanevano strizzate, tanto da non permettere di allacciare oltre il secondo bottone, voleva dire lasciare una scollatura a dir poco esagerata fin quasi a far uscire i capezzoli, le grandi areole rosse di passione … i capezzoli, senza nessun reggiseno, puntavano decisi contro il tessuto …

Ero così oscena, così eccitante per quelle due bestie che di nuovo mi presero in mezzo, quello davanti a me mi abbracciava schiacciandomi le tettone sulla suo petto, sentivo il suo cazzone duro sulla mia pancia, l'altro, dietro di me, mi aveva infilato due o tre dita dentro la fica e le muoveva lentamente facendomi contorcere dal piacere … sentivo il suo fiato caldo avvicinarsi al mio orecchio e mi sussurrava

-”tettona tu stare colando su mia mano, puttana! Tu avere duri capezzoli, troia!”

E io mi contorcevo sempre di più sulle sue dita … mi sentivo oscena, mi sentivo in calore, con una scollatura volgarissima che niente lasciava all’immaginazione, con i miei capezzoli che mostravano tutto il mio stato indecente … e intanto strofinavo il ventre contro il cazzone del nero davanti a me, incapace di star ferma, strofinavo le tettone sul petto di lui, sentivo gli umori impregnarmi e colarmi l’interno delle cosce, e il bestione dietro di me continuava, continuava, continuava … prima ansimavo, poi gemevo, poi muggivo letteralmente impalandomi e contorcendomi sulle sue dita …

… all’improvviso le estrasse … fu un attimo e sentii la sua calda ed enorme cappella strofinarsi tra le mie gambe, la sentivo posizionarsi all'entrata del mio buchetto, e piano piano iniziare a spingere… mimi afferrò per i capelli per farmi alzare un po’ ed avere le mie tettone preda delle sue manone, mentre quello davanti a me mi tappava la bocca con la sua facendomi respirare il suo fiato e riempiendomi della sua saliva … di colpo mi sentii letteralmente aprire in due, la cappella enorme mi era entrata dentro, mi mancò il fiato, stavo per riprendere a respirare quando una spinta possente me lo fece entrare tutto dentro, mi sentivo dilatata all'inverosimile, non capivo più nulla mentre aveva iniziato a sbattermi furiosamente, non capivo più nulla, sconvolta urlavo e muggivo nella bocca di quell'altro negrone … quello che mi stava letteralmente aprendo in due urlava

-”puttana, sei tutta mia, ti spaccoooo”

ero al limite dell’orgasmo, impalata in quel modo selvaggio e brutale … cambiò ritmo …
cominciò a scoparmi con colpi secchi e profondi, a ripetizione, con una foga animale che mi faceva urlare come una vacca in pieno calore dentro la bocca di quell'altro che non mi dava tregua limonandomi senza pietà, le mani di quello che mi fotteva mi stringevano animalescamente le tettone erano ormai rosse e doloranti a furia di essere stritolate e palate …
l’orgasmo giunse quasi immediatamente, avevo la bocca tappata dalla bocca dell'altra bestia, ma lo stesso urlavo senza ritegno dentro la sua bocca mentre tremavo e mi contorcevo senza più alcun controllo … mi sentivo delirare in questo orgasmo che non finiva mai …

… il venire mi aveva squassata oltre ogni dire, ed ora, senza forze, ero completamente abbandonata abbracciata al negrone davanti a me, ma la bestia alle mie spalle riprese a spingere forte, senza concedere alcuna tregua, anzi, aumentando il ritmo col quale mi stava sfondando, continuava ad impalarmi, con furia bestiale … non avevo scampo, non capivo più nulla, senza aver avuto il tempo di realizzare quanto era successo un attimo prima, mi ritrovai direttamente dentro un secondo orgasmo, che diventava più devastante del primo …
urlavo, urla soffocate nella bocca dell'altro maiale si susseguivano … mi sentivo un pezzo di carne da monta nelle loro mani, incapace di proferire parola , di formulare pensieri, usata come troia da quel cazzone che martellava e martellava, e questo mi faceva godere ancora di più …
all’improvviso, il negro tirò fuori il membro, improvvisa sensazione di vuoto, mi afferrò per i capelli tirandomi con forza e staccandomi dalla bocca del suo compagno, mi portò la mia bocca sul suo cazzone gonfio e impregnato dei miei umori gocciolanti, e iniziò a fottermi in bocca … mi aveva presa a due mani la testa e mi scopava furiosamente la bocca … su e giù, fino a farmi credere di soffocare, gocciolavo saliva da tutte le parti … mi fotteva in bocca a fondo … a fondo … su e giù … all’improvviso si irrigidì, con il cazzo piantato nella mia bocca, e iniziò a scaricare il suo piacere dentro di me, godendo nel vedermi in grande difficoltà, obbligata infine ad ingoiare tutto … infine mi lasciò che tossivo sperma e colavo liquidi seminali dalla bocca tanto mi aveva sborrato in bocca ed in gola …

… stavo riprendendo a fatica il controllo della respirazione, saporaccio di sborra acida in bocca, quando alle mie spalle venni riafferrata per i capelli e con violenza tirata su in piedi, le mie tettone esposte e ballonzolanti iniziarono ad essere percosse con violenti e dolorosi ceffoni dal negro che mi aveva appena sfondata e sborrato in bocca, mi insultava in una lingua sconosciuta, vedevo il suo cazzone enorme e moscio che gli penzolava gocciolante in mezzo alle gambe quando iniziai a sentire un bestione in mezzo alle gambe che si stava strofinando sul mio clitoride puntando la mia fessura che era da poco stata dilatata e abusata all'inverosimile dalla più grande nerchia che mi avesse mai scopata … iniziò a spingere piano piano, un po’ alla volta sentivo che iniziava a violarmi, piano piano spingeva e stava iniziando ad aprirmi …

… il negrone davanti a me mi afferrò per i capezzoli attraverso il sottile tessuto della camicetta, li strizzò con forza e iniziò a farmi oscillare e tirare le tettone stringendomeli e torcendomeli dolorosamente … gemevo per il dolore, gemevo per il piacere del cazzone che piano piano si stava aprendo la strada dentro di me …

… tremai quando sentii le manone del nero alle mie spalle afferrarmi per le spalle, a prepararsi a spingere per sfondarmi a fondo col suo enorme cazzone …

… quello che stava continuando a martoriarmi senza pietà capezzoli e tettone facendomele sbattere tra loro sonoramente iniziò a ridere e urlava

-”cornuto, guardare come trattare tettona, guardare e imparare cornuto, ora Ahmed sfondare femmina troia, ora sfondare con suo cazzo grande, e tu vedere puttana godere, cornuto”

in quello mi uscì un urlo, il negro mi aveva impalato fino in fondo … e iniziarono a seguire altri urli ad ogni spinta a fondo del negro dentro di me, avevo gli occhi e la bocca spalancati, ero completamente piena di lui, mi sembrava impossibile che un arnese così enorme stesse dentro di me, le sensazioni di dolore per l’enormità della penetrazione venivano sommerse dalle ondate di piacere per l’enormità della penetrazione …

… un po’ alla volta iniziava ad aumentare il ritmo … mi sbatteva così a fondo che sentivo le sue grosse palle sbattermi sul clitoride … lo sentivo ansimare e grugnire come un animale e questo mi eccitava ancora di più … iniziai a contorcermi tutta su quel palo di carne e così facendo, inarcandomi negli spasmi del piacere, esponevo ancora di più le mie tettone alla tortura dell'altro negrone che continuava ad insultarmi in una lingua sconosciuta ridendo …

… più venivo fottuta brutalmente più godevo, e più godevo più il nero dietro di me aumentava la brutalità con la quale mi sfondava e più il nero davanti a me mi tirava e torceva i capezzoli facendomi aumentare il dolore con l'aumentare del piacere … avevo ormai le tettone dilatate all'inverosimile mentre urlavo senza ritegno tutto il mio orgasmo contorcendomi senza controllo sul cazzone che mi stava inondando la fica di sborra caldissima con violenti getti che sembravano non finire mai …

I due negroni, dopo essersi saziati di me, mi avevano riportata in mezzo al fienile, oscenamente vestita con quell’unica striminzita camicetta bianca addossare che rendeva ancora più volgare ed eccitante il mio corpo prorompente …

… venni accolta e circondata dalla massa di maschi che mi avevano posseduta prima, già di nuovo eccitati ed infoiati … che mi saltarono letteralmente addosso, avevo mani, bocche, cazzi dappertutto, vedevo e respiravo solo maschi affamati, schiacciata e incastrata tra di loro … avevo perso ogni traccia del mio Luca, nascosto dietro quella muraglia di bestie impazzite che mi stavano stritolando in mezzo a loro …

… i due che mi avevano scopata nei giorni precedenti, i due capi delle due gang di animali che mi stavano violentando bestialmente, Ciro e Giorgio, si fecero fare spazio per scoparmi loro … Giorgio si distese su un piccolo divanetto senza braccioli e senza spalliera, solo la sua schiena e la sua testa stavano su di esso, le sue gambe penzolavano fuori ed erano piegate e appoggiate a terra, il suo grande cazzone svettava eccitato mentre con una mano se lo masturbava lentamente davanti al mio viso … Ciro alle mie spalle, col suo cazzone duro che si strofinava tra le mie chiappe, mi abbracciava avvinghiato alle mie tettone e mi baciava e leccava oscenamente il collo, le orecchie, le guance … intorno a tutti noi a cerchio la gang dei loro amici con i cazzone in tiro che si masturbavano eccitati, oltre questo cerchio un'altra massa di braccianti stranieri che si stavano masturbando, in un angolo, riconobbi anche il mio Luca, provai un indescrivibile senso di vergogna e umiliazione nel rendermi conto che … si stava masturbando anche lui …

Ciro, continuando ad abbracciarmi palpandomi oscenamente le tettone davanti a tutti, col suo cazzone che si strofinava sul mio sedere, iniziò a gridare, per farsi sentire da tutti

-”adesso iniziamo a prenderci anche il culo di questa vacca tettona, quando domenica scorsa la troia si era fatta sfottere da me, poi mi disse che aveva voglia di essere inculata … ihihihih e io la ho soddisfatta, ha un culo meraviglioso stretto stretto la tettona ihihihih … ora ce la prendiamo io e Giorgio poi è tutta vostra questa puttana … oooohhhh cornuto dove sei? Guarda bene e impara come si tratta una vacca del genere … e tu tettona ti piace essere trattata così eh troia?”

e nel dire questo mi diede una violenta strizzata ai capezzoli che mi fece emettere un lungo grido di dolore … poi mi afferrò per i capelli e mi spinse giù la testa a pochissimi centimetri dalle palle e dal cazzone di Giorgio, mi sembravano enormi li davanti ai miei occhi, ne sentivo tutto l'odore osceno, mentre aggiungeva minaccioso tirandomi forte I capelli

-”allora tettona, sei senza parole? Vuoi solo cazzo puttana? Rispondi come si deve ai tuoi nuovi padroni!”

mi sentivo completamente umiliata, ma questa sensazione di profonda umiliazione, l’essere trattata così, mi provocava eccitazione, contro la mia stessa volontà, il mio corpo fremeva e pulsava di voglia, ero bagnata e con i capezzoli turgidi … e questo allo stesso tempo mi faceva vergognare ed eccitare tantissimo … con un filo di voce, con vergogna ed eccitazione mischiate, risposi

-”si padrone, ho tanta voglia dei vostri cazzi, tanta voglia”

esplose una sonora risata da tutti, seguita da una serie di insulti e minacce oscene e volgari nei miei confronti … Ciro riprese a dire mentre mi spingeva la testa a contatto con le palle di Giorgio ed io iniziavo a leccarle …

-”dov'è il cornuto? Fatelo venire avanti che così guarda bene come ci fottiamo quella che era la sua tettona e che ora è la nostra tettona ihihihih, così vede da vicino come si fa e ci deve ringraziare, hey cornuto vieni qua ad imparare e a ringraziarci ihihihih”

leccavo le palle sudate di Giorgio mentre con una mano gli stringevo la base dell'asta eretta e durissima della sua nerchia … iniziai a mugolare sentendo delle dita che mi stavano violando l’ano … fremevo al sentire la voce di Ciro

-”ah eccoti qua cornutone, ma non ti vergogni ad avere quel tuo cazzetto duro mentre noi violentiamo la tua ragazza, ma che vergogna, non ti merita proprio lei, dobbiamo prenderci cura noi di questa bella tettona … guarda guarda cornuto come le piace sentire le mie dita nel culo, senti come ansima la troia, tra poco avrà tutto il mio cazzo nel culo ihihihih, guarda come si muove e quanta voglia ha sta troia, ma lo vedi cornuto come sta leccando le palle a Giorgio? Già sono gonfie di sborra tutta per lei ma se continua a leccargliele così si riempiono ancora di più di sborra e poi le esplodono in faccia ihihihih, eh cornutone a te non ti ha mai leccato così eh ihihihih”

… il cazzone del commesso pulsava caldo nella mia mano mentre continuavo con desiderio a leccargli le grandi palle sempre più sudate, la puzza di maschio e di sesso dei suoi genitali mi faceva impazzire … sentii le dita uscire dal mio buco del culo e subito dopo qualcosa di grosso e di caldo appoggiarsi sul mio sfintere … e spingere appena appena … Ciro gridava

-”guarda cornuto, guarda coglione, tra poco la sfondo tutta, dai dicci a tutti cornuto cosa devo fare adesso alla tua bella, diccelo che vogliamo sentirlo tutti ihihihih”

la pressione sul mio ano aumentava, Ciro spingeva di più per sforzarsi di penetrarmi il culo, quando riconobbi la voce vergognosa del mio fidanzato

-”o … ora … glielo … in … infili … ne … nel … se … sede … sedere … e … e la … in … inculi … e … lei … me … mentre … vi … viene … in … inculata … da … te … le … lecca … il … cazzo … di … Giorgio … e … e … voi … la … fa … fate … go … godere
… co … come … u … una … va … vacca …“

un urlo mi uscì dalla bocca, la cappella di Ciro era appena riuscita a violare il mio sfintere ed era penetrata nel mio ano allargandolo dolorosamente …


… le mani sulla mia testa si avvicendarono … i capelli vennero afferrati dalle mani di Giorgio che mi spinse ancora di più la faccia sul suo cazzo, mentre le mani di Ciro mi afferrarono saldamente per le spalle … lentamente sentivo la sua cappella muoversi avanti e indietro nel mio culo, e ad ogni movimento entrava sempre un po’ di più togliendomi il respiro ad ogni affondo … e mentre lentissimamente mi penetrava semprè di più nelle viscere lo sentivo commentare ad alta voce

-”tettona, lo senti come ti sto aprendo il culo eh? Lo senti? Lo hai strettissimo vacca, hai un culo strettissimo, è fantastico sentirlo tutto attorno al mio cazzone … cornuto stai guardando? Un po’ alla volta glielo metto dentro sempre di più alla troia tettona dal culo stretto … poi vedrai come la sfondo … e guarda come le piace a sta troia … dai troia, ciuccia bene quel cazzo che hai in bocca, ciuccialo bene troia”

… ormai gemevo e mugolavo, con l’enorme cazzone di Giorgio in bocca, ad ogni affondo di Ciro, mi sentivo col culo completamente riempito dal suo membro, dilatato così tanto che temevo si strappasse o lacerasse da un momento all’altro, eppure continuava ad avanzare più in profondità ad ogni nuova spinta …

… il dolore della penetrazione anale iniziava ad essere attutito dalle prime sensazioni di piacere che la stessa penetrazione iniziava a generare, ad ogni affondo, un po’ più profondo del precedente, mi mancava l'aria e gemevo, anzi quasi muggivo ormai, sul lurido cazzone di Giorgio che mi riempiva la bocca … continuamente in mezzo agli osceni insulti di tutti che intorno guardavano e si masturbavano, pronti ad usarmi anche loro … Ciro diceva

-”ma che culo stretto stretto che hai troia, è fantastico, mi fai impazzire il cazzo così stretto, sei una tettona meravigliosa troia, te lo ho già infilato per metà, tra poco te lo infilo fino alle palle e poi ti stantuffo, oooohhhh ma sei fantastica … hey cornuto ma la vedi la tua donna impalata dal mio cazzo? E guarda come si muove, sta godendo come una troia sul mio cazzone e guarda come ciuccia la nerchia di Giorgio, che vacca che è … ma senti come mugola la puttana, ora vacca inizio ad andare più a fondo che voglio aprirti tutto sto culo da vaccona in calore che ti ritrovi”

Iniziai ad urlare e sussultare che mi aveva spinto il suo cazzone fino in fondo, avevo sentito le sue palle sbattermi sulla fica … si era fermato solo un attimo e poi, facendo presa sulle mie spalle con le sue mani, aveva iniziato a stantuffarmi con foga violenta … urlavo sul cazzo del commesso che avevo in bocca, bloccata su di lui dalle mani di Giorgio che mi tenevano la testa sul suo cazzone … il cazzone di Giorgio iniziò a muoversi ed a scoparmi la bocca …

… non capivo più niente … la foga dei due era sempre più bestiale nel fottermi il culo e la bocca … io non respiravo più ed il mio corpo era impazzito, fuori controllo, e avevo ondate di piacere continue che dal ventre mi si propagavano dappertutto, le palle gonfie di Ciro che mi sbattevano sulla fica ad ogni sua violenta inculata mi facevano impazzire …

… negli spasmi dei miei orgasmi, presa allo spiedo come una troia da quei due cazzi pervertiti, sentii la voce di Ciro

-”ma guarda sta vacca come gode, mi sta infracicando le palle con i suoi liquidi, ma quanto è vacca sta tettona in calore … hey cornuto adesso allora la facciamo godere ancora di più … dai Giorgio che la sfondiamo insieme, tu guarda cornutone come si tratta una vacca in calore come questa, guarda e impara”

si fermò, e lentamente estrasse del tutto il suo cazzone dal mio sedere, con un vergognoso rumore d'aria alla sua fuoriuscita che fece ridere tutti di me … allo stesso tempo il commesso mi aveva lasciato libera la testa e finalmente respiravo a pieni polmoni col viso appoggiato al suo lurido cazzone, durissimo di voglia perversa di me …

… Ciro mi afferrò per i capelli e mi tirò su in piedi, brutalmente, poi mi abbracciò da dietro stringendomi per le tettone, mi baciò e leccò per un po’ sul collo, poi mi spinse avanti a mettermi a cavalcioni del cazzone eretto di Giorgio, e mi disse

-”vacca, adesso impalati su quel cazzone”

e con le mani sulle mie spalle mi spinse giù … poco alla volta sentivo la mia fica riempirsi di cazzo, del cazzo che avevo ciucciato sino a poco prima, mi sentivo aprire e riempire sempre di più … poi, di colpo, il bastardo iniziò a pompare forte facendomi sobbalzare su e giù sonoramente e riempiendomi sino al ventre ad ogni affondo, avevo le tettone che sballonzolavano violentemente ad ogni colpo, quando, improvvisamente, mi afferrò per i capezzoli, stringendoli fortissimo, e mi tirò a se facendomi piegare sul suo corpo, quando le mie tettone arrivarono a contatto del suo petto caldo e sudato, mollò i capezzoli e mi abbracciò stringendomi forte a lui … e subito sentii una cappella calda spingere all’imbocco del mio ano … avevo la fica piena di un cazzone gonfio, e un cazzone ancora più possente che mi premeva sul buco del culo …

… non capivo nulla, ero persa nell’essere la loro preda, Giorgio sotto di me mi stringeva fortissimo schiacciandomi le tettone così forte sul suo petto che mi faceva mancare il respiro, sentivo il suo cazzone pulsarmi dentro la fica, mi sputava in faccia e poi mi baciava e leccava il volto, mi sputava e poi mi limonava, mentre sentivo un po’ alla volta il mio ano che veniva violato, già avevo la fica tutta dilatata da un palo di carne eccitata ed ora anche il mio culo veniva di nuovo dolorosamente dilatato al limite dall’altro palo di carne eccitata di me … mi sentivo così piena, li sentivo così enormi dentro di me, che avevo la sensazione che mi stessero sfondando e che le mie membra si sarebbero lacerate … quando entrambi iniziarono a pompare, a fottere avanti e indietro, fino in fondo, sentivo le loro palle sbattermi addosso mentre sentivo i loro cazzoni sino nel ventre … sbattermi violentemente, scopandomi e inculandomi senza pietà, con una frenesia sempre più selvaggia … Ciro si accasciò sopra la mia schiena, continuando ad incularmi mentre con tutto il suo peso sopra di me mi schiacciava ancora di più addosso a Giorgio che prese a limonarmi selvaggiamente mentre sotto di me mi fotteva con tutta la sua forza … ero così schiacciata tra quei due che mi sembrava di starmi fondendo e mischiando con le loro carni mentre respiravo i loro odori di maschi sudati e infoiati, e mischiavo la mia saliva a quella del commesso … loro avevano ormai perso ogni controllo e sentivo dentro di me i loro membri bollenti e pulsanti che sembravano crescere sempre di più facendomi esplodere e dilatare ancora di più ad ogni spinta il mio culo e la mia fica … e ad ogni spinta le mie sensazioni erano più intense, le ondate di piacere sempre più lunghe, e il sentirmi totalmente imprigionata dalle loro carni, totalmente alla loro mercè, loro preda, mi iniziò a generare un orgasmo che era reso ancora più possente dal fatto che il mio corpo cercava di contorcersi nel piacere attorno ai loro cazzoni ma rimaneva completamente compresso e bloccato tra le loro carni … gli odori, i sapori, le loro carni selvagge dentro e fuori di me, l’essere totalmente avvolta da loro e totalmente penetrata da loro, averli fuori e dentro, presa selvaggiamente dalle loro voglie brutali di me … mi fece perdere ogni controllo ed iniziai ad avere un orgasmo che non si fermava più … quando entrambi iniziarono a schizzarmi dentro il piacere divenne così intenso che mi sembrava quasi insopportabile tanto era forte, e la loro bestialità nello sborrarmi dentro insieme agli insulti volgarissimi ed osceni di tutti i presenti che ormai si stavano masturbando vicinissimi a me, non faceva altro che aumentare ancora l’intensità dell’orgasmo che ormai non finiva più … nella mia confusione totale, godevo e mi sentivo come una vacca in calore e più ero posseduta ed insultata ed umiliata più godevo, mi resi appena conto che i due bastardi, Ciro e Giorgio, si stavano sfilando, lasciandomi gli orifizi che colavano sperma, per essere immediatamente sostituiti dai due colossi palestrati Bruno e Mario, gli amici di Giorgio … di colpo passai dall’essere presa a sandwich da Ciro e Giorgio all’essere presa in mezzo a due colossi di oltre 100 kg l’uno che mi schiacciavano tra di loro penetrandomi con due cazzoni ancora più grandi … urlavo, urlavo, muggivo, sbavavo, godevo, mentre ero posseduta con una violenza e bestialità inimagginabile … respiravo solo odori di maschi luridi, infoiati, sudati, carni di maschi ovunque, e dopo poco, mentre ero con la bocca spalancata che muggivo il mio piacere mi ritrovai un cazzone sudato che mi entrava in bocca … ero presa in tutti i miei buchi contemporaneamente … persi ogni controllo, iniziarono a sborrarmi dappertutto, nel culo, nella fica, in bocca, ed appena uno sborrava poi veniva sostituito da un altro, avevo sempre tutti i miei buchi pieni, ed ero sempre più piena di sperma dentro di me, nel culo, in fica, in bocca … sempre schiacciata tra i maschi con le mie tettone compresse all’inverosimile sul petto di qualche maschio, con il mio culo sfondato da cazzi enormi, con la mia fica stantuffata sino al ventre, con la mia bocca fottuta sino in gola … non so quanto tempo andò avanti, godevo in continuazione … sino a che mi ritrovai esausta distesa per terra su un materassino, con sperma che mi colava ovunque, ancora sussultante di piacere e di nuovo fui circondata da una marea di luridi maschi infoiati che si misero in piedi tutti attorno a me e, masturbandosi, iniziarono a sborrarmi addosso di tutto … e non finivano più, erano tutti i braccianti extracomunitari che lavoravano li, appena uno mi sborrava addosso veniva subito sostituito da un altro … chiusi gli occhi mentre ero squassata dall’ennesimo orgasmo provocato dal sentirmi così usata e umiliata da tutti loro … la voce di Giorgio risaltava in mezzo alle urla e ai grugniti degli orgasmi di chi mi sborra a addosso, in mezzo agli epiteti osceni e volgari che mi venivano rivolti …

-”cornuto, guarda come la tettona sta godendo ad essere trattata e ridotta così, è incredibile quanto è in calore sta troia … ma guarda cornuto quanta sborra ha addosso e sta continuando a godere … che dici cornuto mi sa che la vacca va punita per essere così vacca, che dici la puniamo?... Oh cornuto capisco che ti sei sborrato nelle mutande ma rispondi coglione”

Aprii gli occhi con difficoltà per tutto lo sperma che mi ricopriva il volto, per vedere, tra i vari cazzi sul mio viso che si stavano ancora masturbando, la sagoma di Luca pallido come un cencio e madido di sudore che rispondeva

-”si … si … si … lei … è … co … così … eccitante … co … così tettona … co … così … in calore … così troia … che … si … bi … biso … bisogna … pu … puni … punirla … biso … bisogna … pu … puni … punire … que … quelle … te … tettone … oscene … da … va … vacca … che … che … ha … si”

molti risero e ripresero ad insultarmi mentre Ciro interveniva e, sogghignando, diceva

-”ihihihih, Johnny a nerchia hai sentito? La tettona è tutta tua, dimmi cosa vuoi fare, adesso allora comandi tu che dobbiamo punirla per quelle sue tettone oscene ed eccitanti ihihihih”

vidi comparirmi sopra questo gorilla peloso, mi si avvicino, si inginocchiò al mio fianco, nonostante l’odore penetrante di tutto lo sperma che avevo addosso riuscivo a sentire la sua puzza … mi sputò in faccia più volte prima di dire

-”intanto Omar e Ahmed portatela di la e lavatela bene, che fa schifo così, portatevi anche quel cornutello con voi … intanto qui prepariamo le punizioni … poi riportatela qui, vi faccio portare i vestiti di come dovete vestirla la tettona prima di riportarla qua … e tu, Giorgio, distribuisci pure le pillole che hai portato a tutti”

sentivo la voce del gorilla peloso allontanarsi mentre venivo trascinata via per le ascelle dai due negroni per la seconda volta …

[P.S.: per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure https://federicoesabina.wixsite.com/sabina]
scritto il
2025-08-18
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