Una giornata di fuoco con la mia dolce metà
di
PiselloneCaldo2.0
genere
prime esperienze
Il sole era alto, io ed Alice, ovvero la mia ragazza, eravamo da soli in una spiaggia per nudisti. Ci tenevamo mano nella mano, tutti e due seduti sul telo mare coi genitali al vento. Ero incantanto dalla sua bellezza, Alice aveva il corpo di una dea, fissandola vedevo le sue tette che mi guardavano con quei graziosi capezzoli oltre ai suoi occhi luminosi ed il suo meraviglioso sorriso. Guardandola in basso vedevo il suo carino piercing all’ombelico e la sua graziosissima fichetta profumata con una leggera peluria sopra, timida su nascondeva tra le gambe, dietro invece, il suo culetto sodo e tenero come quello di un bambino. Anche Alice era incantata a vedermi nudo. Ad un tratto Alice allargò le gambe spalancando la sua tenera vagina e prese il mio pisello con la mano. Col suo sguardo tenero ma provocatorio mi disse -amore, ho voglia di te- Così si inginocchiò davanti a me e cominciò a succhiarmi il cazzo, il mio pisello era diventato già duro tra le sue labbra. Mi guardava tenera mentre mi succhiava decisa la cappella, io la accarezzai dicendole -sei proprio una maiala, amore- Mi si rizzò il pisello quando lei sputò sulla cappella per lubrificarlo. Dopodichè le dissi di sdraiarsi a gambe aperte, iniziai a strusciare il mio pisello virile sulle sue labbra della figa e la penetrai pian pianino, adoravo i suoi gemiti quando man mano il mio pisello entrava dentro la sua fichetta. Alice mi disse -amore, il tuo bel pisello è la chiave e la mia fica è la serratura del paradiso, dunque siì contento di aver le chiavi del paradiso, ti amo tanto- Mi eccitai ancora di più, intanto lei si sgrillettava il clitoride gemendo forte. Cominciai a dover sentir il bisogno di pisciare ed avvisai Alice, lei sicura ed eccitata di sé mi disse -pisciami nella fichetta- fu così che mentre il mio cazzo era completamente dentro la sua patatina, io iniziai a pisciare, il mio pisello cominciò a pisciare, litri e litri di piscio uscirono dal mio pisello peloso, lei mi disse -mhh si amore, mi piace essere il tuo cesso, svuota pure la tua vescica- finito di pisciare, tirai fuori il pisello e dalla fichetta di Alice usciì tutto il mio piscio, lei arrossì ridendo. Ci alzammo e stavolta le stavo penetrando il culo. Alice aveva male poiché aveva il culo stretto e coninciò a gemere e piagnucolare, era una bellissima sensazione allargarle il culo col mio cazzo. Lei mi disse ridendo -adesso amore cagherò meglio- il suo culo era super tenero ed ancora verginello. Cambiai e le ripenetrai la fichetta, era calda ed accogliente, con il suo sguardo Alice mi fece venire dentro la sua fica, aveva la patatina inondata della via sborra, così mi disse emozionata - guarda quanta sborra, mi sa che sarai papà, amore- Alice sì alzo e mi disse timida -amore, mi scappa tanto la pipì- io le risposi -falla pure sul mio pisello- Alice cominciò a pisciare, inondando il mio pisello di caldo piscio, e puntualmente il mio cazzo diventò duro -posso pisciarti in bocca- io le risposi -fai pure amore- il suo piscio aveva un ottimo sapore, caldo e salato. Alice, timida ed emozionata mi disse -amore, devo far proprio tanta pipì- il suo piscio non finiva mai, la sua fichetta cominciò a gocciolare dopo 5 minuti di interminabile pipì. Allora io le asciugai la patatina con la mia lingua. La fichetta di Alice puzzava di piscio e ciò mi eccitava. Una volta finito di asciugarla, Alice si sdraiò su di me e iniziammo a limonare forte, adoravo baciar le sue labbra morbide mentre la sua lingua entrava nella mia bocca, rimasimo così, con la sua fichetta che strusciava sul mio pisello, le sue tette sul mio collo ed un tramonto rosso che rendeva il tutto più amoroso ed arrapante
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