Vacche da Monta 1 di 4
di
Keyseven
genere
incesti
Una chiamata preoccupata di mia suocera Graziella la madre di mia moglie Monica. Fra l’altro arriva in un momento poco opportuno perché siamo a letto. Io nudo, Monica in autoreggenti a rete e tacchi. Ho appena innaffiato a dovere la sua vagina e mi sto apprestando ad aprirle il canale posteriore quando squilla il telefono.
Da circa tre mesi Graziella non vive più con noi, ora dopo una forte antipatia iniziale ha stabilito una forte amicizia con mia madre Diana che ha giusto un paio d’anni meno di lei. Il merito è mio ovviamente. Farle scopare assieme portando alla luce la loro natura bisessuale è stato tutto merito del mio cazzo.
Così le due hanno deciso che stavano così bene assieme e si sentivano così sole che avrebbero diviso l’appartamento di mamma (e anche il letto).
La cosa ovviamente ci ha un po’ sorpreso ma alla fine Monica ed io abbiamo preso atto che abbiamo le madri bisessuali e troie e ci abbiamo riso sopra…
Comunque ora vive dall’altra parte della città e noi siamo soli soletti dopo che anche la nostra cameriera dell’est ha deciso di tornare al suo paese. Probabilmente ne prenderemo un’altra ma non subito. Ci godiamo la nostra intimità per un po’…
“Pronto mamma?”. “Si, dimmi”. “No, nulla di importante” sorride.
Avrei da obiettare. Per il mio cazzone pulsante penetrarle il bel culo, importante lo era davvero.
Comunque sia ormai Monica ha parlato e così mezz’ora dopo vestiti e docciati siamo in auto verso casa delle nostre madri.
Arriviamo e ci apre mia suocera. Nuda. In ciabatte. Le sue tettone belle ballonzolanti sulla pancia prominente, la fica rasata completamente.
“Ciao cari, entrate che fa freddo” sorride.
In effetti da nudi un po’ di freddo lo fa.
“Diana sta preparando un caffè per tutti” dice mentre ci fa accomodare in salotto. Io sbircio in cucina. C’è mia madre in body e calze e noto subito che ha uno strapon nero attaccato fra le gambe. Quindi mia madre è il maschio e mia suocera la femmina mi domando.
Ci sediamo. Cazzo già duro a guardare il giunonico corpo della suocera. Anche mia moglie sensibile alle donne quando agli uomini si studia la madre nuda e delicatamente si accarezza un po’ sotto alla minigonna.
Arriva mia madre col caffè per tutti su un vassoio. Io la guardo e sorrido “bel cazzone che hai mamma” lei si rende conto di avere ancora lo strapon attaccato e ride “ops, scusate me l’ero dimenticato”.
Mia moglie la guarda, approfittando che Diana è ancora in piedi glielo prende in mano “peccato che non sborri se no ti facevo una pompa volentieri” dice col suo stile da troia.
Intanto Graziella che mi si è seduta accanto occupando mezzo divano mi si struscia addosso col suo tettame. Mi palpa il cazzo “duro come al solito” sorride.
“È sai quando hai chiamato stavamo scopando”.
“O mi spiace. Avete interrotto apposta per noi. Che peccato” dice mia suocera.
“Ci rifaremo stasera” minimizza Monica.
“Comunque ho sentito che ci sono dei modelli con un serbatoio. Puoi metterci dentro acqua e così fai anche lo schizzo” riprende mia madre ancora presa dal suo strapon.
“Si ma ci devi mettere lo yogurt perché sembra di più allo sperma” la corregge mia moglie già pratica di cazzi di lattice.
Mamma sorride “a già bella idea, lo yogurt”.
“Oppure potresti farlo riempire da tuo figlio col suo seme e poi mi spruzzi” interviene mia suocera che, nel frattempo mi ha aperto la patta e mi sta tirando fuori il cazzo.
“No non durerebbe, ti viene tutto secco. Mettici lo yogurt, fidati mamma” ribatte Monica che, tanto per gradire sta leccando dolcemente il cazzo di lattice di mamma. Lei, grata, ha allungato una mano sul petto della nuora, ha fatto uscire le belle poppe e le accarezza…
“Monica se lo dici tu che sai -conclude Graziella - ma dove lo troviamo sto cazzo col serbatoio?”.
“Ormai su Amazon hanno di tutto” risponde la figlia.
“Si ma quella roba su Amazon. Io mi vergogno” fa notare mia madre.
“Ve la ordino io. Io non mi faccio problemi” dico mentre ormai mia suocera me l’ha preso in mano e mi sta segando bene bene…
Mia madre, grata, mi fa l’occhiolino.
“Ma di avete fatto venire per parlare di vibratori?” chiedo.
“Ma no, no. C’è una questione di famiglia ma non parlo di ste cose al telefono”.
“Di famiglia?” domanda Monica smettendo di fare le fusa a mia madre e dando a mia suocera tutta la sua attenzione.
“Tua zia Ornella. Ha chiamato. Dice che ha un problema grosso e ha bisogno di noi. Soprattutto di te?” dice strizzandomi il cazzo fin quasi a farmi male.
“Di me?” sbotto.
“Mi sono stupita anche io. Non sapevo la conoscessi così bene”.
“La conosce altroché mamma” ride Monica.
Mia suocera mi studia un attimo fissandomi negli occhi. Spero che non abbia una reazione violenta perché ha ancora il mio gingillo fra le mani e ci terrei a conservarlo sano.
“Ti sei scopato mia sorella Key?” domanda a bruciapelo.
“O lei ha scopato me, dipende dai punti di vista”.
“Ma pensa che vacca, fa tanto la sepolta viva in campagna, tutta orto, casa e chiesa e invece…”.
“È un vizio di famiglia mamma” ride mia moglie.
Ridiamo tutti.
“Comunque non credo che ti cerchi per farsi una scopata. Non credo che chiami me per questo” dice Graziella riprendendo a segarmi piano piano.
“Quindi che si fa?” chiede Monica.
“Lei ha chiesto se possiamo andare a casa sua per una quindicina di giorni. Per voi sarebbe un problema? Il lavoro, gli impegni….ditemi voi ragazzi”.
“Io posso scrivere ovunque mi basta il mio iPad quindi non è un problema. Sto giusto finendo il terzo libro delle nonne”.
“Io di lavoro scopo mio marito, anche io posso farlo ovunque e senza iPad” ride Monica con le tette che ballonzolano.
“Allora è deciso. Quando si parte?” chiede Graziella.
“Anche domani se vuoi” rispondo.
Lei sorride “allora è deciso. Dopo la chiamo e le dico di preparare due stanze. Tanto ha la camere delle figlie. Una per voi e una per noi. Perché vieni anche tu vero Diana?” chiede mia suocera rivolta a mia madre.
Lei le risponde con un sorriso e le fa anche l’occhiolino “certo tesoro che vengo”.
“Vedrai che ci divertiremo” risponde a tono Graziella.
“Dovrai spiegargli perché dormiamo assieme” le fa notare mia madre.
“Tranquilla le ho già raccontato della nostra amicizia. Ha detto che se va bene a me per lei non è un problema. Infatti, ho sempre pensato che fosse un po’ bisex anche lei”.
“Io donne a casa sua non ne ho viste” dice Monica.
Mia suocera ride di gusto “se la fa con la barista del paese da anni. Una lesbicona dichiarata”.
“Ma dai!” sgrana gli occhi Monica.
“Te lo giuro. L’ho anche vista è proprio un maschio ma se piace a lei…”.
“Piace a tutti” conclude mia madre riprendendo a strizzare le tette a mia moglie.
“Allora direi che ci siamo detti tutto, che ci siamo finiti il caffè…” faccio notare.
“Volete andare via?” sbotta mia suocera.
“No, vorrei fottervi se non vi spiace”.
Le sue vecchie ridono. Mia suocera mi guarda il cazzo duro che ora è arrivato a poggiarsi sulle sue tettone.
“Sta scoppiando non vedi” le fa notare mia madre.
“Ma povero” mi consola Graziella e, senza farsi problemi, si china sul mio uccello e inizia a spompinarmi ben bene.
Intanto anche mia moglie, vogliosa, inizia a spogliarsi. Si leva la gonna in un attimo, non ha nemmeno le mutande, è già pronta e il cazzo duro di lattice che mia madre ha tra le gambe è persino già unto di saliva.
Tempo cinque minuti e già ci stiamo dando alla grande. Io con mia suocera sul tappeto. Lei a pecorina, io dietro la tengo ferma ai fianchi. Ero così preso dal culo di mia moglie un’ora fa che ho iniziato da lì. Graziella non si è lamentata. Ha lasciato che la mia lunga asta la penetrasse quasi senza un lamento anzi mi incita a spingere più che posso.
Intanto, sul divano, mia madre è seduta con mia moglie in braccio. Monica si impala alla grande, da il ritmo su e giù sul cazzo di lattice con le tettone che saltano ad ogni colpo mentre mamma le tiene le mani sotto ai glutei ficcandole le dita nel culo.
Godiamo…
Dopo una trapanata anche alla fica di mia suocera dove sborro copiosamente è doveroso fare un salutino alla mamma. Glielo metto in bocca mentre si sta ancora facendo cavalcare da Monica.
Lei lo succhia tutto lordo di sperma e degli orgasmi di Graziella. Il gusto sembra piacerle molto.
“Dopo levati quel coso mamma che ti voglio fottere per bene”.
“Prestamelo che lo faccio provare a Monica” dice mia suocera seduta sul divano a pulirsi lo sperma che le cola dalla ficona.
È così rieccoci a darci sotto. Monica e mamma a pecorina sul tappeto e io e mia suocera in strapon a pompare da dietro… Fica, culo, ancora fica, ancora culo.
Mia suocera in strapon non l’avevo mai vista. Questa grassona con tutte le cicce che ballano che pompa nel culo (della figlia) è meglio che guardare un film porno…
L’eccitazione è tale che sborro altre due volte dentro a mamma senza perdere l’erezione.
Mia madre gradisce molto e ringrazia l’amica…
Da circa tre mesi Graziella non vive più con noi, ora dopo una forte antipatia iniziale ha stabilito una forte amicizia con mia madre Diana che ha giusto un paio d’anni meno di lei. Il merito è mio ovviamente. Farle scopare assieme portando alla luce la loro natura bisessuale è stato tutto merito del mio cazzo.
Così le due hanno deciso che stavano così bene assieme e si sentivano così sole che avrebbero diviso l’appartamento di mamma (e anche il letto).
La cosa ovviamente ci ha un po’ sorpreso ma alla fine Monica ed io abbiamo preso atto che abbiamo le madri bisessuali e troie e ci abbiamo riso sopra…
Comunque ora vive dall’altra parte della città e noi siamo soli soletti dopo che anche la nostra cameriera dell’est ha deciso di tornare al suo paese. Probabilmente ne prenderemo un’altra ma non subito. Ci godiamo la nostra intimità per un po’…
“Pronto mamma?”. “Si, dimmi”. “No, nulla di importante” sorride.
Avrei da obiettare. Per il mio cazzone pulsante penetrarle il bel culo, importante lo era davvero.
Comunque sia ormai Monica ha parlato e così mezz’ora dopo vestiti e docciati siamo in auto verso casa delle nostre madri.
Arriviamo e ci apre mia suocera. Nuda. In ciabatte. Le sue tettone belle ballonzolanti sulla pancia prominente, la fica rasata completamente.
“Ciao cari, entrate che fa freddo” sorride.
In effetti da nudi un po’ di freddo lo fa.
“Diana sta preparando un caffè per tutti” dice mentre ci fa accomodare in salotto. Io sbircio in cucina. C’è mia madre in body e calze e noto subito che ha uno strapon nero attaccato fra le gambe. Quindi mia madre è il maschio e mia suocera la femmina mi domando.
Ci sediamo. Cazzo già duro a guardare il giunonico corpo della suocera. Anche mia moglie sensibile alle donne quando agli uomini si studia la madre nuda e delicatamente si accarezza un po’ sotto alla minigonna.
Arriva mia madre col caffè per tutti su un vassoio. Io la guardo e sorrido “bel cazzone che hai mamma” lei si rende conto di avere ancora lo strapon attaccato e ride “ops, scusate me l’ero dimenticato”.
Mia moglie la guarda, approfittando che Diana è ancora in piedi glielo prende in mano “peccato che non sborri se no ti facevo una pompa volentieri” dice col suo stile da troia.
Intanto Graziella che mi si è seduta accanto occupando mezzo divano mi si struscia addosso col suo tettame. Mi palpa il cazzo “duro come al solito” sorride.
“È sai quando hai chiamato stavamo scopando”.
“O mi spiace. Avete interrotto apposta per noi. Che peccato” dice mia suocera.
“Ci rifaremo stasera” minimizza Monica.
“Comunque ho sentito che ci sono dei modelli con un serbatoio. Puoi metterci dentro acqua e così fai anche lo schizzo” riprende mia madre ancora presa dal suo strapon.
“Si ma ci devi mettere lo yogurt perché sembra di più allo sperma” la corregge mia moglie già pratica di cazzi di lattice.
Mamma sorride “a già bella idea, lo yogurt”.
“Oppure potresti farlo riempire da tuo figlio col suo seme e poi mi spruzzi” interviene mia suocera che, nel frattempo mi ha aperto la patta e mi sta tirando fuori il cazzo.
“No non durerebbe, ti viene tutto secco. Mettici lo yogurt, fidati mamma” ribatte Monica che, tanto per gradire sta leccando dolcemente il cazzo di lattice di mamma. Lei, grata, ha allungato una mano sul petto della nuora, ha fatto uscire le belle poppe e le accarezza…
“Monica se lo dici tu che sai -conclude Graziella - ma dove lo troviamo sto cazzo col serbatoio?”.
“Ormai su Amazon hanno di tutto” risponde la figlia.
“Si ma quella roba su Amazon. Io mi vergogno” fa notare mia madre.
“Ve la ordino io. Io non mi faccio problemi” dico mentre ormai mia suocera me l’ha preso in mano e mi sta segando bene bene…
Mia madre, grata, mi fa l’occhiolino.
“Ma di avete fatto venire per parlare di vibratori?” chiedo.
“Ma no, no. C’è una questione di famiglia ma non parlo di ste cose al telefono”.
“Di famiglia?” domanda Monica smettendo di fare le fusa a mia madre e dando a mia suocera tutta la sua attenzione.
“Tua zia Ornella. Ha chiamato. Dice che ha un problema grosso e ha bisogno di noi. Soprattutto di te?” dice strizzandomi il cazzo fin quasi a farmi male.
“Di me?” sbotto.
“Mi sono stupita anche io. Non sapevo la conoscessi così bene”.
“La conosce altroché mamma” ride Monica.
Mia suocera mi studia un attimo fissandomi negli occhi. Spero che non abbia una reazione violenta perché ha ancora il mio gingillo fra le mani e ci terrei a conservarlo sano.
“Ti sei scopato mia sorella Key?” domanda a bruciapelo.
“O lei ha scopato me, dipende dai punti di vista”.
“Ma pensa che vacca, fa tanto la sepolta viva in campagna, tutta orto, casa e chiesa e invece…”.
“È un vizio di famiglia mamma” ride mia moglie.
Ridiamo tutti.
“Comunque non credo che ti cerchi per farsi una scopata. Non credo che chiami me per questo” dice Graziella riprendendo a segarmi piano piano.
“Quindi che si fa?” chiede Monica.
“Lei ha chiesto se possiamo andare a casa sua per una quindicina di giorni. Per voi sarebbe un problema? Il lavoro, gli impegni….ditemi voi ragazzi”.
“Io posso scrivere ovunque mi basta il mio iPad quindi non è un problema. Sto giusto finendo il terzo libro delle nonne”.
“Io di lavoro scopo mio marito, anche io posso farlo ovunque e senza iPad” ride Monica con le tette che ballonzolano.
“Allora è deciso. Quando si parte?” chiede Graziella.
“Anche domani se vuoi” rispondo.
Lei sorride “allora è deciso. Dopo la chiamo e le dico di preparare due stanze. Tanto ha la camere delle figlie. Una per voi e una per noi. Perché vieni anche tu vero Diana?” chiede mia suocera rivolta a mia madre.
Lei le risponde con un sorriso e le fa anche l’occhiolino “certo tesoro che vengo”.
“Vedrai che ci divertiremo” risponde a tono Graziella.
“Dovrai spiegargli perché dormiamo assieme” le fa notare mia madre.
“Tranquilla le ho già raccontato della nostra amicizia. Ha detto che se va bene a me per lei non è un problema. Infatti, ho sempre pensato che fosse un po’ bisex anche lei”.
“Io donne a casa sua non ne ho viste” dice Monica.
Mia suocera ride di gusto “se la fa con la barista del paese da anni. Una lesbicona dichiarata”.
“Ma dai!” sgrana gli occhi Monica.
“Te lo giuro. L’ho anche vista è proprio un maschio ma se piace a lei…”.
“Piace a tutti” conclude mia madre riprendendo a strizzare le tette a mia moglie.
“Allora direi che ci siamo detti tutto, che ci siamo finiti il caffè…” faccio notare.
“Volete andare via?” sbotta mia suocera.
“No, vorrei fottervi se non vi spiace”.
Le sue vecchie ridono. Mia suocera mi guarda il cazzo duro che ora è arrivato a poggiarsi sulle sue tettone.
“Sta scoppiando non vedi” le fa notare mia madre.
“Ma povero” mi consola Graziella e, senza farsi problemi, si china sul mio uccello e inizia a spompinarmi ben bene.
Intanto anche mia moglie, vogliosa, inizia a spogliarsi. Si leva la gonna in un attimo, non ha nemmeno le mutande, è già pronta e il cazzo duro di lattice che mia madre ha tra le gambe è persino già unto di saliva.
Tempo cinque minuti e già ci stiamo dando alla grande. Io con mia suocera sul tappeto. Lei a pecorina, io dietro la tengo ferma ai fianchi. Ero così preso dal culo di mia moglie un’ora fa che ho iniziato da lì. Graziella non si è lamentata. Ha lasciato che la mia lunga asta la penetrasse quasi senza un lamento anzi mi incita a spingere più che posso.
Intanto, sul divano, mia madre è seduta con mia moglie in braccio. Monica si impala alla grande, da il ritmo su e giù sul cazzo di lattice con le tettone che saltano ad ogni colpo mentre mamma le tiene le mani sotto ai glutei ficcandole le dita nel culo.
Godiamo…
Dopo una trapanata anche alla fica di mia suocera dove sborro copiosamente è doveroso fare un salutino alla mamma. Glielo metto in bocca mentre si sta ancora facendo cavalcare da Monica.
Lei lo succhia tutto lordo di sperma e degli orgasmi di Graziella. Il gusto sembra piacerle molto.
“Dopo levati quel coso mamma che ti voglio fottere per bene”.
“Prestamelo che lo faccio provare a Monica” dice mia suocera seduta sul divano a pulirsi lo sperma che le cola dalla ficona.
È così rieccoci a darci sotto. Monica e mamma a pecorina sul tappeto e io e mia suocera in strapon a pompare da dietro… Fica, culo, ancora fica, ancora culo.
Mia suocera in strapon non l’avevo mai vista. Questa grassona con tutte le cicce che ballano che pompa nel culo (della figlia) è meglio che guardare un film porno…
L’eccitazione è tale che sborro altre due volte dentro a mamma senza perdere l’erezione.
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