I quindici giorni con valeria

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genere
bisex

QUINDICI GIORNI CON VALERIA (capitolo 1)

Preambolo:
Questa è una storia realmente accaduta che riguarda me e mia moglie Luisa.
La propongo a Voi lettori di erotici racconti perchè me lo ha chiesto mia Moglie.

Mi chiamo Gianni sono un consulente aziendale, lavoro in una società di Varese che occupa 51 consulenti, ma solo 4 maschi due sono i soci e gli altri due io e il portiere, le altre tutte donne.
Sono vissuto in una famiglia di ceto medio all’ età di sette anni mio padre lascia mamma e va a vivere in Scandinavia, da quel giorno mia sorella di quattro anni più grande di me diventa: sorella, madre, amante e fidanzata. Sono alto 1.78 snello gambe dritte e belle e un gluteo tosto e sodo.
Nella mia testa c’è solo lavoro e il sabato mattina dedicato a me alle mie mani, piedi e capelli (me li rado ogni sabato per mia scelta).
Luisa mia Moglie unica donna della mia vita oltre mia sorella. È l’ombra del suo capo Valeria titolare di un ‘ azienda che produce intimo per donne su misura di alta qualità e da qualche anno anche abbigliamento per donna di grosse griffe. A Varese più che una città è un grosso paese dove ci conosciamo tutti, dicono che sono amanti. Ma a me la cosa non interessa.

Primo sabato di agosto:
Sono di ritorno dalla mia solita tappa presso in centro bellezza, apro la porta di casa e trovo mia moglie Luisa e il suo Capo Valeria (premetto che in dieci anni che sono sposato questa è la quarta volta che viene a casa).
Mi siedo e Valeria mi ringrazia per aver accettato di trascorrere due settimane di vacanza presso la sua villa a Forte dei Marmi. Poi mi dice ho da farti una proposta, Luisa è d’accordo con me. Ma sei tu a decidere se vuoi farlo oppure no.
So che sei un burlone e ti piace la goliardia, ti andrebbe per una settimana di diventare un travesta, ma totalmente donna e fare la cameriera per me a Forte dei Marmi, li ci saranno per una settimana altre tre coppie che non sapranno tu chi sei.
Sapranno che sei una cameriera al tavolo Uzbeka che non parli in quanto hai avuto un delicato intervento alle corde vocali. Uzbeka solo perché il colore della tua pella e scuro, non per altro.
Allora Gianni accetti?
Non la faccio neanche finire di parlare e le dico subito SI.
Luisa mi guarda esterefatta. Valeria invece è come se già sapesse cosa avrei risposto. Mi riprendo un poco visto il viso di Luisa, ma però cosa dovrei fare?
Gianni hai detto si, dice Luisa, da questo momento farai tutto ciò che dice Valeria. Pertanto vai su con Valeria e fai quello che ti dice e poi andrai con Lei. Non risposi e non mi sembrava vero, questa cosa da ragazzo avrei voluto sempre farla, mi vestivo con gli indumenti di mia sorella compreso l’intimo ma non mai avuto il coraggio di uscire di casa.
Bevo un bicchiere d’acqua e vado in stanza da letto, aspetto Valeria che arriva poco dopo, da un trolly tira fuori , uno slip brasiliana colore carne e un reggiseno imbottito che faceva vedere un seno di taglia seconda.
Un jeans femminile e una camicetta nera e una parrucca a caschetto ma la cosa che non avrei mai immagginato un reggi palle e pene, quello che usano i trans. Scarpe con tacco da 10.
Non dico nulla se non perché avrei dovuto indossare il reggipalle. Valeri mi risponde perché nessuno deve immaginare che sei un’ uomo. Prima lo metti meglio è cosi non avrai fastidio dopo.
Indosso tutto ma non le scarpe, scendo in sala è Valeria rivolta a Luisa le dice questa è JENNY vedi che bella donna, mia moglie non mi toglie gli occhi di dosso, ed esclama: cazzo non mi sono mai accorta di aver passato tanto tempo con una donna come te.
La bacio ed esco con Valeria.
Prima tappa centro estetico in provincia di Milano, entriamo Valeria si rivolge alla titolare chiedendogli se era tutto pronto e che oltre noi non dovevano esserci altri clienti. La donna all’ ingresso risponde di si e ci fa accomodare in una grande stanza mi soglio completamente nudo resto solo con il reggipalle.
Entrano quattro persone che mi chiedono di mettermi a pancia in giu, chiedo ma cosa dobbiamo fare? Loro mi dicono che mi devo depilare tutto e da tutte le parti compreso pene e palle e che devo usare il silke pile per il viso ogni mattina.
Ho trascorso quasi 5 ore nel centro estetico, sono uscito tutto depilato e con le sopraciglia modicate da un tattoo semipermanete.
Mi sono guardato allo specchio, avevo davanti agli occhi una vera donna. Non ero più Gianni ma Jenny.
Siamo andati a casa di Valeria, mi ha riempito due grandi borse pieni di indumenti intimi, vestiti, scarpe e indumenti da lavoro.
Prima di accompagnarmi a casa mi guarda e mi dice. L’ho sempre saputo che tu eri una vera vera donna, io non mi sbaglio mai. A Forte dei marmi dormirai in mansarda dove ti farò sistemare tutte le tue cose ed è li che se vuole ti raggiunge Luisa.
Sono a casa, entro Luisa mi guarda, mi saluta con un Ciao Jenny ben trovata vai e aspettami in camera.
La guardo mi ha sorpreso come mi ha accolto, senza dire una parola salgo in stanza, mi raggiunge mi chiede di spogliarmi e restare solo in intimo, lo faccio. Ma quanto sei bella Jenny che cosce e che culo che hai per non dire del resto, aspettami qui arrivo subito. Luisa esce di stanza rientra dopo un poco nuda e con un strapon gia indossato. Luisa cara ma cosa fai, cosa succede?
Jenny cara era da più di un mese che avevo comprato quest’ oggetto, Valeria mi aveva detto digli che lo vuoi usare con lui, ti dirà subito si. Gianni se non lo hai capito ha in se molto di femminile fidati. Ma non l’ho voluta ascoltare invece aveva ragione.
Ora Jenny mia piccola troietta sarai mia, non saranno qui porci amici di Valeria i che ti svergineranno ma sarò io adesso, puttana girati e non dire una sola parola, mettiti sul letto e non a pecora ma di viso voglio vederti mentre godi, io mi tolgo la brasiliana e sto per togliermi il reggipalle, ma lei mi ferma no quello no. Decido io cosa togliere.
Mi allaga le gambe, me le fa tirare su come una vera troia, lubrificato un poco con la lingua il mio buco del culo inizia a spingere il pene in culo, fermati mi fai male, ma nulla lei continua chiamandomi troia puttana è tutto tuo e me lo mette tutto dentro. E mi scopa per bene senza mai fermarsi, fino a che non vedo uscire dalle mutande che sorreggono lo strapom il suo umore, si toglie lo strapon mi viene in faccia e tra umore e piscio mi squirta in faccia. E’ quello che meriti brutta troia, ora vai farti una doccia e vai adormire in camera degli ospiti. Ci vediamo domani…

(continua con il secondo capitolo la domenica)
scritto il
2024-04-11
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