La figlia della mia compagna adora mungermi

di
genere
incesti

Avevo conosciuto Patrizia sui social, c'è stato subito molto feeling caratteriale e sessuale. Un'ottima intesa fisica con tanto buon sesso. Avevo deciso di vendere casa e così optammo per una convivenza a casa sua, che all'inizio andò molto bene. Lei 48enne divorziata, calda e con bel fisico, io 42enne donnaiolo e bisex con tante avventure alle spalle e sempre tanta voglia di scopare e di godere. Patrizia aveva una figlia 29enne, Alessia, che abitava a 300 metri da noi, sposata da un paio di anni con Franco, un 35enne magrissimo, con occhiali spessi, naso lungo, faccia da ebete e che sembrava un po' ritardato. Era una coppia male assortita, lei formosa, un po' rotondina, con due grandi tette ed un culo bello grande, dava l'idea di una a cui piacesse parecchio fare sesso. Lui sembrava dormisse in piedi. Spesso la guardavo, avrei desiderato vederla nuda, baciarla, scoparla. Mi sembrava che anche lei mi guardasse spesso, però repressi il desiderio di farle proposte per non creare casini, ora che convivevo e le cose andavano bene. L'occasione però venne il giorno che andammo tutti e 4 alcuni giorni al mare. Ci prestò l'appartamento il papà di Franco. Impresario edile, un Liguria. Iniziai a vedere più volte Alessia in costume. Nonostante fosse un po' sovrappeso aveva delle curve fantastiche. Tentai di non farmi notare Mentre la guardavo e fantasticavo con il suo corpo. Mentre eravamo soli nell'appartamento le dissi quanto fosse bella e che Franco era davvero fortunato. "Si, Franco" mi disse lei. "Se non fosse perché i suoi sono ricchi impresari e non ci fanno mancare economicamente nulla, dalla villetta, alla casa al mare, al Suv, col cavolo che l'avrei sposato. È un tale imbranato". "Una ragazza con un fisico come il tuo, bella e sensuale meriterebbe di meglio, se non fossi impegnato con tua mamma ti farei il filo, sei bellissima", le dissi. "Invidio mia mamma perché tu sei un bell'uomo e mi ha confidato che a letto è davvero molto soddisfatta, io un po' meno", mi rispose. Mi avvicinai e la accarezzai. In un attimo ci stavamo baciando. Sapevo che anche lei mi desiderava. Il cazzo mi divenne subito durissimo, saltò fuori la cappella dal pantaloncino e lo sfregai contro il suo ventre. Le slacciai la parte sopra del costume ed iniziai a baciarle le grandissime tette. Lei era eccitatissima, come le toccai la passera sentii che era un lago. Sentimmo dei rumori, Patrizia e Franco stavano tornando dal garage e stavano salendo le scale, io mi precipitai in bagno e lei in camera sua. Non riuscivo a farlo ammosciare, dovetti masturbarmi e sborrare nel lavandino per farlo calmare. Una sborrata dedicata ad Alessia. Durante il resto della vacanza non avemmo altre opportunità, le quali arrivarono appena tornammo a casa. Io e Patrizia avevamo turni di lavoro diversi quella settimana, mentre avevo gli stessi orari di Alessia. Mi chiamò per un problema con un rubinetto, appena arrivato da lei capii che era una scusa. La abbracciai e la baciai. "Ti voglio, mi hai fatto eccitare troppo al mare", le dissi. Anche io ti voglio. In un attimo i vestiti erano a terra, iniziai a baciare il seno abbondante e poi tutto il corpo, tondo ma armonioso. Lei me lo prese in bocca ed iniziò a succhiarlo avidamente. "Finalmente un cazzo grosso e duro, come si deve, non come quello di Franco, che non è ancora duro ed ha già sborrato, soffre di eiaculazione precoce, oltre ad essere imbranato. Con lui non ho mai avuto un orgasmo", mi disse. Mi misi sopra di lei in un fantastico 69. Le leccai la figa grondante, poi le infilai la lingua nel culetto stretto, lo adorava, "a Franco fa schifo leccarmi il culo, adoro quello che mi stai facendo". Alessia mi succhiò avidamente il cazzo ed ogni tanto mi leccava i coglioni grossi e depilati che friggevano dal desiderio e si stavano riempiendo di nettare caldo. Li adorava. Sembrava fatta per farmi godere. Poi bagnò il dito e me lo infilò nel culo per massaggiarmi la prostata. Insistetti con il suo clitoride e la feci venire. Aveva il viso rossissimo, sembrava dovesse prendere fuoco. La girai e glielo infilai dentro con un solo colpo, ebbe un sussulto. Franco appena lo infilava godeva subito, gli si ammosciava e usciva. Iniziai a pomparla mentre le baciavo il collo e le succhiavo i capezzoli. Poi la feci girare di lato e la predi da dietro. Era eccitatissima ed ebbe un altro orgasmo. La feci mettere alla pecorina, le leccai la figa fradicia e il buchetto che si schiudeva per accogliere la mia lingua serpeggiante. Continuammo a cambiare posizione. Poi mi sdraiai di schiena e la feci salire sopra. Era lei a condurre il gioco ed il ritmo. Bagnai un dito e glielo infilai nel culo. Era in estasi. Andammo avanti una buona mezz'ora in tutto, poi mi disse: "ti prego, vienimi in bocca, adoro il sapore dello sperma". Quando sentii arrivare l'orgasmo uscii e le diedi il cazzo durissimo da svuotare. Lo succhiò e menò con energia, mentre mi massaggiava le palle. Arrivò un orgasmo potentissimo, sentii fiotti di sborra uscire intensi dalla mia cappella, mentre lei faceva fatica ad ingoiare tutto senza strozzarsi. Ci sdraiammo abbracciati. "Non potevo conoscerti qualche anno fa, invece di Franco? E tu di mia madre?". "Ho goduto una sola volta così , quando mi scopai il mio professore delle superiori", mi disse. Le dissi che era stato fantastico e che avremmo potuto farlo ogni volta che ne avessimo avuto occasione, cosa che capitò tre o quattro volte al mese per i successivi sei mesi. Purtroppo poi Patrizia ci beccò tornando prima dal lavoro. Risultato, io e Patrizia abbandonammo la nostra convivenza, cambiai casa. Franco e Alessia continuarono a stare insieme, lui non si accorse mai di nulla, ma io e Alessia, appena ci capita l'occasione ci troviamo a casa mia per farci una fantastica scopata, ogni volta più bella. Ma sempre con lo stesso finale, devo sborrarle in gola e deve nutrirsi del mio sperma che adora. Storia vera al 100%, nomi a parte. Seguirà una seconda parte.
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scritto il
2024-04-01
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