Cornuto nella stalla (parte 3)

di
genere
zoofilia

Faccio una premessa: Anna era stanchissima e mi chiese di ritirarci in stanza per dormire. Alle gentili offerte da parte di Antonio di cena, anche portata in camera, rispose che era già piena dopo tutto quell'attimo sperma. Si fece dare giusto una bottiglia d'acqua per calmare la sete, io invece presi un panino, non che avessi molta fame ma volevo stare un po con lei e anche per me il sonno era tanto. Ci ritirammo in camera che non erano neanche le 19. Lei mi ringrazio di cuore, mi disse che non aveva mai avuto orgasmi così potenti né aveva mai potuto immaginare esistessero cazzi così belli e grossi. Si scuso con me pensando di ferirmi ma le dissi che invece mi stava eccitando. Mi disse ancora che la sborra che aveva bevuto era fantastica, specie quella di bobby, le avrebbe potuto anche creare dipendenza. Mi abbraccio e mi mise la lingua in bocca. Malgrado un alito che puzzava trementamente di pisello e sborra ricambiai. Si tolse la gonna e le mutandine che erano fradici di sperma e subito, d'istinto mi chinai sulla sua passerona. Oltre la stessa puzza tremenda di cazzo e di sborra che emanava anche la bocca, mi colpirono le labbrone e l'apertura dalla quale sarebbe entrato senza quasi accorgersi il mio cazzo e dalla cavità ancora pulsante uscivano ancora rivoli di seme canino. Presi a leccarla e baciarla e subito mi disse "cosa fai, no, smettila dai che voglio fare la doccia e mettermi subito a letto" ma, come aumentai la pressione sul clitoride, succhiandolo e infilando di tanto in tanto la lingua nella fessura, inizio a gemere e mi tenne ferma la testa con una mano. Io succhiavo e roteavo la mia lingua sul suo clitoride. Ad un tratto la sentii tremare, con due dita aprii la caverna e con l'altra mi premette la testa contro: aprii la bocca e con tre o quattro schizzi, me la riempi di quel che restava della sborra del meticcio. Ingoiai, puzzava un po ed era salata, ma non male. Anna si accascio' e con quel che le restava delle forze si trascino' sotto la doccia e poi a lavare i denti. E così feci anch'io. Non erano le 20 che già dormiva come un sasso. Verso le 6 mi svegliai di soprassalto. Udii dei grattii alla porta e degli uggiolii sommessi. Era chiaro che Bobby era fuori e voleva entrare. Ad un certo punto sentii anche la voce di Antonio che lo sgridava "bestiaccia, pussa via, torniamo a casa, così mi svegli gli ospiti. Ora ti faccio vedere io..."
Al che aprii la porta e gli dissi "per carità non lo picchi, segue l'istinto, è solo un cane". E Antonio mi rispose con un ghigno "già, lo capisco che ha trovato una cagna che lo ha fatto godere come non gli capiterà mai più in vita sua e che qui intorno cagnoline per soddisfare i suoi istinti non ce ne sono però deve anche sapersi accontentare, mi scusi tanto per il trambusto, sua moglie dorme ancora e non intendevo svegliarla. Ora lo porto via e, se volete la colazione ègia disponibile". A quel punto sentii una voce alle mie spalle "sono sveglia ora, in realtà non dormo da quando ho sentito i primi sfreghii alla porta. Dovrà farsi perdonare Antonio. Ora si che voglio una bella colazione abbondante, il mio stomaco reclama". E Antonio rispose "assolutamente. Le faccio portare da Ghembe il nostro meglio oltre il caffelatte: pane fatto in casa, brioche, conserve, torte, spremuta...abbiamo di tutto". Ma Anna guardandolo negli occhi con espressione da vera porca rispose "per ora voglio solo latte cremoso: Tutto quello che esce dai vostri cazzoni, poi vediamo". Io e Antonio ci togliemmo pantaloni e mutande e Anna cominciò da me, mentre Antonio legava Bobby al termosifone. Fui impressionato da come me lo prese tutto, palle comprese. Prima ne prendeva al massimo metà o poco più restando mezza strozzata, ora spariva tutto ed era stupendo sentire le sue labbra che si avvolgeva e la sua lingua che spettava sulla mia cappella. Ad un certo punto prese a smanettarmelo mentre mi guardava negli occhi con quello sguardo. Resistetti poco più di un minuto e le inondai la gola. Lo succhio, lecco' e puli bene fino all'ultima goccia dicendomi "grazie amore, ora tocca al sig. Antonio". Lui non se lo fece ripetere e le infilo' quella specie di lattina di coca cola in bocca. Anna si mise a pecorina e mi chiese di scoparla mentre spompinava Antonio. Mentre la sbattevo senza sentire molto da tanto era aperta lei riservava ad Antonio lo stesso trattamento. Date le maggiori dimensioni non riuscì a fare entrare anche le palle, ma con sorpresa dell'uomo quasi tutto il cazzone al massimo del turgore entrava bene. Ad un certo punto Antonio: tra la vista della sua cappellona che entrava e usciva da quelle bellissime labbra, la linguetta che roteava sul suo meato e i suoi occhi azzurrissimi che lo guardavano con sfida, non ne poté più e le disse "apri la bocca bella puttanella, sta arrivando la tua crema calda". In pochi secondi le inondo la bocca di con una crema bianca molto densa e grumosa. Anna fece fatica ad ingoiarla, ma alla fine lo ringrazio continuando a succhiarlo e gli disse :"il mio moroso non è stato capace di sborrare nella mia figa né di farmi venire. Il tuo cazzo è molto più grosso, mi metteresti incinta?" E Antonio non se lo fece ripetere. Mentre Anna mi chiedeva di liberare Bobby, si mise dietro di lei e glielo infilo accolto da un sospiro di lei. Il cazzo di Bobby era già mezzo sguainato mentre annisava le mutandine sporche di Anna, fradici del suo stesso seme. Era una mazza veramente enorme, ci sarebbero volute tre delle mie mani per smanettarlo bene. Lo presi con una, lo piegai di fuori e lo scoprii piano piano, mentre la scena che avevo davanti era incredibile: Anna stava godendo mentre il cazzone di Antonio la stantuffava vedevo lei oscillare con testa e capelli, con la bocca aperta mentre ansimava. Lui se si fece vicino con quell'alito bestiale e i denti marci iniziò a baciarla e leccarla su collo, orecchie e guancie. Cerco di metterle la lingua in bocca ma lei si ritrasse. Lui le disse "ti piace il mio cazzo eh troia: diglielo a quel cornuto che il cazzo pugliese è meglio del suo e ti fa godere di più, diglielo che ora sei mia" e lei che era prossima a godere mi guardo con aria porca, dritto negli occhi e mi disse "amore, mi dispiace ma il suo cazzo è molto più grosso del tuo ed è meglio perché mi fa godere, ora sono solo sua", lui le prese la testa e le mise la lingua in bocca. Questa volta lei lo lascio fare e ricambio, mentre aumentava il ritmo si staccarono da quel bacio ed eebbero entrambi un orgasmo fortissimo, ma Anna volle che il cazzo di Antonio rimanesse ben piantato dentro e, perché non si afflosciasse, riprese a limonare un po con lui. Poi disse "avevo promesso a Bobby di godere ieri sera ma non sono stata di parola. Eccomi pronta per rimediare". Avvicinai quell'enorme cazzone alla sua bocca e lei iniziò piano piano a farlo entrare. Con grande fatica e sforzo riuscì a farlo entrare tutto fino quasi al nodo. La sua lingua roteva senza sosta sul meato e le labbra premevano forte su tutte quelle vene nodose. Quella nerchia entrava per una buona metà ed usciva quasi tutta. Ogni tanto la faceva uscire tutta per respirare, schioccando baci e poi riprendeva a ciucciare. Ad un certo punto prese a farlo entrare e uscire lasciandone sempre buona parte dentro e, con le labbra che premevano forte notai che il cazzo si stava ulteriormente gonfiando. Presi subito il bicchiere in bagno e lo posi in tempo sotto la bocca di Anna. Il cazzone iniziò a dare spinte e a pulsare. Dalla bocca di Anna uscirono fiotti che riempirono quasi completamente il bicchiere. Quando lo entrasse lentamente tenendo la massima pressione delle labbra per non perdere quella crema il cazzo stava ancora sborrando sulla sua bellissima faccia. La sua bocca era piena, la aprii come consuetudine per mostrarci tutta quella sborra bianca che sembrava latte e la ingoio. Poi fece lo stesso con quella nel bicchiere. Alla vista Antonio, per la seconda volta le sborro dentro e lei mi disse "amore, la tua colazione è pronta, serviti pure". Mi misi sotto a bocca aperta, Antonio estrasse il cazzo e dalla figa aperta e pulsante uscirono getti che ingoiai in due bocconi.
Dopodiché notammo che Bobby era ancora arrivato e le sue palle che penzolavano, ancora enormi.
Anna si mise dinuovo a pecorina, questa volta in terra e il cane la monto'. Qualche colpo a vuoto e trovo la strada, pochi urgenti ed era tutto dentro. A quel punto Anna inizio ad urlare mentre il nodo si gonfiava per poi gridare con quanto fiato aveva "oddio sto venendo! Sto venendo! Sto venendo!!!!" Tremando tutta e con gli occhi fuori dalle orbite. Rimasero attaccati così per altri 15 minuti e poi con il solito plop uscì un nodo grosso come un pompelmo seguito dal resto del mostro rosso. Lasciando una voragine dietro di sé. Anche questa volta il bicchiere sotto si riempi ma non bastò e si formò un lago per terra. Dinuovo e, su richiesta di Antonio e assenso di Anna misi il mio pugno dentro la sua figa e spinsi dentro quasi mezzo braccio. E Antonio vedendo ciò disse "ecco, ora sei pronta per provare Blackie e i suoi amici in stalla, e tu sappi, caro cornuto, che se la tua cagna diventerà una cavallina, per un mese e più, scolarla non ti sarà più possibile". Anna rabbrividi. Ringraziammo chiedendo di dormire ancora un po. Non erano neanche le 8 e Ghembe sarebbe arrivato a mezzogiorno. Dopo pranzo, con temperature piu umane, avremmo fatto visita alla stalla.
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2024-02-27
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