Il bidello abusivo - parte II

di
genere
etero

Dopo che le compagne di classe si sono recate a cambiarsi nello spogliatoio dopo l'ora di educazione fisica svolta nel palazzetto scolastico, Cristina andò a chiamare Emma che indossava ancora pantaloncini cortissimi e attillati da palestra: che ne esaltavano tantissimo il culo ... E come capitava durante le ore di educazione fisica non indossava mai il reggiseno, e da sotto la magliettina si vedevano i suoi capezzolini, portandosela giù da una rampa dove nessuno avrebbe potuto vederle ad esclusione del bidello Marco, che ovviamente era al corrente delle intenzioni di Cristina, ma sapeva anche che avrebbe fatto in modo che sarebbe uscito con Emma, arrivate giù dalla rampa Emma cominciò a sospettare qualcosa.

• "Perché mi hai portato qua?" domanda Emma
• "Volevo parlarti in modo che nessuno ci vedesse" risponde Cristina
• "Non potevi aspettare che finivano le lezioni?" domanda Emma
• "Lo sai che detesto aspettare" dice Cristina

Cristina cominciò a guardare gli occhi verdi di Emma, e ad accarezzare i suoi capelli castani chiari, come se desiderasse qualcosa dalla ragazza più piccola di lei di 11 anni, ma non poteva commettere errori; quindi, cominciò con una semplice reprimenda:

• "Lo sai bene Emma che dovresti indossare il reggiseno durante l'ora di educazione fisica" dice Cristina
• "Lo so, ma mi sento libera senza reggiseno" risponde Emma
• "Non importa, lo sai che diversi tuoi insegnanti si fanno le seghe dopo che hanno visto i tuoi capezzoli" dice Cristina
• "E tu come fai a saperlo?" domanda Emma
• "Perché mi scopano me" risponde Cristina
• "Ma faccio questa reazione?" dice Emma
• "Si fai questa reazione, e mi hanno confessato anche un loro desiderio" risponde Cristina
• "E quale sarebbe questo loro desiderio?" domanda Emma
• "Che vogliono scoparti" risponde Cristina
• "Ma lo sanno che sono completamente vergine?" domanda Emma
• "Non sono affari miei" risponde Cristina

Cristina e Emma decisero di spostarsi nel locale caldaia esterno alla struttura e lontano dalle finestre dove avrebbero corso il rischio di farsi beccare, ma soprattutto per continuare a restare da sole e inosservate, anche perché Cristina durante quella chiacchierata sentiva che Emma voleva provare un'esperienza completamente nuova per lei; arrivate a nuovo posto deciso, Cristina si siede mettendosi a gambe larghe, togliendosi i jeans e appoggiare le sue chiappe sull'asfalto, invece Emma togliendosi solamente le scarpe si piegò a pecorina.
• "Dai Emma fai ciò che vuoi!!" dice Cristina
• "Sei sicura Cristina?" domanda Emma
• "Muoviti, altrimenti ti fanno un richiamo" risponde Cristina
• "Ti va bene anche una sveltina?" domanda Emma
• "Si da una verginella troietta come te si, mi basta una sveltina" risponde Cristina

Sentendo quelle parole, Emma nonostante la sua timidezza cominciò a leccare la figa di Cristina, la quale cominciò a godere fin da subito, invogliando quella verginella a spostare la sua lingua e la sua bocca a succhiarli il clitoride, per non essere da meno, Cristina cominciò a palpeggiare il culetto vergine di Emma, facendoli sentire un dito che gli sfiorava il suo buco, senza toccarli la figa, visto che voleva fargliela sverginare al cazzo di Marco che quando scopava era veramente una goduria sentirlo, talmente godeva Cristina che venne addosso a Emma.

-"Non dire nulla!" esclama Cristina
-"Non diro nulla, dirò che sono scivolata in una pozzanghera" risponde Emma
-"Senti Emma, il bidello vorrebbe conoscerti, usciresti insieme a noi due?" domanda Cristina
-"Certo non vedo nessun problema" risponde Emma
-"Ti chiedo solamente una cosa" dice Cristina
-"Cosa mi chiedi?" domanda Emma
-"Dovresti indossare il perizoma" risponde Cristina
-"Non c'è nessun problema" dice Emma
-"Ti cerco io per dirti l'orario!" esclama Cristina
-"Okay!! " risponde Emma.
di
scritto il
2024-01-26
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